Manfredonia ha detto NO a Energas

Pubblicato il: 14 nov 2016 - Da Webmaster

Una grande affluenza, il NO al 96,02%, il SI al 3,98% hanno reso evidente e netta la volontà di Manfredonia nei confronti dell’Energas.

Il popolo di Manfredonia, memore anche degli oltraggi subiti nel passato dal suo territorio, ha dato testimonianza di alto senso civico e di amore e cura per la sua terra. GRAZIE.

A coloro che non si sono potuti recare alle urne e a chi non ha voluto invece andarci, diciamo che la battaglia è lunga e ci saranno di certo altre e diverse occasioni.

A quelli che hanno votato SI diciamo che ci saranno motivi e tempo per potersi ricredere. Del resto siamo tutti di Manfredonia.

Questo innegabile successo, come tutte le vittorie, può avere molti padri. Tuttavia invitiamo i partiti politici, i sindacati e le cooperative ad una più puntuale ed intensa partecipazione alle lotte che ancora ci attendono. Più disponibilità, più impegno, più attenzione verso il futuro della nostra città!

Ringraziamo, infine, S. E. Mons. Michele Castoro, così attento e sollecito ai problemi e ai bisogni della sua Diocesi, il Sindaco e l’Amministrazione comunale, i Movimenti, le Associazioni, i tanti singoli cittadini che, con il loro impegno, hanno reso possibile questo importantissimo risultato. Viva Manfredonia!

 

COMITATO NO ENERGAS

Venerdì 11 Novembre Sit-in NO ENERGAS

Pubblicato il: 11 nov 2016 - Da Webmaster

sit-itUn sit-in dimostrativo nella Piazza centrale, quella appunto del Popolo, per dimostrare formalmente per l’ennesima volta il diffuso dissenso di Manfredonia all’installazione del deposito Energas, il più grande d’Europa. Istituzioni, comitati, gruppi politici, associazioni, parrocchie e liberi cittadini si danno appuntamento domani alle ore 19 per gridare simbolicamente “NO” ed avviare la lunga maratona del referendum in programma domenica 13 novembre dalle ore 8 alle ore 22.

L’appuntamento sarà un’agorà pubblica, sintesi dell’aspra ed intesa battaglia che la città sta combattendo tanto sul fronte politico quanto su quello burocratico. Un momento di democrazia partecipata, ad avvalorare la scelta dello strumento del referendum, dove ribadire i validi motivi di questa netta presa di posizione nei confronti di una proposta distante anni luce dalla volontà di Manfredonia e dalla sua prospettiva di  sviluppo concreto e sostenibile. Non di secondo piano, gli elevati danni ed i pericoli che un tale impianto può comportare ad un territorio già pesantemente martoriato dall’Enichem.

Si scende TUTTI insieme in Piazza del Popolo perchè #IOsonomanfredoniaNO ed al #referendum13novembre voto #NOENERGAS!

Bugie, contraddizioni e …panettoni

Pubblicato il: 03 nov 2016 - Da Webmaster

comitato-noenergasQuesti sono i dati comunicati dall’allora Isosar ora Energas, riguardanti i posti di lavoro durante il periodo di cantierizzazione del deposito di GPL ENERGAS:  “Per quanto attiene  l’impatto occupazionale dei lavori di costruzione può dirsi […] che la realizzazione del progetto, nella sua interezza, comporterà un impegno di circa 36 mesi durante i quali si prevede una presenza media pari a circa 20 unità lavorative/giorno con punte anche superiori alle 50 unità lavorative/giorno ripartite sulle diverse aree di intervento. A parte alcune tipologie di lavori per i quali necessariamente dovrà farsi ricorso a ditte fiduciarie in ragione dell’elevata specializzazione dei lavori stessi, è intendimento della società, per quanto ragionevolmente possibile, affidare l’esecuzione dei lavori a personale e ditte locali”(Nota non tecnica, pag.20, progetto Isosar).

L’impianto Energas/Q8  riproposto nel 2013 è nella sostanza identico a quello presentato nel 1999, tra l’altro bocciato dai Ministeri competenti.

