La costa di Manfredonia a rischio erosione

Pubblicato il: 22 lug 2012 - Da Webmaster

Tra le coste pugliesi a rischio erosione c’è anche Manfredonia. L’azione dell’acqua marina, che si infiltra negli spazi lasciati liberi dalle dune, è risultata infatti potente sul litorale sipontino dove in alcuni tratti si è accelerato l’arretramento della spiaggia.

“A questa situazione della costa – ha spiegato l’assessore regionale al demanio marittimo Guglielmo Minervini – cerchiamo di rispondere con il Piano regionale specifico”.

Per l’assessore “siamo a una rivoluzione copernicana. Prima erano i singoli comuni a fornire alla Regione una semplice collazione delle aree concesse, ora è la Regione che dà uno strumento ai comuni per programmare le concessioni”.

In tutta la Puglia sono state individuate le condizioni del territorio costiero, evidenziandone le criticità e sensibilità ambientali, in relazione sia ai fattori naturali che a quelli umani che incidono sull’erosione. Il piano delle coste, come ha assicurato Minervini, non è finalizzato ad una preclusione all’uso del territorio, ma alla gestione corretta di un bene tanto pregiato quanto delicato e vulnerabile.

Lo strumento sarà aggiornato continuamente. Intanto sarà approvato dal consiglio regionale a settembre, poi i Comuni pugliesi avranno 60 giorni di tempo per recepirlo e presentare il piano territoriale. I tratti di costa pugliese a rischio sono molti e tra questi vi è appunto Manfredonia. Per Minervini bisogna intervenire con urgenza, tanto che saranno commissariati i Comuni che non difenderanno il loro territorio. Redatto dal Politecnico di Bari, questo documento obbliga le amministrazioni costiere a mettersi in regola altrimenti non potranno più rilasciare concessioni.

Il Piano abbraccia 63 centri costieri per un totale di 943 chilometri di litorale analizzati palmo a palmo. Dopo che sarà ratificato in giunta e consiglio regionali passerà in mano alle amministrazioni comunali che avranno 4 mesi di tempo per presentare un loro Piano particolareggiato dei propri litorali, redatto secondo i criteri imposti dalla Regione.

Molti sindaci iniziano a preoccuparsi perché potrebbero aversi conseguenze drastiche. Nelle aree dove la costa risulta troppo fragile, infatti, i Comuni non potranno più rilasciare concessioni per l’apertura di nuovi lidi e ristoranti in riva al mare. E se non bastasse, nei casi più gravi, dove gli insediamenti già esistenti danneggiano il litorale, i titolari delle vecchie concessioni potrebbero essere costretti a traslocare altrove. Alla luce di ciò, riuscirà Manfredonia a mettersi finalmente in regola con il piano delle coste?

Fonte: statoquotidiano.it

medaoceano

La meda – struttura in acciaio di circa 25/26 mt di lunghezza, 18 in acqua, il resto fuori, ndR – installata nel Golfo di Manfredonia. La meda – il cui allestimento strumentale è stato progettato e realizzato dal CNR-IAMC di Messina in collaborazione con il CNR ISMAR di Lesina e Ancona – “consentirà di acquisire misure metereologiche e oceanografiche rilevate automaticamente con cadenza prestabilita, trasmesse a terra e rese disponibili in tempo reale su un sito web

