Una serata sotto le stelle in riva al mare

Pubblicato il: 10 ago 2013 - Da Webmaster

GRUPPO ASTROFILI e CENTRO CULTURA DEL MARE A.P.S.

Il Gruppo Astrofili di Manfredonia, guidati dal Prof. Giovanni Fantetti e il Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale organizzano

Lunedì 12 agosto 2013 alle ore 21:30.
Una serata sotto le stelle in riva al mare

Lido Taumante viale dei Pini – Siponto

PERSEIDI

Picco di pioggia di meteore. Il massimo dell’attività delle Perseidi nel 2013 è previsto durante la
notte del 12 agosto 2013.
Le Perseidi è il nome di uno sciame di meteoriti. La “pioggia” è visibile da metà luglio di ogni anno, con il picco di attività tra il 12 e il 13 agosto.

Questo fenomeno fu registrato già dai cinesi nel 36 d.C., ma trovò spiegazione solo nel 1856, grazie all’astronomo italiano Giovanni Virginio Schiaparelli che riuscì ad associarlo ai detriti di una cometa, la Swift-Tuttle. Quando la Terra incrocia nella sua orbita i piccoli detriti e le polveri lasciati da questa cometa possiamo osservare le più famose meteore dell’anno.
Durante il picco, il tasso di meteore raggiunge 60 o più per ora. Per chi vuole assistere a questo spettacolo e alla visione del cielo stellato con l’affascinante pianeta Saturno, i telescopi del Gruppo Astrofili Manfredonia saranno posizionati presso il Lido Taumante dalle ore 22.00 del 12 agosto 2013.

Perseidi

Ingresso libero

Il Gruppo Astrofili di Manfredonia è presente su Facebook

logo aics

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, sono stati  distribuiti su oltre 400 spiagge italiane 100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.

 

Si è conclusa  l’iniziativa  nazionale denominata: “Ma il mare non vale una cicca?, promossa da Marevivo, in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial dell’edizione di quest’anno l’attore Cesare Bocci.

 

Alla manifestazione svoltasi il 3 e 4 agosto 2013  a Manfredonia ha aderito il Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale.

 L’Amministrazione Comunale, l’Associazione Nazionale Carabinieri e l’AICS Provinciale hanno condiviso con il Centro Cultura del Mare A.P.S questa campagna di salvaguardia ambientale.

Sulle spiagge sipontine sono stati distribuiti più di 800 posacenere ecologici al fine di preservare il litorale del Golfo dall’inquinamento provocato da mozziconi di sigarette e per lanciare un messaggio di educazione ambientale finalizzato alla tutela dei beni comuni, quali il mare e le spiagge.

L’iniziativa vuole anche sensibilizzare i fumatori ad un comportamento responsabile ed eco-sostenibile.

A  Manfredonia sono stati coinvolti: Sabato 3 Agosto 2013 il Lido Tricarico, Marina Boat Service Guglielmi  c/o Cala Diomede e la Spiaggia Libera- Castello;

Domenica 4 agosto 2013 – Manfredonia – Località Siponto: Lido Taumante e la Spiaggia Libera.

Durante la distribuzione dei posacenere, abbiamo notato con nostra grande soddisfazione, la presenza di porta mozziconi di sigarette sotto gli ombrelloni  dei lidi che hanno aderito alla campagna promossa da Marevivo “Ma il mare non vale una cicca?”, a testimonianza di una maggiore sensibilità nel rispetto dell’ambiente.

La salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo  passa anche dai comportamenti e dalle azioni che compiamo quotidianamente. Gettare nel mare, sulla sabbia,  per strada o su un prato, qualsiasi tipo di rifiuto produce in ogni caso dei disagi o dei danni ambientali veri e propri.

itinerario-mozziconi-sigaretta-zoom-basilicaStimando circa 6 cicche per ogni posacenere distribuito, a Manfredonia nei due mesi estivi, si eviterà che sulla spiaggia o in acqua finiscano circa 288.000 filtri di sigarette equivalenti ad una   fila di mozziconi  lunga circa 5 Km, che coprono senza soluzione di continuità la distanza dalla località “Acqua di Cristo” fino alla Basilica di Siponto.

