Lega navale 27 settembre 2013Si è tenuto ieri presso la Lega Navale di viale Miramare a Manfredonia un primo importante incontro per dire no all’eolico al largo del golfo di Manfredonia. Un incontro al quale hanno preso parte specialisti del settore e tantissimi rappresentanti di associazioni culturali di Manfredonia, tra cui anche Manfredonianews, e di tutto il Gargano.

Un incontro arrivato dopo l’ok che il governo ha dato per la realizzazione di un parco eolico di 40km di perimetro e costituito da ben 95 pale, il tutto a largo di un golfo conosciuto in tutto il mondo per le ricchezze che possiede e per essere il golfo dal quale si apre un pezzo di terra meravigliosa come quella garganica, terra turistica per eccellenza.

Tanti i punti analizzati nel corso dell’incontro di ieri sera. Pochissimi i vantaggi, tantissimi gli svantaggi. Uno degli aspetti più importanti emersi nel corso dell’ incontro è stato il fatto che la nostra regione produca già abbastanza energia tramite questi sistemi (la Puglia produce il doppio di energia rinnovabile rispetto a quella di cui ha bisogno ).
Sono intervenuti, nel corso dell’ incontro, anche veri esperti del settore tra cui Guido Pietrolungo, cetologo esperto in impatti ambientali.

Nel corso della serata è emerso che, il prossimo 19 ottobre, si terrà a Manfredonia un incontro cittadino per sensibilizzare la gente rispetto a questa tematica, ai più sconosciuta.

Inoltre gli intervenuti all’incontro di ieri hanno sottolineato che il problema dell’eolico riguardi non solo la nostra città ma tutti i comuni che fanno parte del golfo: Vieste, Mattinata, Monte Sant’Angelo e Manfredonia, Zapponeta, Margherita di Savoia, Barletta ed anche i comuni di Trani e Bisceglie (praticamente 9 comuni della nostra terra).

Dunque un incontro importantissimo riguardo il futuro del nostro golfo, che alcuni vogliono diventi scenario di un immenso parco eolico grande 100 volte lo stadio “San Siro”.Aspettando il 19 Ottobre, viene da chiederci quali potrebbero essere i benefici per questo territorio: scavare delle buche di 3 metri al largo del golfo non comporterebbe conseguenza irreversibili per la pesca e per il turismo? Non sarebbero in molti a perdere il proprio posto di lavoro in favore del posto di lavoro delle solite grandi società del settore?
Questa terra ha bisogno di altro e non di pale eoliche, probabilmente.

