Dieci consigli regionali, sei quesiti referendari, un obiettivo: difendere i mari dalle trivelle

loizzoI quesiti sono stati depositati e “ritengo che ci siano i presupposti tecnici e giuridici per l’ammissibilità, sulla quale dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale”

Bari. Dieci Consigli regionali, sei quesiti referendari, un obiettivo: difendere i mari dalle trivelle e prima ancora dai danni certi della ricerca di giacimenti sottomarini di idrocarburi liquidi o gassosi, con la tecnica invasiva dell’airgun. Le Assemblee delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto hanno depositato oggi presso la Corte di Cassazione a Roma le deliberazioni che chiedono un referendum per l’abrogazione dell’art. 35 del Decreto “Sviluppo” e di parti dell’art 38 del Decreto “Sblocca Italia”.

La Costituzione repubblicana, all’art. 75 , prevede che la consultazione referendaria possa essere richiesta da almeno cinque Regioni, obiettivo doppiato dai Parlamenti regionali. Per il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, “ci sono le condizioni per aprire un confronto nazionale su questo tema così sentito dai territori. Non è una sfida al Governo centrale, ma una mano tesa a collaborare per difendere la bellezza, l’ambiente, l’attrattività turistica delle coste dell’Adriatico e dello Ionio, l’economia marinara, la pesca. Anche Roma avrà verificato che è giunto il momento di dare un segnale di attenzione alla straordinaria sensibilità espressa in tante regioni del Paese e che ha visto la Puglia pronunciarsi in maniera chiara e unitaria a favore del referendum abrogativo No triv”.

I quesiti sono stati depositati e “ritengo che ci siano i presupposti tecnici e giuridici per l’ammissibilità, sulla quale dovrà pronunciarsi la Corte Costituzionale, dopo l’esame formale da parte della Cassazione. Una volta dato via libera al referendum, riprenderà la nostra campagna per allargare la partecipazione, garantire l’informazione e diffondere la consapevolezza del rilievo di una consultazione popolare che riteniamo fondamentale per difendere i nostri mari e il nostro futuro”. Va in questo senso l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale pugliese nella seduta del 29 settembre, che prevede una campagna di sensibilizzazione da promuovere per interessare e informare i cittadini che saranno chiamati alle urne sui quesiti referendari.

Redazione Stato Quotidiano

“Una vasta area di oltre 16 ettari, interessata dalla presenza dell’habitat prioritario 6220* (percorsi substeppici di graminacee e piante annue), è stata interamente arata”

località spiriticchio

“Con questo esposto le due Associazioni chiedono di verificare la sussistenza del reato di cui all’articolo 733 bis del Codice Penale (Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto) ed eventualmente altri concorrenti”

Manfredonia. Il Consiglio comunale di Manfredonia non si lascia intimidire dalle (annunciate,ndr) azioni legali da parte della Energas e dice di NO alla realizzazione del mega deposito di GPL. Sono state accolte così le istanze dei cittadini singoli o riuniti in comitati e associazioni che si sono mobilitati contro tale impianto, evidenziando contro di esso una serie di valide argomentazioni. Ma la Ditta Energas S.p.A., evidenziano Centro Studi Naturalistici e WWF Foggia, sembra muoversi senza curarsi di tale opposizione da parte di un territorio che, soffrendo ancora delle ferite inferte dall’Enichem, evidentemente intende mirare ad uno sviluppo diverso, basato sull’agricoltura di qualità e sul turismo sostenibile.

Centro Studi Naturalistici WWF intanto hanno indirizzato un Esposto al Procuratore della Repubblica di Foggia, al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato e al Sindaco del Comune di Manfredonia nel quale è stato rilevato che una vasta area di oltre 16 ettari, interessata dalla presenza dell’habitat prioritario 6220* (Percorsi substeppici di graminacee e piante annue), è stata interamente arata. Si tratta proprio dell’area in località Posta Spiriticchio della Energas S.p.A.

L’aratura effettuata ha arrecato un danno molto grave ad una tipologia di ambiente considerato dalla Comunità Europea di prioritaria importanza per la conservazione di habitat e specie. In particolare, nell’area dove si è proceduto all’aratura sono presenti il SIC “Valloni e Steppe pedegarganiche” e la ZPS “Promontorio del Gargano”, per i quali vige un Piano di Gestione (PdG), approvato con Deliberazione del C.C. di Manfredonia n. 130 del 28.12.2009 (in variante al PRG e quindi avente anche valenza urbanistica), e con Deliberazione di Giunta Regionale n. 346 del 10/02/2010, che evidenzia proprio nell’area in questione la presenza dell’habitat prioritario 6220* con un medio livello di naturalità ed un livello di criticità molto elevata.
Come risulta dalla relazione del PdG, nella carta delle criticità sono riportate le aree del territorio dove si riscontrano insiemi di vegetali che vivono in stretta relazione tra loro e con l’ambiente (fitocenosi), formando un complesso tipico di particolare interesse naturalistico e/o a rischio d’estinzione. Tali fitocenosi spesso occupano superfici molto ristrette e sono soggette ad un reale rischio di estinzione con la conseguente scomparsa anche delle specie che vi vivono. Questi insiemi di vegetali sono pertanto molto importanti sotto il profilo della conservazione della biodiversità sia a livello di specie che di habitat. Il sito Rete Natura 2000 in questione, evidenziano WWF e CSN, è stato anche oggetto della procedura d’infrazione comunitaria n. 2001/4156, oggi archiviata a seguito di precisi impegni assunti dallo Stato italiano con la Commissione europea per fermare il trend di progressivo degrado degli habitat. La segnalata distruzione dell’habitat potrebbe quindi condurre alla riapertura del caso da parte della Commissione europea.

Con questo esposto le due Associazioni chiedono di verificare la sussistenza del reato di cui all’articolo 733 bis del Codice Penale (Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto) ed eventualmente altri concorrenti. Sul progetto di un deposito costiero di GPL nel comune di Manfredonia, CSN e WWF erano già intervenute indirizzando un circostanziato documento al sindaco del Comune di Manfredonia nel quale si invitava l’Amministrazione comunale ad integrare in autotutela il Certificato di Destinazione Urbanistica (CDU) rilasciato alla Energas in quanto in quanto quello attuale non fa alcun cenno alla variante urbanistica di cui al Piano di Gestione dei SIC e ZPS approvato dal Consiglio Comunale di Manfredonia che comporta una ulteriore limitazione e precisazione alle norme (zonizzazioni, indici, modalità di intervento, ecc.) dello stesso Piano Regolatore. Il progetto della Energas prevede invece aree carrabili per un’estensione pari a 127.500 mq e volumi edificati per 7.500 mq. Per WWF e CSN è di tutta evidenza che la vigente pianificazione urbanistica del comune di Manfredonia, così come integrata dagli elaborati del PdG, non consente la trasformazione dell’area interessata dal progetto del deposito di GPL.

