Difendiamo il nostro mare dall’invasione delle “Pale Eoliche”

Dopo l’Assemblea del 19 ottobre, Associazioni in Piazza tra i Cittadini

 

Comunicato stampa del 31 ottobre 2013

 

Si è svolto venerdì 25 ottobre un incontro del Coordinamento delle Associazioni di Capitanata impegnate per scongiurare l’insediamento invasivo delle pale eoliche nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano,  per salvaguardare e valorizzare  le risorse e le potenzialità naturali ed ambientali del Territorio.

Nel corso dell’incontro tutti gli intervenuti hanno ribadito che l’Assemblea pubblica tenutasi il 19 ottobre per discutere e valutare i progetti di insediamento di pale eoliche nel nostro mare, ha rappresentato per la città di Manfredonia e per la Capitanata un’importante e significativa pagina di democrazia e di partecipazione.

L’iniziativa ha  raggiunto i risultati che da essa le Associazioni si attendevano, ovvero una notevole presenza di cittadini che in circa 200  hanno seguito l’illustrazione tecnica dei progetti “eolici offshore” in questione ed il successivo dibattito.

Le Associazioni esprimono rispettosa gratitudine all’Arcivescovo Monsignor Michele Castoro, per la condivisione delle preoccupazioni e per le chiarissime parole :“…lo sviluppo economico non può giustificare scelte non rispettose dell’ambiente e della volontà delle popolazioni locali. Il nostro Golfo e la storia della nostra città, con le sue bellezze naturali, chiedono attività economiche coerenti e compatibili con la loro identità. Ogni iniziativa incompatibile con la vocazione naturale di questo territorio dovrebbe essere bandita”.

In relazione a quanto espresso da Sua Eccellenza l’Arcivescovo Michele Castoro circa le attività economiche “coerenti e compatibili” si ribadisce che nel caso in specie non solo si evidenziano la incoerenza e l’incompatibilità, ma addirittura è assente una qualsiasi prospettiva di sviluppo economico per le popolazioni del Territorio.

Tra tutti gli invitati delle Istituzioni assenti, il Sindaco di Manfredonia che ha fatto pervenire un messaggio contenente il suo pensiero sull’argomento nel quale tra l’altro si dice “…prenderemo in considerazione la possibilità di esprimere  parere positivo soltanto nel caso sarà autorizzato un solo impianto e vi saranno anche benefici economici per la nostra comunità …

Nel merito le Associazioni non condividono affatto la posizione espressa dal Sindaco di Manfredonia e  ribadiscono l’esigenza  che venga presa in considerazione e rispettata la volontà delle comunità locali  e che siano salvaguardate le nostre risorse naturali quale bene prezioso, insostituibile e basilare per promuovere le nostre autentiche potenzialità di crescita e di sviluppo.

La sottrazione di una notevole superficie di mare (circa 100 Km. quadrati) danneggerà irrimediabilmente e ulteriormente la già ridotta attività peschereccia del nostro Compartimento Marittimo.

Un plauso a quei rappresentanti di Sindacati, Armatori e Pescatori che con la loro presenza hanno dimostrato di avere a cuore il futuro della pesca nel Golfo di Manfredonia.

Le Associazioni sono ora impegnate a dare stabilità e continuità alla loro azione di coordinamento. Pertanto, sulla questione specifica dell’eolico offshore nel nostro mare si ritroveranno a confrontarsi e a mobilitarsi con i cittadini promuovendo  sit-in e iniziative varie per scongiurare le installazioni di impianti eolici offshore nel nostro Golfo e nel Gargano.

Le Associazioni, impegnate esse stesse in tal senso, auspicano che i soggetti imprenditoriali coinvolti e le Istituzioni diano luogo ad azioni ponderate e responsabili,  che evitino l’accentuarsi di conflitti sociali difficilmente governabili, scongiurando il ripetersi nel nostro territorio di gravi situazioni di inagibilità e di tensioni già vissute su tematiche ambientali nel recente passato.

