Grave il silenzio dei Partiti e dell’Amministrazione Comunale
Il megaimpianto di gas che la Società Energas ha in programma di realizzare a Siponto è una iniziativa industriale insalubre e ad alto rischio di incidente rilevante che mal si concilia con la vocazione e la valorizzazione ambientale e turistica dell’intera area interessata.
E’ francamente sconcertante e inaccettabile come, mentre la nostra realtà locale ha bisogno di rialzarsi dalle condizioni di forte arretratezza economica, lavorativa e sociale, puntando più adeguatamente sulle proprie potenzialità produttive e naturalistiche, si dia campo libero dalle Istituzioni ad iniziative imprenditoriali che si prefiggono aggressioni ai danni del territorio, bypassando la volontà delle comunità locali, con il principale obiettivo di trarre profitti dalle attività rischiose e nocive che si vorrebbero insediare.
Non vi sono benefici occupazionali e materiali che possano giustificare il rischio di vivere nell’insicurezza continua e lo snaturamento delle specificità ambientali e paesaggistiche del nostro territorio.
Lo ribadiamo: con l’esperienza del petrolchimico, Manfredonia ha già vissuto la sua storia di scelte industriali di forte impatto ambientale negativo con il suo territorio. Quella dura prova è stata ed è tuttora affrontata con grande responsabilità dalla popolazione, alla ricerca di un equilibrio ambientale ancora oggi compromesso dai residui della bonifica relativa a quella ultraventennale esperienza produttiva e da altre situazioni di degrado ambientale.
Un equilibrio che oggi sarebbe enormemente scompensato da iniziative devastanti come quelle che comportano in loco il rifornimento con condotte sottomarine, lo stoccaggio in enormi depositi e la commercializzazione di gas in quantità industriali.
Questo ennesimo affronto alla nostra terra giunge mentre è ancora viva l’eco della battaglia delle Associazioni per impedire l’insediamento di pale eoliche nel nostro mare.
Non si è ancora chiusa una partita che se ne apre un’altra identicamente lesiva per il nostro territorio.
Dunque c’è qualche problema che implica una scarsa e negativa considerazione dal Governo nazionale verso questa parte del Paese. Probabilmente la regressione del nostro territorio, accentuatasi notevolmente negli anni recenti, è il risultato della difficoltà ad esprimere una classe politica ed istituzionale all’altezza del compito ed in grado di farsi valere e di fare sistema.
Insomma, abbiamo bisogno di esercitare un potere contrattuale ed una credibilità adeguati attorno alle sacrosante istanze e rivendicazioni di rilancio sostenibile del nostro territorio.
A chi aspettano i Partiti a Manfredonia ed in Capitanata, se non vogliono limitarsi ad essere solo aggregazioni funzionali ad occupare posti di potere locale, ad intervenire in merito al progetto dell’Energas con posizioni chiare?
Come si può restare fermi nell’azione amministrativa di fronte a simili scenari che condizionano dalle sue basi il futuro di Manfredonia e del territorio?
Chiediamo che non si perda altro tempo e che, per cominciare, sulla questione sia convocato al più presto il Consiglio comunale, nonché finalmente un confronto autentico e senza veti tra l’Amministrazione Comunale e le Associazioni della città.
Infine è ora che chi ci rappresenta nel Consiglio Regionale e al Parlamento faccia valere la propria funzione di rappresentante dei cittadini del nostro territorio e non si limiti, soprattutto se appartiene a forze di governo, ad annunci e proclami, ma si assuma concretamente impegni in prima persona per difendere il territorio che lo ha espresso e scongiurare scelte nocive che i cittadini rifiutano.
Associazione “LAVORO&WELFARE” di Capitanata Coordinamento Provinciale
Fonte: ManfredoniaNews.it