Quanto affermato di recente dal responsabile della società (aumento alquanto elevato degli addetti alla cantierizzazione) contrasta vistosamente con quanto affermato sopra.

Ovviamente, tutto per fini opportunistici.

Sipontini non lasciamoci prendere in giro.

 

Al Referendum del 13 NovembreVOTA  NO

 

Comitato  NO Energas

Ing. Matteo  Starace

“A QUESTA NUOVA ECONOMIA SOSTENIBILE NON GIOVA IL MEGADEPOSITO”

legambiente-no-energasSolo attraverso un secco “no” ad Energas Q8, Manfredonia potrà seguire la sua vocazione naturale ecosostenibile

Foggia. «Il progetto di realizzare un mega deposito di Gas di Petrolio Liquefatto (GPL), “stravolgendo” la portualità del Golfo e le aree naturalistiche delle paludi sipontine, è una grave provocazione della multinazionale dell’oro nero Q8. Manfredonia ben conosce i danni da inquinamento, e ne sta già pagando pesantemente le conseguenze in termini di danni alla salute umana e all’ecosistema». Così Legambiente ribadisce il suo “no” all’impianto Energas nella città del Golfo.

Dallo scoppio della colonna di arsenico a Manfredonia, di cui si sono celebrati i 40 anni (#arsenico40) qualche giorno fa, la storia del Golfo è stata segnata dal declino industriale. Oggi, invece, questa città, seppur con molti sforzi, sta recuperando la sua vera forza e identità economica, fondata sulle attività marine e costiere, sul turismo, cultura, storia e sulle vocazioni ambientali. A questa nuova economia sostenibile, dunque, non giova il megadeposito.

Il GPL, inoltre, combustibile fossile, inquinante come ogni altra fonte energetica proveniente dal petrolio, rientra fra le fonti energetiche ormai in declino, essendo oltretutto in contrasto ai principi ratificati dal Parlamento Europeo di COP21, che pone l’obiettivo di contenere al di sotto dei 2 gradi la temperatura del Pianeta, riducendo l’uso di fonti fossili. Proprio la Conferenza sul clima di Parigi del 2015, a fronte del cambiamento climatico che rappresenta una minaccia urgente e potenzialmente irreversibile per le società umane e per il pianeta, vincola i Paesi ad accelerare la riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra attraverso la massima cooperazione.

«Manfredonia, già violentata dall’attività del petrolchimico EniChem e dalle scorie ancora presenti nel SIN, di cui Legambiente si sta occupando, non deve vivere un altro declino. Le ragioni del “no” ad Energas Q8 a Manfredonia riguardano anche la pericolosità dell’impianto (classificato a rischio rilevante) sia per lo stoccaggio sia per il trasporto via mare e via terra (e ferrovia) del combustibile: l’incidente ferroviario di Viareggio del 29 giugno 2009, con i suoi 33 morti, ne è un esempio concreto. In più ci sono fortissime perplessità sui procedimenti e le sostanze pericolose per la vita del mare per la “rigassificazione”. Inoltre tutto il territorio di Manfredonia è classificato come zona sismica di livello 2, ossia appena sotto il livello massimo di pericolosità, in cui possono verificarsi forti terremoti e onde anomale» dichiarano Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, e Gianfranco Pazienza, coordinatore circoli Legambiente del Gargano.

Solo attraverso un secco “no” ad Energas Q8, Manfredonia potrà seguire la sua vocazione naturale ecosostenibile. Le società e le Comunità più evolute la stanno intraprendendo – specie dopo la crisi dei vecchi modelli industriali – guardando con maggiore attenzione alle risorse naturali e alle risorse del territorio. Prime fra tutte, le produzioni ittiche (pesca e acquacoltura sostenibili), le produzioni agroalimentari, dei processi produttivi e distributivi a basso impatto per i produttori locali (a Km zero), della valorizzazione della cultura locale (glocal), della tutela e fruizione delle bellezze artistiche, architettoniche, archeologiche e paesaggistiche della Comunità locale.

