Logo no eolico offshore

Incomincia alla fine di settembre 2013 la mobilitazione delle associazioni e dei cittadini di Manfredonia e del Gargano contro la realizzazione dei parchi eolici off-shore nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano nord. Assente un piano energetico nazionale e con la Puglia che produce più energia del suo fabbisogno, la speculazione dei presunti imprenditori delle fonti rinnovabili non ha limiti. Il golfo di Manfredonia e il mare che va dal Gargano fino a Margherita di Savoia è fatto oggetto di progetti devastanti che prevedono parchi eolici sterminati. E’ indispensabile, invece, salvaguardare il patrimonio naturale di valenza internazionale e l’ambiente del nostro territorio, non solo come valore in sé ma anche come potenzialità per lo sviluppo delle vocazioni turistiche, agroalimentari e territoriali.
Di fronte all’aggressione dell’eolico offshore, tutte le associazioni e i cittadini del comprensorio che va dal Gargano nord fino a Margherita di Savoia si mobilitano, e il 19 ottobre 2013 si incontrano a Manfredonia in una prima iniziativa pubblica di informazione, confronto e mobilitazione.
Seguiranno, nei mesi, appuntamenti in piazza e sit-in nelle principali città interessate dall’aggressione, il “Coordinamento delle Associazioni Provinciali per la tutela del mare del Golfo e del Gargano” è ormai una realtà autonoma e funzionante. Si indice una petizione popolare che raccoglie migliaia di sottoscrizioni, per respingere questo insensato attacco. Anche le associazioni dei pescatori esprimono il loro NO fermo allo scempio, così come gli imprenditori balneari della costa di Margherita di Savoia.
Il largo consenso all’azione intrapresa dalle Associazioni indica dunque la necessità di investire in modo più diretto tutti gli organi ministeriali e le Istituzioni del territorio. L’aggressione pare infatti concertata: la Società Energas (ex Isosar) chiede l’autorizzazione per un deposito costiero di GPL a pochi metri dalla costa di Siponto, l’inceneritore di Marcegaglia in località Borgo Tressanti è già in funzione mentre la bonifica dell’ex Enichem langue. Ma la goccia scava la pietra, e gradualmente anche le istituzioni incominciano a muoversi e a prendere posizione: il Parco Nazionale del Gargano, il Comune di Manfredonia, e poi tutti gli altri comuni del comprensorio, prendono coscienza della situazione e si schierano dalla parte del territorio.
Anche l’arcivescovo della diocesi Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo con una lettera si dice contro l’aggressione dell’eolico. Vengono dunque interessati i ministeri di competenza e il Governo: è orami chiaro a tutti che il territorio rifiuta queste speculazioni e questi ricatti occupazionali che non portano a niente.
Intanto la mobilitazione continua su tutto il territorio provinciale, e per tutto il 2014 si susseguono incontri ed azioni per fermare lo scempio. Anche istituzionalmente viene firmato un atto di intesa per vietare la realizzazione dei parchi eolici offshore al quale, capofila il Parco del Gargano, aderiscono i sindaci di tutti i comuni garganici e costieri aggrediti. E’ un atto di maturità. Il sindaco di Manfredonia si fa capofila, inoltre, di un documento dei sindaci dei comuni interessati fino a Barletta che, rivolto al presidente del consiglio dei ministri, rifiuta la speculazione offshore senza mezzi termini.
Dunque, l’iniziativa costante e determinata delle Associazioni riunite in coordinamento ha prodotto un effetto domino che ha coinvolto, nel suo moto crescente, un sempre maggiore numero di attori del territorio, alcuni dei quali, spinti, coinvolti e influenzati, hanno fatto fronte comune per salvaguardare il nostro mare dall’aggressione dell’eolico offshore.
Il 14 febbraio 2014, il governo Letta, nel suo ultimo Consiglio dei ministri, conclude che “in considerazione del significativo impatto paesaggistico che imporrebbero alla bellezza delle coste”, i progettati impianti dell’eolico offshore nel mare garganico e di Manfredonia non verranno realizzati. La soddisfazione di tutte le oltre 60 Associazioni culturali, ambientaliste e di categoria, del comune di Manfredonia con i 18 Sindaci, del Parco Nazionale del Gargano, dei consiglieri e dei parlamentari che si sono adoperati contro l’eolico offshore nel mare del Golfo di Manfredonia e del Gargano, ma soprattutto dei cittadini tutti, è evidente.
CIÒ NON SIGNIFICA CHE BISOGNA ABBASSARE LA GUARDIA. La società civile e l’associazionismo, grazie all’azione del Coordinamento, sulla mobilitazione per dire “NO” all’eolico nel nostro mare, hanno dato prova del valore centrale e strategico che oggi riveste il tessuto sociale e la partecipazione dal basso nelle dinamiche che riguardano il futuro delle comunità locali.
DOBBIAMO PERÒ CONTINUARE A VIGILARE, FINO A QUANDO L’INTERA PARTITA NON SARÀ CONCLUSA IN MANIERA DEFINITIVA, E FARE IN MODO CHE LA POLITICA NON SI DIMENTICHI DELLE RAGIONI DI QUESTA SACROSANTA BATTAGLIA. È QUELLO CHE IL COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI CONTRO L’EOLICO OFFSHORE STA CONTINUANDO A FARE, ED È QUELLO CHE SI CHIEDE ANCORA DI FARE A TUTTI I CITTADINI. L’APPUNTAMENTO È PER IL 14 GIUGNO 2014 A MANFREDONIA NELLA SEDE DELLA LEGA NAVALE IN V.LE MIRAMARE N°6 ALLE 18.30, PER FAR IL PUNTO DELLA SITUAZIONE.

 

COORDINAMENTO DELLE ASSOCIAZIONI E DEI CITTADINI DI CAPITANATA PER LA TUTELA DEL MARE DEL GOLFO DI MANFREDONIA E DEL GARGANO