Si ringraziano  gli amici simpatizzanti del Centro Cultura del Mare A.P.S. che hanno collaborato nella distribuzione dei posacenere tascabili: Cristina Cerulli, Guido Pietroluongo, Libero Quitadamo e Alessandro Policastri.

Ci auguriamo che questa iniziativa porti tutti i cittadini che sentono il senso di appartenenza al proprio territorio a riflettere sulla necessità di riservare una maggiore attenzione per avere la città in cui viviamo più pulita e decorosa.

In considerazione della positiva accoglienza dei cittadini e/o turisti, la distribuzione è continuata nei giorni a seguire.

Anche quest’anno non è venuta meno la piena condivisione dell’Amministrazione Comunale.

Il Centro Cultura del Mare A.P.S come atto simbolico per l’attenzione manifestata dal Sindaco  Angelo Riccardi gli ha consegnato n°50 posacenere tascabili da distribuire a tutti i componenti la Giunta e il Consiglio Comunale.

Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.

“Abbiamo la Terra non in eredità dai genitori, ma in affitto dai figli”.

(proverbio indiano).
A cura del Centro Cultura del Mare A.P.S.

 

Guarda le foto dell’evento

 

Siglato l’accordo tra Comune e Capitaneria per assicurare a bagnanti e diportisti la necessaria sicurezza in un periodo dell’anno durante il quale le nostre spiagge e il nostro mare pullulano di persone in cerca di refrigerio, ma non sempre ferrate in materia di sicurezza e rispetto dell’ambiente.

Motovedetta guardia costiera

Nel periodo più caldo e di maggiore affluenza turistica, sulla nostra costa aumentano le richieste di intervento. E’ di questi giorni la firma della convenzione tra la Capitaneria di Porto ed il Comune di Manfredonia per potenziare la vigilanza ed il controllo delle attività che si svolgono lungo tutto il nostro litorale costiero.

La considerevole mole di bagnanti e frequentatori tanto delle spiagge quanto del mare richiede una tutela maggiore per la sicurezza della navigazione, dei bagnanti stessi, oltre al necessario e dovuto rispetto per l’ambiente marino. Di qui la considerazione dell’opportunità, condivisa dal Comune e dalla Capitaneria, di fissare una convenzione atta al potenziamento delle attività di vigilanza lungo il territorio costiero nel corso della stagione estiva.

Un’azione di controllo, che verrà eseguita dal personale della Capitaneria di Porto manfredoniana, durante la quale accanto a quella più semplice attuata in forma repressiva (verso chi mette in pericolo la vita umana e l’ambiente marino in generale), si affiancano la sensibilizzazione, la prevenzione e l’informazione.

E’ ora compito del personale impiegato nel servizio di vigilanza: relazionarsi con i bagnanti, i diportisti e tutti coloro che fruiscono del mare e delle spiagge, per richiamare l’attenzione sulle maniere in cui si mostra rispetto per l’ambiente marino e costiero; descrivere la disciplina e l’uso del demanio marittimo, quando queste sono connesse alle attività turistiche e balneari della nostre spiagge; spiegare le norme che consentono una navigazione sicura ai diportisti; illustrare le ordinanze della Capitaneria di Porto di Manfredonia, della Regione Puglia, nonché le norme del Parco Nazionale del Gargano.

Nella convenzione siglata il 26 luglio scorso si pone l’accento anche sulla divulgazione del Numero Blu 1530: un riferimento importante e che consente di ottenere una subitanea e ferrata risposta alle situazioni di emergenza che si possono verificare.

Una sorta di sinergia tra istituzioni, dunque, per garantire il potenziamento di un servizio indispensabile lungo la costa sipontina. “Possiamo considerarlo a buon titolo come un atto di fiducia reciproca – ha affermato il Sindaco Riccardi – perché queste sono risorse che mettiamo a disposizione con la certezza di ottenere la garanzia della tutela delle nostre acque ed il rispetto delle regole di comportamento, sapendo in tal modo di preservare l’ambiente e le risorse marine”.