Dopo aver scoperto l’attività di aratura – ha dichiarato Carlo Fierro, presidente del WWF Foggia – si capisce perché l’Energas sostiene che l’area sia priva di valenza ambientale: evidentemente è la stessa società che sta operando attivamente per raggiungere tale risultato, sperando così di aggirare i vincoli urbanistici e ambientali presenti sul sito”.

(Foggia, 29.09.2015, Centro Studi Naturalistici Foggia – WWF Foggia)
Fonte: Statoquotidiano

Comunicato CAONS 23-09-2015

Pubblicato il: 23 set 2015 - Da Webmaster

Il 17/09/2015 il Consiglio Comunale di Manfredonia, con una mozione congiunta, ha votato quasi all’unanimità, ad eccezione di un astenuto, contro il progetto di Energas per la costruzione di un deposito costiero di GPL in località Spiriticchio.
Il comitato “CAONS” esprime tutto il suo apprezzamento nei riguardi dei Consiglieri, per questa decisione, e prende atto che durante la seduta c’è stata correttezza da parte di tutti ed è stato espresso l’impegno da parte loro a ricercare il bene comune.
Con questo comunicato, il comitato ringrazia, inoltre, tutte le associazioni, partiti e movimenti che si sono impegnati nel portare avanti l’opposizione all’installazione di un deposito di GPL.
Naturalmente la questione non finisce qui, bisogna vigilare e adoperarsi perché venga scongiurato quello scempio e per questo:
– Chiediamo al sig. Sindaco di compiere subito gli opportuni passi istituzionali presso i vari Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, coinvolgendo in questo, la presidenza della Regione Puglia che sembra si sia espressa nettamente dalla parte dei cittadini di Manfredonia. Inoltre si mettano in opera tutte le strategie per evitare che si abusi di zone, un tempo dichiarate ZPS e SIC con sottrazione, frammentazione e degrado di Habitat prioritari.
– Chiediamo all’onorevole Bordo, all’avv. Leone, componente del Consiglio Superiore della Magistratura, al prof. Giulio Volpe, presidente del Consiglio del Mibac, all’avv. Stefano Pecorella, presidente del Parco Nazionale del Gargano e ai nostri consiglieri regionali Giandiego Gatta e Paolo Campo di attivarsi nelle sedi opportune per perorare la causa della nostra città.
– Chiediamo a tutti i partiti e a quanti hanno contatti con personaggi vicini a ruoli decisionali di presentare la nostra problematica e richiedere solidarietà e aiuto concreto.
Questo è un problema della città e non di singoli e/o gruppi di cittadini.
Nel concludere, approfittiamo per rassicurare qualcuno che né la provincia di Foggia, né la Regione Puglia e né l’intero Mezzogiorno ha necessità di GPL, l’assetto attuale è più che sufficiente.
Quando un impianto viene definito “Infrastruttura strategica” significa che si applica il diritto al “Fattore di garanzia” il che significa che, per esempio, se l’impianto è fermo, il Governo paga alla società il mancato guadagno. A Livorno, dove con questo stratagemma, è stato imposto un rigassificatore offshore di gas naturale liquefatto (GNL), della ditta OLT, impianto che per il 2013 e il 2014 senza lavorare ha fruttato alla OLT 45 milioni di euro/anno mentre per il 2015, l’Autorità per l’energia e il gas ha stimato che l’onere per la collettività sarà di 83 milioni di euro.
É evidente che se un grosso gruppo industriale si muove, arrivando anche a sollecitazioni rivolte all’intero Consiglio Comunale, non lo fa gratis.
Sta forse in questo la risposta alle domande di cui al nostro precedente comunicato del 15/09/2015?
Non lo sappiamo, ognuno però deve conoscere tutti i limiti al contorno per poter esprimersi.
La questione energetica e quella, più in generale, dell’industrializzazione, si affrontano in ben altro modo.

Manfredonia 23/09/2015

Venerdì, 25 settembre alle ore 19,00, presso la sede di manfredonia nuova, sita in piazza giovanni xxiii n. 4, ci sarà una pubblica assemblea

Italo Magno Energas

Dopo la nostra Mozione su Energas, prontamente presentata e successivamente fusa con quella della maggioranza, per dire un secco NO ai megaimpianti di GPL in località Spiriticchio la sorprendente richiesta del Presidente di Energas punta a rimettere di nuovo la palla al centro

Manfredonia. Venerdì, 25 settembre alle ore 19,00, presso la sede di MANFREDONIA NUOVA, sita in Piazza Giovanni XXIII n. 4, ci sarà una pubblica assemblea dedicata alla questione Energas ed agli ultimi sviluppi derivati dalla richiesta della stessa azienda di ottenere ascolto dall’intero Consiglio Comunale, dopo aver duramente e personalmente attaccato, a mezzo stampa, il nostro consigliere comunale, prof. Italo Magno, e successivamente minacciato l’intero Consiglio Comunale e la Giunta “di avanzare dettagliata richiesta di risarcimento di danni”, attraverso azioni legali.

Dopo la nostra Mozione su Energas, prontamente presentata e successivamente fusa con quella della maggioranza, per dire un secco NO ai megaimpianti di GPL in località Spiriticchio, la sorprendente richiesta del Presidente di Energas punta a rimettere di nuovo la palla al centro. Perciò sentiamo l’esigenza di confrontarci con i concittadini, per indirizzare i nostri comportamenti futuri, dentro e fuori Palazzo san Domenico, ed impedire con ogni determinazione all’impianto Energas d’insediarsi nel nostro territorio.

L’impegno di tutti è necessario per il bene della nostra comunità, del nostro ecosistema, dello sviluppo economico e sociale di Manfredonia e, quindi, di noi stessi.

(Manfredonia, 22 settembre 2015, Manfredonia NUOVA

 

Fonte: Statoquotidiano

Presentata dai consiglieri dei gruppi consiliari area popolare manfredonia, iniziativa democratica per manfredonia per la puglia, manfredonia democratica, movimento e.s.t., partito democratico, forza italia, movimento 5 stelle, manfredonia nuova

consiglio comunale mozione contro energas

Dichiarata “la propria assoluta contrarietà alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio di 60 milioni di litri di GPL proposto da ENERGAS s.p.a.”