Ancona/Manfredonia – “LE finalità del progetto? Una serie di indicatori – mediante sistema Radar – da fornire agli Enti interessati – e dunque Mipaaf, assessorati, consorzi e categoria di pescatori – per lo sviluppo delle attività relative”. Conferenza stampa questo pomeriggio all’entrata del Molo di Ponente di Manfredonia, nei pressi dell’azienda Ecolmare Gargano, dell’Ente di Ricerca CNR (Consiglio nazionale delle ricerche), istituto per l’ambiente marino costiero e istituto per le Scienze marine. Il nome del progetto è “sistema di supporto alle decisioni per la gestione sostenibile della pesca nelle regioni del Mezzogiorno d’Italia“. Fra queste anche la Puglia e dunque il Golfo di Manfredonia. Si tratta della 6^ struttura implementata dall’ente competente, grazie ai finanziamenti del Miur (23.12.2009, ma il progetto è partito nel 2011) per 6 milioni di euro in 3 anni. Come dice a Stato il responsabile di ISMAR-CNR di Ancona ing. Mauro Marini “il progetto mira allo sviluppo ed implementazione di tecnologie, strumenti e sistemi per favorire una governance responsabile della pesca e costituisce uno strumento utile al contempo per una nuova fase di sviluppo delle attività di pesca nelle regioni meridionali italiani per conciliare reddività ed eco-compatibilità“. Presenti fra l’altro durante la conferenza il dr. Stefano Guerzoni responsabile ISMAR Lesina, il dr. Fabio Fiorentino responsabile IACM Mazara del Vallo, il dr. Raffaele D’Amamo ISMAR Lesina; fanno parte del progetto tra l’altro: il dr. Andrea Belardinelli di ISMAR Ancona, il dr. Mario La Mesa, di ISMAR Ancona, la dr.ssa Carmela Caroppo, di IAMC Taranto. Il 23 aprile 2012 si è svolto nel CNR di Bari un importo convegno relativamente al progetto alla presenza degli istituzioni nazionali e regionali, organizzato dal CNR di Lesina. Cruciale la collaborazione della rete scientifica del CNR – IAMC di Mazara del Vallo, Capo Granitola, Messina e Oristano, ISMAR di Foggia e ISAC di Lecce e Roma, con il Mipaf, le cooperative di pescatori, le organizzazioni di categoria, le capitanerie di porto e gli assessorati regionali.


I siti prescelti.
I siti prescelti per l’avvio delle attività del progetto sono appunto il Golfo di Manfredonia in Puglia e il Canale di Sicilia.

Fra gli obiettivi primari: lo studio della dinamica delle risorse in termini di abbondanza, demografia e distribuzione spaziale; fornitura conoscenze agli operatori del settore per ottimare i processi di cattura, riducendo gli impatti negativi sull’ambiente e migliorando la performance economica delle attività di pesca; supporto tecnico-scientifico agli organi di gestione (Mipaaf) e di vigilanza e controllo (Capitanerie di Porto). Si ricorda che il CNR gode di partner nell’intero Meridione: ISAC nel Lazio, ISMAR e ISAC in Puglia, IAMC in Sicilia, IAMC in Sardegna.


L’allestimento ed installazione della meda oceanografica.
In pratica, nell’ambito del progetto, dall’11 al 19 giugno 2012 si sono svolte le operazioni di allestimento ed installazione di una meda (struttura d’acciaio di circa 25/26 mt di lunghezza, 18 in acqua, il resto fuori, ndR) nel Golfo di Manfredonia a circa 12 miglia nautiche al largo su un fondale come detto di 18m di profondità. La meda – il cui allestimento strumentale è stato progettato e realizzato dal CNR-IAMC di Messina in collaborazione con il CNR ISMAR di Lesina e Ancona “consentirà di acquisire misure metereologiche e oceanografiche che vengono rilevate automaticamente con cadenza prestabilita, trasmesse a terra e rese disponibili in tempo reale su un sito web (interno, ndR)”.

Le operazioni in mare hanno impegnato ricercatori di Ismar Lesina e IAMC Messina col supporto tecnico e subacqueo di mezzi nautici locali e operatori specializzati (Floatex di Brescia che ha realizzato la struttura, Arenasub di Messina ed Ecolmaregargano di Manfredonia che hanno curato l’installazione). In particolare si parla di una strumentazione, compreso parte software, di un costo pari a circa 100mila euro.

