Organizzatori e ospiti No Triv Manfredonia

Organizzatori e ospiti No Triv Manfredonia

Manfredonia – NO Triv Manfredonia: “partecipazione del pubblico inferiore alle aspettative”. E’ quanto comunica l’Ente dopo la manifestazione svoltasi il 6 ottobre contro le perforazioni petrolifere al largo delle Isole Tremiti “con musiche e balli, di sapore prettamente popolare, seguiti al pacifico corteo sfilato per le vie cittadine con la partecipazione delle istituzioni, rappresentative del territorio”.

“Tutti gli artisti che si sono esibiti gratuitamente (cosa di non poco conto) in Largo Baselice sono meritevoli di apprezzamento per la partecipazione attiva ad un evento che avrebbe potuto essere di ancora maggiore portata”. Sul palco: dalla giovanile ed elegante presentatrice Tiziana Gagliardi, la cui passione per un tema così delicato era palese e niente affatto forzata per “dovere professionale”, alla sempre acuta, nelle sue osservazioni, testimonial Vladimir Luxuria al genovese, e quindi uomo di mare, Francesco Baccini, dagli apprezzati garganici TerrAnima, nati dall’incontro di musicisti professionisti spinti dalla passione di riscoprire la musica popolare del Gargano, ai conterranei Tarantula Garganica, passando per il soprano Rosa Ricciotti.

“Tutti animati dal fuoco della musica come strumento per diffondere la protesta perché la musica è un linguaggio che trascende tanto i confini geografici quanto quelli storici. Impossibile imbrigliare la sua vocazione di libertà. La musica come strumento universale di denuncia, come forma di protesta, ma anche per non dimenticare diritti negati”.
“Un ringraziamento sincero – afferma il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – lo rivolgo agli organizzatori della manifestazione, encomiabili nello spirito che li ha animati portandoli a concludere quel cerchio aperto il 21 gennaio scorso a Monopoli e proseguito per Lesina, Termoli e le Isole Tremiti; ai cantanti che hanno accettato l’invito rivolto loro, mostrando quella sensibilità che spesso viene riconosciuta agli artisti, ma che, a volte, naufraga nel mare delle intenzioni; a tutti gli interpreti, che a vario titolo hanno prestato la loro opera per far sì che tutto si svolgesse nella massima tranquillità ed efficienza, così come è stato”.

Il primo cittadino sipontino non nasconde una punta di insoddisfazione: “Resta, al contempo, un pizzico di rammarico per la risposta non esaltante giunta dalla società civile. Difficile, interrogandosi, dare una risposta per capirne appieno le motivazioni. Non posso pensare che Manfredonia accolga con favore le trivellazioni e tutte le dinamiche che esse comporterebbero per il nostro territorio. Ritengo sia un dovere delle istituzioni, ma non solo, difendere l’ecosistema e resto convinto che ognuno debba svolgere la sua parte, in maniera pacifica, ma al tempo stesso forte e determinata. Al di là di tutto il messaggio lanciato al Governo è arrivato nitido e senza alcuna ombra di dubbio: decisioni così rilevanti per il benessere delle comunità non possono essere assunte senza la minima considerazione del volere delle popolazioni interessate”.

Guardia costiera

Controlli Guardia Costiera (st)

Manfredonia – SI è conclusa da pochi giorni l’operazione “Mare Sicuro 2012”, condotta dalla Capitaneria di porto di Manfredonia e dai propri uffici dipendenti che ha interessato tutti i porti e gli approdi dell’area garganica e della capitanata, compresi i relativi specchi acquei fino al limite del mare territoriale. L’operazione, dopo una fase preliminare, caratterizzata da una capillare attività informativa e divulgativa a favore degli operatori del mare, ha assunto connotazioni prettamente operative nel periodo compreso tra luglio e settembre.

In particolare, nei mesi da giugno a settembre, la Capitaneria di Porto ha coordinato complessivamente 57 soccorsi che hanno permesso di portare in salvo 119 persone e 40 unità navali. Tra gli interventi SAR effettuati meritano particolare menzione quelli condotti nella sola giornata di domenica 26 Agosto nelle acque antistanti il golfo di Manfredonia, dove un improvviso peggioramento delle condizioni meteo marine, con presenza di trombe d’aria, ha messo in difficoltà numerose imbarcazioni in procinto di affondare.