Manfredonia – ”(…) IMPEGNA il signor Sindaco e l’Amministrazione Comunale a valutare tutte le condizioni di legge e regolamenti legittimanti l’emissione di un parere urbanistico negativo all’insediamento dell’impianto ENERGAS, in particolare sulla base dell’art. 44 delle Norme tecniche di Attuazione del P.R.G. laddove si ribadisce la possibilità di insediare all’interno dell’insula D3E (ex D49 – D46 e PIP) solo “complessi industriali di tipo non inquinante”; cio tenuto conto che l’intervento in questione, essendo ricompreso tra gli impianti a rischio di incidente rilevante, è soggetto a controllo del pericolo di incidenti connessi con sostanze pericolose di cui al Decreto Leg.vo 26.06.2015 n.105 (Direttiva Seveso III); il signor Sindaco e l’Amministrazione Comunale, interpretando le attese di tutta la Città, ad attivarsi nelle sedi opportune per opporsi all’insediamento del predetto impianto compresa quella del MISE, svolgendo una decisa azione per porre in rilievo il grave rischio industriale per la Città e il rilevante impatto ambientale per tutto il territorio circostante, opponendosi al rilascio del nulla osta di fattibilità sulla base delle considerazioni che precedono; il signor Sindaco e l’Amministrazione Comunale a predisporre nel più breve tempo possibile la proposta di variante di adeguamento del PRG vigente del Comune di Manfredonia al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), che per l’ampia zona DI 49 a valle della S.S. 89, propone il ritorno ad usi agricoli di qualità, in coerenza con i presupposti del PPTR come previsto dalla Delibera di Consiglio Comunale n. 15 del 15.04.15 di adozione del relativo Documento Programmatico Preliminare (DPP)”.

Così dalla mozione approvata durante la seduta di Consiglio comunale di ieri, 17 settembre 2015, proposta al Presidente del Consiglio Comunale dai consiglieri comunali dei gruppi consiliari Area popolare Manfredonia, Iniziativa democratica per Manfredonia per la Puglia, Manfredonia Democratica, Movimento E.S.T., Partito Democratico, Forza Italia, Movimento 5 Stelle, Manfredonia Nuova.

Il testo. ”Il Consiglio Comunale di Manfredonia, premesso e considerato:
– che la società ENERGAS s.p.a. intende realizzare un impianto di stoccaggio da 60 milioni di litri di GPL in località Spiriticchio dell’Agro di Manfredonia, che comporterebbe una movimentazione enorme e continua di una sostanza pericolosa via mare, strada e ferrovia;
– che non è stato ancora presentato da ENERGAS s.p.a. il rapporto di sicurezza così come previsto dalla Direttiva SEVESO III;
– che non sono state chiarite le modalità con cui l’impianto si connetterebbe alla S.S.89 per il transito di autobotti;
-che la non emungibilità dell’area non rende chiaro in qual modo si realizzerà l’impianto antincendio che prevede una riserva idrica da 3000 mc di acqua proveniente da pozzo;
– che i terreni su cui la Società ENERGAS s.p.a. intende realizzare l’impianto ed il raccordo ferroviario ricadono in Zona SIC-ZPS Valloni e steppe pedegarganiche e in parte sono classificati dal Piano di Gestione come “pascoli naturali” e “percorsi sub steppici di graminacee e piante annue”. L’art. 12 del regolamento del medesimo Piano prevede il divieto di trasformare, danneggiare e alterare gli habitat d’interesse comunitario e di cambiare la destinazione d’uso colturale delle superfici destinate a pascolo permanente (ai sensi dell’art. 2, punto 2, del Regolamento 796/04/CE), mentre il successivo art. 18 fa espresso divieto di costruire nuove strade o ampliare le strade esistenti;
– che il P.P.T.R. della Regione Puglia, approvato definitivamente con delibera n.176 del 16 febbraio 2015, tipizza dette aree fra le “Componenti botanico-vegetazionali” negli “Ulteriori Contesti Paesaggistici”: Prati e pascoli naturali. L’area di che trattasi presenta un alto valore faunistico in quanto risulta priva di contaminazione antropica. Un intervento di trasformazione del suolo comporterebbe la distruzione dell’habitat esistente;
– che il vigente strumento urbanistico generale (P.R.G.), recependo in toto la previgente disciplina relativa all’insula D49 all’art,44 delle N.T.A., ha ribadito la possibilità di insediare all’interno dell’insula D3E (ex D49 – D46 e PIP) solo “complessi industriali di tipo non inquinante”. L’intervento in questione va inteso come assolutamente inquinante, essendo ricompreso tra gli impianti a rischio di incidente rilevante, soggetto dalla normativa relativa al controllo del pericolo di incidenti connessi con sostanze pericolose di cui al Decreto Leg.vo 26.06.2015 n.105 (Direttiva Seveso III);

– che con atto n. 15 del 15.04.2015 il Consiglio comunale ha adottato il Documento Programmatico Preliminare (DPP) per la variante di adeguamento del PRG vigente del Comune di Manfredonia al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR). Questo per la zona DI 49 a valle della S.S. 89, propone il ritorno ad usi agricoli di qualità, in coerenza con gli obiettivi del PPTR di valorizzazione dei paesaggi rurali caratterizzanti il territorio, di risparmio nel consumo di suolo e di recupero degli insediamenti esistenti;
– che non si può non considerare, con la dovuta serietà, l’incompatibilità di tale impianto con la presenza a pochi chilometri della seconda base bilitare d’Europa, possibile obiettivo di attentati terroristici, senza contare che la stessa base, luogo di esercitazioni militari, può dar vita ad incidenti aerei rilevanti;
– che l’insediamento del deposito di GPL sta destando un elevato allarme sociale, come dimostrato anche dalle numerose raccolte di firme, ancora in corso,da parte di cittadini contrari a detto impianto nel nostro territorio;
– che lo stesso territorio ha già subìto l’industrializzazione forzata e la violazione delle vocazioni territoriali da parte dello stabilimento ENICHEM. Questo ha prodotto gravi danni per la salute pubblica e per l’ambiente che i cittadini hanno pagato e stanno pagando sia in termini di vite umane, sia economicamente per la bonifica delle aree ed il mancato sviluppo turistico;
– che lo Statuto comunale (approvato dal Consiglio Comunale con delibere n.38 e n.60 del 2000) all’articolo 1 comma 4 dichiara: “il Comune di Manfredonia, riconosce e tutela, come valori fondamentali della comunità, la salute e l’ambiente” ed all’articolo 3 comma 2 – lettera a): “il Comune cura e programma la gestione dei beni, la tutela del patrimonio, del territorio e dell’ambiente”, sottolineando la necessità del rilancio della vocazione turistica di questo territorio e confermando così l’inadeguatezza del progetto ENERGAS.
tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio Comunale di Manfredonia
dichiara 
la propria assoluta contrarietà alla realizzazione dell’impianto di stoccaggio di 60 milioni di litri di GPL proposto da ENERGAS s.p.a.
ribadisce
la necessità di tenere conto delle preoccupazioni espresse dai cittadini e dalle diverse forze sociali operanti nel territorio e attinenti ai rischi per la salute nonché alla compatibilità dell’impianto con la vocazione produttiva del territorio, fondata sull’agroalimentare, la pesca, il turismo e la piccola impresa”.

