mercato ittico aseManfredonia – CON recente delibera, la Giunta comunale di Manfredonia ha affidato all’ASE S.p.A. la gestione del Mercato Ittico in via sperimentale fino al 31 dicembre 2015, secondo il contratto di affidamento che verrà predisposto dall’ufficio competente, affinché dia seguito all’implementazione delle attività attualmente in essere presso il Mercato Ittico di Manfredonia, come gestite direttamente dal Comune, previa presentazione di uno studio di fattibilità preliminare.

Autorizzato al contempo il 4° settore a procedere all’approvazione del testo del contratto, alla stipulazione ed alla gestione del contratto con la Società ASE Spa, disciplinando il contratto senza alcun onere a carico dell’amministrazione comunale di Manfredonia, restando tutte le spese gestionali contemplate nel contratto di gestione a stipularsi con ASE S.p.A..

La fase sperimentale della gestione del contratto in questione dovrà
avere la durata minima di un anno, per consentire ad ASE Spa di compiere tutti gli adempimenti necessari a raggiungere il nuovo assetto societario; il termine potrà essere rinnovato, eventualmente, di un ulteriore anno, su esplicita richiesta del Comune di Manfredonia; gli esiti della fase sperimentale saranno rimessi alla valutazione ed agli indirizzi del Consiglio Comunale, e che a tali valutazioni ed indirizzi è subordinato il passaggio alla successiva fase a regime.

Il Comune di Manfredonia istituirà un adeguato sistema di controllo sulla qualità del servizio operato da ASE Spa, soprattutto in merito al servizio di vendita al dettaglio operato durante le ore di apertura al pubblico. Ciò a garanzia sia della tutela della salute dei consumatori sia per evitare effetti distorsivi nel sistema di libera concorrenza. La disciplina di tale attività di controllo verrà prevista da specifici successivi provvedimenti e già contemplati nel contratto di gestione; la società in house ASE S.p.A. dovrà provvedere a disciplinare i ricavi provenienti dall’attività di gestione del Mercato Ittico, salvaguardando i costi di esercizio, le spese necessarie allo svolgimento di detta attività, e contemplare la quota dei ricavi da destinare al Comune.

ATTO INTEGRALE
n105 del 22042015

 

Fonte:Statoquotidiano

Pulizia dei Fondali dalla Plastica

Pubblicato il: 17 apr 2015 - Da Webmaster

Centro Cultura del Mare A.P.S. Manfredonia

Mare: vita, civiltà e ben-essere

Nella trasmissione “Presa Diretta”, andata in onda Domenica 15 marzo 2015 su Rai 3, è stato evidenziato il degrado dei fondali del nostro Golfo di Manfredonia per la presenza di materiali di plastica (retine, buste, bottiglie, ecc.) e altri di varia tipologia (alluminio, vetro ecc.).

Pulizia-fondali-plastica-1

Finalmente qualcuno ne parla. Il Centro Cultura del Mare A.P.S., già nel 2012, ha promosso e organizzato, insieme ad altre associazioni, scolaresche, alcuni armatori e sub di Manfredonia, una manifestazione finalizzata alla pulizia delle spiagge e dei fondali marini. Ne è seguita una conferenza-dibattito aperta alle scolaresche e al pubblico.

Per l’occasione sono stati fatti dei sondaggi in mare, con la collaborazione di alcune imbarcazioni di pescatori praticanti la pesca a strascico, per capire la dimensione del fenomeno relativo all’inquinamento da plastica e non solo dei fondali marini.

In base ai risultati è stato elaborato un progetto per la pulizia dei fondali e, in data 8 gennaio 2013, è stata consegnata un copia all’Autorità Portuale, al Sindaco del Comune di Manfredonia, all’allora Comandante della Capitaneria di Porto e all’ASE, con l’invito di indire una tavola rotonda sull’argomento.

Il Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia con una nota invitava l’Autorità Portuale ad accelerare l’iter burocratico relativo al piano di gestione dei rifiuti, già da tempo presentato alla Regione Puglia.

La Regione Puglia, con delibera n° 2708 del 18 dicembre 2014, approvava definitivamente il piano di raccolta e gestione dei rifiuti prodotti dalle navi, dai motopescherecci e dalle unità da diporto nel Porto di Manfredonia, ai sensi dell’art. 5 del Dlgs.182 del 24 giugno 2003 n° 182.

Alla luce di tali premesse, ci chiediamo se in questo piano di raccolta e gestione rifiuti presentato dall’Autorità Portuale e recentemente approvato con delibera della Giunta Regionale, rientri anche la raccolta differenziata di rifiuti di plastica e altro materiale recuperato dalle reti a strascico dei motopescherecci e se siano state previste delle isole ecologiche per il loro conferimento.

Ci auguriamo che venga promosso un tavolo di lavoro circa la pulizia dei fondali nel Golfo di Manfredonia. Fin da ora, il Centro Cultura del Mare A.P.S., che si avvale della collaborazione di associati competenti e dell’aiuto di specifici professionisti, dà la propria disponibilità a partecipare al dibattito e a collaborare ad eventuali iniziative.