Fonte: Statoquotidiano

 

comitato-noenergasManfredonia. Si è costituito a Manfredonia il COMITATO “NO ENERGAS” per il referendum comunale consultivo – previsto per il prossimo 13 novembre – sull’insediamento del deposito Gpl e di qualsiasi altro impianto che “per dimensione, caratteristiche delle sostanze trattate e per il rischio di incidente rilevante siano comunque da considerarsi di tipo inquinante e quindi nocivi per l’ambiente e per la salute pubblica”.

Il comitato non ha alcuna appartenenza politica o partitica. È formato da cittadini appartenenti al mondo associativo.
Invitiamo tutti, i singoli i cittadini di qualsiasi orientamento politico, culturale e religioso; le associazioni tutte ed i partiti e movimenti politici tutti ad aderire al COMITATO “NO ENERGAS”.
Per aderire ed al fine di una partecipazione attiva alla campagna referendaria Vi invitiamo a comunicare la Vostra adesione (inviando i propri dati anagrafici, recapito domiciliare, mail e telefono) al seguente indirizzo: manfredonia@comitatonoenergas.it

Raccolte le adesioni indiremo una assemblea pubblica con la partecipazione di tutti gli aderenti al COMITATO “NO ENERGAS”. La partecipazione al Comitato è manifestazione di una concorde volontà di essere uniti in tutte le espressioni politiche, culturali, economiche, religiose della nostra città, contro gli insediamenti a rischio di incidente rilevante nel territorio di Manfredonia, di cui l’ENERGAS rappresenta il più immediato pericolo.

Presidente Matteo Starace
Tesoriere Francesco Zoccano
Segretario Innocenza Starace

 

Fonte: Statoquotidiano

michele-emilianoE’ intervenuto pur non essendo stato invitato, il presidente della provincia Michele Emiliano, ieri ad uno dei tanti incontri di riflessione organizzati dal comitato Arsenico40 per ricordare l’anniversario dello scoppio della colonna dell’arsenico.

“La grande industria – ha detto il presidente Emiliano – non ha mai portato fortuna. ha distrutto l’ambiente, il paesaggio, il mare, lasciando il nulla. Manfredonia lo sa bene, come lo sanno a Taranto e a Brindisi. L’idea dell’industria pesante che deve essere trasferita al sud era un’idea radicata e che qualcuno ancora coltiva. Manfredonia è un luogo della testimonianza, come l’incidente di 40 anni fa. Sono momenti in cui la Puglia e Manfredonia si riappropriano della dignità che è stata portata via. Questa storia deve finire: noi non siamo il luogo dove le cose che altrove non sono possibili, qui devono essere autorizzate. Compreso questo inutile deposito di gas che vogliono installare a Manfredonia e sul quale la Regione ha dato parere negativo. Mi auguro davvero che Manfredonia non ricasca sullo stesso errore del passato; mi auguro che questa iniziativa economica che non porta nulla al territorio, se non ulteriori pericoli, possa essere evitata. Il Governo dice sempre sì. Questo è un governo che quando deve creare disagi e danni all’ambiente è sempre in prima linea. E’ il governo delle trivellazioni, è il governo che fa funzionare l’Ilva facendo morire le persone. E’ il governo che si diverte a pensare che la crisi si risolve esibendo i diritti della gente”.

Al suo intervento è seguito quello del sindaco che ha affermato con fermezza che “Il tempo ci sta facendo capire l’impatto che il petrolchimico ha avuto sulla città e sulla salute dei manfredoniani. Finalmente è arrivato il momento per discutere su un tema che per troppo tempo è stato tenuto sotto traccia. La bonifica? Va avanti anche se a rilento, ma i risultati iniziano ad essere soddisfacenti. Energas? Sapete come la penso. Non cambio posizione in corsa. Piuttosto adesso voglio vedere la città se ci sostiene davvero. Ora bisogna vedere se i miei concittadini sono sensibili al problema. lo vedremo con il referendum”.