FOCUS
Manfredonia, legali Energas: “adeguamento PRG al PPTR, pronti a chiedere risarcimento danni”
‘Parere favorevole condizionato di compatibilità ambientale V.I.A. Energas’

 

Fonte: Redazione Statoquotidiano

 

 

Uno scontro atteso, che si preannuncia duro

consiglio comunale manfredonia

L’intervento del Consigliere Brunetti ha suscitato qualche polemica verbale da parte dei tifosi esterni alla Riunione, ma il Consigliere ha ricordato la fine della campagna elettorale

Manfredonia – Il fischio dell’arbitro attraverso l’appello dei Consiglieri Comunaliapre questa partita, in data 17 settembre 2015. Uno scontro atteso, che si preannuncia duro. Riscaldandosi grazie alla discussione dei primi punti all’ordine del giorno (Modifica art. 13 del Regolamento del Consiglio Comunale approvato con delibera di C.C. n. 14 del 15/04/2015; Determinazione numero e materia delle Commissioni consiliari permanenti e nomina componenti; Nomina Commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari per le corti di assise e di appello), i Consiglieri La Torre e Fiore vengono impegnati nello spoglio: due i nominativi da votare (uno di maggioranza e uno di minoranza) e dunque due le preferenze da esprimere. Il terzo punto all’ordine del giorno, con 23 votanti (data l’assenza del Consigliere Palumbo) e una scheda bianca (quindi 22 voti effettivi), vede passare i nominativi dei Consiglieri Taronna e Della Patria, e si conclude col voto dei 24 Consiglieri per l’immediata eseguibilità.

La coordinazione sciolta e sicura del Presidente Antonio Prencipe permette di passare alpunto 4: le mozioni in esamina sono due, il Presidente propone quindi di dare priorità all’esposizione e di far seguire il dibattito. L’attenzione si sposta quindi sul Consigliere Italo Magno, che presenta la propria mozione dichiarando che “Energas ha finalmente messo giù la maschera del buonismo, ricorrendo alle minacce di processi e denunce”. Magno ricorda il ritardo nella lotta istituzionale che avrebbe “fatto esporre il fianco alla città di Manfredonia”, rifiuta ogni polemica attuale in difesa della città, in nome di un’unità che possa sventare ogni tentativo di attacco contro di lei. Proseguendo, riferisce la volontà della popolazione espressa attraverso la raccolta di quasi 5000 firme, il rigetto del ricatto occupazionale e da atto alla città di “aver fatto la sua parte”.

La palla passa allora al Consigliere Alfredo De Luca, firmatario della seconda mozione. La condotta di gioco, meno politica e più tecnica, riprende le parole del Presidente Prencipe, in sede del precedente Consiglio Comunale del 25 agosto, sulla democrazia, legittimando la presenza in aula e l’interesse dei Consiglieri alla tutela del territorio all’interno del Consiglio. La mozione discute il perché di un deposito GPL in Puglia dal momento che i consumi non sono elevati, e fa notare come le ultime proposte riguardino la sostituzione del petrolio liquefatto con altre fonti energetiche, come, ad esempio, il metano. Secondo il Consigliere De Luca, un altro aspetto non curato è la considerazione che il GPL viaggi per mare, su ferro, per strada, e su quanto il tratto Amendola-Manfredonia sia disagiato e pericoloso. Rifiutando la strategia “non nel mio giardino”, e ribadendo che la città “ha già dato tanto”, la mozione considera che Energas non abbia un progetto aggiornato a norme successive a quelle del 1998, e che la città sia nel pieno diritto di esprimere un parere. Inoltre, dal momento che la VIA (documento di Valutazione di Impatto Ambientale) è stata pubblicata su giornali non letti e non consultati a Manfredonia, è facile comprendere come questo abbia aumentato il grado di dis-conoscenza del progetto da parte dei cittadini. Notando che la costruzione del deposito potrebbe provocare un’inibizione per tutte quelle attività (artigianato, piccole imprese…) nascenti, che sarebbero costrette a rispettare le norme imposte ad Energas, trovandosi nella sua area di interferenza, De Luca sottolinea come non sia stato stabilito, in sede progettuale, il collegamento tra la strada e l’impianto. “Ma sappiamo con certezza che la zona non è provvista di acqua corrente, e predisporre un pozzo di 3000 metri cubi di acqua da utilizzare in caso di incendio è quasi impensabile”. Riportando poi l’intromissione di Energas nelle decisioni del Consiglio attraverso l’intimazione a “non discuterne” (dato che la sentenza precedente ha già una sua efficacia) De Luca ha fatto notare come la sentenza sia stata emessa nel 1998, in conseguenza di situazioni ancora inesistenti. Secondo il testo della mozione, i pilastri sarebbero due: la compensazione della zona industriale con Lago Salso e la considerazione del degrado dell’area interessata, inficiata da costruzioni. “Per quanto accerne la zona nord, è vero, ma non per la zona sud. Per quanto riguarda, invece, gli articoli di tutela di flora e fauna, è evidente a chiunque abbia effettuato un sopralluogo che la zona sia a pascolo, specie quando il pascolo è stato adibito per dissimulare presidi seminativi”. Sostenendo con sicurezza “io sono un tecnico, sull’incidenza ambientale posso asserire che ci sono nidi e specie protette” il Consigliere ha portato a considerare l’Art.18 delle norme europee, che vieta di costruire nuove strade. De Luca ha proposto poi l’interpretazione dell’Art.44 sulle “norme di attuazione” , che potrebbe portare a trattare gli agenti inquinanti come pericolosi. E, motivando i colleghi a “mantenere l’unità senza farsi intimidire” si rivolge direttamente al suo Presidente, lanciando un motto a gola spiegata :”E’ il caso di pensare ad una risposta ad Energas, Presidente!” ottenendo la pronta risposta: “le deliberazioni sono Sue, ma è il Consiglio che sceglie”.

L’osservanza dell’art.28 del Regolamento porta a questo punto ad una discussione aperta. Giunge quindi la proposta del Consigliere La Torre di nominare un legale per contrastare l’intimidazione subita e la minaccia sulla libertà di parola. L’invito di Prencipe a sospendere gli applausi trovandosi in un’aula consiliare (e non allo stadio), introduce l’intervento del Consigliere Campo, che sottolinea la messa in discussione, inammissibile, dell’onestà intellettuale e dell’indipendenza dei Consiglieri dai poteri occulti. Definendo il progetto Energas “incompatibile col contesto socio-economico e con lo sviluppo immaginato”, il Consigliere Campo rifiuta la rassegnazione ad un futuro catastrofico assieme all’idea che il progetto del deposito GPL sia “un’occasione unica”, e che si dimentichi la multifunzionalità della gestione delle risorse da parte della politica, a scapito del (seppur legittimo) unico interesse economico della società napoletana. La Campo conclude invitando Sindaco e Giunta a seguire la delibera 2015 n.15 sugli “atti della vicenda trasmessi alla Procura della Repubblica”.