L’Assessore Michele Gallifuoco ha espresso soddisfazione per i rinforzi che sono già in campo, o in mare a dir si voglia, restando pienamente operativi sino al 10 settembre prossimo e nonostante il periodo di contenimento drastico dei costi. “Al fine di favorire un sempre maggiore controllo di tutto il territorio comunale, abbiamo inteso rafforzare sensibilmente le attività di vigilanza costiera attraverso il supporto della Capitaneria di Porto. Ciò servirà a garantire un maggiore monitoraggio – ha spiegato Gallifuoco – di tutto il territorio comunale e la difesa del nostro prezioso patrimonio naturale. L’attenzione dell’Amministrazione Comunale è altissima, l’accordo firmato con il Comandante Francesco Staiano intende garantire ancora maggiore sicurezza ai concittadini ed ai turisti che scelgono le nostre spiagge”.

Fonte: Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

Al centro del colloquio il problema delle operazioni, infinite e misteriose, di bonifica del sito ex Enichem di Macchia alle porte di Manfredonia. Il Ministro Orlando si è impegnato ad ordinare gli opportuni interventi.

Stabilimento ex-enichem

Si è tenuto ieri a Roma, nella sede del Ministero dell’Ambiente, l’incontro tra il Ministro Andrea Orlando e il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che avrebbe dovuto tenersi a Manfredonia nel corso di una visita del Ministro poi saltata per improvvisi urgenti obblighi di governo. Si era trattato solo di un rinvio.

L’argomento dell’incontro, vale a dire la bonifica del sito ex Enichem di Macchia alle porte di Manfredonia, affacciato sul mare del golfo, era ed è particolarmente delicato e importante per le implicazioni di vario ordine che richiama, per non avere la massima attenzione anche da parte dell’autorevole rappresentante del Governo.

Un problema che presenta non poche ombre e perplessità sulle quali il Sindaco Riccardi ha posto la sua riflessione, da tempo preoccupato per le possibili ripercussioni sul territorio e sulle popolazioni che il prolungarsi delle operazioni di bonifica possono creare e attivare.

Perplessità e preoccupazioni alimentate da reticenze della società che sta svolgendo le opere di bonifica e dalla mancanza di dati certi e documentati da parte di enti che al contrario dovrebbero monitorare costantemente l’attività di bonifica in quel sito.

Nel corso dell’incontro col Ministro Orlando, col quale era presente il Direttore Generale del Ministero, l’avvocato Maurizio Pernice, il Sindaco Riccardi accompagnato dal consulente legale Peppe Macchione, e alla presenza dell’Onorevole Michele Bordo, ha rinnovato le sue forti preoccupazioni sul modo e sui tempi di svolgimento delle opere di bonifica. A dimostrazione di tanto, Riccardi ha ricordato la “scoperta” di una grande discarica risalente ai primi anni di attività dello stabilimento Anic, poi Enichem, tenuta scientemente celata ed esclusa dai piani di bonifica del sito, e l’esclusione da qualsiasi intervento dell’area del mare antistante lo stabilimento dismesso agli inizi degli anni novanta. Situazioni che fanno emergere gravi responsabilità sulle quali lo stesso Direttore Pernice non ha saputo fornire esaurienti giustificazioni.

“Non è pensabile ritenere che Syndial o la stessa Eni – ha rimarcato Angelo Riccardi – non sapessero di quella discarica, e i vari enti preposti si siano disinteressati del mare nel quale, secondo indagini svolte dall’Istituto ISMAR di Venezia, vi è presenza di sostanze inquinanti”. Il primo cittadino manfredoniano ha pertanto chiesto urgenti interventi per chiarire ogni aspetto di una situazione nebulosa che alimenta giustificate preoccupazioni.

Il Ministro Orlando ha seguito con grande attenzione le problematiche rappresentate e si è riservato di effettuare le opportune verifiche, per poi avviare le azioni necessarie azioni volte a chiarire ogni aspetto della imbarazzante questione e arrivare rapidamente alla conclusione della bonifica.