I vantaggi raggiunti in altri compartimenti marittimi. Come spiega a Stato l’ing. Marini “in altri compartimenti marittimi italiani, e penso alle Marche e/o alla Romagna – aree con la più alta reddività derivante dal pescato – sono stati gli stessi consorzi (presenti anche a Manfredonia, area che ha goduto dello stanziamento di importanti fondi – FOCUS

Manfredonia, costituito Partenariato per la pesca. Cofinanziamento AP e FONDI FEP e DAI FONDI REGIONALI PER I PROGETTI PILOTA ALLA SPERIMENTAZIONE PER LA PESCA DEL ROSSETTO E BIANCHETTO , ndR) a ricercare il nostro sostegno presentando dei piani di gestione al Ministero ma non prima di aver analizzato gli indicatori delle nostre ricerche”. In questo caso si è fatto riferimento alla pesca delle vongole. “I pescatori avevano stabilito dei periodi per la pesca, per il fermo, rispettandoli rigorosamente”. Sarà possibile anche a Manfredonia dove la categoria deve sottostare comunque ad una fascia ancora contraria all’utilizzo degli impianti di sentina e per la raccolta delle acque nere, dove la categoria deve subire ancora gli sversamenti in mare degli idrocarburi. “Il nostro sistema e le nostre ricerche, fondandosi sulla multidisciplinarietà e competenza, rappresentano un giusto compromesso tra il mercato e la risorsa; certo l’intemediazione politica funge spesso da ruolo basilare per la realizzazione del progetto, necessitante naturalmente dei dovuti finanziamenti in uno Stato come quello italiano dove oramai l’80% del pescato arriva da fuori confine”.


Qui Manfredonia.
Nel corso della conferenza emersi dati per il compartimento marittimo di Manfredonia, sul quale i presenti non avevano le giuste conoscenze, per una risoluzione delle problematiche da tempo vigenti: dal blocco (parziale) della pesca del rossetto e del bianchetto, alle proteste per il fermo biologico (“determinante l’obbligo di riproduzione delle diverse tipologie del pescato”). Proprio in giornata l’Ente di Manfredonia ha inviato una nota segnalando la “preoccupazione” dei pescatori di Manfredonia per le date del periodo del fermo biologico; date che non terrebbero conto delle esigenze delle attività di pesca svolte nel golfo.

Per il Golfo locale il periodo parte dal 6 agosto al 16 settembre 2012, mentre la marineria del Compartimento aveva richiesto di stabilire il fermo nel periodo che va dal 16 luglio al 3 settembre 2012. “Se venisse mantenuto il fermo nel periodo agosto-settembre, la marineria del Compartimento andrà incontro all’ennesima penalizzazione delle attività con conseguenze disastrose per le famiglie dei pescatori e dell’economia non solo cittadina”.

“Le preoccupazioni – termina il Primo Cittadino sipontino – si estendono anche ad aspetti inerenti all’ordine pubblico. La richiesta di spostamento del periodo di fermo biologico tiene conto delle fondamentali esigenze di pesca legate alle particolari caratteristiche del golfo di Manfredonia notoriamente habitat naturale di riproduzione in particolar modo nel mese di luglio (periodo nel quale i pescatori auspicavano la partenza del fermo, ndR)”.


Riccardi.
“Questo progetto – annota il Sindaco, Angelo Riccardi – si inserisce nel contesto più generale delle misure adottate dalla Comunità europea, dal Governo italiano e quindi dalla Regione Puglia, per fronteggiare la crisi che investe il settore della pesca e di predisporre i supporti necessari, scientifici e legislativi, per regolamentare nel modo più razionale le attività di pesca e dunque dei pescatori chiamati a svolgere un ruolo determinante per la conservazione e l’uso delle risorse ittiche”.

VIDEO – MEDA OCEANOGRAFICA e CONFERENZA STAMPA

Fonte: statoquotidiano.it

TurtleSummer 2012

Pubblicato il: 16 giu 2012 - Da Webmaster

Locandina Turtle Summer 2012Nella giornata internazionale della Biodiversità, dedicata quest’anno dall’ONU alla biodiversità marina, è partita la scoperta del mondo delle tartarughe marine con la “Turtlesummer 2012” organizzata da WWF Italia e Coop.