Giovanni Gatta

Fonte: ManfredoniaNews.it

Angelo RiccardiLa bonifica nel sito Syndial continua ad essere un tema complesso, spinoso, sottovalutato da chi avrebbe dovuto portare a termine i compiti affidati, ma sul quale l’Amministrazione Comunale si batte senza sosta.
Il colloquio avvenuto a Roma tra il Sindaco Riccardi e il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Andrea Orlando, al quale era seguita una missiva con cui Orlando invitava la Syndial ad intervenire per la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti presenti nella discarica “ex pista Vigili del Fuoco”, detta anche “Marchesi”, non frena ma rilancia e moltiplica le idee e le iniziative per giungere a soluzioni celeri e definitive.
Quest’oggi, mercoledì 25 settembre 2013, Angelo Riccardi ha preso parte ad un incontro svoltosi a Mantova e che ha visto la presenza di larga parte dei Sindaci delle 187 città incluse nella lista dei Siti di Interesse Nazionale (SIN): aree contaminate e classificate come pericolose che necessitano di interventi di bonifica per evitate danni ambientali e sanitari, proprio come qui da noi.
Sta nascendo una rete dei Comuni e quello di oggi è un esordio con il botto perché è stata numerosa la presenza fisica di Sindaci e Assessori in quel del Teatro Bibiena. Quasi inaspettata, viste le distanze chilometriche che separano tra loro tutte le città interessate. Un esordio col botto anche perché si è passati subito alle vie di fatto ed è stato già preparato un documento che a stretto giro verrà sottoposto all’attenzione del Governo, dei Ministeri competenti e delle Commissioni Parlamentari.
Esordio col botto, sia permesso, pure quello del Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi. Ha chiesto ed ottenuto di poter intervenire e la sua considerazione iniziale su quanta motivazione e determinazione abbia notato in tutti i colleghi primi cittadini potrebbe essere uno slogan per questa rete spontanea che si sta creando tra i Comuni SIN: “Da oggi mi sento meno solo!”.
Riccardi ha spiegato brevemente la scoperta della discarica occultata “ex pista Vigili del Fuoco”, “Una discarica – ha detto – che nonostante le segnalazioni e le ripetute sollecitazioni è ancora lì a produrre, con buona probabilità, effetti devastanti sul territorio e sulla cittadinanza”.
“Mi sento dire da qualcuno che non è il caso di creare allarmismi tra la popolazione, come se la salute è l’ultimo problema di cui occuparsi. Non mi fermo e non mi arrendo. Quel territorio deve essere bonificato, fortemente infrastrutturato per non perdere lavoro e guadagnarne altro. E’ paradossale che esista una struttura, ma che questa non sia a disposizione della comunità. Sono consapevole che – ha terminato Angelo Riccardi – si tratta di una sfida alta, al potere vero di questo Paese, ma non ho la minima esitazione. Noi Sindaci siamo rimasti l’ultimo baluardo della democrazia. Possiamo essere protagonisti di un cambiamento vero, se lo vorremo”. E per la seconda volta la platea ha applaudito con convinzione il nostro Sindaco nella sua disarmante onestà, nella caparbia difesa di un diritto vitale quale quello della salute, nel perseguimento dell’obiettivo dichiarato di restituire competitività al territorio.
La salvaguardia della salute e la tutela dei territori sono compito dei Comuni: questi devono essere messi nelle condizioni di poterlo fare.

 

Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

Comunicato CCM del 26 settembre 2013

Pubblicato il: 26 set 2013 - Da Webmaster

Fonti energetiche e Territorio – progetti di impianti eolici nel Golfo di Manfredonia

Venerdì 27 settembre c.m. alle ore 19.00, avrà luogo presso la Sala della Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia, in viale Miramare n. 6, un incontro tra le Associazioni Provinciali e locali per affrontare le questioni ambientali che negli ultimi anni stanno minacciando il nostro Territorio di Capitanata.

In particolar modo si affronteranno le tematiche inerenti le installazioni di Parchi Eolici off-shore antistanti le coste del Golfo di Manfredonia.

La relazione sugli argomenti sarà esposta dal cetologo esperto di impatti ambientali,Guido Pietroluongo.

Seguirà dibattito sulle analisi delle ricadute ambientali, sociali e lavorative.

Comitato Provvisorio Coordinamento delle Associazioni

Associazione Manfredonianews, Associazione Nazionale Partigiani Italiani, Centro Cultura del Mare A.P.S., Comitato per la Tutela del Mare del Gargano, Commissione Nazionale Ambiente A.I.C.S., Lavoro & Welfare, Legambiente Manfredonia, Lega Navale Italiana Sez. di Manfredonia, Comitato Cittadino e Territoriale “Mare Nostrum”, Nuovo Centro Documentazione Storica di Manfredonia, Rotary Club Manfredonia.

logo-web-centro-cultura-del-mareAi rappresentanti delle Associazioni Culturali di Manfredonia e Capitanata

Oggetto: Fonti energetiche e Territorio – progetto di impianto eolico nel Golfo di Manfredonia.

Vi invitiamo a partecipare all’incontro delle Associazioni che avrà luogo venerdì 27 settembre alle ore 19.00 presso la Sala della Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia in viale Miramare n° 6, per discutere sulle iniziative da intraprendere a tutela del Territorio, con particolare riferimento al progetto eolico off-shore nel Golfo di Manfredonia e alle sue ricadute.

N.B. L’invito è esteso ai rappresentanti legali di tutte le Associazioni Culturali e Ambientaliste di Manfredonia e di Capitanata.

 

Comitato provvisorio per il coordinamento delle Associazioni

Associazione Nazionale Partigiani Italiani

Centro Cultura Mare A.P.S.

