De leonardis

De Leonardis (st, assemblema costituente UdCap)

Foggia – “LE notizie inquietanti che si stanno succedendo in questi giorni, confermate dall’Agenzia regionale per l’ambiente Arpa, e i gravi rischi di inquinamento ambientale ignorati nonostante ripetuti allarmi, spingono a interrogarsi non solo sulla reale situazione del depuratore di Foggia ma di tutti gli impianti pugliesi: è arrivato allora il momento della verità, per proteggere la salute di quanti vivono e transitano nella nostra regione, per garantire la genuinità dei nostri prodotti e salvaguardare agricoltura, ambiente, turismo, l’intera nostra economia e per fare il punto sull’attendibilità, sulla tempestività e sull’efficacia dell’operato degli organi e delle strutture deputate al controllo”.

Giannicola De Leonardis, presidente della settima Commissione Affari Istituzionali della Regione Puglia, ha presentato oggi un’interrogazione urgente a risposta scritta all’assessore all’Ambiente Lorenzo Nicastro per conoscere, “impianto per impianto, lo stato in cui versano tutti i depuratori in Puglia”, per “scongiurare qualsiasi rischio per l’incolumità di cittadini e animali”, per “evitare che la diffusione di notizie allarmanti possa scatenare panico utilizzato in maniera strumentale”, per riflettere su “opportunità, costi e benefici della società controllate di Acquedotto Pugliese chiamate a un compito delicatissimo, ma dai risultati sconcertanti come appurato ormai per l’impianto foggiano”. E per sapere “quanti controlli da parte di operatori e tecnici dell’Arpa hanno fatto emergere anomalie nel recente passato, quali azioni hanno fatto scaturire e quali interventi in tempi rapidi la giunta intenda adesso adottare per scongiurare una possibile emergenza ambientale” la conclusione di De Leonardis.


Fonte: statoquotidiano.it

Tremiti – IL ministro dell’ ambiente Corrado Clini ha risposto all’ interrogazione della senatrice di Grande Sud Adriana Poli Bortone, relativa alle trivellazioni nell’ Adriatico ed in particolare alle Isole Tremiti. Una risposta molto dettagliata nella quale a conclusione il ministro scrive: “si evidenzia che in questa fase il ministro dell’ambiente, non ha autorizzato, né ha facoltà di farlo, alcuna perforazione in mare alla società Petroceltic, ma si è espresso positivamente in merito ai programmi di esplorazione presentati da quella società. Le autorizzazioni a perforare potrebbero essere rilasciate in futuro, qualora venisse conferito alla società Petroceltic un permesso di ricerca; a seguito di studi geologici e geofisici, che normalmente richiedono circa tre anni, in base ai quali fosse individuato un potenziale giacimento di idrocarburi.

Fonte: statoquotidiano.it

Avannotti

Un avannotto di Neos (st – acquaportal)

Manfredonia – “INTERVENTI urgenti per il ripristino della funzionalita’ della struttura di ricerca realizzata nell’ambito del “Patto territoriale per lo sviluppo dell’economia ittica della Provincia di Foggia- Por Puglia 2000-2006 -SFOP “, e localizzata all’interno del comprensorio agricolo comunale ex “Daunia Risi”. Così da un provvedimento del Comune.

Per gli interventi – “finalizzati al ripristino della funzionalità della struttura, anche con affidamento, dove necessario, di eventuali incarichi a professionisti e ditte esterni (…) la spesa presunta (…) è stata stimata in € 115.000, con copertura finanziaria nel PEG per l’esercizio finanziario 2012

La relazione è dell’Assessore alle “Risorse del Territorio e sviluppo economico” Prof. A.Angelillis. In precedenza, con D.G.C.n. 736-30.10.2004 e n.434-20.07.2005, la Giunta aveva approvato il progetto preliminare e il capitolato prestazionale relativo alla realizzazione di una struttura di ricerca per la messa a punto di mangimi sperimentali per le diverse specie ittiche ed in condizioni ecologiche diversificate e verifica sperimentale (Start-up) per un importo complessivo di € 2.639.000,00 finanziato con i fondi della Regione PUGLIA (A.P.Q.-Sviluppo Economico).

Con determina dirigenziale n. 98/2006, a seguito di gara di appalto (…) venivano approvati i verbali di gara, ed i lavori affidati all’A.T.I. – Consorzio Emiliano Romagnolo – Ing. Gaetano Iannuzzi, con sede in via Calzoni a Bologna per l’importo complessivo di € 2.167.000,00 oltre IVA ed € 30.000,00 per oneri per la sicurezza. Il 16.05.2006 (..) veniva stipulato il contratto con il C.E.R. in qualità di Capogruppo dell’ATI: C.E.R.-IANNUZZI, per la realizzazione dei lavori in questione.

Il C.E.R. assegnava i lavori alla propria associata Cooperativa “La Sorgente” s.c.p.a. con sede a Manfredonia; in seguito l’affidamento dell’incarico di “Coordinatore del progetto” e “Coordinatore per l’esecuzione dei lavori in materia di sicurezza” all’ Arch. Domenico Azzarone e al dott.Vito Balsamo di tecnico responsabile dell’attività di Start- up.