Fonte: Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

Spiagge libere dai mozziconi con la campagna

“Ma il mare non vale una cicca?”

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, saranno distribuiti su oltre 400 spiagge italiane
100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.
Testimonial d’eccezione l’attore Cesare Bocci.

Il Centro Cultura del Mare Associazione di Promozione Sociale di Manfredonia, sempre in prima linea in tema di salvaguardia e protezione dell’ecosistema e della biodiversità marina ha confermato anche quest’anno l’adesione alla lodevole iniziativa dell’Associazione Ambientalista di Marevivo “Ma il mare non vale una cicca?”

L’Amministrazione Comunale di Manfredonia e l’Associazione Nazionale Carabinieri condividono con il Centro Cultura del Mare A.P.S. questa campagna di salvaguardia ambientale contro l’abbandono dei mozziconi di sigarette sulle spiagge e in mare.

Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta.

Nelle giornate del 3 e 4 agosto 2013, i volontari del Centro Cultura del Mare A.P.S. e dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Manfredonia distribuiranno ai bagnanti frequentanti alcuni Lidi di Manfredonia e Siponto dei posacenere tascabili, lavabili e riutilizzabili.

Per l’Amministrazione Comunale sarà presente l’ Assessore all’ Ambiente Michele Gallifuoco che ha assicurato piena collaborazione.

Leggi tutti i dettagli dell’evento e le spiagge coinvolte in puglia

 

 

 

Logo marevivoCOMUNICATO STAMPA

Il 3 e 4 agosto, grazie all’iniziativa di Marevivo, saranno distribuiti su oltre 400 spiagge italiane 100 mila posacenere tascabili: un gesto di responsabilità per proteggere i nostri litorali.
Testimonial d’eccezione l’attore Cesare Bocci

Roma, 23 luglio 2013 Una fila di mozziconi lunga come oltre 83mila auto, che coprono senza soluzione di continuità la distanza Roma-Bologna, sono state raccolte e risparmiate al mare e alla spiaggia con la campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, giunta, quest’anno, alla quinta edizione consecutiva.
Posare la cicca nel posacenere piuttosto che abbandonarla sulla sabbia è un gesto semplice per risparmiare ai nostri mari anni di inquinamento: basti pensare che vanno da uno a cinque quelli necessari a smaltire un singolo mozzicone di sigaretta.

 

Anche quest’anno saranno 100 mila i posacenere – tascabili, lavabili e riutilizzabili – distribuiti in occasione della quinta edizione della campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, promossa da Marevivo, in collaborazione con JT International SA (JTI) e realizzata con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, del Corpo delle Capitanerie di Porto e il supporto del SIB – Sindacato Italiano Balneari. Testimonial dell’edizione di quest’anno Cesare Bocci, l’attore di cinema e teatro, che ha riscosso grande successo nel ruolo di Mimì Augello ne ‘Il Commissario Montalbano’.

 

I mille volontari, guidati dall’associazione Marevivo, saranno all’opera lungo gli oltre 8 mila Km di coste italiane il weekend del 3 e 4 agosto per sensibilizzare i bagnanti di oltre 400 spiagge italiane. I 100mila posacenere saranno accompagnati da un opuscolo informativo sui tempi di degrado in mare di alcuni oggetti che fanno parte della vita di tutti i giorni, tra cui lattine, accendini, bottiglie di vetro e di plastica.

 

Stimando circa 6 cicche per ogni posacenere, l’iniziativa eviterà che sulla battigia o in acqua finiscano 600.000 filtri al giorno. L’effetto complessivo delle quattro edizioni passate ha portato, infatti, a quasi dieci milioni di cicche risparmiate finora al mare e alla spiaggia (dato ottenuto calcolando un consumo medio di 12,7 sigarette per fumatore – dati Istituto Superiore Sanità).