In tale occasione la Capitaneria di Porto dispiegò tutte le unità navali a sua disposizione mettendo in salvo in quella stessa giornata e nel giro di poche interminabili ore 6 imbarcazioni sulle quali erano imbarcate 14 persone tra cui tre bambini ed una donna incinta.

Oltre agli interventi di soccorso, durante l’operazione “Mare sicuro” sono stati compiuti 1412 controlli in materia di pesca, 1371 controlli presso le strutture balneari a tutela dei bagnanti, 991 controlli in mare per la tutela della sicurezza della navigazione e del rispetto delle norme in materia di tutela ambientale. Particolarmente significativa è stata l’attività di contrasto alle unità in navigazione sottocosta o stazionanti nell’area riservata alla balneazione, che ha consentito di redigere, a carico di indisciplinati diportisti, 39 illeciti amministrativi, a cui si sono aggiunte n.8 violazioni commesse da conduttori di acquascooter contravvenzionati per violazioni all’Ordinanza dell’Autorità Marittima.

Staiano conferenza

Un momento di una passata conferenza negli uffici della Capitaneria di Porto di Manfredonia (STATO@)

Presso le strutture balneari sono stati altresì rilevati n.43 illeciti connessi alla mancanza del servizio di salvamento o per assenza di strumenti o ausili previsti dalle Ordinanze
vigenti.

“Grazie alla intensa attività d’informazione e prevenzione, che ha caratterizzato l’intera operazione “Mare Sicuro”, ed alla presenza costante di uomini e mezzi lungo tutto il litorale di giurisdizione, non si sono registrati incidenti di rilievo pregiudizievoli per la pubblica e privata incolumità. Va così in archivio una stagione turistica che ancora una volta ha visto protagonisti gli uomini e le donne della Guardia Costiera di Manfredonia”, dice il comandante CP Francesco Staiano.

Fonte: statoquotidiano.it

Vista porto manfredoniaNuovi interventi per circa 143 mila euro per integrare e migliorare la gestione dei rifiuti in ambito portuale e dunque a terra e in mare, prodotti dai pescherecci. Li ha finanziati la Provincia di Foggia accogliendo apposita richiesta progettuale avanzata congiuntamente dal Comune di Manfredonia e dall’Autorità Portuale di Manfredonia.

“Si tratta di opere – rileva il Sindaco, Angelo Riccardiindispensabili per assicurare alle attività legate alla pesca e dunque ai suoi operatori, quegli standard di infrastrutture igienico sanitarie tecnologicamente avanzati funzionali al loro lavoro”.

Le installazioni riguarderanno i tre moli del porto commerciale e peschereccio, vale a dire levante, tramontana e ponente. “Sono opere che vanno ad aggiungersi – annota il Commissario dell’Autorità Portuale, Gaetano Falconea quelle strutturali riguardanti i medesimi moli, in corso di appalto per circa dieci milioni di euro”.

Nello specifico si tratta di tre impianti compatti per effettuare un pretrattamento delle acque raccolte dalla cassette nere dei pescherecci per poi scaricarle direttamente nella condotta fognaria senza pertanto l’ausilio del conferimento intermedio a terzi; di cassonetti scarrabili al fine di indurre i pescatori all’uso degli stessi per la raccolta di cordame in disuso, evitando perciò di abbandonarlo disordinatamente sui moli e spesso anche in mare; di bagni pubblici prefabbricati da installare sui tre moli in corrispondenza delle condotte idrica e fognaria e della rete elettrica, tra cui due WC monoblocco prefabbricato per utenti diversamente abili.

Per tali servizi sono stati finanziati una serie di settantadue cassonetti di varie dimensioni, scarrabili e fissi, di contenitori per oli esausti, per lo stoccaggio di batterie esauste; di un motocarro elettrico munito di vasca ribaltabile per RSU con dispositivo voltabidoni e voltacasssonetti. Per gli interventi di pulizia in mare è stato disposto l’acquisto di un battello ecologico a servizio dell’area portuale di Manfredonia.

“Impianti e attrezzature – spiega l’Assessore all’Ambiente e Sviluppo Sostenibile, Michele Gallifuocodi diretta e specifica utilizzazione da parte dei pescatori che voglio sperare sapranno apprezzare questi nuovi interventi e soprattutto utilizzarli nel modo migliore”.