La presenza di telecamere non autorizzate in aula viene ammessa, da parte del Presidente, a causa dell’estremo interesse del dibattito, sulla scia di quanto proposto in precedenza, vale a dire l’apertura del Consiglio Comunale alla partecipazione della cittadinanza, e introduce l’intervento del Consigliere Romani, che discute sulla mancata (e ormai sognata) ristrutturazione del porto, come dell’impianto ferroviario, e sulla conseguente creazione di “aree non più depresse, ma morte”. Romani ribadisce lo scarso potere di convincimento del progetto Energas, in quanto occuperebbe solo 70 unità, convertibili a 50 negli anni a venire. “Al ricatto della società di richiedere un risarcimento danni, si comprende la minaccia perpetrata ai Consiglieri e quindi al popolo”. Sottolineando che “avremmo potuto accettare, ma non a queste condizioni”, Romani ha evidenziato l’imprevedibilità della natura e il rifiuto di sottoporsi ad un rischio non paventabile, e di conseguenza, non calcolabile. Ha poi ribadito la possibile vittoria del Comune anche su altre vicende, come quella del Mercato Ittico (dove è stato citato in giudizio per 650.000 euro) riportando all’attenzione le ripercussioni economiche, a livello di tassazione, che uno scontro con Energas potrebbe suscitare.

Essendosi Romani avvicinato pericolosamente all’ area di autogoal, l’andamento dell’incontro ha dato il via ad altri interventi.

Il Consigliere Fiore ha preso a questo punto la parola, esponendo i primi dettagli della lettera inviata al Consiglio, nella quale Energas ricorda al Comune i pareri favorevoli ricevuti nel 2000 e la proposta di impegno dell’Amministrazione ad aiutare gli insediamenti. Puntualizzando il parere negativo del 1998 e le sentenze del TAR, Fiore ha espresso distanza rispetto agli altri partiti sulla possibilità di intervenire prima, ricordando le controdeduzioni del 2013 come un’occasione perduta per esprimere dissenso. Notando che “le due figure politiche che espressero parere positivo anni fa sono ancora sedute in quest’aula” ne conclude che il potere dato a Marino e Diamante potrà essere contrastato solo attraverso l’atto di espressione dell’Amministrazione. In risposta a Romani, Fiore fa notare la presenza di una multinazionale dietro ad Energas, e, concludendo che “alla forza si risponde con la forza”, propone la possibilità di un Referendum o di un Consiglio Comunale pubblico, nel quale si richiederà ad Energas un confronto diretto con la popolazione (sapendo che il parere chiaramente discorde della popolazione stessa può rendere difficile l’accordo tra questa e il Prefetto a cui si riferisce l’art.21 del Piano di Emergenza).

L’intervento del Consigliere Brunetti ha suscitato qualche polemica verbale da parte dei tifosi esterni alla Riunione, ma il Consigliere ha ricordato la fine della campagna elettorale, e ammonendo di non seguire “l’onda emotiva”, ha affermato che l’Amministrazione avrebbe dovuto rispondere solo se chiamata in causa. Ricordando come “Manfredonia Democratica” fosse favorevole alla mozione, ha evidenziato quanto in questo momento la rappresentanza sia data a tutta la popolazione, non solamente alla parte che abbia votato il partito, e ha chiuso l’intervento con l’incitazione “Che gli atti vengano trasmessi alla Procura della Repubblica!”. Il sentimento dei Consiglieri, toccati nel vivo e offesi sul loro stesso territorio, è emerso chiaramente dalle parole del Presidente, che ha definito le azioni di Energas come quelle di “energumeni” impauriti dal potere del Consiglio Comunale. L’intervento del Consigliere D’Ambrosio ha riportato la questione ancora una volta sulle vocazioni territoriali. In particolare, prevedendo il Contratto d’Area uno sviluppo urbanistico e territoriale nella zona D-46, il Consigliere ha ricordato l’asserzione di Energas di “alzare le mani” dinanzi a un minimo parere discordante da parte del Comune o della cittadinanza (promessa, chiaramente, non mantenuta) ed ha a questo punto avanzato la proposta di accorpamento delle due mozioni presentate e una riunione dei capigruppo per permettere una decisione e una revisione dei testi stessi delle mozioni.

L’ultimo intervento, da parte del Primo Cittadino, ha preso nota sugli “utili spunti di riflessione”, definiti ”tecnici” da parte di De Luca e “apprezzabili” da parte della Campo, ha inoltre sottolineato la ”grande debolezza” mostrata da Energas attraverso un atto di questa portata, e l’intento intimidatorio. Riccardi ha ricordato la procedura insolita del Responsabile del Procedimento e il fatto che la Regione Puglia abbia dovuto soccombere per ben due volte. Rifacendosi alla frase precedente e in risposta a Fiore, il Sindaco propone di reagire alla forza “non solo con la forza, ma attraverso la ragione” puntualizzando che la politica mette a disposizione determinati strumenti (come il parere del Presidente della Regione Puglia), e chiedendo alla popolazione di non lasciarlo solo nella difficile battaglia contro Energas, conclude augurandosi “che la politica faccia la sua parte” (e che la Regione sia con noi). Il Sindaco ha ricordato infine (suscitando egualmente qualche coro da stadio) come le controdeduzioni del 2013 fossero esprimibili da parte di tutti, anche di semplici cittadini, ma che “si sarebbero rivelate inutili, dal momento che il supporto della Regione al progetto era evidente”, e ha concluso proponendo la modifica delle Norme di Attuazione del PRG e la votazione sulla mozione unitaria.

A questo punto, palla al centro. Il Presidente Prencipe ha dovuto gestire in contemporanea la richiesta di soprassedere del Consigliere Magno, la proposta di invertire i punti 6 e 5 all’ordine del giorno, la richiesta di Forza Italia di avere un consulto interno al proprio partito prima di procedere e infine disperdere l’aggregazione centrale dei Consiglieri Fiore-Campo-Brunetti-Bisceglia, riportandoli ai propri posti di azione.

La sospensione tra il (lunghissimo) primo tempo e il secondo ha permesso l’incontro tra i partiti e la discussione sulle mozioni. Al termine, è ancora il Consigliere D’Ambrosio a introdurre l’integrazione della delibera n.6 (diventata n.4), esposta dal Consigliere Palumbo, e la Mozione unitaria, esposta dal Consigliere De Luca e votata all’unanimità.

Riportiamo l’introduzione del Consigliere Palumbo sulla delibera: ”Sulla base dell’interpretazione autentica dell’art.44, si stabilisce che le zone D-3 siano interessate da parti di complessi industriali non inquinanti, impedendo quindi l’autorizzazione ad insediamenti inquinanti che possano rivelarsi nocivi a causa dell’emissione di sostanze pericolose”.

