osservatorio filippo

Ora con questa innovativa applicazione “Glance on Surface” attraverso lo smartphone con un semplice scatto si può segnalare  l’esatta posizione di un delfino, di una tartaruga, di uno squalo o altro, in quanto utilizza il sistema satellitare “GPS”.

L’App è scaricabile gratuitamente sul telefonino e i dati immessi in un sistema posso essere fruiti direttamente dall’indirizzo web: http://glanceonsurface.eu che dà la possibilità di vedere in mappa la localizzazione cartacea e la singola segnalazione.
Gli ideatori dell’App “Glance on Surface” sono: il prof. Nicola Zizzo Dipartimento di  Medicina Veterinaria dell’Università degli Studi di Bari, il Prof. Giuseppe Pirlo, Dipartimento Informatica dell’Università degli Studi di Bari, il dott. Vincenzo Prunella, esperto cetologo e il dott. Daniele Cardone, programmatore dell’APP.

Grazie alla diffusione degli smartphone e internet i cittadini, i pescatori, i diportisti nautici diventano i veri protagonisti e collaboratori di gruppi di ricerca che potranno usufruire di una maggiore quantità di dati utili per i loro progetti scientifici.

Inoltre, l’Osservatorio “Filippo”, avviato nell’agosto 2014 dal Centro Cultura del Mare, si può avvalere dell’APP  “Glance on Surface”  per il monitoraggio e lo studio dei cetacei presenti nel Golfo di Manfredonia e nel Nord Gargano fino alle Isole Tremiti.

Con l’utilizzo dell’APP si crea così una banca dati che permette di capire quali sono le specie e le popolazioni presenti, le aree marine, dove attivare e approfondire la ricerca.

Le conoscenze acquisite ed opportunamente elaborate, serviranno come supporto per una continua azione educativa e di sensibilizzazione alle tematiche ambientali marine, al fine di facilitare proposte operative economico-turistiche di qualità, innescando un virtuoso percorso verso uno sviluppo ecosostenibile a favore dell’intero territorio.

A cura del Centro Cultura del Mare A.P.S.

Il Presidente

Giovanni Simone

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Roma – ”SEMBRA incredibile a Manfredonia se un pescatore porta a terra questi rifiuti viola la legge perchè vanno trattati in discariche speciali. Così i pescatori per non avere rogne spesso ributtano la plastica a mare. Ecco perchè i pescatori di Manfredonia (intervistati tra gli altri Michele Conoscitore e il responsabile del CRTM Giovanni Furii,ndr) hanno protestato, per chiedere che si faccia un progetto in cui loro possano diventare gli spazzini del mare. Visto il poco pesce che si tira su e i prezzi bassi, potrebbe anche essere una valida alternativa economica, se incentivata”.

”A Pollica già lo fanno, la fondazione Angelo Vassallo, nata attorno alla figura del SINDACO PESCATORE ucciso il 5 sett del 2010, porta avanti proprio una idea del sindaco, ha messo in campo 6 pescherecci, che fanno proprio gli spazzini del mare. Recuperano circa 300 chili di immondizia al giorno quando escono a mare. Poi c’è IL PROGETTO MEDITERRANEA, un gruppo di velisti italiani che collaborano con istituzioni scientifiche e insieme anche all’Università di Siena fanno campagne di ricerca sulla microplastica nel mar Mediterraneo, nel mar rosso e nel mar nero. E sulla plastica nel mare sono molto attive tutte le associazioni ambientaliste. Ma il punto è che dobbiamo smetterla di buttare di tutto nel mare, ci dobbiamo fermare . E invece il mare noi italiani lo consideriamo la nostra latrina”.

Così sulla pagina facebook di PresaDiretta, programma di informazione e inchieste giornalistiche, di Rai 3, condotto da Riccardo Iacona. “SALVIAMO IL MARE” è un racconto di Riccardo Iacona con Liza Boschin, Fabrizio Lazzaretti, Elena Marzano, Elena Stramentinoli, Massimiliano Torchia.

Relativamente alla proposta emersa durante il programma di RAI 3, il Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia, CF Marcello Notaro, “ritiene indispensabile l’indizione, per lo sviluppo di qualsiasi progetto, di tavoli di concertazione alla presenza delle diverse autorità preposte”.

Fonte: Statoquotidiano.it