Fonte: Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

Manifesto lavori di bonifica

L’appalto relativo alla bonifica dell’amianto nelle palificate del bacino Alti Fondali (st)

Manfredonia – ESTINTO il giudizio relativo al ricorso del 2008 della Decam s.r.l., contro il Comune di Manfredonia, e nei confronti di Dalena Eco-Trend s.r.l., per l’annullamento, previa sospensiva del verbale di gara n. 4 del 23 gennaio 2008 con il quale l’Amministrazione Comunale di Manfredonia ha aggiudicato la procedura di appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori di bonifica, per presenza di amianto, del porto alti fondali di Manfredonia e relativo monitoraggio e manutenzione dell’incapsulante alla ditta Dalena Eco – Trend (Trand) s.r.l.; nonché di ogni altro atto presupposto, antecedente, connesso e consequenziale del procedimento anche di estremi e contenuti sconosciuti.

Il ricorso risultava depositato il giorno 9 aprile 2008; con ordinanza n. 336 del 10 febbraio 2012 era stata dichiarata l’interruzione del giudizio, per l’intervenuto fallimento della ricorrente Decam s.r.l.. Prima del decreto del Tar Puglia di Bari “nessuna delle parti in causa ha presentato nuova istanza di fissazione di udienza”.

Come riferito i lavori sono comunque proseguiti, come la fase di protezione catodica delle palificate.

Fonte: statoquotidiano.it

Romeo di tullo

Il vicepresidente e responsabile commerciale della Gespo srl Romeo Di Tullo (archivio, stand Napoli @)

Genova – MDL Marinas, la più grande società di gestione di porti turistici in Europa, in occasione del Salone Nautico di Genova dà ufficialmente il via a Marina del Gargano, che gestisce grazie ad un accordo firmato lo scorso giugno, estendendo così il proprio network fino al Gargano, in Puglia. I vertici di MDL Marina del Gargano, durante l’incontro con la stampa di stamattina, hanno confermato i tempi di realizzazione del porto, attualmente già costruito al 85%, prevedendo la fine dei lavori entro marzo 2013 e l’apertura al pubblico per aprile.

Durante l’incontro MDL, che possiede e gestisce 21 porti turistici e cantieri in Inghilterra, in Spagna non lontano da Barcellona e in Italia, ha illustrato i dettagli del progetto. Il diportista che beneficia di un posto barca in una delle marine del Gruppo MDL, automaticamente gode degli stessi servizi e privilegi presso tutte le altre strutture associate, compresa quindi Marina del Gargano. Si tratta di un concept innovativo finalizzato a promuovere il turismo nautico itinerante, con l’obiettivo di offrire un servizio integrato alla clientela, affinché possa sentirsi “a casa” in ogni marina appartenente al network trovando sempre gli stessi elevati standard di qualità.

I clienti MDL potranno anche visitare Marina del Gargano gratuitamente, poiché la Marina entrerà a far parte della zona 3 nel Freedom Berthing Scheme (Piano di Attracco Libero) permettendo quindi la possibilità di attracchi illimitati per i membri del Club Outlook, il club associativo di MDL Marinas. I diportisti detentori di ancoraggio MDL di nuova e vecchia data potranno infine acquistare i posti barca a Marina del Gargano prima ancora che gli ancoraggi vengano lanciati sul mercato internazionale.

Jon Eads, Chief Operating Officer di MDL Marinas e Presidente di MDL Marina del Gargano, ha commentato: “Siamo lieti di essere stati scelti per dirigere Marina del Gargano. Siamo orgogliosi di presentare ufficialmente il porto durante il Salone Nautico di Genova, dettagliando i servizi forniti in questa nostra nuova ed entusiasmante area di sviluppo. L’espansione è per noi di MDL un grande passo avanti nel consolidamento della nostra posizione nel Mediterraneo e siamo impazienti di invitare i diportisti MDL a scoprire il nuovo porto turistico già dalla prossima primavera.”.

L’unicità del progetto risiede nelle stesse caratteristiche di Marina del Gargano che, alle porte del promontorio del Gargano, si distingue per la sua posizione geografica senza pari e l’eccellenza dell’offerta: più di 700 posti barca per imbarcazioni e super yacht fino a 60 metri. Ormeggi su speciali pontili galleggianti per garantire ancoraggi stabili e sicuri, oltre a una varietà di servizi e facilitazioni.