Comitato per la Tutela del Mare del Gargano

Commissione Nazionale Ambiente A.I.C.S.

Lavoro & Welfare

Legambiente Manfredonia

Lega Navale Italiana Sez. di Manfredonia

Mare Nostrum

Nuovo Centro Documentazione Storica di Manfredonia

Rotary Club Manfredonia

Matteo OrlandoDal Ministero dell’Ambiente arriva l’approvazione al secondo parco eolico offshore nel Golfo di Manfredonia.

Le associazioni sipontine fanno squadra per studiare azioni congiunte

Nonostante l’ammissione del Ministro dell’Ambiente di una mancanza di programmazione energetica nazionale e l’assenza di una mappatura della distribuzione dei parchi eolici off-shore sulle coste italiane, arriva l’approvazione governativa al secondo progetto di parco eolico off-shore nel Golfo di Manfredonia. Lo si apprende da una replica del Ministro dell’Ambiente Orlando in seguito all’interpellanza urgente alla Camera, del 13 settembre scorso, dei deputati pugliesi del Movimento 5 Stelle Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate, in cui palesavano l’inutilità e le conseguenze di tale operazione in un territorio “già martoriato da speculazioni e fallimenti”. Un impianto, ricordiamolo, quello del progetto “Parco Eolico Marino Gargano Sud”, che verrebbe a posizionarsi ad una distanza di 10,5 km dalla costa, in uno specchio d’acqua di circa 77,15 km² e vedrebbe l’istallazione di 85 aerogeneratori alti 90 metri. Un tema, pertanto, di grande interesse per la comunità locale, forse poco attenta o disinformata rispetto agli scenari futuri e alle ricadute sul proprio territorio. Un territorio che “sebbene presenti apprezzabili potenzialità turistiche, presenta al contempo una serie di aree soggette a fenomeni di degrado ed intensa antropizzazione” questo si legge nello Studio di Impatto Ambientale, depositato per la consultazione del pubblico sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Ebbene, una parte della società civile, costituita da un nucleo promotore di associazioni sipontine, non ci sta a questa definizione e, partendo dall’analisi e dal confronto sulle questioni ambientali che negli ultimi anni hanno e stanno minacciando il nostro territorio, si sono date appuntamento, la scorsa settimana, presso la sede del Centro Cultura del Mare di Manfredonia, per un primo incontro informativo, dove l’intervento del cetologo esperto di impatti ambientali Guido Pietroluongo ha fornito maggiori informazioni sulle ricadute ambientali, occupazionali e sociali dell’impianto in questione. Una maggiore informazione, sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini sono state, le necessità emerse dal dibattito e per questo, oltre alla necessità di dare vita ad un coordinamento tra le stesse, si è palesata la necessità di allargare il confronto a tutte le espressioni attive del territorio, in un’ottica democratica di partecipazione collettiva. A tal fine quindi, si sta organizzando, per il 27 Settembre prossimo, alle ore 19,00, presso la Lega Navale di Manfredonia sita in viale Miramare n°6, un incontro allargato alle altre associazioni sipontine e della Capitanata, sensibili all’argomento, per discutere degli scenari presenti e futuri e condividere azioni da intraprendere in tutela nel nostro golfo.