 

Utilizzare il posacenere portatile per la raccolta di mozziconi vuol dire anche ridurre i fattori di rischio per la sopravvivenza di cetacei, tartarughe, uccelli marini e pesci che popolano i nostri mari, già messi in pericolo dalle migliaia di rifiuti di vario genere abbandonati ogni anno.

 

La campagna “Ma il mare non vale una cicca?”, partita nel 2009, negli anni ha visto crescere notevolmente il numero delle spiagge e delle aree marine protette coinvolte, isole comprese. Per la quinta edizione spicca la collaborazione e la partecipazione attiva di diversi Comuni, che si sono fatti promotori dell’iniziativa sul proprio territorio.

 

In Italia, con un totale di 10,6 milioni di fumatori attivi nel 2012 (Dati ISS 2012), un comportamento attento all’ambiente può generare un effetto positivo a catena: se stimiamo che un fumatore medio usi regolarmente il posacenere, riutilizzandolo una volta svuotato, ben 1,2 milioni di sigarette troverebbero posto ogni giorno tra i rifiuti anziché in spiaggia o per le strade delle città.

 

Il mare è un elemento fondamentale per la vita dell’uomo. Per questo dobbiamo proteggerlo non solo con serie e costanti politiche di tutela ma anche cercando di promuovere la normalità di piccoli gesti che possono costituire un grande aiuto nella conservazione di un bene così prezioso. Non posso quindi che appoggiare con grande convinzione questa campagna di Marevivo in quanto si pone un obiettivo tanto preciso quanto fondamentale: promuovere nei cittadini comportamenti consapevoli ed eco-sostenibili nella gestione e cura del nostro ambiente di vita, qualunque esso sia, mare compreso. Piccole singole azioni per ottenere un grande risultato collettivo”, ha sottolineato il Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando.

 

Marevivo da sempre porta avanti campagne per promuovere comportamenti sostenibili – spiega Carmen di Penta, direttore generale dell’associazione ambientalista – e ‘Ma il mare non vale una cicca?’ fa proprio questo, cioè ricorda a tutti quanto sia cruciale il ruolo di ciascuno per la tutela dell’ambiente e in particolare del mare. Siamo arrivati ad oltre 400 spiagge coinvolte e riceviamo sempre più richieste di adesione da parte di Comuni, proloco e associazioni sul territorio, formate soprattutto da giovani: per noi è un segnale molto importante. Ad ogni edizione, nonostante migliaia di volontari, di posacenere distribuiti e un impegno crescente, torniamo a chiedere a voce alta: MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?”

 

Tutti dobbiamo assumere comportamenti rispettosi dell’ecosistema e per ottenere questo risultato basta partire dai piccoli gesti quotidiani. Per questo l’iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ è così importante, e siamo lieti di essere partner di Marevivo per la quinta edizione consecutiva. La distribuzione di posacenere tascabili è un’attività che JTI svolge durante tutto l’anno, sia nelle località turistiche che nelle principali città italiane, per contribuire a sensibilizzare i fumatori sulla  tutela dell’ambiente che ci circonda. Fino ad oggi abbiamo distribuito circa 4 milioni di posacenere tascabili, e intendiamo sviluppare ulteriormente questo programma”, ha dichiarato PierCarlo Alessiani, Presidente e Amministratore Delegato di JT International Italia.

 

“Sono certo che nessuno di noi butterebbe mai un mozzicone di sigaretta nel proprio salotto o a casa di amici, eppure a troppa gente viene spontaneo lasciare le cicche per strada, un gesto che in estate si trasforma con altrettanta naturalezza nell’abbandonarle sulla spiaggia. Per questo motivo ho aderito alla campagna ‘Ma il mare non vale una cicca?’, perché promuove un gesto semplice che può fare una grande differenza, per il mare ma in fondo per noi stessi. Perché il mare siamo noi ed è di tutti.” – ha commentato l’attore Cesare Bocci.