“Marina del Gargano è un’opportunità d’investimento unica – ha aggiunto Gianni Rotice, Presidente di GESPO, società pugliese costruttrice e finanziatrice del porto -. Il porto nasce da un’esigenza di ormeggi sul territorio ma anche come un elemento fondamentale per il rilancio del settore turistico di tutta l’area. L’impresa che stiamo per affrontare è ambiziosa, il porto sarà gestito per l’intera concessione da MDL Marinas. Marina del Gargano deve essere un’opportunità per promuovere lo sviluppo del territorio favorendo la crescita dell’indotto turistico. La presenza di MDL, gestore con esperienza 40ennale e con progetti futuri a lungo termine, garantisce che la nostra marina sarà un’eccellenza del diporto nautico mediterraneo aperta ai mercati internazionali.”. Per la realizzazione di Marina del Gargano, progettata con tecniche all’avanguardia e con le soluzioni costruttive più avanzate, sono stati investiti 54 milioni di Euro, 19 provenienti dal contratto d’area per Manfredionia e il resto impegnato da privati.


Marina del Gargano.
Situata nel Golfo di Manfredonia, Marina del Gargano è il nuovo porto turistico in grado di ospitare in transito e in maniera stanziale per tutte le stagioni imbarcazioni e super yachts fino a 50 metri, conta 700 posti barca per 270.000 mq di superficie totale. Incomparabile per posizione strategica e sicurezza meteomarina, fondali e qualità dei servizi, il Marina del Gargano costituisce un esclusivo polo d’attrazione e incontro per turisti e diportisti che vogliono visitare, vivere e godersi il Promontorio del Gargano o intraprendere itinerari e vacanze verso le vicine località internazionali quali la Croazia, la Grecia, e tutto il versante adriatico del Mediterraneo. L’impegno per la salvaguardia e l’integrazione con l’ambiente circostante sono alla base di tutto il progetto. Marina del Gargano aprirà al pubblico ad aprile 2013.


MDL Marinas
. La MDL ha svolto un ruolo chiave nello sviluppo dei porti turistici moderni e la società è diventata il più vasto gruppo europeo di porti turistici. La MDL possiede e dirige 19 porti turistici e cantieri in Gran Bretagna, situati in eccezionali località sulla costa occidentale e su quella meridionale, lungo il Tamigi e sulla costa orientale. Oltre ai porti in Gran Bretagna, la MDL possiede anche due porti turistici di prima qualità nel suo network mediterraneo: uno in Spagna (Sant Carles in Catalogna) e uno in Italia (Marina dei Cesari, a Fano). La terza località sul Mediterraneo, Marina del Gargano a Manfredonia, aprirà i battenti nella primavera del 2013.

Fonte: statoquotidiano.it

Caro Sindaco ti scrivo…

Pubblicato il: 09 ott 2012 - Da Webmaster

Vendita pescePesci. Sono quelli che i cittadini di Manfredonia non hanno trovato sopra i banconi, dopo il fermo biologico. Siamo dunque arrivati alla resa dei conti; lo dico a quelli che pensavano che la fine della festa non sarebbe mai venuta. Signor Sindaco, non c’è più pesce nel nostro mare! Lo abbiamo impoverito, lo abbiamo dissanguato, con una pesca dissennata, più cieca delle reti che vengono usate per catturare i cicinill. Mi dicono, dal tavolo dei grossi interessi che girano intorno a questa pesca, che il “bianchetto” è costituito prevalentemente da avannotti di sarda, così abbondante nel nostro mare. Questo è vero, ma è anche vero che tali avannotti, oltre ad essere apprezzati dagli uomini, sono molto appetiti dagli animali marini, che di essi si nutrono per crescere e riprodursi; dunque, pescare il “bianchetto” significa ridurre drasticamente la popolazione di tutti i pesci e dei molluschi. E non è solo questo il danno arrecato al nostro mare. Raschiando con reti cieche sotto costa, abbiamo devastato l’intero habitat marino che dava riparo a tutte le specie ittiche baby, riducendo così, drasticamente, i piccoli abitanti del mare, che sono come i nostri bambini e, si sa, non c’è futuro senza i bambini. Con questa pesca abbiamo, inoltre, strappato via le alghe filamentose su cui le placide seppie, all’inizio della primavera, usano deporre le uova. Insomma, violando le leggi naturali e del buon senso, abbiamo ucciso il mare e, visto che le piante ed i pesci marini non hanno voce e non ce l’hanno tanti uomini che dovrebbero parlare e non parlano, parlo io nella speranza che inizino a parlare anche gli altri.