I lavori furono consegnati con verbale il 02.10.2006 e i termini per l’ultimazione dei lavori, a seguito della proroga concessa con atto di G.C. n. 115 del 6.3.2009, venivano fissati per le opere edili al 31.01.2009 e per la fase di start-up al 30.04.2009.

Con determina del dirigente del 6° settore n.451 del 23.11.2006 veniva nominata la commissione di collaudo: l’ing.Gennaro Rosato (Dirigente R.P.) e l’ing. Francesco Bitetto (Coordinatore settore LL.PP. R.P.).

Con determina del dirigente del 6° Settore n.230 del 25-6-2009 si prendeva atto dello stato finale dei lavori, per l’importo complessivo di € 2.197.000,00 di cui € 2.167.00,00 per lavori ed attività di start up ed € 30.000,00 per oneri per la sicurezza. Il 7-12-2009 veniva emesso il certificato di collaudo. Dunque l’approvazione dell’atto di collaudo e delle risultanze economiche riportate per “consentire la rendicontazione della spesa alla Regione Puglia”. “Il certificato di collaudo ha carattere
provvisorio ed assume carattere definitivo decorsi i due anni dalla data della relativa emissione” e (…) l’appaltatore risponde delle difformità e vizi dell’opera, nonché della custodia,conservazione e gratuita manutenzione di tutte le opere e l’appalto fino all’approvazione esplicita e tacita degli atti di collaudo.

“Nel periodo dal 7-12-2009 al 7-12-2011 in cui l’impresa appaltatrice era tenuta alla custodia e manutenzione dell’opera, non è pervenuta né è stata segnalata alla stessa alcuna difformità o vizio dell’opera o altro”. Pertanto a partire dall’8-12-2011 la struttura di che trattasi è nella piena disponibilità e utilizzo del Comune.

Tuttavia, “soltanto il 13-4-2012 veniva segnalato dal dirigente del 6° Settore che “nella struttura erano stati sottratti parte di cavi e componentistica elettrica”. Ora dato che con atto n.131 del 22.3.2010 la G.C. prendeva atto della nota del 4.03.2010 (…) con la quale la Lago Salso s.p.a., costituita dal Comune di Manfredonia dal Parco Nazionale del Gargano e dal CSN (Centro Studi Naturalistici O.n.I.u.s.), comunicava l’intendimento di presentare una proposta progettuale nell’ambito del PON “Ricerca e Competitività 2007-2013″ (…) Obiettivo Operativo: Aree scientifico-tecnologiche generatrici di processi di trasformazione del sistema produttivo e creatrici di nuovi settori – Azione: Interventi di sostegno della ricerca industriale e deliberava: la concessione, in comodato d’uso gratuito dei terreni demaniali per Ha 05.00.00 in agro di Manfredonia e dell’impianto sperimentale di acquacoltura su tale terreno insistente, per la realizzazione delle attività di cui ala proposta progettuale sopra richiamata.

Inoltre il nulla-osta per la presentazione della proposta progettuale nell’ambito del PON “Ricerca e Competitività 2007-2013″ avente ad oggetto la produzione di mangimi innovativi per avannotti e la produzione di pesce biologico.

Con lo stesso atto veniva altresì approvato lo schema di “concessione in comodato “ regolante i rapporti tra il Comune e la Società Lago Salso s.p.a.

Con nota del 17.7.2012 il MIUR comunicava l’ammissione del progetto presentato dalla Società Lago Salso s.p.a. , unitamente agli altri patners, alle agevolazioni di cui al Decreto Direttoriale n. 2907ric del 5.10.2012. Nell’ambito del progetto le attività svolte dalla Lago Salso s.p.a., possono così sintetizzarsi:
A) OR1- BENCHMARK TECNOLOGICOPER LA FILIERA DELL’ITTICA NUTRACEUTICA
B) OR2- TECNICHE DI ALLEVAMENTO DI NUOVE SPECIE ITTICHE Pagina 2C) OR 6 -TECNOLOGIE PER L’ESTENSIONE DELLA SHELF LIFE.

Da qui per lo svolgimento di tali attività è necessario che la “struttura” realizzata nell’ambito del “Patto territoriale per lo sviluppo dell’economia ittica della Provincia di Foggia- Por Puglia 2000-2006 SFOP-) “e da concedere in comodato alla “ Società Lago Salso s.p.a.“ sia perfettamente funzionante ed agibile. Dopo il sopralluogo dell’Ufficio tecnico è stato riscontrato che parte degli impianti tecnologici, a causa del lungo tempo trascorso dalla data di ultimazione della fase di start-up, necessitano di interventi straordinari per poter funzionare.

Inoltre è emerso che la struttura, nonostante l’impianto di allarme e radioallarme installati, è stata oggetto di furto e di atti di vandalismo che hanno danneggiato gli impianti elettrici e radioallarme sia interni che esterni. Da qui in previsione dell’attuazione del progetto la somma stanziata per i lavori.

Fonte: g.defilippo@statoquotidiano.it