pulizia spiaggia castello 2015

La Lega Navale Italiana, sez. di Manfredonia, e il Centro Cultura del Mare A.P.S., in collaborazione con l’Amministrazione Comunale, la Capitaneria di Porto, l’Autorità Portuale, l’Azienda Servizi Ecologici, con la Commissione Ambiente Nazionale AICS e alcune classi dell’Istituto comprensivo “Perotto-Orsini” e dell’I.I.S.S. “Rotundi-Fermi” organizzano una giornata ecologica a tutela delle nostre spiagge e dei fondali marini:

 

“ Amo il mare e la mia città”.

 

La manifestazione mira a valorizzare il comportamento di quanti amano l’ambiente, che, se rispettato, porta ad una effettiva riduzione dell’inquinamento e dà un’immagine più significativa della bellezza di Manfredonia.

Per l’occasione l’A.S.E. ha messo a disposizione le opportune attrezzature (sacchi, guanti e cassonetti della differenziata) per continuare nell’azione di sensibilizzazione verso un maggiore senso civico e cura del decoro urbano.

Ogni anno tonnellate di rifiuti, tra cui molta plastica, lattine, bottiglie di vetro, mozziconi di sigarette finiscono in mare per incuria, negligenza, disinteresse e ignoranza.

 

Per salvare il mare fai un piccolo gesto:

 

Non abbandonare i rifiuti, lascia sulla sabbia solo le tue orme.

 

L’evento avrà luogo il 13 maggio presso la “Spiaggia Castello” di Manfredonia e un tratto di scogliera (Acqua di Cristo), a partire dalle ore 9.30.

 

La cittadinanza intera è invitata a partecipare.

 

 

Comunicato stampa: Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia  e Centro Cultura del Mare

Centrale Biomasse

Sempre più alta e più viva è la preoccupazione dei cittadini di Foggia e Capitanata sull’assedio della città da parte di gas inquinanti, derivanti da centrali elettriche troppo spesso camuffate da energia da fonti rinnovabili, infatti la città a breve si troverà circondata da una cappa di CO2 (responsabile dei cambiamenti climatici), di NOx (ossidi di azoto), principali colpevoli di piogge acide; di SO2 (anidride solforosa) che per inalazione può causare edema polmonare; di Diossine e furani (PCDD + PCDF); di PM 10 ( polveri sottili); di PM 2,5 (polveri sottili) e di calore proveniente dalle centrali a biomassa, dagli inceneritori e dagli impianti a turbogas che in estate saranno tutti funzionanti , come si evince da notizie di stampa.

La città è circondata ed assediata da :

Candela: centrale turbogas della Edison da 400 MW elettrici e circa 1000 MW termici;

San Severo: centrale turbogas da 400 MW elettrici e circa 1000 MW termici con già in previsione il raddoppio ed intanto cominciano ad esserci i primi sforamenti nelle emissioni di atmosfera ;

Cerignola: inceneritore di rifiuti ospedalieri di Ecocapitanata

Manfredonia: Borgo Tressanti alla località Feudo della Paglia (presso Borgo Fonterosa) in agro di Manfredonia ma vicinissimo  Foggia e Cerignola un termavalorizzatore dell’ Eta ( Marcegaglia) da 16,8 MW elettrici e 61,9 MW termici che brucerà 100.000 tonnellate di CDR prodotto trattando la frazione secca separata e biostabilizzata dei rifiuti provenienti dagli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO) di FG1 (Lesina), FG3 (Foggia), FG4 (Cerignola) e FG5 (Deliceto) (in funzione di prova);

l’inceneritore “Fenice” di Melfi, ai confini di Candela, che tanti danni ha fatto e fa in termini di inquinamento di aria, acqua e suolo nell’area a valle cioè l’Ofanto e l’area di Cerignola

l’ EnterraS.p.A» di Orio al Serio (BG), acquisita da «Belenergia» , metterà in funzione in estate una centrale a biomasse a Rignano Garganico Scalo, nel comune di Foggia, un impianto a biomasse vegetali “a filiera corta” da 13 Mw elettrici e circa 50 Mw termici da alimentare con 100-120.000 tonnellate di biomasse costituite da cippato di legna che dovrebbe provenire dalla pulizia dei boschi e da potature di oliveti e vigneti, dalle vinacce e dalla sansa vergine ed esausta, di cui almeno per il 40%, entro un raggio di 70 chilometri dall’impianto

S.Agata di Puglia ( località Viticone): centrale a biomasse della Agritre, Gruppo Tozzi, (Tozzi Renewable Energy) S.r.l. che consiste nell’installazione di una centrale termoelettrica da 80 MW termici e 25 ,2 MW elettrici a ciclo combinato, alimentata a biomasse vegetali solide (paglia e cippato), da realizzarsi nel territorio di Sant’Agata di Puglia, in località Viticone, ai confini con i comuni di Deliceto e Candela.