Al fine di supportare in modo funzionale le azioni decise, le Associazioni, con unanime consenso, hanno formalizzato la costituzione di un esecutivo che curerà gli adempimenti informativi, i contatti con ogni altro soggetto e la organizzazione dei futuri eventi di confronto e di mobilitazione.

Infine, a fronte di questa azione di responsabilità delle Associazioni, tesa a rendere i cittadini protagonisti in prima persona del proprio futuro, alcuni rappresentanti locali delle Istituzioni, dal Sig. Sindaco di Manfredonia, ai Sigg. Parlamentari e ai Consiglieri Regionali eletti nel collegio di Capitanata, per altro espressamente invitati, hanno purtroppo evidenziato con la propria assenza, l’incapacità di rappresentare le legittime esigenze dei cittadini che li hanno eletti.

Si ringraziano per la loro presenza il Sindaco di Rodi Garganico Nicola Pinto, i Consiglieri Regionali Giandiego Gatta e Giuseppe Lonigro, l’Autorità Portuale rappresentata da Gaetano Falcone, la Capitaneria di Porto di Manfredonia nella persona del T.V. Stefano  Rotolo, l’Assessore al Turismo del Comune di Monte Sant’Angelo, Antonio Mazzamurro, il Consigliere Comunale Mimmo Scarano e il  Coordinatore del PdL  Francesco Santoro di Manfredonia.

Un ringraziamento particolare è rivolto al Direttore dell’Attacco Piero Paciello, moderatore dell’evento,

all’Associazione Nazionale  Carabinieri sez. di Manfredonia per il servizio d’ordine, ai giornalisti presenti in sala, alle emittenti televisive: Telenorba, Teleblu Foggia, Manfredonia TV e  per le  riprese video ad Andrea Colaianni.

 

Comitato di Coordinamento delle Associazioni di Capitanata

Operazione congiunta tra la Guardia Costiera di Manfredonia e  il locale Comando Compagnia Carabinieri.

MAXI-SEQUESTRO DI PRODOTTI ITTICI POSTI IN VENDITA IN STRADA

maxi-sequestroNei giorni scorsi, il personale della Guardia Costiera di Manfredonia ha effettuato un’ennesima operazione volta al contrasto della commercializzazione contra legem di prodotto ittico in strada.

Il nucleo di Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Manfredonia congiuntamente ad un’aliquota del locale Comando Compagnia CC., hanno condotto una operazione tesa al contrasto del fenomeno della commercializzazione abusiva di prodotto ittico lungo le arterie cittadine, in dispregio a qualsivoglia disposizione normativa di carattere igienico-sanitario.

Durante appositi controlli, volti ad accertare tali illeciti, sono stati posti sotto sequestro circa 140 Kg di prodotti ittici di diversa specie, in particolare triglie, polpi merluzzi, pannocchie, seppie, in quanto commercializzati in cattivo stato di conservazione, esposti agli agenti atmosferici, senza ghiaccio e soggetti ai gas di scarico dei veicoli in transito, precisamente in Via Giuseppe di Vittorio.

Al termine dell’attività un soggetto veniva deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 5, lett. b) della Legge 283/62.

Sul posto è stato poi fatto confluire personale del Servizio Veterinario Area B – Distretto di Manfredonia che, dopo aver esaminato il prodotto ittico ha confermato l’insalubrità della merce sequestrata e pertanto ha proposto la distruzione a mezzo di rigetto in mare, autorizzato altresì dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia.

L’attività di repressione posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera sipontina, diretta dal Capitano di Fregata Marcello Notaro, proseguirà incessante contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici  nonché degli attrezzi non regolamentari anche nei prossimi giorni a tutela della salute degli inconsapevoli consumatori e per scongiurare la pesca di prodotti ittici sottomisura interrompendone la naturale crescita, con particolare riguardo ai pescatori non professionali.

Manfredonia, 28 Ottobre 2013.

Operazione congiunta tra la Guardia Costiera di Manfredonia e  il locale Commissariato P.S.