Tu mi dirai: cosa c’entro io, adesso, con la distruzione dei pesci? Altri sono stati che hanno fatto clientelismo e speculato sulla devastazione del mare. Parlamentari nostrani e uomini politici d’accatto, non io, hanno brigato per gli interessi degli ingordi, danneggiando l’intera città; quindi fammi la cortesia di rivolgerti a loro, questa volta, non certamente a me. Ed io lo faccio, lo sto già facendo; ma tu dammi una mano, con il coraggio che non ti manca, adoperati per ridare vita al nostro mare e dignità ad una città che sta rischiando seriamente di perderla.

Cordiali saluti.

Fonte: Manfredonianews – Prof. Italo Magno

Roma – UNA circolare ad hoc elaborata dal responsabile dell’area paghe e contributi ha fatto chiarezza sulle varie richieste di chiarimenti pervenute in Federpesca in merito alla Cassa integrazione Guadagni Straordinaria in deroga, di cui all’accordo in sede Governativa siglata presso il Ministero del Lavoro il 17 luglio us da Federpesca.

Il trattamento di CIGS è riconosciuto in tutte le situazioni di crisi del settore anche collegate ai periodi di fermo biologico, in cui si renda necessario sospendere l’attività lavorativa per cause non imputabili al datore di lavora; la CIGS in deroga è erogata al personale imbarcato da imprese di pesca interessate dallo stato di crisi che ha investito il settore e che benefici di un sistema retributivo con Minimo Monetario Garantito.

Possono sicuramente beneficare della CIGS in deroga le aziende previdenzialmente inquadrate con il CSC 1.20.01 e 1.21.01 atteso che il sistema del Minimo Monetario Garantito è presente nel CCNL stipulato da FEDERPESCA e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori. Si ricorda che ai sensi del comma 7 dell’art.6 del D.Lgs 154/2004 ai fini delle applicazioni delle agevolazioni fiscali e previdenziali, nonché della concessione di contributi nazionali e regionali, l’imprenditore ittico è tenuto ad applicare i pertinenti CCNL in tutta la loro interezza e non limitatamente all’aspetto retributivo.

L’accesso alla CIGS può avvenire mediante specifici accordi che la singola azienda, anche per il tramite della rappresentanza territoriale della Federazione Nazionale delle Imprese di Pesca FEDERPESCA, deve stipulare con le parti sociali presso le istituzioni territoriali competenti (Direzioni Marittime, Capitanerie di Porto nonché su specifiche richieste Circomare, Locamare e Delemare) allegando gli elenchi nominativi dei lavoratori beneficiari.

Infine l’azienda deve compilare ed inviare telematicamente, tramite il sito INPS, i modelli SR100 e SR41, completi del numero del Decreto Interministeriale (sarà emesso a breve) per il pagamento diretto delle prestazioni (modalità, quest’ultima, fortemente voluta dall’INPS per il monitoraggio della spesa); per qualsiasi ulteriore informazione in merito è attivo un apposito centro di consulenza presso il seguente indirizzo di posta elettronica: giovanni.silvestri@federpesca.it.

Fonte: statoquotidiano.it

Pesce sequestrato

Manfredonia, maxi sequestro pesce Capitaneria di Porto (st@)

Manfredonia – IL nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia, in collaborazione con un’aliquota dei Baschi Verdi, appositamente inviati dalla locale Compagnia Guardia di Finanza, hanno condotto una intensa operazione congiunta di polizia, lungo le locali arterie cittadine, per contrastare il fenomeno della commercializzazione “contra legem” dei prodotti ittici destinati ad essere venduti ad ignari consumatori.

Durante l’operazione, i militari operanti hanno sequestrato circa 140 Kg complessivi di pesce di varie specie, (merluzzi, triglie, cefali ecc.) esposti per la vendita al ciglio dei marciapiedi cittadini e quindi invasi dai gas di scarico delle autovetture e dal pulviscolo che esse generano. I detentori, cinque ambulanti privi di qualsiasi autorizzazione, sono stati prontamente identificati e deferiti alla competente Autorità Giudiziaria per commercializzare prodotto ittico in dispregio alle più comuni norme igienico-sanitarie.

Sul posto è stato poi fatto confluire personale del Servizio Veterinario Area B – Distretto di Manfredonia che, dopo aver esaminato il prodotto ittico e, su disposizione del Magistrato di turno, ha confermato l’insalubrità della merce sequestrata e quindi il conferimento a ditta specializzata per lo smaltimento.