Inaugurata all’Acquario di Cattolica, cuore dell’iniziativa è una mostra itinerante tridimensionale dedicata alle tartarughe marine.

Tutte le specie esistenti di tartarughe marine sono considerate in pericolo di estinzione: dopo decine di milioni di anni gli oceani rischiano di perdere per sempre alcuni dei loro ospiti più affascinanti. Da qui prende avvio l’iniziativa “TurtleSummer” che nasce dopo il successo dell’album dedicato agli animali “Il giro del mondo in 180 figurine” creato e distribuito da Coop in collaborazione con il WWF Italia. Coop Adriatica supporta il Progetto Tartarughe WWF grazie al contributo derivante dalla vendita degli album negli scorsi mesi.

La mostra è un’occasione per conoscere il ruolo ecologico e i problemi di conservazione di questi preziosi animali grazie a pannelli informativi e all’installazione dedicata alle specie di tartarughe a rischio presenti nel Mediterraneo.

E’ partita inoltre una ulteriore fase del progetto che vede protagoniste cinque esemplari di Caretta caretta, catturate accidentalmente dalle reti, rilasciate nel mare di Manfredonia, dotate di trasmittenti satellitari.

Spostamenti degli esemplari di caretta carettaGrazie a questa operazione, svolta in collaborazione con “Centro Cultura del Mare” A.P.S, i Pescatori,la Lega Navale di Manfredonia e la Capitaneria di Porto,è ora possibile seguirne le rotte in mare individuando le aree più frequentate, che meritano quindi una particolare attenzione per la conservazione di questi animali e aiuterà a capire meglio la biologia e lo status di conservazione attuale della specie.

Per i più piccoli il sito internet, www.ilgirodelmondo.net è un gioco online sul mondo degli animali ed è l’ultimo dei tasselli del progetto realizzato congiuntamente da Coop Adriatica, Estense, Reno, Eridana, Casarsa, Veneto, Consumatori Nordest, Superstore Trento e Rovereto e la Ipercoop Sicilia. Il gioco vuole far conoscere ai bambini la straordinaria varietà animale e come poterla salvaguardare con i progetti del WWF.
Ogni utente può creare sul sito il proprio diario di viaggio e accompagnare le cinque tartarughe – mascotte; scegliendo un avatar da inviare sul campo di gioco si possono seguire indizi, quiz e curiosità alla scoperta degli animali nascosti nei vari continenti.

Fonte: wwf.it

Spiagge e fondali puliti 2012

La Lega Navale Italiana sezione di Manfredonia, il Centro Cultura del Mare e il Centro di Recupero Tartarughe Marine di Legambiente, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Manfredonia e la collaborazione del Parco Nazionale del Gargano, della Capitaneria di Porto, dell’Autorità Portuale, del Comando Compagnia dei Carabinieri, del Comando Sezione Operativa Navale della Gurdia di Finanza, dell’Asl Foggia, dell’ASE, dell’ANMI, della Direzione del Mercato Ittico, delle Guardie Ittiche Ambientali, dei Lions Manfredonia Host, dell’Istituto Tecnico Nautico “Gen.F.Rotundi” di Manfredonia, della coop. “Poseidone”, dei volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Agesci Manfredonia1, della Ecolmar e dei pescatori di Manfredonia,organizzano “spiagge e fondali puliti” 2012 nelle giornate del 25 e del 26 maggio prossimi.

Nel fine settimana sono previste varie iniziative per promuovere la cultura dell’ambiente e del mare, la difesa del patrimonio pubblico e della natura, il rispetto delle regole e del corretto rapporto con il territorio e i suoi abitanti. Ma nei giorni precedenti, dal 21 al 24 maggio, un gruppo di volontari, con la preziosa collaborazione di pescatori e armatori della flotta sipontina, procederanno ad una pulizia straordinaria dei fondali dello specchio d’acqua antistante il porto e la spiaggia. Grazie alla collaborazione e disponibilità dell’ASE di Manfredonia i rifiuti pescati saranno ritirati e smaltiti.