 

La campagna in sintesi:

oltre 400         spiagge coinvolte

3 e 4 agosto   date dell’iniziativa

100.000           posacenere tascabili distribuiti

1.000               volontari impegnati nella campagna

1,2 milioni      mozziconi raccolti nei posacenere tascabili

La guerra dei tartufi di mare

Pubblicato il: 25 lug 2013 - Da Webmaster

MVenus verrucosaANFREDONIA – Nelle tante scaramucce che costellano il mondo della pesca, ce n’è una anche che ha come oggetto del contendere il Tartufo di mare, che le varie marinerie chiamano in modo diverso nei rispettivi gerghi. A Manfredonia viene detto “noce” probabilmente per una certa somiglianza con il noto frutto terrestre. Comunque lo si chiami, si tratta di un pregiato mollusco bivalve protetto da una conchiglia molto solida, la cui carne è molto gustosa e perciò apprezzata dai consumatori che sono disposti a pagarlo anche a 20 euro al chilo. Può essere consumato cotto o crudo e si trova sui mercati tutto l’anno . I maggiori produttori sono Italia, Slovenia e Grecia.

Qual è allora la ragione del contendere? Un decreto ministeriale del 22 dicembre 2000 che stabilisce che dal primo giugno al 31 luglio la pesca dei molluschi bivalvi è sospesa ma solo quella effettuata con gli attrezzi specifici destinati alla cattura dei molluschi bivalvi che generalmente è un particolare traino che draga il fondo marino sabbioso. Una sorta di fermo biologico adottato dalle autorità governative per assicurare un respiro a quei frutti di mare e dunque consentirne la riproduzione per assicurare la continuità della specie.

Fin qui niente di nuovo e di strano. Solo che quei ricercati frutti di mare si trovano sui banchi di vendita delle pescherie anche nei mesi “proibiti”. Come mai? Si sono chiesti gli addetti ai lavori. C’è qualcuno dei pescherecci abilitati a quel tipo di pesca che aggira l’ostacolo del divieto ed esce a pescare ugualmente?

Alla Capitaneria di porto escludono questa possibilità. Rimangono sotto accusa le squadre di sub che battono il fondo del mare alla ricerca di quei molluschi che riescono a recuperarne anche per una trentina di chili a battuta.

Ma c’è un’altra via attraverso la quale viaggiano i tartufi di mare, ed è quella che ha come capolinea la Slovenia e la Grecia. Importarne è del tutto lecito così come consentita è la commercializzazione. Così come avviene per tantissime altre specie ittiche che magari vengono fatte passare per manfredoniane.

Il rilievo che viene mosso al commercio estero delle noci di mare, è che spesso vengono fatte passare come pescate nel golfo di Manfredonia. Il che legale non è. Quel che si chiede è che sia ben evidente la tracciabilità del prodotto. Un ostacolo aggirato con la dicitura del tutto generica “pescato nel mare Adriatico”.

Come la nuova cultura marinaresca inculcata dall’Europa insegna, alla base c’è, o meglio non è completamente recepita e praticata, quella presa di coscienza nei confronti di un bene, il mare e la sua fauna, in forte affanno e che solo la convinta e responsabile  partecipazione di tutti gli operatori del settore può rimettere sulla rotta giusta.

Fonte: Michele Apollonio

Il mare di Manfredonia è eccellente

Pubblicato il: 18 lug 2013 - Da Webmaster

Campioni mare manfredoniaOltre ai 26 punti regolarmente campionati dall’ARPA Puglia se ne aggiungeranno altri nella zona che va dall’Acqua di Cristo sino alla spiaggia Castello. Ci si è ulteriormente cautelati sincerandosi della bontà del mare in quello spicchio di costa, la risultanza è univoca e ben più che rassicurante.

Lo specchio d’acqua antistante la spiaggia Diomede, che va dalla spiaggia Castello alla località Acqua di Cristo, non è stata tenuta in conto tra le acque balneabili. Ciò non è dovuto affatto a cattivi parametri di escherichia coli e enterococchi intestinali, bensì ad una cartografia erronea.

