Nella polemica o meglio sulla ridda di notizie circolate sul progetto gpl dell’Energas nell’area di Siponto collegato via condotta sottomarina al porto alti fondali, è intervenuto il sindaco Angelo Riccardi che in una nota ha ribadito quanto già detto sull’argomento e su altre iniziative eoliche offshore. Una dichiarazione utile su una questione nella quale l’amministrazione comunale e quindi il sindaco o chi per lui, centrano poco o niente. Almeno fino ad ora. Una posizione sacrosanta pienamente condivisibile e condivisa anche dalle varie associazioni ambientaliste, culturali e sociali che tuttavia non nascondono perplessità e timori per la possibilità che lo Stato possa bypassare gli enti locali come del resto già accaduto.
Quell’impianto così come tutti gli impianti riguardanti le attività energetiche nazionali sono infatti di competenza statale con giurisdizione su tutto il territorio nazionale. Ha pertanto ragione il sindaco quando afferma che il Comune non è stato interpellato. Il che non vuol dire che il progetto non c’è, come sostiene il sindaco liquidandolo come “notizie infondate”, frutto di “illusionisti”, giusto per gettare “discredito sull’Amministrazione”. Il progetto gpl Energas c’è e da quindici anni, e sta percorrendo tutta la trafila prevista dalle vigenti leggi per ottenere le necessarie autorizzazioni. In loco è stato presentato per competenza, all’Autorità portuale di Manfredonia, alla Capitaneria di porto di Manfredonia ed poi passato all’attenzione della Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale.
E d’altra parte l’ingegnere Claudio Marino, tecnico di Energas, non ha mancato di parlare apertamente del progetto spiegando che le opposizioni di natura ambientale e paesaggistiche sono cadute dinanzi al Consiglio di Stato, che è stata archiviata la procedura di infrazione della Comunità Europea che ha di fatto legittimato l’insediamento nella zona industriale di Manfredonia, che c’è un rinnovato interesse a livello locale e che di conseguenza si potrebbe partire per la costruzione dell’impianto entro il 2015 per ultimarlo nel giro di tre anni.
Più connotato di così. Magari fino all’ultimo ci sarà qualcosa che lo bloccherà ma siamo ben lontano dalle “notizie false” o dagli “illusionismi” evocati dal sindaco Riccardi.
Senza contare poi che c’è una corrente di pensiero favorevole all’insediamento sostenendo che non è inquinante ma “solo” pericoloso, che la condotta sottomarina non avrà alcuna ripercussione sul mare e sulla navigazione e che il porto potrà finalmente contare su almeno centocinquanta navi all’anno attivando tutta una serie di servizi.
E allora, se c’è ancora tempo e voglia di intervenire che lo si faccia come si deve. Rifugiarsi dietro il paravento fittizio delle “notizie false” e giù di lì, o delle polemiche che fanno il tempo che trovano, non serve. Insomma, meno polemiche e più fatti. A questo punto, visto che amministrazione comunale e associazioni varie sono sulla stessa lunghezza d’onda, sarebbe opportuno stabilire un dialogo, che si faccia squadra per cercare di capire fino in fondo e oltre le apparenze, le cose come stanno ed eventualmente prendere le opportune e dovute iniziative. A meno che…
Michele Apollonio
Fonte: ManfredoniaNews.it