Programma venerdì 25 maggio:

ore 09.00 gli alunni dell’istituto tecnico nautico Rotundi parteciperanno con le guardie ittiche ambientali e i volontari dell’associazione nazionale carabinieri in congedo, all’operazione spiagge pulite 2012 “fai la differenza” passando al setaccio il litorale in località Sciale delle Rondinelle

ore 09.30 raduno e accoglienza presso il mercato ittico e incontro dei ragazzi diversamente abili delle associazioni Delfino, Occhi felici e centro riabilitazione motoria Padre Pio con i pescatori alla presenza del personale della Guardia Costiera di Manfredonia per l’operazione “spiagge pulite” n.2

ore 11.30 presso la sala convegni della Lega Navale in viale Miramare, il benvenuto del presidente Lorenzo di Candia e il saluto delle autorità civili e miliatri e dei rappresentanti delle associazioni; a seguire, con la collaborazione dei militari della Capitaneria di Porto di Manfredonia e dei pescatori, la liberazione di alcuni esemplari di caretta-caretta curati presso il Tartanet di Lago Salso

Programma sabato 26 maggio:

ore 09.00 raduno presso il mercato ittico degli studenti che prenderanno parte alla pulizia della spiaggia libera antistante il castello (scuola primaria Card. Orsini classi 4^ A/B/C, scuole medie Giordani classe 2D e Mozzillo-Ungaretti classe 1E, istituto nautico classi 2A/B/C) con la partecipazione delle guardie ittiche ambientali e dell’associazione nazionale carabinieri.

ore 09.15 operazione “fondali puliti” a cura del gruppo sub della coop. Poseidone di Manfredonia, nello specchio di mare antistante Spiaggia Castello, cui assisteranno i ragazzi da terra.

ore 09.30 operazione spiagge pulite a cura dei partecipanti lungo l’arenile della “Spiaggia Castello”.

ore 11.30 Sala convegni della Lega Navale Italiana -viale Miramare. Saluti di benvenuto del presidente della L.N.I. sez. di Manfredonia Lorenzo Di Candia, dei rappresentanti delle autorità civili, militari e delle associazioni con riflessioni sulle attività di pulizia svolte da parte dei partecipanti.

ore 12.00 Dallo specchio d’acqua antistante la sede della sezione LNI di viale Miramare, liberazione delle tartarughe caretta-caretta con la collaborazione del personale della guardia di finanza, dei pescatori e dei soci della Lega Navale di Manfredonia.

fonte: manfredonia24.net

Sciale delle Rondinelle - Alunni Istituto Nautico Manfredonia

Sciale delle Rondinelle – Alunni Istituto Nautico Manfredonia

Paolo Casale con un esemplare di caretta caretta

Dr. Paolo Casale –Responsabile Nazionale Progetti Tartarughe Marine del WWF Italia

Nell’ambito delle iniziative  della “TurtleSummer2012” realizzate da WWF Italia e Coop, dal 25 giugno scorso  ha preso il via nel Golfo di Manfredonia un importante progetto che prevede il monitoraggio delle tartarughe della specie “Caretta caretta”, applicando sul carapace delle trasmittenti satellitari.

Spiega il dott. Paolo Casale, responsabile del progetto tartarughe marine del WWF, che la speciale trasmittente, di circa 200 grammi, raccoglie varie informazioni sulla temperatura e sui tempi di immersione e periodicamente le trasmette ad un sistema di sei satelliti in orbita polare a 850 Km di altezza. Con l’ausilio dei satelliti, sarà possibile seguire le rotte in mare delle tartarughe individuando le aree più frequentate, che meritano una particolare attenzione per la conservazione di questi animali e aiuterà a capire meglio la biologia e lo status di conservazione attuale della specie.

