sequestro bianchettoEnnesimo sequestro di bianchetto, questa volta congiuntamente ad un’autopattuglia del Comando Stazione Carabinieri di Zapponeta: nella prima mattinata di oggi i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia ed i colleghi dell’Arma dei Carabinieri, a seguito di un posto di controllo nell’agro di Zapponeta, a bordo del vano bagagli di un autoveicolo, hanno rinvenuto pescato al di sotto della taglia minima  pronto per essere immesso sul mercato barese.

In particolare sono stati sequestrati ben oltre 30 (trenta) Kg di novellame di sarde ed alici (comunemente noto come “bianchetto”), in quanto detenuto e trasportato in violazione dell’Art. 7, comma 1, lett. a) e b) del D.Lgs. n°04/2012.

Nell’ambito di attività congiunta a più largo respiro, quindi, si è operato in favore della tutela del mare, per scoraggiare chi ancora pratica la pesca di alici e sarde allo stato neonato che sono un’ importante anello della catena alimentare marina, in quanto favorisce la crescita di altre specie cosiddette pelagiche (di profondità e di più grosse dimensioni). Il risultato dell’operazione è da attribuire alla ormai consolidata collaborazione sinergica tra gli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia ed i colleghi del Comando stazione CC di Zapponeta, che già in passato ha visto operare numerosi sequestri di prodotto ittico illegalmente detenuti e trasportati.

Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario dell’ASL FG Area B – Distretto di Manfredonia e su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia, è stato destinato alla distruzione mediante rigetto in mare, in quanto dichiarato prodotto alimentare del tutto privo di documenti attestanti la rintracciabilità dello stesso prodotto ittico, e quindi non destinabile al consumo umano.

Un soggetto identificato è stato ritenuto responsabile delle violazioni penali sopracitate, il quale è stato prontamente deferito alla competente Autorità Giudiziaria.

L’attività di repressione posta in essere dagli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera sipontina, in collaborazione anche con le altre forze di polizia operanti sul territorio, contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura proseguirà incessante anche nei prossimi giorni in tutta la provincia di Foggia, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori.

 

Manfredonia, 18 Febbraio 2015

Autorizzata la pesca del rossetto

Pubblicato il: 12 feb 2015 - Da Webmaster

“Perseveranza e determinazione sono alla base del lavoro svolto, accanto ai pescatori, con l’apporto dell’onorevole Bordo e dell’assessore Angelillis”, commenta il sindaco.

Adesso c’è l’assenso anche della Direzione Generale della Pesca: è stata autorizzata la pesca del rossetto nel golfo di Manfredonia.

“E’ proprio quella vitale boccata d’ossigeno per i nostri pescatori – il commento a caldo del sindaco Riccardi – che abbiamo inseguito e voluto con determinazione”. E’ del luglio scorso, infatti, l’ultimo incontro a Roma, nel quale si concluse con esito favorevole la fase istruttoria del piano di gestione della pesca del rossetto.

“Perseveranza e determinazione – prosegue Angelo Riccardi – sono alla base del lavoro svolto in difesa e accanto ad una categoria professionale che patisce le norme restrittive della Comunità Europea. Un lavoro che ha prodotto i frutti che ci auguravamo e di ciò rendo pieni meriti tanto al contributo determinante dell’onorevole Michele Bordo, che ci ha accompagnati in questo arduo percorso, quanto all’assessore alle Attività produttive e Risorse del territorio Antonio Angelillis, che non ha lesinato sforzi per dare fiato alle speranze dei pescatori”.

Matteo Fidanza

Fonte: Ufficio stampa Comune di Manfredonia

Al via il progetto, che durerà 12 mesi, con la collaborazione tra Comune, ASL e CNR. Fondamentale la partecipazione degli enti, dei ricercatori e dei cittadini di Manfredonia.