SEQUESTRO DI PRODOTTI ITTICI VENDUTI IN STRADA E ATTREZZI DA PESCA NON REGOLAMENTARI

Nei giorni scorsi, il personale della Guardia Costiera di Manfredonia ha effettuato diverse operazioni a terra e in mare.

sequestroDue giorni fa il nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia congiuntamente ad un’aliquota del locale Commissariato di P.S., hanno condotto una operazione tesa al contrasto del fenomeno della commercializzazione abusiva di prodotto ittico lungo le arterie cittadine, in dispregio a qualsivoglia disposizione normativa di carattere igienico-sanitario.

Durante appositi controlli, volti ad accertare tali illeciti, sono stati posti sotto sequestro circa 60 Kg di prodotti ittici di diversa specie, in particolare triglie, polpi e merluzzi, in quanto commercializzati in cattivo stato di conservazione, esposti agli agenti atmosferici, senza ghiaccio e soggetti ai gas di scarico dei veicoli in transito, il tutto su Via delle Antiche Mura.

Al termine del blitz un soggetto veniva deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 5, lett. b) della Legge 283/62.

Sul posto è stato poi fatto confluire personale del Servizio Veterinario Area B – Distretto di Manfredonia che, dopo aver esaminato il prodotto ittico ha confermato l’insalubrità della merce sequestrata e pertanto la distruzione a mezzo di rigetto in mare, disposta altresì dal Sostituto Procuratore di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia.

sequestro2Le dipendenti unità navali, invece, hanno sequestrato quattro attrezzi da pesca, tra cui tre reti da posta ed una a strascico, non segnalate e tali da costituire un pericolo alla sicurezza della navigazione, violando il disposto di cui all’art. 1231 del Codice della Navigazione.

L’attività di repressione posta in essere dagli uomini della Guardia Costiera sipontina, diretta dal Capitano di Fregata Marcello Notaro, proseguirà incessante contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici  nonché degli attrezzi non regolamentari anche nei prossimi giorni a tutela della salute degli inconsapevoli consumatori e per scongiurare la pesca di prodotti ittici sottomisura interrompendone la naturale crescita, con particolare riguardo ai pescatori non professionali.

Manfredonia, 25 Ottobre 2013.

Piantagioni eoliche sopprimono l’identità della Nazione oltre a Natura e Paesaggio.

io non ho paura - eolicoAll’indomani della 70a edizione della Mostra del Cinema di Venezia, al Sud ricorrono 10 anni di un capolavoro cinematografico che, però, è scandalosamente omaggiato con la cancellazione dell’anima territoriale che ne fu ispirazione: alla devastazione di paesaggi, natura e storia perpetrati dell’eolico si aggiunge quella della cultura.

2003, nasce “Io non ho paura”, tratto dall’omonimo romanzo di Ammaniti. Una storia ambientata nel 1978, in un immaginario, minuscolo borgo pugliese e tradotta con gli occhi di un bambino. Il piccolo Michele di 10 anni, tra sentimenti ed emozioni, è alle prese con le angosce di un segreto più grande di lui: il rapimento di un suo coetaneo. Sullo sfondo è miscelata la drammaticità e la crudeltà degli adulti.

Con l’abilità di un grande regista, Gabriele Salvatores, proprio il Paesaggio e la Natura dei luoghi diventano essi stessi personaggi di una narrazione coinvolgente, perché l’ambiente “racconta cose che i personaggi in carne e ossa non esprimono” come lo stesso regista ha affermato in proposito.

Le immagini di grandi spazi, dosate con musiche suggestive, parlano anch’esse – afferma Enzo Cripezzi della LIPU di Puglia e Basilicata – e raccontano di un sud assolato e luminoso, naturale, dominato dall’oro dei campi di grano estivi. Il contorno di Nibbi reali e altri animali selvatici contribuisce incantare lo spettatore”. (a questo link sul canale youtube della LIPU di Capitanata, un estratto del film insieme a un assaggio della colonizzazione eolica).

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La Valle dell’Ofanto, com’era ai tempi di quando fu girato il film.