L’attività di repressione posta in essere contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici proseguirà anche nei prossimi giorni al fine di tutelare l’ecosistema marino ed in modo particolare la salute degli inconsapevoli consumatori.

Fonte: statoquotidiano.it

Gianfranco Eugenio Pazienza

Gianfranco Eugenio Pazienza (Comitato per la tutela del Mare del Gargano)

E’ vero, da Manfredonia non si vedono le Isole tremiti, eppure alla manifestazione NO TRIV! del 6 ottobre l’Arcipelago c’era. L’Arcipelago delle centinaia di associazioni e di comitati con i temi ambientali loro specifici su cui sono, nelle loro realtà, tutti profondamente impegnati. Temi portati a Manfredonia in corteo, con lo striscione “portatori di energia pulita”; hanno dispiegato il programma del vasto fronte ambientale: dal no al petrolio e gli inceneritori, alla gestione sostenibile delle risorse, dei rifiuti, dei beni comuni, contro il consumo del suolo e la cementificazione. Commentavamo con Vanni di Taranto il valore di questo arcipelago per ribattezzarlo ”La Rete in rete”, per dare univocità alla Rete. E a Manfredonia c’era l’Arcipelago delle isole care a Lucio Dalla. Il movimento NO Triv lo ha ricordato anche in questo appuntamento nella Città del golfo.

Il cielo sul promontorio del Gargano era ancora più azzurro con i colori del lungo serpentone della manifestazione e il mare all’orizzonte non aveva più le sagome del polo chimico di Macchia: Manfredonia è la prima città italiana ad aver smantellato l’industria petrolchimica e ad averla bonificata. Lo sognano anche gli amici di “Taranto C’E’”, presenti a Manfredonia. E a testimoniare il tema del matrimonio sostenibile tra lavoro e ambiente, vi erano i sindacati: CGIL, CISL, UIL, UGL, i Cobas, le ACLI. Con loro quei partiti che sul conflitto lavoro/ambiente hanno idee più chiare.

Così pure al No Triv Day di Manfredonia era cospicua e importante la presenza di un lungo elenco di istituzioni pugliesi e molisane; tantissimi sindaci dei piccoli e grandi comuni del Gargano, del Molise (Termoli) e della Provincia di Foggia. Con il Sindaco Riccardi di Manfredonia e Antonio Rotondo Vice sindaco di Monopoli, il Sindaco Emiliano di Bari e il Sindaco Mongelli di Foggia. I Presidenti di Provincia e del Parco del Gargano, i Consiglieri regionali, l’Assessore Nicastro e il Presidente Introna.

Tutti meritatamente hanno manifestato A TESTA ALTA! poiché dopo le sentenze del Tar Lazio contro le autorizzazione del Ministero dell’Ambiente alla Petroceltic, l’ottima riuscita del NO TRIV DAY rappresenta un’altra vera sentenza, immediatamente esecutiva di sfratto, contro le scelte energetiche ottocentesche del Governo. E’ stata una manifestazione festosa e popolare, organizzata con la fatica vorticosa di tanti in pochi frenetici giorni; da oggi l’obiettivo e ancora più ambizioso dopo le sentenze: modificare l’articolo 35 della legge sulle liberalizzazione e scrivere una nuova legge per tutelare l’Adriatico favorendo la Green Economy.

Da Manfredonia è partita anche questa cartolina (una ragazza sorridente dice): “Signor Ministro, in questi anni abbiamo apprezzato (e studiato) i suoi interventi sul Protocollo di Kyoto e i cambiamenti climatici. Sia coerente! Non vogliamo sprofondare, con le piattaforme petrolifere, verso modelli di sviluppo superati”.

A questa cartolina aggiungiamo un messaggio per i parlamentari: la legge sulle liberalizzazioni energetiche toglie alle nostre comunità ogni diritto sul merito della decisione finale, va contro ogni valida strategia europea la quale, sulle scelte ambientali e lo sviluppo sostenibile chiede a tutti di adottare processi di condivisione. Prova ne sono le sentenze del TAR del Lazio.