Oggi, venerdì 6 febbraio 2015, nell’aula Consiliare del Comune, si è tenuta una conferenza stampa per presentare il progetto di studio epidemiologico su Manfredonia. Sono intervenuti il sindaco Angelo Riccardi, il direttore generale dell’ASL di Foggia ing. Attilio Manfrini, la dott.ssa Maria Angela Vigotti del Consiglio Nazionale delle Ricerche e Università di Pisa, il prof. Annibale Biggeri dell’Impresa Sociale no-profit Epidemiologia e Prevenzione.A tutt’oggi manca una valutazione accurata dello stato di salute della popolazione. Nel 2013 il sindaco Angelo Riccardi ha contattato la dott.ssa Maria Angela Vigotti per impostare una indagine epidemiologica. Nel gennaio 2015 è stata formalizzata la collaborazione tra Comune di Manfredonia, ASL di Foggia e CNR.
Il progetto si basa sui principi della ricerca partecipata, che prevede la costituzione di un tavolo di lavoro a cui prenderanno parte gli enti e i ricercatori interessati e i cittadini di Manfredonia. Da esso dovranno scaturire il disegno dello studio, le modalità del suo svolgimento e, soprattutto, i suoi scopi, i quesiti a cui rispondere e le implicazioni che deriveranno dai risultati.
Il progetto si avvarrà di una valutazione della pressione ambientale, di una revisione delle conoscenze tossicologiche sulle sostanze inquinanti presenti, di una raccolta degli studi già effettuati su Manfredonia e, infine, di una valutazione dello stato attuale di salute della popolazione residente nella nostra città.
Lo studio verrà realizzato con la collaborazione del Comune di Manfredonia, l’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR, sedi di Lecce e di Pisa, la ASL di Foggia, l’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, sedi di Lecce e Bologna, l’Università di Firenze e l’Impresa Sociale no-profit Epidemiologia e Prevenzione.
La responsabile scientifica del progetto sarà Maria Angela Vigotti. Per il Comune coordinerà la dott.ssa Margherita Fano che dirige il Sistema Informativo e Statistico e per la ASL il dott. Fernando Palma che dirige l’Unità Operativa di Statistica ed Epidemiologia.
La durata totale del progetto sarà di 12 mesi.
Nel pomeriggio, dalle 14 alle 15,30 in Aula Consiliare, si terrà il primo incontro con la cittadinanza.

 

Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

guardia_costiera_logoNell’ambito dell’operazione complessa su scala nazionale denominata “Labyrinth”, disposta dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e finalizzata a garantire, nell’imminenza e immediatamente dopo le festività natalizie,  la tutela del consumatore finale attenzionando in particolar modo la tracciabilità (etichettatura e rintracciabilità) dei prodotti della pesca, commercializzati all’ingrosso ed al dettaglio nella città sipontina e nell’intero hinterland della Provincia di Foggia, i militari del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, diretta dal Comandante Marcello Luigi Notaro, congiuntamente al Servizio Veterinario dell’ASL Foggia e agli altri corpi/amministrazioni per  quanto di specifica competenza, operanti da sempre nell’ambito di una collaudata collaborazione istituzionale, hanno posto sotto sequestro circa 3 tonnellate e mezza di prodotti ittici, perchè privi dei requisiti di tracciabilità o perché commercializzati in assenza dei requisiti minimi igienico-sanitari, il tutto per un valore commerciale stimato, nella vendita al dettaglio, di  48.000 euro circa. Il prodotto sequestrato è stato distrutto a mezzo di rigetto in mare o conferimento a ditta all’uopo autorizzata.

Nel complesso, gli illeciti amministrativi accertati sono stati 25 (venticinque) e le violazioni penali 8 (otto); tra i casi più frequenti  la vendita di prodotti ittici privi di regolare etichettatura , le violazioni delle norme sulla rintracciabilità e detenzione di attrezzi non consentiti. Oltre 41.000 euro l’importo delle sanzioni amministrative pecuniarie comminate, la cui definizione è demandata per legge al Servizio contenzioso della Regione Puglia.