Questa interessante e particolare ricerca, effettuata per la prima volta nel nostro Golfo, è stata resa possibile grazie alla collaborazione del Centro Cultura del Mare A.P.S, della Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia, della Capitaneria di Porto e del prezioso contributo di alcuni armatori e pescatori della Marineria Sipontina.

Le tartarughe marine rilasciate nel Golfo di Manfredonia sono state 5: Billo, Fulmine, Carletta, Caramella e l’ultima, di nome Pepe, è stata riconsegnata al mare martedì 3 Luglio.

Le tartarughe che accidentalmente erano finite nelle reti a strascico dei pescatori sipontini sono state accuratamente visitate dal dott. Casale e ritenute in perfette condizioni di salute sono state sottoposte alle seguenti operazioni: pulitura accurata del carapace, installazione della trasmittente satellitare,  prelievo di un piccolo lembo di  pelle per analisi genetiche e applicazione di targhette di riconoscimento  per identificare  la tartaruga nel caso di un successivo ritrovamento.

Tutti possono seguire on-line le rotte delle tartarughe sipontine collegandosi al sito:

www.seaturtle.org/tracking/index.shtml?project_id=751

Inoltre è stato ideato un simpatico gioco on-line (www.ilgirodelmondo.net) che consentirà  ai ragazzi “di trasformarsi in una tartaruga esploratrice e partire alla scoperta del mondo animale”.

L’invito che viene rivolto ai diportisti e in particolare ai pescatori, nel caso in cui dovessero imbattersi in esemplari di tartaruga “Caretta caretta” dotatedi satellitari, è di rimetterle subito in acqua, solo dopo essersi accertati  delle loro buone condizioni.

È importante naturalmente effettuare una segnalazione alla Capitaneria di Porto di Manfredonia.

Addetto stampa Centro Cultura del Mare A.P.S Manfredonia

Teresa Simone

Eolico off-shore

Schema d’installazione (STATO@)

Manfredonia – EOLICO off-shore nel Golfo: ancora ostacoli. Approvato all’unanimità, in Consiglio regionale, l’ordine del giorno presentato dal Consigliere regionale PDL Giandiego Gatta per la preservazione del mare del Gargano dal progetto di realizzazione di un parco eolico off-shore nelle acque antistanti le coste a sud del promontorio, progetto che, a dire del consigliere Gatta avrebbe “pesantissime ripercussioni sul turismo, sulle attività di pesca e navigazione, sui valori scenici e panoramici espressi dalla costa garganica, con gravissimo nocumento economico per il territorio e le sue eccellenze”.

L’anteprima di Stato (27.10.2011): l’opposizione di Sel, in primis Sannicandro e Rizzi, contro impianti Trevi; il progetto in contemporanea dell’ex Ats Enginering (vale a dire Parco Eolico Marino Gargano Sud srl)

La seduta di consiglio. Dopo l’illustrazione del documento a sua firma e l’invito del proponente ai colleghi Consiglieri regionali a votarlo unanimemente, hanno preso la parola i consiglieri presidenti dei vari Gruppi, i quali hanno annunciato il proprio voto favorevole. Viva soddisfazione è stata espressa da Gatta il quale, tenuto conto che il termine per la presentazione di osservazioni e controdeduzioni al progetto di eolico off-shore nel golfo di Manfredonia scade il 10 giugno prossimo, ha auspicato che, all’esito del voto favorevole di tutto il consiglio al proprio Ordine del Giorno, il Presidente Vendola e l’intera giunta regionale “intervengano urgentemente presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero per l’Ambiente per una immediata risoluzione del problema, presentando altresì osservazioni sui piani e programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica e sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale”.