Luisa Buonpane

Fonte: manfredonianews.it

MANFREDONIA – Un Coordinamento delle associazioni culturali e ambientaliste per aprire un confronto e un dibattito aperto che dia voce a tutte le competenze e le professionalità su un argomento di vitale importanza per l’ambiente e per l’economia del territorio, quello delle problematiche dell’eolico selvaggio offshore. E’ stato già fissato per ottobre prossimo una manifestazione di informativa pubblica.
I rappresentanti delle associazioni Centro Cultura del Mare A.P.S., Lavoro&Welfare, Rotary Club, Nuovo Centro Documentazione Storica Manfredonia, CeSeVoCa, Legambiente, Mare Nostrum e Associazione Nazionale Partigiani Italiani, si sono riuniti per affrontare le questioni ambientali che negli ultimi anni, e soprattutto negli ultimi mesi, hanno registrato una impennata. L’attenzione si è soffermata in particolare sul parco eolico marino progettato dalla società Gargano sud che dovrebbe sorgere a 10 chilometri dalla costa e interesserà un’area di circa 80 km quadrati nella quale saranno istallati 85 aerogeneratori alti 90 metri.
Un impianto mastodontico, è stato evidenziato dai vari intervenuti, che comporterà notevoli e negative ricadute ambientali, sociali e lavorative. Fortemente e motivatamente contestato lo studio di impatto ambientale depositato sul sito internet del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. “Un intervento industriale fortemente invasivo che compromette – è stato rimarcato – le notevoli risorse turistico-economiche valorizzate in decenni di impegnativo lavoro e dispendio di notevoli risorse”. Vivacemente contestata quella parte di relazione in cui si afferma esservi “una serie di aree soggette a fenomeni di degrado e intensa antropizzazione”. Probabilmente i relatori del progetto del parco eolico hanno ritenuto “soggette a degrado” le aree sottoposte in realtà a vincoli paesaggistici.
“Questo primo incontro – è stato riaffermato – sarà sviluppato ed esteso a tutte le espressioni attive del territorio, con l’obiettivo di cercare insieme di intervenire in maniera compatta e preparata, se necessario anche con la mobilitazione pubblica, su queste decisioni che spesse volte, per interessi economici o per inadeguatezza delle istituzioni, non seguono i diritti democratici di partecipazione popolare”.
Punto focale sarà il Coordinamento “che vorrà offrire – è detto in un documento – ai cittadini uno strumento e un’occasione per tutelare il patrimonio naturalistico e le risorse del territorio e per farsi trovare preparati e informati di fronte a chi vuole farci subire passivamente decisioni esterne e vuole sfruttare il territorio in maniera non sostenibile, senza rispettare la secolare cultura delle nostre comunità, fondata sulla salute del benessere offerto dalle proprie inestimabili ricchezze ambientali, paesaggistiche, marine e turistiche”.

Fonte: Michele Apolonio – Gazzetta del Mezzogiorno

AUTOVETTURA CADUTA IN MARE NEL PORTO DI MANFREDONIA

Recupero auto in acqua da una gru dei Vigili del FuocoNella notte odierna, alle 02.00, il personale della locale stazione dei Carabinieri segnalava alla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Manfredonia, la caduta in mare, nel tratto di banchina – molo di tramontana del porto commerciale di Manfredonia, di un’autovettura modello Ford Fiesta con a bordo due ragazzi entrambi ventenni.

Gli stessi dopo essere caduti in mare sono riusciti ad abbandonare l’abitacolo e a mettersi in salvo e, successivamente, sono stati trasportati da una ambulanza del 118 nel locale nosocomio per le cure del caso dove sono stati effettuati accertamenti del tasso alcolico del conducente.

Sul posto sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco, i sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Taranto e la ditta Ecolmare Gargano che ha effettuato una prima ricognizione dell’area interessata, accertando che nell’autovettura non vi era presenza di altre persone.

Il mezzo veniva recuperato da una gru dei Vigili del Fuoco e rimosso con l’utilizzo di un carro attrezzi.

I malcapitati hanno subito un forte shock ma nessuna lesione fisica; sono in corso ulteriori accertamenti da parte della Guardia Costiera di Manfredonia e dei Carabinieri, al riguardo, stante la particolarità del sito connesso alla destinazione delle banchine portuali, si ribadisce che l’accesso in porto è consentito solo a persone e veicoli autorizzati, la cui violazione comporta una sanzione amministrativa da euro 51,00 a euro 309,00.

Grazie al tempestivo intervento di tutte le forze coinvolte, sono stati scongiurati pericoli per la sicurezza della navigazione e portuale, nonché inquinamenti delle acque marine.

 

Manfredonia, 15 settembre 2013

Fonte: Capitaneria di Porto di Manfedonia

Foto: Capitaneria di Porto - C.F. (CP) Notaro

Foto: Capitaneria di Porto – C.F. (CP) Notaro

Manfredonia – il giorno 13 settembre p.v., nella prestigiosissima cornice del castello Svevo-Angioino della città di Manfredonia, ha avuto luogo  il passaggio di consegne del comando del porto e del Compartimento Marittimo di Manfredonia fra il Capitano di Fregata Francesco Staiano (cedente) ed il Capitano di Fregata Marcello Luigi Notaro (accettante). Alla cerimonia, presenziata dal Direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica il Contrammiraglio Giovanni De Tullio, sono intervenuti anche il Prefetto di Foggia, le Autorità ecclesiastiche, civili e militari ed operatori portuali.