Le attività operative, iniziate il 4 dicembre scorso e terminate lo scorso 19 gennaio, sono state mirate soprattutto al controllo delle piattaforme logistiche di distribuzione e delle merci d’importazione per via marittima, al fine di prevenire “alla fonte” l’immissione nel circuito commerciale di alimenti non sicuri. Nel complesso hanno portato al sequestro amministrativo di prodotti del tutto privi delle informazioni obbligatorie necessarie ai fini di assicurarne la rintracciabilità, ovvero la provenienza e le caratteristiche alimentari. Altresì è doveroso ricordare il contrasto alle frodi in commercio, il fenomeno dell’ambulantato abusivo lungo le arterie cittadine di Manfredonia , e la detenzione di prodotto ittico non rintracciabile soprattutto nei centri di distribuzione all’interno della zona nord garganica; inoltre le violazioni in materia CITES sulla tutela delle anguille con relativo sequestro di 500 Kg di tale specie ittica. Da ultimo, vi è stato un ingente quantitativo di bianchetto (novellame di sarda), 400 Kg, sequestrato presso un commerciante locale e il deferimento alla competente Autorità Giudiziaria per violazione dell’art. 650 C.P. a carico del conducente di un mezzo di trasposto non fermatosi all’alt intimato da personale dipendente ed identificato a seguito di accurate indagini seguite alla rilevazione della targa del veicolo.

Le attività di controllo proseguiranno anche nei prossimi giorni allo scopo di garantire che, a tutela del fondamentale diritto alla salute, sulle tavole dei consumatori, non solo pugliesi, giungano prodotti della pesca tracciati e sicuri.


Manfredonia, 03 Febbraio 2015

controlli guardia costiera2

Progetto di ricerca epidemiologica partecipata sullo stato di salute della popolazione residente a Manfredonia

ricerca epidemiologica manfredonia

Manfredonia – IN programma venerdì 6 febbraio 2015 alle ore 11.30 – nell’aula consiliare del Comune di Manfredonia – la conferenza stampa di presentazione del“Progetto di ricerca epidemiologica partecipata sullo stato di salute della popolazione residente a Manfredonia”.

Previsti gli interventi del sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, del direttore generale dell’Asl Foggia Attilio Manfrini, di Maria Angela Vigotti, Ricercatore Associato IFC-CNR, di AnnibaleBiggeri del Dipartimento di Statistica dell’Università di Firenze.


Indagini epidemiologiche 17 SIN, bibliografia e dati Manfredonia (V)

Bonifica ex Enichem, analisi malattie, Riccardi: valutazione con dati certi (III – FOCUS)

Fonte: Statoquotidiano

“Che cosa è accaduto a seguito di quell’inquinamento e che cosa sta accadendo oggi sulla popolazione residente?”

bonifica ex-enichem

(statoquotidiano@)

 

Manfredonia – (II – continua) “ABBIAMO L’ESIGENZA DI VALUTARE IL RISCHIO SANITARIO”. “Nel SIN di Manfredonia (dove risulterebbe completato il 2.3% della bonifica,ndr), stranamente i SIN dove c’è la presenza del mare, non è perimetrata l’area a mare, e la stessa non è soggetta a monitoraggi continui. Rispetto a questo, l’Amministrazione ha svolto un’altra attività: abbiamo chiesto ad Arpa formalmente di attivarsi per fare sull’areaSIN, quindi a ridosso della costa, i monitoraggi necessari.”

Il tutto “anche per muovere, diciamo, il TAR nell’assumere la decisione rispetto a quell’ordinanza e consentire al Comune di Manfredonia di imporre a Syndial tempi rapidi per rimuovere la discarica. Quella discarica per noi è un elemento di preoccupazione, per i noti risvolti, le note conseguenze che quella discarica può avere”.

“D’altro canto (..) dobbiamo essere cauti, non possiamo generare allarmi che non ci sono al momento. Non abbiamo elementi per poter dire ci sono problemi”. Tuttavia “abbiamo l’esigenza anche di valutare il rischio sanitario, e lo dobbiamo fare alla luce di sistemi, diciamo, innovativi rispetto al passato, cioè non possiamo utilizzare il sistema del professor Maltoni, che si è limitato ad uno studio statistico dei tumori per un determinato periodo”.