L’ordine del giorno. Esattamente un anno fa, 14 maggio 2011, la società Parco Eolico Marino Gargano Sud srl (già Ats Enginering srl), con sede legale in Torremaggiore (Fg) alla piazza G. Paolo II n.8, chiedeva l’assegnazione in concessione, per la durata di 50 anni, alla Capitaneria di Porto di Manfredonia, di uno specchio acqueo per complessivi 86,40 kmq, per la realizzazione di un parco eolico per la produzione di energia alternativa di tipo off-shore, per ben 342 MW di potenza. “Recentemente, vale a dire l’11 aprile 2012,la società tedesca WPD Think Energy, per conto della predetta “Parco Eolico Marino Gargano Sud s.r.l.”, ha depositato la richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) al Ministero dell’Ambiente per il parco eolico offshore da ben 342 MW di potenza che si svilupperebbe nel golfo di Manfredonia e qui, tramite un cavo sottomarino verso Scalo dei Saraceni o Ippocampo, connettersi sulla terraferma direttamente all’elettrodotto ad alta tensione Andria-Foggia da 380 kV”.

Giandiego Gatta

Il consigliere regionale del Pdl Giandiego Gatta (Ph: A del Vecchio – STATO@)

La progettualità prevede l’installazione di 95 aerogeneratori, disposti ad una distanza dalla costa compresa tra i 10,5 e i 17,5 chilometri e ricadenti nelle acque antistanti i comuni di Manfredonia, Monte Sant’Angelo, Mattinata, Zapponeta e Margherita di Savoia; da fonti greenstyle.it, le torri eoliche avrebbero un’altezza al mozzo di ben 90 metri sul livello del mare ed una quindicina sott’acqua. La Regione Puglia sulla richiesta della Società Trevi di impiantare nel Golfo di Manfredonia 65 pale eoliche a circa 8 km dalla costa, nella conferenza decisoria convocata per acquisire i pareri degli enti territoriali in merito al progetto per il mega-impianto eolico off-shore, sulla base dei pareri negativi dei comuni di Zapponeta e Margherita di Savoia, della Provincia Bat, dell’Ente Nazionale Parco del Gargano e dell’Arpa Puglia, ha espresso il proprio parere negativo sul procedimento interno che fa capo al Ministero dell’Ambiente.

“La decisione, che conferma posizioni già precedentemente espresse dalla Regione, si basa sia sul forte impatto paesaggistico, che sulle ripercussioni ambientali, in merito alle rotte prioritarie degli uccelli migratori in zona di Capitanata, ed archeologiche, attesa la presenza del sito storico a mare del parco archeologico di Siponto”, scrive nella sua interrogazione Gatta. “La sentenza numero 171/2010 della Corte Costituzionale dichiarava che non spettava alla Regione Puglia indire una conferenza di servizi per la valutazione di impatto ambientale di progetti di impianti eolici offshore presentati il 16 gennaio 2008″.

“Invero, dopo la legge n. 244 del 24 dicembre 2007 e fino al 12 febbraio 2008 -poiché il 13 febbraio 2008 è la data di entrata in vigore del decreto legislativo 16 gennaio 2008, n. 4 (Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale)- la competenza per la autorizzazione dei soli impianti eolici offshore (quali quelli per cui è causa) è passata allo Stato e, con essa, è passata allo Stato anche la competenza in ordine alla VIA”. “Ai sensi del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. qualsiasi persona, fisica o giuridica, in forma singola o associata può presentare osservazioni sui piani e programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica e sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale“. “Nel caso di specie, il termine per la presentazione di osservazioni e controdeduzioni scade il 10/06/12″.

Da qui, il Consiglio Regionale della Puglia ha impegnato il presidente della Giunta Regionale, On. Niki Vendola, e l’intera Giunta Regionale a relazionarsi urgentemente con la Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il Ministro per l’Ambiente per un’immediata risoluzione del problema, presentando altresì osservazioni sui piani e programmi sottoposti a Valutazione Ambientale Strategica e sui progetti sottoposti a Valutazione di Impatto Ambientale, al fine di evitare l’installazione delle pale eoliche nel mare della costa sud del Gargano, che avrebbe pesantissime ripercussioni sul turismo, sulle attività di pesca e di navigazione, con gravissimo nocumento economico per il territorio e le sue eccellenze”, termina il consigliere Gatta nella sua interrogazione.