 Per le riprese, Salvatores aveva scelto i mosaici paesaggistici che lo avevano catturato e ispirato ai piedi del Vulture melfese, tra Basilicata e Puglia.

Campagne dorate, panorami ben conservati, infiniti, il vulcano del Vulture sullo sfondo, masserie e testimonianze della civiltà rurale. Era il luogo ideale per la location di una grande pellicola, con riprese ad altezza del grano e degli occhi dei bambini.

Il film si affermava, anche all’estero, come una delle pellicole più belle del cinema italiano. “Io non ho paura” veniva premiato dalla critica ma anche con riconoscimenti e nomination per regia, fotografia, sceneggiatura. Fino ad essere riconosciuto “Opera di Interesse Nazionale” dal Ministero per i Beni Culturali e Ambientali e poi essere candidato a rappresentare l’Italia agli Oscar.

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La Valle dell’Ofanto, com’è oggi.

 “Questi territori sono stati umiliati, subiscono un’aggressione sempre più estesa– continua Cripezzi – la valle dell’Ofanto con le campagne di Melfi e Candela dominate dal massiccio del Vulture, sono state vergognosamente amputate della loro bellezza grazie a una politica miserabile. Il versante pugliese incancrenito, quello lucano, in vista del Castello Federiciano che diede i natali alle costituzioni di Melfi, squallidamente condannato da altre decine e decine di megatorri in costruzione. E cosi non è risparmiata nemmeno la grandiosità del Vulture, assediata da cortine di pale enormi dopo migliaia di ettari già confiscati, assoggettati e degradati sul piano paesaggistico, naturale e storico nel Mezzogiorno”.Quindi, territori sempre più ampi, a perdita d’occhio, sottratti anche alla memoria e alla identità di un Paese incapace di riconoscere le vere ricchezze, con istituzioni complici di una colossale speculazione territoriale.

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La Valle dell’Ofanto, com’è oggi.

Ironia della sorte, il confine appulo-lucano tra le pendici del Vulture Ofantino e la valle Bradanica viene proposto come meta rappresentativa di questa location cinematografica.

Schizofrenicamente, da una parte si promuovono “Apulia Film Commission” e “Lucana Film Commission” per favorire l’industria del cinema al Sud, dall’altra si distruggono i beni più preziosi, funzionali, tra l’altro, all’ispirazione di opere cinematografiche !

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La Valle dell’Ofanto, com’è oggi.

Ed è solo un esempio: gli scenari del Sud hanno conferito pregio a molte altre pellicole famose ma inesorabilmente l’eolico, con le sue dimensioni sproporzionate e invasive, con il suo carattere degradante, sta ingoiando i territori del Mezzogiorno nell’indifferenza più irresponsabile.

Ancora una volta, l’ennesima – conclude Cripezzi –, pretendiamo uno stop immediato all’inaccettabile foraggiamento finanziario dello Stato per queste ulteriori mattanze territoriali, inutili e perfino dannose anche per la stessa lotta ai gas serra, come dimostrato con alternative inoppugnabili. In un momento di crisi come questo è ancor più imperdonabile, qualunque decisore politico dotato di buon senso direbbe BASTA. L’eredità immorale lasciata da centinaia di pale già disseminate è più che sufficiente per riflettere sulle follie compiute”.

LIPU – Coordinamento per la Puglia e per la Basilicata – 23.9.2013

Fonte: controfotovoltaicoeolicoareeverdi.wordpress.com

Il “Coordinamento delle Associazioni Provinciali per la tutela del mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano”, invita i cittadini a prendere parte attiva nella difesa del mare e del proprio territorio.

Documento approvato al termine della Assemblea Pubblica del 19 ottobre

Cartina intera

Cartina impianti offshore

L’Unione Europea persegue l’integrazione, lo sviluppo economico e la partecipazione dei cittadini in senso democratico, anche attraverso la definizione e il potenziamento della trasparenza come criterio informatore dell’azione delle istituzioni europee.