 

Notevole è stato anche l’afflusso di semplici cittadini interessati all’evento nonché affezionati all’istituzione della locale Capitaneria di Porto.

 

Manfredonia, 13 Settembre 2013.

 

Fonte: Capitaneria di Porto Manfredonia

 

Galleria Fotografica della cerimonia:

Foto: Giovanni Simone

Le Associazioni locali analizzano le problematiche dell’eolico selvaggio offshore.
Ad ottobre iniziativa informativa pubblica

Comunicato stampa – Manfredonia, 12/09/2013

 

Riunione del 12-09-2013

Incontro tra le Associazioni locali

Ha avuto luogo mercoledì 11 settembre presso la sede del Centro Cultura del Mare A.P.S. di Manfredonia, un primo incontro tra diverse Associazioni locali (Centro Cultura del Mare A.P.S., Lavoro&Welfare, Rotary Club, Nuovo Centro Documentazione Storica Manfredonia, CeSeVoCa, Legambiente, Mare Nostrum e Associazione Nazionale Partigiani Italiani), per affrontare le questioni ambientali che negli ultimi anni, e soprattutto negli ultimi mesi, stanno minacciando il nostro territorio.

La tematica dell’incontro ha riguardato i progetti di produzione energetica, attività petrolifere e fracking, nonché impianti eolici, focalizzandosi in particolare sulle problematiche inerenti al Parco Eolico Marino Gargano Sud, un progetto offshore di un impianto eolico titanico antistante le coste del Golfo di Manfredonia.

installazioneeolicooffshore

Foto: RedazioneStatoquotidiano

Sono stati illustrati dal cetologo esperto di impatti ambientali Guido Pietroluongo  e successivamente discussi i numeri di questa struttura: distanza di 10,5 km dalla costa, area interessata pari a 77,15 km², 85 aerogeneratori alti 90 metri. Sono inoltre state dettagliate le ricadute ambientali, sociali e lavorative e le fasi dell’iter progettuale, dallo studio geologico alla cantierizzazione, dall’esercizio dell’impianto alla sua dismissione.

Lo Studio di Impatto Ambientale, depositato per la consultazione del pubblico sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, afferma che l’impatto visivo sarà minimo e che il territorio dove ricadrà questo progetto: “sebbene presenti apprezzabili potenzialità turistiche, presenta al contempo una serie di aree soggette a fenomeni di degrado ed intensa antropizzazione”.

installazione eolico off-shore

Foto: RedazioneStatoquotidiano

Nel corso dell’incontro sono intervenuti Renato Sammarco, Lina Giordano, Domenico Renzullo, Salvatore Castrignano, Pasquale Caratù, Enzo Renato, Dino Vigoli, Luisa Buonpane, Matteo Starace, Giovanni Simone, Matteo Rinaldi, Lorenzo Pellegrino e Matteo Riccardi, in rappresentanza delle Associazioni presenti, sollevando riflessioni critiche e preoccupazioni sul tema in discussione e sottolineando come l’informazione e la partecipazione dei cittadini siano state, ancora una volta, ignorate e non considerate.

L’attività di sensibilizzazione pubblica delle Associazioni continuerà e l’incontro di Mercoledì 11 settembre è solo l’inizio di un confronto che sarà esteso a tutte le espressioni attive del territorio, con l’obiettivo di cercare insieme di intervenire in maniera compatta e preparata, se necessario anche con la mobilitazione pubblica, su queste decisioni che spesse volte, per interessi economici o per inadeguatezza  delle Istituzioni, non seguono i diritti democratici di partecipazione popolare, sebbene tutte le conseguenze di questi progetti ricadranno proprio sulla vita delle comunità locali e soprattutto sul futuro delle nuove generazioni.