Così nel prosieguo della risposta del sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, ad una passata interrogazione del consigliere comunale Giovanni Ognissanti, nel corso della seduta di consiglio comunale del 10.02.2014. “Bonifica nei siti Enichem, come sta andando, qual’è la situazione, i tempi, le azioni dell’Amministrazione? Perché dico questo? Non so se capita solo a me di incontrare gente, spero che i dati mi diano torto, non voglio allarmare nessuno, ma tra amici, parenti, conoscenti, conoscenti dei conoscenti pare che i tumori a Manfredonia siano in aumento”, ha chiesto il consigliere G.Ognissanti.

STUDIO AFFIDATO ALL’UNIVERSITA’ DI PISA. “Noi abbiamo bisogno di dati statistici ma anche di analisi, di quei dati”, ha risposto ancora il sindaco di Manfredonia. “Abbiamo affidato questo compito all’Università di Pisa, la stessa (..) che si sta occupando del caso di Taranto. La professoressa Vigotti con la quale abbiamo continui incontri, ha definito un piano operativo per fare questo screening, per dirci cosa è accaduto dal ’94 ad oggi, pur rilevando che lo studio Sentieri qualche elemento, diciamo, di preoccupazione su alcuni tumori, indicativi, ce li dà. Questo studio, che sarà condotto dall’Università di Pisa dalla dottoressa Vigotti” è necessario “e non può essere condotto solo da noi; non è che uno si vuole scaricare le responsabilità ma abbiamo bisogno di dati che riguardano, diciamo, i dati anagrafici, quindi abbiamo bisogno sopratutto di dati sanitari che riguardano l’ASL. Rispetto ai dati sanitari abbiamo chiesto informazioni all’ASL, ho sentito il dottor Carella qualche giorno fa (primi di febbraio 2014,ndr)”.

”(..) abbiamo chiesto all’ASL quali dati aveva e quali meno, proprio perché alla professoressa Vigotti” servirebbe avere un’analisi globale della situazione per “poi insieme con tutte le parti, diciamo, coinvolte comprendere su cosa bisogna lavorare”.

LE ANALISI SU ALCUNE ZONE CITTADINE. “Lo studio ha due obiettivi: comprendere cosa è successo dal ’94 ad oggi, tenendo conto che c’è un quartiere della città che ha avuto influenze particolari, che è quello di Monticchio, lì dovremmo capire di più cosa è accaduto”, ha detto il sindaco. “Lo studio tratta anche, diciamo, il rischio sanitario, a cosa siamo sottoposti oggi? Che cosa è accaduto a seguito di quell’inquinamento e che cosa sta accadendo oggi sulla popolazione residente? Ad esempio, mi viene da dire, che c’è ad esempio analisi della mortalità e morbosità per quartiere; analisi della mortalità e morbosità infantile, quindi la ricaduta anche sui bambini. Ci sono una serie di dati che vengono elencati. E’ evidente, questo lo dico alla fine ma è giusto dirlo”.

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LE RISPOSTE ALL’INTERROGAZIONE CONSILIARE. Bonifica ex Enichem, Riccardi: abbiamo esigenza di valutare il rischio sanitario (II)
– RISPOSTA INTERROGAZIONE – I^
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“Ricerca epidemiologica su stato salute popolazione Manfredonia”: conferenza stampa il 06.02.2015 – 
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FOCUS BONIFICA – DATI – ANALISI 
SIN 2015, ma la bonifica del Golfo è un’altra storia


FOCUS – DATI ANALISI REGISTRO – SLIDE (dati forniti dalla Direzione Medica di Presidio P.O. “G.Tatarella” – Cerignola – ASL FG)

SIN, LO STUDIO SENTIERI, FOCUS MANFREDONIA

FOCUS
Indagini epidemiologiche 17 SIN, bibliografia e dati Manfredonia (V)

STUDIO SENTIERI SU SIN MANFREDONIA

STUDIO VERSIONE INTEGRALE

ALLEGATI

acquacoltura

Bari/Manfredonia – RECENTI approvazioni e liquidazioni di somme per una serie di progetti correlati tra l’altro all’acquacoltura, presentati da società di Manfredonia.