La votazione ha raggiunto l’unanimità grazie al voto favorevole dei 24 Consiglieri, così come l’immediata eseguibilità, votata anch’essa in modo unanime. L’intervento del Consigliere Magno secondo il quale “proseguire con le mozioni è giusto, ma potrebbe portare a vincere solo alcune battaglie finendo per perdere la guerra” ha aperto la strada a ulteriori spunti di riflessione, e permesso di proseguire, vedendo il ritiro della propria mozione, confluita nella seconda, il cui testo integrato è stato letto in aula da parte del Consigliere De Luca. Con 23 voti favorevoli e l’astensione del Consigliere Taronna, la mozione unitaria è stata quindi approvata. La sua immediata eseguibilità, vedendo anch’essa 23 voti favorevoli e un’astensione, chiude il match e vede lo scioglimento della partita da parte del Presidente Prencipe, che si scusa sportivamente per gli errori commessi, e ci rimanda alla prossima azione.

Nella speranza di non vedere i Consiglieri (e quindi la città di Manfredonia) in trasferta in qualche aula di tribunale, ci domandiamo dove avrà luogo la prossima partita (che si prevede all’ultimo sangue) contro Energas.

Naturalmente augurando a tutti, Consiglieri e cittadinanza, di fare Goal.

FOCUS PROGETTO PER L’INSTALLAZIONE DI UN DEPOSITO GPL IN LOC. SANTO SPIRITICCHIO A MANFREDONIA

(A cura di Antonella Attanasio – antonellattanasio84@gmail.com)

 

Fonte: Statoquotidiano

 

“Una dichiarazione pubblica che giunge in un momento fondamentale”

Emiliano no energas“Ricordiamo infatti che la Regione Puglia ha già dato parere giuridico positivo condizionato di compatibilità ambientale nel Giugno di quest’anno”

Manfredonia – ”In mattinata il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dopo aver avuto un incontro con il sindaco Riccardi sulla questione Sangalli Vetro, è stato intercettato all’uscita del Comune da una delegazione del Collettivo Inapnea. Alla nostre richieste di chiarezza sulla questione Energas, dopo avergli consegnato il nostro Dossier sulla vicenda, il Presidente della Regione Puglia ha espresso, anche in maniera piuttosto plateale, la ferma contrarietà della Regione al progetto proposto dalla società napoletana, affermando che è stato deciso in concerto con il sindaco Angelo Riccardi, di fare battaglia alla Conferenza di Servizi al Mise nelle prossime settimane, dichiarando ferma opposizione al progetto Energas, avendo dalla loro parte il volere della cittadinanza di Manfredonia. Una dichiarazione pubblica che giunge in un momento fondamentale, in cui la città di Manfredonia con recenti manifestazioni di piazza ha dichiaratamente espresso la ferma riluttanza al progetto di realizzazione di un deposito gpl in località S.Spiriticchio, sottoscrivendo in massa la richiesta di referendum proposta dal Coordinamento Cittadino.

Una dichiarazione decisa e risolutiva del Governatore della Regione Puglia, che però va in netto contrasto con le sue poche e ambigue dichiarazioni, recenti e non, sulla vicenda del deposito Gpl. Ricordiamo infatti che la Regione Puglia ha già dato parere giuridico positivo condizionato di compatibilità ambientale nel Giugno di quest’anno. Adesso la posizione di compatibilità urbana negativa al Mise si scontrerebbe con il suddetto parere e soprattutto con il parere positivo di industrializzazione dell’area, dato dalla Regione all’epoca della procedura di mitigazione dell’area in questione,

Le parole di Emiliano non devono essere quindi assolutamente una dichiarazione solamente “di circostanza”, per placare gli animi infuocati della cittadinanza, ma l’inizio di una battaglia concreta e onesta a livello istituzionale e burocratico, che la Regione Puglia in concerto con il Comune e con i cittadini di Manfredonia, deve affrontare in una guerra contro il colosso napoletano, per ora avvantaggiato da una serie infinita di permessi ed autorizzazioni che fino ad ora è riuscito ad ottenere.”

 

(A cura del Collettivo InApnea di Manfredonia, 16 settembre 2015)

 

Fonte Statoquotidiano

Preannunciato un possibile ricorso alla “alla Procura della Repubblica competente per denunciare i fatti sopra esposti, affinché vengano sanzionate tutte le eventuali condotte illecite dei soggetti coinvolti”

presidente energas
“Proporrò di reagire nelle sedi opportune per il contenuto ed i toni intimidatori della lettera”, dice a Stato Quotidiano il dr. Alfredo De Luca, consigliere comunale MOVIMENTO E.S.T. di Manfredonia

Napoli – “(…) tali valutazioni ed indirizzi (se e in quanto venissero approvati) sono potenzialmente idonei a compromettere parzialmente o completamente la tempestiva realizzazione del progetto di costruzione del deposito costiero di GPL (..) si fa espressa riserva di avanzare a carico dei Consiglieri Comunali di Manfredonia (attuali e del precedente Consiglio) nonché dei componenti della Giunta (attuali e della precedente Amministrazione) dettagliata richiesta di risarcimento dei danni per gli eventuali danni che tale illegittima attività amministrativa dovesse generare a carico eletta scrivente Società in ragione della difficoltà o impossibilità di realizzare il programmato impianto industriale. La colpa grave (se non il dolo) e nella specie rintracciabile nella circostanza che la delibera di C.C. n.1 5/2015 — al cospetto del più totale silenzio della Amministrazione comunale nel corso del procedimento di aggiornamento alla VIA/VINCA riattivato nel 2013 — non si fa adeguatamente carico di valutare l’avanzato stato del procedimento di autorizzazione rninisteriale in parola in uno agli esiti tutti favorevoli (anche in qualche caso con prescrizioni) dei sub procedimenti incardinati presso i vari enti sino a questo momento a vario – titolo coinvolti (MATTM, MIBACT, REGIONE PUGLIA)“.

Così da una raccomandata A/R e mail inviata, in data odierna 16.09.2015, da uno Studio legale associato che tutela l’Energas Spa di Napoli al sindaco di Manfredonia, all’Assessore Assetto del Territorio della Regione Puglia e al dirigente Servizio Assetto del Territorio della Regione Puglia.

Oggetto: la delibera di Consiglio comunale n.15/15.04.2015, relativa al ‘Documento programmatico preliminare (DPP) per la variante di adeguamento del Prg vigente del Comune di Manfredonia al nuovo Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr) – Adozione’, Osservazioni della Energas Spa (..) e l’annunciato Odg del Consiglio comunale di Manfredonia per la seduta di domani, 17 settembre 2015, che prevede la modifica dell’articolo 44 NTA del PRG.