Foto Marilella Prencipe

Fonte: Manfredonianews

Consegna chiavi Museo del Mare

Pubblicato il: 11 set 2016 - Da Webmaster

consegna-chiavi-museo-del-mare-assessore-cinque-presidente-simoneFinalmente, dopo tanti anni di attesa  e incontri vari, finalizzati all’istituzione del Museo del Mare,

il Comune di Manfredonia,  il  22 luglio 2016,condeliberazione di Giunta Comunale n° 156,  ha messo a disposizione del Centro Cultura del Mare alcuni locali ubicati a piano terra dell’edificio scolastico sito in Manfredonia in viale Miramare(c/o Liceo Classico A. Moro), con accesso indipendente e non interferente con il suddetto istituto.

Il 6 settembre alle ore 10.30, presso l’ufficio dell’assessore Carlo Cinque, è avvenuta la consegna delle chiavi al Presidente pro tempore del Centro Cultura del Mare A.P.S., Giovanni  Simone, per permettere le necessarie operazioni di catalogazione dei beni, propedeutiche alla donazione in favore del Comune.

Come da accordi presi con il Sindaco, Angelo Riccardi, la gestione, con la firma della convenzione, sarà affidata per 9 anni al Centro Cultura del Mare con possibilità di tacito rinnovo per uguale periodo.

Il Centro Cultura del Mare si impegna, a titolo gratuito, a catalogare i materiali  in loro possesso e a gestire il nascente Museo del Mare.

Dopo la catalogazione, il presidente Giovanni Simone, affidatario di reperti di un centinaio di  donatori,  procederà alla loro  donazione al Centro Cultura del Maree successivamente alla firma della convenzione, l’associazione donerà tutto il materiale al Comune di Manfredonia.

consegna-chiavi-museo-del-mareLa nascita del Museo è un esempio indelebile per la nostra città, in quanto fortemente voluto dai sipontini.  In solo due mesi furono raccolte  ben 2720 firme a sostegno dell’iniziativa, promossa dall’allora Comitato pro Museo del Mare e consegnate all’Amministrazione Comunale il 16 dicembre 2003. Negli anni successivialtre 5000 firme si sono aggiunte alle precedenti, che non sono state trasmesse.

In data 13.06.2013, il Centro Cultura del Mare, sottoscriveva apposito protocollo di intesa con l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale per svolgere, sostenere e sviluppare tutte le attività necessarie per l’apertura, l’allestimento, la gestione e la promozione del “Museo del Mare” della Città di Manfredonia.

A tal fine sarà costituito, a breve, il comitato tecnico scientifico, formato da esperti e professionisti in campo museale.

 

Comunicato stampa Centro Cultura del Mare A.P.S

Sabato 30 luglio, ha preso il via la campagna nazionale promossa da Marevivo, in collaborazione con JTI, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, con il supporto del Sindacato Italiano Balneari e il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto, contro l’abbandono dei mozziconi di sigaretta in spiaggia e in mare. Sono due i momenti principali: l’installazione di posacenere da esterno presso gli stabilimenti balneari e l’operazione di pulizia delle spiagge libere ad opera dei volontari, esclusivamente maggiorenni.

Il Centro Cultura del Mare A.P.S di Manfredonia  ha segnalato a Marevivo l’adesione alla campagna nazionale di sensibilizzazione contro l’abbandono dei mozziconi di sigarette sulle spiagge  “Ma il mare non vale una cicca?” il Centro Turistico “Fontana delle Rose”, contrada di Mattinatella (Mattinata).

Il gestore del Centro Turistico “Fontana delle Rose” ha ben accolto l’iniziativa e ha preso in consegna un contenitore porta mozziconi da esterno e lo ha subito posizionato in un luogo frequentato da numerosi bagnanti. Al termine della campagna estiva, 10 settembre 2016, ai fini di una indagine statistica, comunicherà il quantitativo di mozziconi recuperati nel così detto “cenerino” per poi sommarlo a quelli raccolti nei 650 contenitori distribuiti nelle 15 regioni italiane.