Anche se l’Italia è parte integrante dell’Unione Europea si ha la percezione che questi dettami non siano stati recepiti e metabolizzati compiutamente dalle nostre rappresentanze politiche. Infatti, ancora una volta, siamo costretti a registrare scelte che passano sulla testa dei cittadini, in barba a ogni principio democratico di trasparenza e partecipazione.

Le Associazioni culturali, sociali e di categoria, impegnate per salvaguardare il mare della Capitanata dall’insediamento invasivo di pale eoliche, chiedono che venga riconosciuto, ai cittadini, il sacrosanto “diritto” di decidere le sorti del proprio territorio, sia nella gestione del presente che del futuro.

I cittadini, sinora ignorati e non coinvolti dalle Istituzioni, hanno ora la possibilità di far sentire la propria voce sulla questione impianti eolici offshore; rinfrancati anche dalle numerose criticità evidenziate dalla Regione Puglia nell’esprimere ripetutamente parere negativo alla realizzazione del progetto.

D'Ippolito Maria Luisa FAI

Maria Luisa D’Ippolito FAI

Nel corso degli ultimi anni sono stati sottoposti a parere di Valutazione di Impatto Ambientale, presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, 6 progetti che coinvolgono i compartimenti marittimi del Gargano da nord a sud. Si tratta dell’installazione di oltre 230 aerogeneratori, di cui oltre la metà saranno collocati all’interno del Golfo di Manfredonia a poche miglia dalla costa e a poca distanza l’uno dall’altro.

La Commissione Ministeriale ha espresso parere negativo al progetto di impianto eolico al largo delle coste siciliane, in sintonia con la deliberazione della Regione Sicilia; mentre disattende quella della Regione Puglia e dice si ai progetti della Trevi e della WPD nel Golfo di Manfredonia.

Renato Sammarco - Presidente Centro Cultura del Mare A.P.S.

Renato Sammarco – Presidente Centro Cultura del Mare A.P.S.

L’assenza di un Piano Energetico Nazionale (riconosciuto anche dall’attuale Ministro all’Ambiente Orlando); i copiosi incentivi per la produzione di energie alternative (i più alti al mondo); lo studio di fattibilità affidato esclusivamente alle società richiedenti le installazioni; una legislazione incentrata esclusivamente all’uso dei territori senza particolari restrizioni e l’assenza di stringenti verifiche, consentono alle società interessate la totale libertà di azione, in barba alle naturali vocazioni paesaggistiche, economiche, e culturali del nostro territorio.

Ci chiediamo, inoltre, se l’enorme mole di incentivi a disposizione delle società proponenti, non si sia trasformata in occasione di speculazione affaristica di gruppi di interesse locali e nazionali, incuranti delle reali vocazioni e delle possibili valorizzazioni del territorio.

Il Coordinamento delle Associazioni ed i cittadini non intendono più sottostare al ricatto occupazionale, anche perché gli impianti eolici producono pochi posti di lavoro e per un periodo breve (qualche decina di unità per la durata della installazione 8-12 mesi) ma nel nostro caso mettono a rischio  più di 1.000 posti di lavoro solo fra i pescatori, senza contare l’indotto.

Sappiamo inoltre che, l’assemblaggio delle pale con i rotori sarà realizzato nel porto di Barletta o a Bari, perché il porto di Manfredonia non è stato valutato idoneo, dunque non sarà impiegata manodopera locale.

lettera Vescovo

Lettera del Vescovo Michele Castoro

Diversamente,  come dice Renzo Piano in una recente intervista: “Si possono fare impianti diffusi, leggeri per produrre energia eolica, solare, geotermica in ogni angolo d’Italia. Con Rubbia studiamo da anni il problema. E vuole che un Paese in grado di produrre i motori della Ferrari e i più sofisticati robot medici del pianeta non riesca a inventare delle nuove soluzioni? Ho conosciuto ricercatori italiani che lo fanno già in California o in Gran Bretagna. Si potrebbero creare centinaia di posti di lavoro per i giovani, soprattutto al Sud. Altrettanti se ne potrebbero creare mettendo in sicurezza il paese, le città, i fiumi, le montagne.”