Gli atti del Comune di Manfredonia. Come già ricordato, “(….) il vigente strumento urbanistico generale (P.R.G.) recependo in toto la previgente disciplina relativa all’insula D49, ha ribadito la possibilità di insediare all’interno dell’insula D3E (ex D49 046 e PIP) ‘complessi Industriali di tipo non inquinante’ (..) l’intervento in questione è ricompreso tra gli impianti a rischio di incidente rilevante, soggetto a specifica normativa relativa al controllo del pericolo di incidenti connessi con sostanze pericolose di cui al Decreto Leg.vo 26.06.2015 n.105 (Direttiva Seveso III); con atto n. 15 del 15.04.2015 il Consiglio Comunale ha adottato il Documento Programmatico Preliminare (DPP) per la variante di adeguamento del PRG vigente del comune di Manfredonia al nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR), che per l’ampia zona DI 49 a valle della S.S. 89, ne propone il ritorno ad usi agricoli di qualità, in coerenza con i presupposti del PPTR di valorizzazione dei paesaggi rurali caratterizzanti il territorio, di risparmio nel consumo di suolo e di recupero degli insediamenti esistenti”.

In seguito, la Giunta comunale di Manfredonia con atto n.169/05.08.2015 – facendo propria la relazione del Dirigente del 7° settore – ha demandato allo stesso Dirigente di “definire compiutamente i tipi di interventi ammessi in zona DI49 in considerazione dell’intervento proposto dalla Società ENERGAS S.p.A. (‘posto che il precedente strumento urbanistico – P. di F. – ammetteva interventi esclusivamente di tipo artigianale non nociva, mentre il vigente strumento urbanistico pur recependo in toto le norme del P. di F. assegna una definizione diversa ammettendo la realizzazione di complessi industriali di tipo non inquinante’)” e di “predisporre gli atti necessari al fine di portare a compimento l’iter amministrativo di adeguamento del PRG al PPTR già avviato con delibera di Consiglio Comunale n. 15 dei 15.04.2015″.

Ora l’annunciato Ordine del giorno del Consiglio comunale di Manfredonia per la seduta di domani, 17 settembre 2015, che prevede la modifica dell’articolo 44 NTA del PRG e la missiva inviata dallo studio legale associato, a tutela dell’Energas Spa di Napoli, che evidenzia una presunta illegittimità della citata delibera del consiglio comunale.

Preannunciato un possibile ricorso alla “alla Procura della Repubblica competente per denunciare i fatti sopra esposti, affinché vengano sanzionate tutte le eventuali condotte illecite dei soggetti coinvolti”. “In definitiva, è palese – in base a quanto emerge dalla nota odierna dello Studio legale associato – che l’Amministrazione Comunale abbia surrettiziamente quanto impropriamente utilizzato il procedimento adeguamento dello strumento urbanistico generale al PPTR per assumere ed esprimere una posizione di dissenso non solo non giustificata ma persino fondata sul macroscopico travisamento dei presupposti di fatto e di diritto”. Da qui, la società attraverso lo studio legale “non si esiterà a formulare nelle competenti Sedi giurisdizionali pertinente azione di accertamento delle responsabilità e conseguente richiesta di risarcimento del danno ingiusto (..) Si avverte, inoltre, che laddove l’Amministrazione comunale di Manfredonia dovesse dar seguito, con atti e comportamenti (anche omissivi), alla intenzione, manifestata con gli atti di cui in oggetto, di ostacolare il procedimento di autorizzazione del progetto di Energas in violazione di legge, del giudicato amministrativo formatosi sulla questione de qua e in contraddizione con i propri stessi provvedimenti amministrativi, la società scrivente si rivolgerà alla Procura della Repubblica competente per denunciare i fatti sopra esposti, affinché vengano sanzionate tutte le eventuali condotte illecite dei soggetti coinvolti”.

Consigliere comunale Alfredo De Luca: “ci opporremo”. “Ritengo la raccomandata prodotta da ENERGAS lesiva della dignità dei consiglieri comunali che esprimono a pieno titolo la volontà popolare che li ha investiti con libere elezioni. Ritengo doveroso precisare che gli attuali consiglieri stanno esaminando la proposta di interpretazione autentica dell’art.44 delle NTA del PRG e non una sua modifica (come riportato nell’oggetto della raccomandata). Con questo atto l’ENERGAS intende intimidirmi ed in questo modo comprimere la mia libertà di autodeterminazione e di rappresentanza dei cittadini che ci hanno eletto. Pertanto proporrò di reagire nelle sedi opportune per il contenuto ed i toni intimidatori della lettera”, dice a Stato Quotidiano il dr. Alfredo De Luca, consigliere comunale MOVIMENTO E.S.T. di Manfredonia.

g.defilippo@statoquotidiano.it

Fonte: Statoquotidiano

COMITATO ASSOCIAZIONI OPERANTI NEL SOCIALE

LA TUTELA E LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO DI CAPITANATA E DEL GARGANO