Il Centro Turistico “Fontana delle Rose” si trovanel Parco Nazionale del Gargano – Puglia,su una luminosa e calda spiaggia, baciata dall’azzurro mare.Il suo nome deriva da un’antica sorgente naturale che sgorga dalle vicine bianche falesie.

Centro Cultura del Mare A.P.S. Manfredonia

energasManfredonia. CON recente delibera, il Consiglio comunale di Manfredonia ha deliberato che ”L’ art. 37 (Il Referendum) comma 1 dello Statuto Comunale nel testo vigente è abrogato ed è sostituito dal seguente: “Il Referendum mira a verificare la volontà generale sui problemi riguardanti interessi fondamentali della Comunità. Il Referendum ha carattere consultivo o abrogativo””.

”L’ art. 38 (modalità di svolgimento del Referendum) comma 5 dello Statuto Comunale nel testo vigente è abrogato ed è sostituito dal seguente: “I Referendum non possono aver luogo in coincidenza con altre operazioni elettorali comunali ed eventuali, qualora ammissibili, elezioni provinciali e circoscrizionali”.

”L’ art. 38 comma 7 dello Statuto Comunale nel testo vigente è abrogato ed è sostituito dal seguente: ” Il Referendum abrogativo è valido se vi partecipa almeno la maggioranza dei cittadini aventi diritto al voto. È approvata la proposta che ottiene la maggioranza dei consensi validamente espressi. Nessun quorum di partecipazione è previsto per la validità del referendum consultivo”;

La presente modifica statutaria, ai sensi dell’art. 6 comma 5 del D. L.vo 267/2000, entra in vigore decorsi trenta giorni dalla sua affissione all’Albo Pretorio online del Comune di Manfredonia.

ALLEGATO
n017 del 22072016

Fonte: Redazione Stato Quotidiano.it –

Lo scorso 14 giugno è entrato in vigore il regolamento numero 101 del 12/05/2016 emanato dal Ministero dell’Ambiente che disciplina le modalità di raccolta, di smaltimento e di distruzione dei prodotti esplodenti, compresi quelli scaduti e dei rifiuti prodotti dall’accensione di pirotecnici di qualsiasi specie, compresi quelli per le esigenze di soccorso. Attività che dovrebbero essere condotte nel rispetto delle norme in materia ambientale, di tutela della salute e dell’incolumità pubblica e di sicurezza sul lavoro.

Nel particolare, gli utilizzatori sono tenuti a restituire al distributore autorizzato gli articoli pirotecnici scaduti, in disuso o comunque non più suscettibili di uso e dovranno depositarli in appositi contenitori localizzati presso il distributore autorizzato. Il distributore raccoglie gratuitamente quelli inutilizzati, scaduti o non più suscettibili da ulteriore uso e ne deve assicurare il deposito presso il proprio punto vendita. Inoltre, è tenuto ad esporre informativa inerente il ritiro gratuito di tale prodotti. Il fabbricante e/o importatore degli articoli pirotecnici, dovrà assicurare, a sua cura e spese, il trasporto fino agli impianti di smaltimento presenti sul territorio nazionale.

Il regolamento si applica alle categorie di fuochi d’artificio che presentano bassi rischi (usati negli edifici di abitazione e spazi confinati), quelli a rischio medio da impiegare in spazi aperti, cosi come i fuochi professionali utilizzabili solo da persone con conoscenze specialistiche. Il provvedimento interviene anche sui pirotecnici teatrali ed altri articoli, chiarendo finalmente la gestione dei pirotecnici per esigenze di soccorso utilizzati nel settore nautico, i cosiddetti “fuochi natanti”, all’atto della loro scadenza e della necessaria sostituzione che, come già detto, vanno restituiti al venditore che è tenuto a riceverli gratuitamente.

 

 

Si precisa che per i residui inerti generati dall’accensione di fuochi di artificio all’interno di nuclei domestici o quelli giacenti su strade ed aree pubbliche o private ma comunque soggette ad uso pubblico, inclusi i litorali costieri si applica la disciplina dei rifiuti urbani del Codice Ambiente (D.Lgs. 152/2006 – parte I).

 

 

Manfredonia, 11.07.2016