Invitiamo pertanto le forze politiche e istituzionali del territorio, a schierarsi a difesa della nostra terra, promuovendo  informazione e mobilitazione popolare, atte a sollecitare il Governo centrale, a sospendere tutte le autorizzazioni rilasciate in modo da consentire, alle forze sociali e politiche dei territori, di esprimersi in merito ai pareri vincolanti e di attivarsi nei confronti della Corte Europea.

Il Coordinamento delle Associazioni, nel rispetto delle diverse sensibilità che lo compongono, presterà attenzione a tutte le iniziative volte al coinvolgimento dei cittadini nelle scelte rilevanti per il futuro del proprio territorio e, in modo particolare, del mare ma non permetterà atteggiamenti emotivi e irrazionali in palese contrasto con lo spirito dell’ iniziativa stessa.

Il Coordinamento delle Associazioni, nell’attesa che le forze politiche e istituzionali, siano in grado di fornire risposte chiare ed esaustive, avvieranno iniziative di mobilitazione, con sit-in di piazza, già entro il mese di Novembre, al fine d’informare i cittadini su quanto si sta consumando nel nostro mare e sui nostri territori.

Leggi il comunicato stampa del sindaco Angelo Riccardi in merito agli impianti eolici offshore nel Golfo di Manfredonia

No agli impianti eolici off shore

Pubblicato il: 13 ott 2013 - Da Webmaster

Michele De Meo, Presidente dell’Agenzia del Turismo: “Manfredonia ha scelto come forma di sviluppo il turismo. Il vento spirerà sul Golfo per far sventolare le bandiere di qualità turistica”.

Michele de Meo“Manfredonia la sua scelta l’ha già fatta chiaramente: il suo futuro è il turismo e da esso scaturiranno le opportunità economiche ed occupazionali per questo territorio. E’ un controsenso andare diametralmente nella direzione opposta non rispettando il parere sovrano dei cittadini”.

Così Michele De Meo, Presidente dell’Agenzia del Turismo di Manfredonia, interviene sulla paventata ipotesi di installazione al largo del Golfo sipontino di un imponente impianto di eolico off shore, sulla quale da giorni si discute animatamente e che sta innescando la mobilitazione della società civile.

“Il dissenso della città è giusto e giustificato – afferma De Meo. Manfredonia ha già pagato a caro prezzo lo scotto di scellerate scelte decise ed imposte dall’alto, vedasi l’ex Enichem che al territorio, al di là dell’effimero ed ingannevole beneficio economico iniziale, ha prodotto solo danni e mortificazioni per la propria gente e per le vere potenzialità. Quelle scelte hanno sì compromesso un coerente ed armonico sviluppo per Manfredonia, ma non tutto è perduto. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. In pochi mesi – aggiunge il Presidente – abbiamo dimostrato che l’ultima chance che resta a questo territorio per arrestare la drammatica emorragia economica ed occupazionale, è indubbiamente il turismo. Sicuramente tanto c’è ancora da fare per rendere maggiormente performanti l’ospitalità e l’accoglienza, ma abbiamo iniziato e siamo a buon punto. Ma, il progetto del mega parco eolico off shore è assolutamente incompatibile con questo virtuoso percorso da noi intrapreso. Stavolta non baratteremo il nostro territorio e le sue peculiarità per un piatto di lenticchie che non garantisce affatto un futuro migliore alle prossime generazioni”.

Il Presidente De Meo è netto nel confermare la posizione dell’Agenzia del Turismo. “Non possiamo e non dobbiamo restare muti ed inermi al cospetto di questa tetra prospettiva. Ribadiremo in ogni sede questo no forte e chiaro. Il vento spirerà sul Golfo non per alimentare queste enormi torri, che cancellerebbero per sempre la bellezza del nostro territorio, ma per far sventolare le bandiere di qualità turistica (Blu per il mare e Verde per i servizi) e per permettere alle vele delle barche ed ai windsurf di solcare il nostro mare. Non di secondo piano – conclude – gli altissimi rischi per il settore pesca che fornisce il prodotto principe della nostra gastronomia e che rende celebri ed attrattivi i ristoranti di Manfredonia”.

