Foggia – MENTRE i lavori dell’inceneritore di Manfredonia restano in proroga fino a gennaio 2015 (una recente delibera della giunta municipale, la n° 197 del 29 agosto 2014, ha differito il termine per la presentazione della documentazione per il rilascio del certificato di fine lavori all’atto della presentazione della domanda di agibilità), sono riprese invece freneticamente, dopo una lunga pausa, le attività relative alle due centrali a biomasse autorizzate in provincia di Foggia, una volta chiusa – sembra, con successo – la fase di financing e di trattativa con le banche.
A Sant’Agata di Puglia la centrale a biomasse dell’AgriTRE (Gruppo Tozzi) da 80 MW ha recentemente chiesto ed ottenuto dalla neoinsediata amministrazione comunale, guidata da Gino Russo del movimento civico “CambiaMenti”, il consenso alla realizzazione di un’opera propedeutica: con un provvedimento emanato nel mese di settembre, il Comune subappeninico ha dato il via libera all’allargamento della strada vicinale che collega la SP 119 con la località Viticone, in cui è prevista la cantierizzazione dell’impianto, in modo da rendere possibile il passaggio dei tir.
Il secondo caso riguarda il capoluogo daunio, in cui è prevista da tempo la conversione dell’ex zuccherificio di Borgo Eridania (in località Rignano Scalo) in una centrale termoelettrica da quasi 50 MW. A corredo dell’Autorizzazione Unica concessa dalla Regione Puglia nel 2010 e della convenzione con il Comune di Foggia regolante le compensazioni economiche, la Provincia di Foggia ha emesso in data 29 ottobre l’Autorizzazione Paesaggistica inclusiva delle prescrizioni della Soprintendenza per la pratica ENEL riguardante la costruzione della linea elettrica (per la quale è previsto l’attraversamento sotterraneo del “Tratturo del Re” L’Aquila-Foggia) e di un Posto di Trasformazione da Palo per l’allacciamento del cliente ENTERRA SPA alla rete TERNA.
(A cura di Giuseppe Dimunno – Redazione Statoquotidiano)