ALGESIRO SRL: TUTELA E RIPRODUZIONE RICCIO. In particolare, liquidazione a saldo per la ditta Algesiro srl di Manfredonia, relativamente al progetto denominato “Tutela e riproduzione del Riccio di Mare (Paracentrotus lividus) specie innovativa per l’acquacoltura” (Regolamento CE n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesca FEP 2007-2013 – Misura 3.5 “Progetti Pilota”).

ALGESIRO: ACQUACOLTURA. “Acquacoltura” Artt. 34 e 35 del Reg. CEE 1198/06. Seconda anticipazione

GARGANO PESCA SOC. AGRICOLA CONSORTILE: PORTI, LUOGHI DI SBARCO E RIPARI DI PESCA.– Anticipazione di somme alla ditta “GARGANO PESCA SOCIETA’ AGRICOLA CONSORTILE ar.l.” di Manfredonia, relativamente alla Misura 3.3 “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca”.

GARGANO PESCA SOC. AGRICOLA CONSORTILE: ACQUACOLTURA.– Anticipazione somme per la“GARGANO PESCA SOCIETA’ AGRICOLA CONSORTILE a r.l.” di Manfredonia, nell’ambito dellaMisura 2.1.1 “Acquacoltura” Artt. 34 e 35 del Reg. CEE 1198/06.

PGL/MF: PIANO DI GESTIONE LOCALE COMPARTIMENTO MARITTIMO. Regolamento (CE) n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013 – Misura 3.5 Progetti Pilota” –“Sperimentazione di un Piano di Gestione Locale nel compartimento marittimo di Manfredonia –PGL/MF -”

PGL/MF: PIANO DI GESTIONE LOCALE COMPARTIMENTO MARITTIMO Regolamento (CE) n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013 -Misura 3.5 “Progetti Pilota”. Progetto cod.: 63/OPI/010 – denominato “Sperimentazione di un Piano di Gestione Locale nel compartimento marittimo di Manfredonia – PGL/MF -” Liquidazione saldo del contributo a Federcoopesca Puglia (capofila ATS: Lega Pesca, AGCI Agrital e Federpesca.

RISORSA VONGOLE. Regolamento (CE) n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013 – Misura 3.5 “Progetti Pilota” – Progetto denominato “Studio per la realizzazione del piano di gestione di ripartizione dello sforzo di pesca per un razionale sfruttamento della risorsa vongole anche con interventi mirati di restocking e valorizzazione di specie alternative: Fasolara (callista chione) Gargano sud Mattinata – Margherita di Savoia”. Cod. Prog.: 32/OPI/10. Liquidazione 2^ anticipazione al Consorzio di Gestione e Valorizzazione dei Molluschi Bivalvi del Compartimento Marittimo di Manfredonia – “Gargano Molluschi”.

VALORIZZAZIONE SPECIE ALTERNATIVE. Regolamento (CE) n. 1198/2006 Fondo Europeo per la Pesca (FEP) 2007-2013 – Misura 3.5 “Progetti Pilota” – Progetto denominato “Studio per la realizzazione del Piano di Gestione e di Ripartizione dello sforzo di pesca per un razionale sfruttamento della risorsa vongole anche con interventi mirati di restocking e valorizzazione di specie alternative: (Aporrhais pespelecani e Nautica sp.) – Gargano Nord territorio Saccione-Vieste”. Progetto cod.: 41/OPI/10. Liquidazione 2^ anticipazione al Consorzio di Gestione e Valorizzazione dei Molluschi Bivalvi del Compartimento Marittimo di Manfredonia – “Gargano Molluschi”.

 

Fonte: Statoquotidiano

La pesca è condannata a morire

Pubblicato il: 23 gen 2015 - Da Webmaster

L.Stabilità, Stefàno: “per imprenditori ittici soli 16 euro”

“Questa è la somma prevista dalla Legge di Stabilità per gli imprenditori della pesca”

imprenditori della pesca

Roma “Possono bastare 16 euro per ogni singolo imprenditore ittico per investire e recuperare gli effetti della drammatica crisi di redditività in atto? Questa è la somma prevista dalla Legge di Stabilità per gli imprenditori della pesca, una delle principali vocazioni produttive delle nostre regioni meridionali, che viene così lasciata morire”. È la denuncia del senatore Dario Stefàno in una interrogazione al ministro Martina a cui chiede come intende rispondere a questa emergenza che rischia di ipotecare il futuro di un intero settore, vitale per le economie costiere del nostro territorio.