Difendiamo le risorse naturali del nostro
Territorio e la Sovranità dei Cittadini

Sabato 19 ottobre 2013 – ore 17,30
Auditorium Palazzo Celestini – corso Manfredi 24 Manfredonia

Manifesto Eolico Off Shore

“Pale eoliche nel Mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano”

Difendiamo le risorse naturali del territorio e la sovranità dei cittadini

Comunicato stampa approvato dall’Assemblea delle Associazioni in data 27.09.2013

Le Associazioni Culturali che si sottoscrivono in calce, esprimono seria preoccupazione  sulla realizzazione dei parchi eolici off-shore nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano.

Il nostro territorio ha raggiunto con molta difficoltà l’attuale equilibrio ambientale. È noto che Manfredonia è sito di bonifica di interesse nazionale e che la città del Golfo e i Comuni limitrofi stanno ancora oggi sostenendo i costi della presenza ventennale di un Petrolchimico dell’ENI.

Come è altresì noto a tutti, attualmente è assente un piano energetico nazionale e  la Puglia produce più energia del suo fabbisogno.

Inoltre, è indispensabile salvaguardare il patrimonio naturale di valenza internazionale e l’ambiente del nostro territorio (il mare in primis) considerandoli non solo come valore in sé ma anche come potenzialità di uno sviluppo coerente con le vocazioni turistiche ed agroalimentari.

La crisi occupazionale, in particolare del nostro territorio, non può e non deve essere un motivo di ricatto per prospettare un lavoro quasi inesistente e per favorire invece il profitto di pochi.

Pertanto i cittadini devono essere sensibilizzati e informati dettagliatamente sull’impatto ambientale, sui rischi e sulle opportunità o ricadute di questi progetti.

A tal fine le Associazioni promuovono per sabato 19 ottobre 2013 h 17.30 a Manfredonia, presso l’Auditorium di “Palazzo Celestini” Corso Manfredi, una prima  iniziativa pubblica di informazione, confronto e mobilitazione alla quale saranno invitati a partecipare ed  intervenire i rappresentanti delle Istituzioni: locali, regionali e nazionali; i cittadini e i rappresentanti delle forze politiche e sociali.

Manfredonia, 1° Ottobre 2013.

Comitato di Coordinamento delle Associazioni

 

Le Associazioni aderenti:

Associazione Altura, Associazione Arte in Arco, Associazione Artigiani “Maria S.S. di Siponto”, Associazione Bianca Lancia, Associazione CIVILIS Confederazione Europea onlus, A.I.C.S. Commissione Nazionale  Ambiente, Associazione Culturale ManfredoniaNews.it, Associazione Culturale Stato Quotidiano, Associazione Daunia TuR Manfredonia, Associazione Lavoro & Welfare Coordinamento Provinciale Foggia, Associazione Mondo Nuovo Manfredonia, Associazione Nazionale Marinai D’Italia sez. di Manfredonia, Associazione Noi Manfredonia, Associazione “Occhi Felici”, Associazione Psichè, A.S.D. per Disabili Delfino Manfredonia, Associazione Culturale Stato Quotidiano Manfredonia, AVO Giovani  -Puglia, Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale, Centro Studi Naturalistici Onlus, Città Dinamica Manfredonia, Comitato Tutela del Mare del Gargano, F. A. I.  (Fondo Ambiente Italiano) Delegazione di Foggia, Fidas Zapponeta (FG), Gargano 2000 Manfredonia, Impegno Comune Manfredonia, Italia Nostra Nazionale, Italia Nostra “Terre dell’Angelo” (Monte Sant’Angelo – Manfredonia – Mattinata – San Giovanni Rotondo), Legambiente Coordinamento Provinciale, Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia, Lions Club  Manfredonia  Host, Lions Clubs zona Gargano, Lipu Provinciale (FG), Nuovo Centro di Documentazione Storica Manfredonia, P.A.S.E.R.  Manfredonia, Stigmamente  Arte e Psichiatria Manfredonia.