Il tratto di mare in questione, infatti, è considerato come di pertinenza del porto e, escludendo che i bagnanti usufruiscono proprio di tale tratto di spiaggia, non è stato ritenuto necessario il campionamento delle acque. In realtà, come ben sappiamo, “è proprio questa la vera linfa vitale della stagione estiva per i bagni dei manfredoniani e dei numerosi turisti che gremiscono le nostre spiagge”, dice l’Assessore all’Ambiente del Comune di Manfredonia, Michele Gallifuoco.

Interpellata a tal riguardo, l’ARPA Puglia (Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente) ha dato riscontro affermando che “sulla base di un’analisi cartografica, la zona marino-costiera tra il Castello e la scogliera Acqua di Cristo non risulta tra quelle destinate alla balneazione dalla Regione Puglia ai sensi del D.Lgs. 116/2008, così come riportato nella Delibera di Giunta Regionale n.2467 del 16 novembre 2010”. Non sfugga, per giunta, che le aree ritenute non destinate alla balneazione sono quelle non considerate idonee a priori, come le aree portuali (come nel caso di specie), urbane, per presenza di scarichi d’acqua. “Non destinata alla balneazione” non equivale a “non balneabile”, c’è una differenza abissale, ma piuttosto alla destinazione d’uso.

Il Comune di Manfredonia si è attivato nei confronti della Regione Puglia, terminando di predisporre tutta la documentazione necessaria per ricorrere avverso la delibera di Giunta, ma nel frattempo ha inteso cautelarsi commissionando analisi di laboratorio effettuate dopo prelievo in quattro punti diversi compresi tra l’Acqua di Cristo e la spiaggia Castello. Analisi che, con buona probabilità, avrebbero dovuto essere svolte da altri soggetti, ma il Sindaco Riccardi è coscienziosamente responsabile della salute dei propri concittadini ed ha rotto ogni indugio rivolgendosi ad un laboratorio privato regolarmente accreditato.

I risultati non hanno tardato ad arrivare e dimostrano come in tutti i punti di prelievo gli enterococchi intestinali sono su valori inferiori ad 1, laddove il limite è 200; gli escherichia coli oscillano tra i 7 e gli 11 (nel dettaglio: 7 per i punti di prelievo 2 e 3, 9 per il punto 1 e 11 per il punto di prelievo 4), valori che desterebbero preoccupazione se fossero superiori ai 500. Se ne traggano le dovute ed argomentate considerazioni.

A ciò si aggiunga che, da quanto rilevabile dai dati ufficiali sul rapporto di maggio 2013 dell’ARPA Puglia ed in base al D.Lgs 30 maggio 2008 n.116, i 26 punti dove è già esistente un monitoraggio degli organi preposti danno una risultanza chiara ed univoca, che non si presta ad interpretazioni: la qualità delle acque di balneazione del litorale manfredoniano è da definire “eccellente”.

Fonte: Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)

Motovedetta guardia costieraSi sarebbe spiaggiato già morto il delfino della specie “tursiops truncatus” trovato a circa un chilometro ad est della Foce Schiapparo, nel Comune di Lesina. L’animale di circa due metri sarebbe morto da poche ore. Del caso si stanno interessando la Capitaneria di porto di Manfredonia e il circomare Vieste. A causare la morte potrebbe essere stata una rete da pesca.

Fonte: ManfreodoniaNews

Chiama il 1530E’ questo lo slogan del nuovo spot che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto ha realizzato per le emergenze in mare.

30 secondi per trasmettere un messaggio di sicurezza,

30 secondi per educare a stabilire un filo diretto tra le Capitanerie di Porto e quanti trovandosi in difficoltà in mare chiedono un pronto intervento alla Guardia Costiera.

1530 è la risposta – tempestiva e affidabile – alle emergenze in mare.

1530 è completamente gratuito e attivo 24 ore al giorno su tutto il territorio nazionale.

1530 è digitabile sia da rete fissa che da cellulare.

Perciò aiutaci ad aiutarti!

Per parafrasare un vecchio slogan: anche in mare una telefonata ti salva la vita. Chiama il 1530, chiedere aiuto non ti costa niente!

Fonte: ManfredoniaNews