“La Legge di stabilità – prosegue Stefàno – come fra l’altro ha ben evidenziato in una recente intervista il presidente della Lega Pesca, Ettore Ianì, ha dimezzato la dotazione finanziaria per la pesca, consolidando una pessima prassi che a partire dal 2000 ha ridotto progressivamente dell’80% i fondi statali destinati al settore. Una situazione inaccettabile che ha acuito la crisi che oggi espone sempre più al tracollo migliaia di imprese e alla perdita di lavoro i membri degli equipaggi”.

“D’altra parte, anche sul fronte degli investimenti nel settore – prosegue ancora Stefàno – è da ritenersi gravemente fallimentare il bilancio della capacità di spesa dei fondi europei del FEP, circostanza allarmante in presenza di così consistenti riduzioni dei fondi statali, se è vero che, considerata anche la quota nazionale, il totale dei mancati investimenti e delle risorse andate in fumo ammonta alla cifra impressionante di 75,2 milioni di euro, di cui 55,2 milioni nell’anno 2014”.

“E’ urgente un’azione di rafforzamento della Direzione generale Pesca e Acquacoltura per mettere operatori ed imprese in grado di adempiere agli obblighi della nuova Politica Comune della Pesca e consentire alle imprese italiane di giocare sul mercato europeo senza svantaggi competitivi con le flotte di altri Paesi”.

“Peraltro – sottolinea Stefàno – è stata disattesa la risoluzione 7/00472, sottoscritta all’unanimità dalla Commissione Agricoltura della Camera a settembre scorso, che impegnava il governo a prevedere nella legge di stabilità sufficienti dotazioni per procedere all’attivazione degli strumenti del programma nazionale e a rafforzare la struttura ministeriale”.

“Vorremo sapere dunque dal Ministro – conclude Stefàno – se e come intende dare seguito a quella risoluzione per porre rimedio alla completa assenza di attenzione nei confronti della pesca, che viceversa è destinata a morire”.

 

Fonte: Statoquotidiano

Museo del Mare Manfredonia

L’Assemblea dei soci del Centro Cultura del Mare A.P.S di Manfredonia riunitasi il giorno 8 gennaio 2015 ha eletto il nuovo Consiglio Direttivo, così composto: Giovanni Simone, Matteo Starace, Michele Tomaiuolo, Antonio Rucher, Nicola Orabona, Raffaele Gramazio e Libera Disanti.
Per il quadriennio 2015-2018 il Consiglio Direttivo all’unanimità ha nominato: Giovanni Simone Presidente, Matteo Starace Vicepresidente e Michele Tomaiuolo Segretario-Tesoriere.
Il neoeletto Consiglio Direttivo ringrazia il presidente e i consiglieri uscenti per il buon lavoro svolto e conferma che al primo punto della programmazione porrà l’apertura del Museo del Mare a Manfredonia.

Presidente Centro Cultura del Mare A.P.S.
Giovanni Simone

Puglia:2014, morte in mare 100 tartarughe

Pubblicato il: 26 dic 2014 - Da Webmaster
Esemplare Caretta Caretta ritrovato morto sulla spiaggia a Manfredonia (ph: statoquotidiano)

Esemplare Caretta Caretta ritrovato morto sulla spiaggia a Manfredonia (ph: statoquotidiano)

(ANSA) – BARI, 24 DIC – Più di 100 esemplari di tartarughe marine trovate morte sul litorale da Zapponeta (Foggia) a Monopoli (Bari), ai quali va aggiunta la carcassa di un’altra tartaruga rivenuta nei giorni scorsi sulla spiaggia di ‘Pane e pomodoro’ a Bari: è il dato del 2014 reso noto dal Centro recupero tartarughe marine di Molfetta (Bari), e definito ‘catastrofico’ dal responsabile della struttura, Pasquale Salvemini, del Wwf. I decessi, si spiega in una nota, sono “certamente avvenuti per mano dell’uomo”.

 

Fonte: Statoquotidiano