Si è costituito in Manfredonia, il 14 settembre 2015, un Comitato di associazioni impegnate nel sociale per la tutela, salvaguardia e sviluppo del Territorio.
La caratteristica principale delle associazioni aderenti al Comitato è di non essere collegate a partiti politici ed affini. Le problematiche sociali devono essere individuate, caratterizzate, analizzate, proposte e affrontate dai cittadini in quanto tali.
Siamo convinti che gli organi amministrativi e i politici devono prodigarsi per dare risposte alle istanze e alle esigenze promosse dal sociale e non cavalcare questioni per solo fini speculativi.
In questa sede ci occupiamo del progetto di deposito costiero di GPL, proponente Energas S.p.a in Comune di Manfredonia località “S. Spiriticchio”.
Trattasi della realizzazione di un deposito di stoccaggio di GPL costituito da 12 serbatoi con relativi servizi estesi su 18 ettari per un capacità complessiva di 60000 metri cubi ed opere accessorie quali un gasdotto di 10 Km. circa di collegamento con il locale Porto industriale con l’utilizzo del molo Alti Fondali e un collegamento ferroviario con una tratta di circa 1800 metri con il locale scalo Frattarolo.
In quanto all’iter autorizzativo, seguito da Energas, il Comitato fa sua la posizione espressa dalla LIPU Puglia per le Osservazioni nell’ambito delle procedure di valutazione. Tali osservazioni sono elaborate in un documento redatto il 19-01-2014 a firma del Coordinatore della Puglia LIPU Enzo Cripezzi (in allegato) ed inviato a:
– Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
Direzione Generale Valutazione Ambientale. -Direzione Generale Protezione della Natura; via Cristoforo Colombo 00147 Roma.
– Regione Puglia -Servizio Ecologia – Ufficio Via – via delle Magnolie –Modugno – Bari
– Ente Parco Nazionale del Gargano – Direzione-Via S. Antonio Abate 121
Monte Sant’Angelo ( Fg).
Noi riteniamo di dover affrontare la questione ponendoci dalla parte dei cittadini perché gli aspetti tecnici e procedurali sono analizzati ed evidenziati nel documento della LIPU.
La prima domanda che ci poniamo è: perché costruire un deposito di GPL in agro di Manfredonia?
Per quanto ci è noto la Puglia e in particolare la Provincia di Foggia non ha un programma di sviluppo che preveda grosse richieste energetiche. Il proponente motiva tale realizzazione affermando che il PEAR Puglia ha previsto un aumento di consumo di GPL, ma ha ignorato che il PEAR Puglia nello stesso documento stabilisce di operare in maniera da ridurre il fabbisogno di GPL, facendo ricorso ad altre fonti.
Perché ricorrere, ex novo, al GPL quando esiste già una rete di Gas naturale (Metano CH4)?.
Ci riesce impossibile capire perché si devono spendere dei soldi dal momento che esiste già una rete di gas metano.
Oltretutto il metano è alimentato dalla rete nazionale e non ha necessità di movimentazione su navi, strade, ferrovie, nè di grossi stoccaggi con tutto il carico di incertezze sulla sicurezza.
Si potrebbe pensare che il proponente utilizzando opportuni riferimenti politici, potrebbe usufruire di incentivazioni varie. Ma anche in questo caso risulta non utile costruire una nuova rete con problemi tecnologici, economici e di sicurezza superiori a quella della rete del metano.
Non è che qualche gruppo di potere ha in programma la futura sostituzione del metano con il GPL?
In tal caso saremo estremamente contrari e mai accetteremo un cambio del genere.
La località “S. Spiriticchio” in agro di Manfredonia non è costituita da terreni che rientrano in zone protette?
In passato la confusione che c’è stata a proposito della destinazione d’uso del territorio su cui si vuole ubicare il deposito fu superata con una manovra burocratica che ha visto coinvolti Comune, Regione, Parco Nazionale del Gargano, Ministeri e Comunità Europea, sottraendo tale territorio alle zone ZPS e SIC e compensando con altra superficie ubicata a Sud dell’Oasi Lago Salso.
Dobbiamo dedurre che avevano sbagliato quando hanno costituito la zona ZPS e SIC?
Se così non è, basta una firma su un documento perché tali zone non debbano essere più protette?
Infine, ci lascia molto perplessi il metodo seguito dal proponente per comunicare alla cittadinanza l’iniziativa intrapresa.
E’ stato pubblicato, in data 28-10-2013, l’avviso dell’Energas sui quotidiani: Il Mattino e il Nuovo Quotidiano di Puglia. Abbiamo intervistato la quasi totalità delle edicole e punti vendita ed è emersa la seguente situazione: Il Mattino vieni distribuito a Manfredonia solo nei mesi estivi (Luglio e Agosto e in totale, nei vari punti vendita di Manfredonia, arrivano da 6 a max 8 copie giornaliere). Il Quotidiano di Puglia non viene affatto distribuito.
Secondo Energas è così che si comunica alla cittadinanza?
Eppure, la convenzione di Aarhus (Danimarca) all’art. 6 riconosce altresì che ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente atto ad assicurare la sua salute e il suo benessere e il dovere di tutelare e migliorare l’ambiente, individualmente o collettivamente, nell’interesse delle generazioni presenti e future. Considerando che, per poter affermare tale diritto e adempiere a tale obbligo, i cittadini devono essere informati e avere accesso alle documentazioni, essere ammessi a partecipare ai processi decisionali e avere accesso alla giustizia in materia ambientale, e riconoscendo che per esercitare i loro diritti essi possono aver bisogno di assistenza.
A maggior ragione quando si tratta di installazioni di impianti di stoccaggio di GPL considerati dalla Direttiva Seveso III “a rischio di incidente rilevante”.
Considerata la totale assenza di una qualche motivazione che possa giustificare la presenza di un tale deposito di GPL a Manfredonia esprimiamo il nostro deciso dissenso e invitiamo le Istituzioni,
i rappresentanti politici e tutti i cittadini a far sentire la propria contrarietà per evitare che si consumi l’ennesimo scempio ai danni della società locale e limitrofe.
Ci limitiamo, in questa sede, a considerare gli aspetti motivazionali, riservandoci qualora fosse necessaria di argomentare sull’impatto di tale impianto sul Territorio e sull’ecosistema marino.

Manfredonia, 15-09-2015

DVA-00_2014-0001331

guardia_costiera_logoLa Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia sotto il coordinamento della Direzione Marittima di Bari, in occasione della celebrazione del 150° Anniversario dell’istituzione del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, ha realizzato in data odierna una serie di attività.

Il primo evento è consistito in un pellegrinaggio presso la nuova Chiesa “S. Pio da Pietrelcina” di San Giovanni Rotondo a favore di tutto il personale militare e civile dipendente e di tutti gli ospiti partecipanti.

Ad apertura del suddetto evento c’è stato il saluto del Rettore Fr. Francesco Dileo, Direttore del Santuario di “Padre Pio” e del Convento “Frati Cappuccini”, che ha accolto tutte le Autorità intervenute; in quella sede è stata effettuata una visita guidata alle Spoglie di Padre Pio con mostra della “celletta” che ha accolto il Santo durante la sua permanenza a San Giovanni Rotondo.

Successivamente, alle ore 11.30, si è celebrata la Messa Solenne nella Chiesa “ S. Pio da Pietrelcina” officiata da S.E. Rev. Ma Mons. Michele Castoro, Arcivescovo della Diocesi di Manfredonia – Vieste – S. Giovanni Rotondo, alla presenza del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Amm. Isp. Capo Felicio ANGRISANO e di S.E. Prefetto di Foggia, Dott.ssa Maria Tirone.

Nel corso della cerimonia religiosa sono stati ricordati tutti i caduti in servizio del Corpo delle Capitanerie di Porto e, più in generale, tutti coloro che hanno perso la vita in mare.

In tale occasione, S.E. Rev. Ma Mons. CASTORO ha elogiato gli Uomini e le Donne della Guardia Costiera che, quotidianamente, lontani dai riflettori, sono attori di salvataggi in mare nell’ambito del continuo flusso immigratorio del Nord Africa e, in generale, ha esaltato tutte le Forze Armate e di Polizia che prestano un prezioso e incessante servizio a favore della collettività.

A tali eventi hanno presenziato le più alte Autorità Locali, militari e civili nonché rappresentanti del cluster marittimo, dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia e delle Associazioni d’Arma e Combattentistiche.

Manfredonia, 10 settembre 2015

IL COMANDANTE

C.F. (CP) Antonino ZANGHI’

Tel. 0884/583871