Quelle autorizzazioni ambientali alla Petroceltic vogliono minare la forza dell’opposizione intelligente del movimento e delle istituzioni. Dalla nostra parte abbiamo proprio questa incredibile e straordinaria pratica di “condivisione dal basso”, tra noi e con le nostre istituzioni più prossime, regioni, comuni, province. Dal 2010 camminiamo insieme, anzi abbiamo nuotato in questo mare a Lesina, a Termoli, a Tremiti, a Monopoli, a Manfredonia. In questo percorso sappiamo che al tavolo tutti dobbiamo contribuire con le nostre proposte e discutere le scelte di economia sostenibile. Molto ancora abbiamo da fare per ambientalizzare il resto delle attività produttive, per il risparmio e la tutela delle risorse.

Riflettete, allora, amici in parlamento sul voto unanime da voi espresso alla legge sulle liberalizzazioni e sul Piano Energetico Nazionale. Ora siate più attenti, i vostri elettori già lo sono. Nessuno potrà più giustificare la mancata discussione della proposta di legge adottata dalle regioni adriatiche sull’esempio di quella per prima adottata dalla Regione Puglia e a seguire, dal Veneto, dal Molise, dall’Abruzzo.

Questa volta approfondite l’argomento per dare risposte ai ministri competenti. Noi, “La rete”, vi seguiremo attentamente in questo percorso, noi abbiamo tutta la forza e la lucida intelligenza per conquistare il futuro, non certo per arretrare nel passato. La nostra Onda arriverà fino a Roma se necessario. E, come detto alla manifestazione di Monopoli lo ripetiamo anche a Manfredonia: “Si alle energie rinnovabili, No al petrolio”. Il futuro e il lavoro possono essere solo ambientalmente sostenibili, non torniamo indietro all’industria preistorica.

(Gianfranco Pazienza – Comitato per la tutela del Mare del Gargano)

Fonte: statoquotidiano.it

No triv Manfredonia Centro Cultura del MareManfredonia – UN dato su tutti: l’adesione. Di massa, con partecipazione e fronte comune contro le annunciate trivellazioni. Un altro evidente: la partecipazione non in linea con le aspettative. E’ il No Triv di Manfredonia, del 06.10.2012, manifestazione che segue la protesta di ambito nazionale già svoltasi a Termoli e in quel di Monopoli. In discussione: le prospezioni geosismiche a largo delle Tremiti, e in Adriatico, della multinazionale irlandese Petroceltic, sub-appaltatrice in Italia tra l’altro dell’Eni. Conseguenze: “distruzione dell’ecosistema marino”.

Dati positivi per l’ordine pubblico, grazie al coordinamento congiunto dei carabinieri, Commissariato e Comando dei vigili urbani (oltre al supporto delle associazioni di volontariato). Dati positivi per la presenza di numerosi comitati ed associazioni: dall’Acli ai gruppi sindacali, dal Comitato per la tutela del mare del Gargano a Legambiente, fino al coordinamento nazionale ‘Liberiamo mare e terre dalle trivelle’ (della Lombardia). Presenti anche giovani, gruppi politici, il coordinamento di Forza Nuova di Foggia, del Laboratorio Politico Jacob – Foggia, del No Tav, del Cobas Vasto, il Centro cultura del Mare di Manfredonia e tanti, tanti ancora. Presenti a capo del corteo i politici: tra l’altro, dal sindaco di Manfredonia a rappresentanti di Zapponeta (compreso l’ex sindaco), Monte Sant’Angelo, Lucera, San Severo, rappresentanti del Comune di Foggia, del Comune di Bari, il sindaco Michele Emiliano, il presidente della Provincia A.Pepe, referenti del Comune di Termoli, del Molise, e di Fossacesia in Abruzzo. Inoltre: assessori regionali, compreso Lorenzo Nicastro all’ambiente, consiglieri regionali, da Anna Nuzziello a Giannicola De Leonardis, dall’avvocato Giandiego Gatta a Rocco Palese del Pdl, fino al presidente del consiglio regionale Onofrio Introna. Presente anche Vladimir Luxuria.

Dai dati forniti a Stato si parla di 3000-3500 presenze. Ma per altri non si è stati in “più di 1000″. Il corteo è stato spesso spezzato fra testa e coda, numerosa la gente che si è aggregata dopo la partenza dalla zona del mercato Scaloria. Buono dunque il lavoro dell’organizzazione, ottima la partecipazione dei gruppi, anche se il vero coinvolgimento, quello di massa (in primis cittadino), è sembrato mancare. Si era parlato di 20.000 presenze, di una Manfredonia “invasa”: resta la parziale delusione che non inficia tuttavia la qualità della manifestazione, la volontà di ribadire il proprio “no” alle trivellazioni.

Fonte: statoquotidiano.it