Marcello Luigi Notaro e Francesco Staiano

Da sinistra Marcello Luigi Notaro e Francesco Staiano

Manfredonia – SI svolgerà venerdì 13 settembre alle ore 11.30 – nel piazzale d’Armi del Castello Svevo-Angioino di Manfredonia – il passaggio di consegne del comando del porto e del Compartimento Marittimo di Manfredonia fra il Capitano di FregataFrancesco Staiano (cedente) ed il Capitano di Fregata Marcello Luigi Notaro. Alla cerimonia presenzieranno il Direttore Marittimo della Puglia e della Basilicata Jonica, il Contrammiraglio Giovanni De Tullio, il Prefetto di Foggia, autorità ecclesiastiche, civili e militari ed operatori portuali.

 

Redazione Stato@riproduzioneriservata

Fonte: statoquotidiano.it

Peppino Longo (Udc)

Peppino Longo (Udc)

Bari – DICHIARAZIONE del consigliere regionale dell’Udc,Peppino Longo. “Si tratta soltanto di una piccola battaglia vinta, la guerra contro le trivellazioni in mare continua e non bisogna abbassare la guardia: la decisione del ministro Zanonato salva, per fortuna, le Tremiti ma il resto della Puglia non è fuori pericolo”.

“Ecco perché è necessario proseguire nell’azione di pressing nei confronti del ministero e ribadire, con ogni forza, il ‘no’ della Puglia ai ‘cacciatori’ di oro nero. Anche in questa estate che ci sta regalando gli ultimi scampoli abbiamo visto quanto il nostro mare abbia attirato turisti e quanto rappresenti un patrimonio da proteggere. Non possiamo allentare la presa, dobbiamo continuare a tenere le antenne ben ritte e smascherare eventuali tentativi di altre multinazionali che hanno messo gli occhi sulla nostra Puglia. La nostra costa non si tocca”.

Redazione Stato

Fonte: statoquotidiano.it

Una grande vittoria del movimento di protesta No Triv a favore di tutti !

no-trivC’è una notizia positiva per il movimento di protesta No Triv che in questi mesi si è posto a tutela dei fondali marini del Gargano e delle isole Tremiti (a suon di ricorsi al Tar, alcuni dei quali accolti, e grandi manifestazioni di protesta). Il decreto appena firmato del ministro allo Sviluppo economico, Flavio Zanonato, effettua un quasi dimezzamento delle aree marine italiane aperte alla ricerca e alla coltivazione di idrocarburi precludendo a tali attività anche i fondali acquatici più preziosi della provincia di Foggia.

Si allontana così la minaccia delle trivelle dal nostro promontorio, sopratutto a nord, con l’eliminazione (dalla cartina relativa alle autorizzazioni sulle operazioni di prospezione idrogeologica) della lingua di fondale marino che si estende, a 12 miglia dalla costa, dal basso Abruzzo per arrivare, lungo tutto il Molise, dalle nostre parti.

In particolare l’annuncio sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico recita: “Il ministro dello Sviluppo economico, FalvioZanonato, ha firmato il decreto di riordino delle zone marine aperte alla ricerca e coltivazione di idrocarburi, in coerenza con le norme di legge approvate dal Parlamento nell’ultimo anno e con la direzione indicata dalla Strategia Energetica Nazionale.Il decreto determina un quasi dimezzamento delle aree complessivamente aperte alle attività offshore, che passano da 255 a 139 mila chilometri quadrati, spostando le nuove attività verso aree lontane dalle coste e comunque già interessate da ricerche di Paesi confinanti, nel rispetto dei vincoli ambientali e di sicurezza italiani ed europei.

In particolare, il decreto determina la chiusura a nuove attività delle aree tirreniche e di quelle entro le 12 miglia da tutte le coste e le aree protette, con la contestuale residua apertura di un’area marina nel mare delle Baleari, contigua ad aree di ricerca spagnole e francesi”. “Con questo provvedimento – ha dichiarato Zanonato –  sosteniamo lo sviluppo delle risorse nazionali strategiche, concentrando le attività di ricerca e sviluppo di idrocarburi in poche aree marine a maggior potenziale e minor sensibilità ambientale”.

“Il decreto – ha sottolineato infine il ministro alla Sviluppo economico – prevede l’impiego dei più elevati standard di sicurezza e di tecnologie di avanguardia nelle quali le aziende italiane detengono una posizione di leadership internazionale”.

Immediato il commento del coordinatore del movimento garganico contro le trivellazioni, Raffaele Vigilante: “E’ un primo passo verso il perseguimento dei nostri obiettivi. Con questo decreto viene accolta la nostra richiesta di ripristinare la distanza di 12 miglia dalla costa per le attività off-shore e viene abolita la disposizione di legge del precedente ministro Clini che consentiva le trivellazioni in aree marine protette.

Ma la nostra battaglia, che si è rafforzata l’8 novembre 2012, con l’incontro a Venezia tra i rappresentanti di tutti gli Stati e le regioni che si affacciano in Adriatico, continua, non si ferma qui, perché chiediamo che in futuro tutto l’Adriatico possa essere liberato dalle trivellazioni.”

Fonte: Teleradioerre