In allegato vi inviamo una copia del resoconto dell’intera manifestazione e  la bozza del progetto per la pulizia dei fondali del Golfo di Manfredonia da noi elaborato e portato all’attenzione delle Autorità competenti e della stampa nel 2013.

L’Unione Europea ha già lanciato una proposta.
Se ci sono i rifiuti in mare, perché non dare un incentivo ai pescatori per raccoglierli?

I leader mondiali “Al vertice della Terra Rio+20” si sono impegnati a ridurre in modo significativo i rifiuti marini entro il 2025.

      L’ambiente e il mare non può più aspettare; sono necessarie delle leggi a livello europeo e nazionale per affrontare la crescente pressione dei rifiuti.

Il Centro Cultura del Mare, già nel 2013, chiese un incontro con l’europarlamentare on. Gianni Pittella con la speranza di un suo autorevole intervento presso la Commissione Europea a favore dell’ambiente marino.

A nostro avviso, se tale progetto sarà realizzato, di certo il settore marittimo, che ora versa in una profonda crisi, contribuirà non solo alla tutela dell’ambiente marino e del suo ecosistema ma in aggiunta potrebbe offrire benefici economici agli addetti della pesca.

Il Centro Cultura del Mare, in breve tempo, è in grado di procedere alla messa a punto e alla realizzazione di un progetto pilota per ridurre quantitativamente i rifiuti presenti nel Golfo di Manfredonia, sempre se è suffragato dalla volontà politica ed amministrativa degli Enti preposti.

Leggi il progetto completo Centro Cultura del Mare – Pulizia dei Fondali nel Golfo di Manfredonia

Manfredonia, 16/ 04/2015

 

Presidente Centro Cultura del Mare A.P.S.

Giovanni  Simone

“Non è ancora possibile identificare i motivi di questo triste fenomeno

“A SAN MENAIO NEL GIRO DI UNA SETTIMANA E’ SPIAGGIATO UN DELFINO NEL GIORNO DI PASQUETTA E STAMANE LA TRISTE SORTE E’ TOCCATA A UNA TARTARUGA MARINA”

delfino spiaggiato

Vico del Gargano – E’ allarme in Gargano. Dal 2010 assistiamo inermi ogni anno allo spiaggiamento di numerosi animali marini, dalle balene ai delfini e non ultime le tartarughe marine. A San Menaio nel giro di una settimana e’ spiaggiato un delfino nel giorno di Pasquetta e stamane la triste sorte e’ toccata a una tartaruga marina.

Non è ancora possibile identificare i motivi di questo triste fenomeno. Si pensa ad un perentorio sbalzo della temperatura o alla presenza di batteri nelle acque che lambiscono le coste garganiche, ma anche a ragioni legate alla “pressione dell’uomo”, come i sonar utilizzati dalle imbarcazioni o per i sondaggi petroliferi. L’Ente Parco e il Presidente Stefano Pecorella avevano posto all’attenzione degli organi competenti questo tragico fenomeno gia’ nel 2010,di seguito riportiamo le sue dichiarazioni in merito rilasciate in quel periodo:”A proposito degli spiaggiamenti di animali marittimi che si registrano lungo le coste del Gargano in questo periodo – scrive Pecorella – vorrei sottoporre all’attenzione delle autorità interessate i dati acquisiti dagli uffici che mi supportano e che traggono spunto dalle notizie che il Servizio Veterinario dell’Asl (Azienda sanitaria locale, ndr) Foggia 1 ha l’accortezza di fornire costantemente a questo Ente.

Il significativo aumento del numero degli spiaggiamenti, avvenuti nel periodo che va dal 2010 ad oggi necessita della dovuta attenzione perché, quando gli animali sono rinvenuti morti, le cause del decesso risultano ‘sconosciute e non determinabili’, quando invece risultano ancora in vita, la deriva è causata dal presunto ‘raffreddamento dell’acqua e dalle condizioni meteo-marine’. Spesso – continua il presidente – gli animali ritrovati appartengono alla specie tartaruga comune (Caretta caretta) e più raramente si tratta di delfini (Tursiops Truncatus). Il sistema ambientale ci manda dei messaggi che dobbiamo decodificare il prima possibile e con i mezzi più idonei. La tutela e la salvaguardia dell’intero territorio non sono affatto argomenti procrastinabili e serve il serio e costante impegno di tutti. In questi termini il Parco vigilerà e terrà accese le luci su queste vicende”.

Per il momento pare che le buone intenzioni e l’allarme lanciato dal Presidente del Parco del Gargano siano rimaste inascoltate, nei mari del Gargano a distanza di 5 anni, continuano gli spiaggiamenti nel silenzio e nell’indifferenza delle istituzioni.

(A cura di Giuseppe Luigi D’Errico (Vico del Gargano Infoeventi))

 

Fonte: Statoquotidiano