esempio reale eolico off-shore

Statoquotidiano – Eolico offshore nelle coste pugliesi

Le Associazioni hanno quindi condiviso la necessità di dar vita ad un Coordinamento delle stesse a favore del confronto per un dibattito aperto che possa dar voce a tutte le competenze e le professionalità. Un Coordinamento che vuole offrire ai cittadini uno strumento e un’occasione per tutelare il  patrimonio naturalistico e le risorse del territorio e  per farsi trovare preparati e informati di fronte a chi vuole farci subire passivamente decisioni esterne e vuole sfruttare il territorio in maniera non sostenibile, senza rispettare la secolare cultura delle nostre comunità, fondata sulla salute del benessere offerto dalle proprie inestimabili ricchezze ambientali, paesaggistiche, marine e turistiche.

La storia del nostro territorio porta ancora le ferite di un passato segnato dagli impatti ambientali di strutture, come l’EniChem, che hanno già danneggiato questa straordinaria, unica e fragile nicchia ecologica mediterranea. Ancora oggi non si riesce ad adottare soluzioni definitive per le enormi problematiche connesse.

 

Dunque il quesito rivolto ai cittadini e alla classe politica è: vogliamo tutelare un patrimonio ambientale ricco di risorse o diventare una terra di nessuno svenduta al “miglior” offerente?

Nave Palinuro a Manfredonia

Pubblicato il: 12 set 2013 - Da Webmaster

Nave palinuroPer la prima volta nei suoi 79 anni di vita, Nave Palinuro, la nave scuola della Marina Militare, ormeggerà a Manfredonia, venerdì 13 settembre, per l’ultima tappa, dopo Crotone, Cattaro (Montenegro), Ortona, Trieste, Venezia e Dubrovnik (Croazia) della Campagna di Istruzione 2013 degli allievi marescialli della Scuola Sottufficiali di Taranto, al termine del 1° anno accademico. La Nave rimarrà ormeggiata al Molo di Ponente, fino a lunedì 16 settembre e sarà aperta alle visite del pubblico.

Partiti da Taranto il 29 luglio la nave imbarca 126 marinai, di cui 40 sono Allievi Sottufficiali che stanno vivendo il loro “battesimo del mare”, affrontando una delicata fase formativa-addestrativa della loro carriera. A bordo del Palinuro ognuno di loro acquisirà i primi rudimenti di perizia marinaresca e di conoscenza dell’organizzazione a bordo di una nave della Marina Militare ma ci sarà anche tempo per la formazione nella componente etico-militare e fisico-sportiva.

Durante l’estate la Nave della Marina Militare ha partecipato alla campagna di sensibilizzazione “il Mare deve vivere”, insieme al WWF, ha supportato la ricerca scientifica collaborando con l’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste (OGS), alla ricerca di una microalga potenzialmente tossica per i molluschi che vivono in Mar Adriatico ed ha collaborato con la Scuola Italiana Cani da Salvamento (SICS).

Numerosi gli impegni durante la sosta a Manfredonia, dalla ricerca al sociale. Venerdì 13 settembre, nel corso di un incontro con i media, sarà presentata l’attività svolta in cooperazione con l’OGS e saranno consegnati all’Istituto i campioni di acqua raccolti in navigazione. Lo stesso giorno la Nave ospiterà a bordo un gruppo di ragazzi dell’associazione “Straordinariamente Abili” mentre sabato un altro gruppo di bambini della “Gargano 2000”.

Durante la sosta in porto la Marina Militare sarà presente in città anche con una l’Unità Mobile Informativa, una mostra virtuale sulla Marina Militare che sarà allestita in città, insieme all’Equipaggio del Palinuro.

All’arrivo in porto il Comandante dell’Unità, Capitano di Fregata Mauro Panarello, incontrerà a bordo i media per illustrare loro, nel corso di una visita alla Nave, le caratteristiche e i compiti del Palinuro, l’attività svolta dall’Unità e quella in programma. L’incontro si svolgerà il giorno 13 agosto, alle ore 1500. Gli accrediti dovranno pervenire entro le ore 10:00 del giorno 13 agosto p.v. al seguente indirizzo di posta elettronica: carlo.loy@marina.difesa.it

Durante la sosta a Manfredonia sarà possibile visitare  lo storico veliero:

venerdì 13 settembre, dalle 21:00 alle 23:00;

sabato 14 settembre, dalle 15:00 alle 19:00 e dalle 21:00 alle 23:00;

domenica 15 settembre, dalle 10:00 alle 12:00, dalle 15:00 alle 19:00 e dalle 21:00 alle 23:00.