L’impianto è il più grande d’Italia per quanto riguarda impianti di cogenerazione a biomassa, che non sia CDR:
da progetto e secondo le norme legislative nessuna di queste centrali dovrebbe sforare i limiti di legge di emissione in atmosfera di inquinanti , la loro somma però diventa pericolosa per tutto il territorio tanto che è diventata una vera e propria aggressione al nostro territorio a favore dell’imprenditoria energetica, che è e sarà nel futuro sempre più disastrosa per gli abitanti e la terra dell’intera Capitanata. Tutto ciò è avvenuto nel totale disinteresse degli enti locali che, purtroppo per noi cittadini, per un pugno di posti di lavoro e per cercare di sistemare i loro bilanci in dissesto, senza tener conto della salute dei propri cittadini e non solo.
Si vuole ricordare che il sindaco è il responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio. Il consiglio comunale condivide questa responsabilità. I compiti del sindaco sono quindi comunque ampi, soprattutto il sindaco deve conoscere lo stato di salute della popolazione, deve prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili, se esistono pericoli incombenti e, per la direttiva Seveso, deve informare la popolazione dei rischi rilevanti cui è sottoposta.

Tonino Soldo 

Legambiente

Fonte: L’immediato

Aspettavamo risposte su questioni concrete come le numerose integrazioni richieste dal ctr della puglia in tema di sicurezza e prevenzione del rischio

manfredonia-calcio-no-energasEnergas vuole fare un uso politico del Manfredonia Calcio come, a suo tempo, fece Enichem

Manfredonia. ”Quali risposte Energas deve ancora dare sul suo progetto nel Golfo di Manfredonia? Tutela dell’ambiente, tutela della salute, lavoro, sicurezza. Quali risposte (avrebbe offerto,ndr)? Soldi, calcio e propaganda. Credevamo che la “campagna di sensibilizzazione” sul progetto di deposito gpl da parte della società napoletana dovesse occuparsi di ambiente, di città, di sviluppo economico e occupazionale. Aspettavamo risposte su questioni concrete come le numerose integrazioni richieste dal Comitato Tecnico Regionale della Puglia in tema di sicurezza e prevenzione del rischio. Energas aveva annunciato un confronto con la città attraverso un info-point che non è mai stato realmente aperto, aveva dichiarato l’intenzione di spiegare pubblicamente le proprie ragioni incontrando il fronte dell’opposizione al progetto senza averlo mai fatto: ora, per confermare ulteriormente le preoccupazioni dei cittadini, la propaganda di Energas abbandona ogni argomento razionalmente discutibile e si rifugia nelle sicure spiaggie propagandistiche del calcio commercializzato”. E’ quanto riportato in una nota odierna del Collettivo In Apnea di Manfredonia.

”L’ultima bomba, sparata non per vie ufficiali ma mediante numerose indiscrezioni che circolano sugli organi di stampa locali, parla addirittura di un interessamento dello “sponsor” napoletano all’acquisto di una parte del Manfredonia Calcio, struttura sportiva ormai agonizzante a causa della pessima gestione – secondo i referenti del Collettivo – dell’attuale presidente Sdanga, che abbiamo già denunciato a più riprese. Cinquecentomila mila euro sarebbe la somma promessa, i “trenta denari” sonanti che arriverebbero a sanare i conti del calcio sipontino e a comprare il ruolo della società nella condanna a morte della città”.

”Energas vuole fare un uso politico del Manfredonia Calcio come, a suo tempo, feceEnichem: confidiamo che i cittadini e le cittadine della città abbiano memoria e siano in grado di tirare le somme da soli. Energas sceglie il calcio nella speranza di dividere la città, energas sceglie il calcio perché sa che tra le mura dello stadio leggi liberticide e anticostituzionali perseguitano quei tifosi che si oppongono a chi usa il calcio offendendone i valori, energas sceglie il calcio perché conosce bene il ruolo importante che questi ha avuto nella politica cittadina ormai da decenni. E’ veramente difficile celare il risentimento, la rabbia e il furore che tale notizia crea nei confronti di chi ama la nostra città. L’amore della nostra città nei confronti del “pallone” è grandioso, ma non è cieco: consegnare lasocietà nelle mani di Energas significherebbe rimpinguare le casse del Manfredonia Calcio per qualche anno, ma solo finché servirà all’azienda napoletana come strumento di consenso… poi Energas – secondo i referenti del Collettivo – abbandonerà la squadra a morte certa”. ”Non permetteremo alla mano degli speculatori napoletani di poggiarsi sui colori della nostra squadra, sulla nostra terra. #NoEnergas!”.
Fonte: Statoquotidiano