Galleria fotografica disponibile su: www.marina.difesa.it/uominimezzi/navi/Pagine/Palinuro.aspx

 

Galleria fotografica del Centro Cultura del Mare A.P.S.

Foto: Giovanni Simone

La Nave

Storia

Varata nel 1934 in Francia, con il nome di “Commandant Louis Richard” e destinata alla ricca pesca sui Banchi di Terranova viene acquisita dalla Marina Militare Italiana nel 1950 che la rinomina “Palinuro”. Dopo i lavori di trasformazione entra in servizio nel 1955 e da allora è impiegata per l’addestramento degli Allievi sottufficiali della Marina Militare.

Caratteristiche

Il Palinuro è una “Nave Goletta” che, nella terminologia marinaresca, identifica una nave con tre alberi verticali, trinchetto (a vele quadre), maestra, mezzana più il bompresso, sporgente a prua. Ha una superficie velica complessiva di circa 1.000 mq, distribuiti su 15 vele. L’altezza sul livello del mare dell’albero più alto, quello di trinchetto, è di 35 metri.

Caratteristiche nave Palinuro

Scafo, propulsione ed energia

Lo scafo è in acciaio chiodato. La nave è lunga 59 mt, 69 mt considerando la lunghezza del bompresso e larga 10 mt. Ha un dislocamento di 1341 tonnellate e un immersione massima di 4.8 mt.

Per la propulsione utilizza un motore diesel da 6 cilindri e 600 CV, con un elica a 4 pale e passo fisso. La produzione di energia elettrica è assicurata da 3 gruppi diesel/alternatori che erogano 150 KW ciascuno.

Equipaggio

A bordo imbarcano 84 marinai, di cui 6 ufficiali, 25 sottufficiali e 53 militari graduati e del ruolo truppa. Durante la campagna addestrativa l’equipaggio è integrato con ulteriore personale di supporto e con l’imbarco degli allievi e dello staff della Scuola Sottufficiali, fino a un totale di circa 130 persone.

Attività

Nave Palinuro rappresenta uno dei fiori all’occhiello della Marina Militare. Tra i suoi obiettivi istituzionali il più importante è la formazione e l’addestramento degli Allievi Sottufficiali della Scuola Sottufficiali di Taranto. Dal 1955 la nave svolge ogni anno campagne addestrative durante le quali gli allievi sono sottoposti a un intenso programma di formazione marinaresca, nautica, etico-militare e nell’ambito della sicurezza. Un altro compito fondamentale consiste nel rappresentare il Paese all’estero e nel promuovere verso il pubblico i valori dello storico veliero: tradizione, contatto con il mare, cura della nave e lavoro di squadra. Questo compito si realizza con diverse iniziative, dalle visite a bordo, durante le frequenti soste in porto, alla partecipazione alle regate storiche e ai raduni, alla possibilità offerta a gruppi di giovani che imbarcano per imparare le nozioni di base della navigazione, dell’arte marinaresca e della vita a bordo di una unità della Marina Militare.

Nave Palinuro, inoltre, svolge spesso attività a sfondo sociale, soprattutto nei confronti dei più giovani e partecipa alla ricerca scientifica e alla promozione della tutela dell’ambiente marino, collaborando con importanti organizzazioni come il WWF, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Istituto Idrografico della Marina Militare.

Tra i compiti concorsuali assegnati al Palinuro, infine, c’è la sorveglianza per verificare che in mare non si svolgano attività illecite oppure per segnalare la presenza di aree soggette a inquinamento marino.

Dal 1955 la Nave ha percorso più di 270 mila miglia nautiche e visitato centinaia di porti nazionali ed esteri, al servizio della Marina Militare e del Paese.