Fonte: g.defilippo@statoquotidiano.it

Impianto Eolico

Eolico oofshore da 342MW; Tedesca WPD deposita VIA (fonte image: liberainformazione)

Manfredonia – OPERA/progetto: Parco eolico Marino Gargano Sud; proponente: WPD (Parco Eolico Marino Gargano Sud S.r.l), società tedesca WPD think energy depositante una richiesta di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) al Ministero dell’Ambiente per un parco eolico offshore da ben 342 MW di potenza.

In particolare, si parlerebbe di 95 turbine da 3,6 MW ognuna nel golfo di Manfredonia, in Puglia, a una distanza dalla costa compresa tra i 10,5 e i 17,5 chilometri. Interessato nel progetto, lo specchio di mare antistante i Comuni di Mattinata (Fg), Monte Sant’Angelo (Fg), Manfredonia (Fg), Zapponeta (Fg) e Margherita di Savoia (Bt). Il parco eolico offshore si svilupperà al largo per 6 chilometri e coprirà un’area di 77,5 chilometri quadrati su un perimetro di 40,23 chilometri. L’enorme potenza elettrica sviluppata dal parco verrà allacciata, tramite un cavo sottomarino (progetto), direttamente all’elettrodotto ad alta tensione Andria-Foggia da 380 kV.

Progetto

Eolico oofshore da 342MW; Tedesca WPD deposita VIA (ST)

Da fonti greenstyle.it, le torri eoliche (con turbina Siemens SWT-3.6-120) avranno un’altezza al mozzo di 90 metri sul livello del mare (una quindicina sott’acqua) e dovrebbero ricevere un vento medio di 6,59 metri al secondo. La produzione stimata (con 2292 ore di utilizzo preventivate) sarà molto alta: 783,84 GWh l’anno. La società proponente fa notare che questa produzione è pari ai consumi medi di 242.750 famiglie, con una riduzione annua di quasi 380.240 tonnellate di CO2.

Fonte: statoquotidiano.it

Sommozzatori rilevano ordigni bellici

Sommozzatori rilevano ordigni bellici (stes)

Manfredonia/Monte Sant’Angelo– “INTERDIZIONE specchio acqueo per presenza, e successive operazioni di ricerca e rimozione, di ordigno bellico”. E’ quanto disposto dal Capitano di Fregata, Comandante del Porto di Manfredonia, Francesco Staiano, con recente ordinanza.

PRESUNTO ORDIGNO BELLICO RINVENUTO A 80 CENTIMETRI DI PROFONDITA’ E AD UN METRO DALLA SCOGLIERA. Il provvedimento è stato adottato dopo segnalazione pervenuta il 31 marzo alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Manfredonia, in merito al rinvenimento del “presunto ordigno bellico seminterrato su un tratto di mare di circa 80 centimetri di profondità ed a circa 1 metro dalla scogliera in località Chianca Masitto, comune di Monte Sant’Angelo”. Il sopralluogo di verifica del personale dipendente della Capitaneria ha confermato in seguito la segnalazione. Da qui l’interdizione della zona di mare in corrispondenza dell’area di rinvenimento “per la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e della pubblica e privata incolumità” e la disposizione per eventuali operazioni di brillamento.

Interdizione disposta per uno specchio acqueo pari a circa 500 metri dalla scogliera proseguendo verso il mare. Il divieto non si applica ai militari e addetti del settore operanti nelle operazioni di ricerca e bonifica. La contravvenzione alla disposizione ha conseguenze civili e penali.

Fonte: statoquotidiano.it

Riccardi: “Non possiamo più consentirci di trascurare una risorsa come il porto che da solo potrebbe reggere l’intera economia locale”.

L’iniziativa della Regione Puglia di sollecitare il Ministro Passera ad attivare la procedura per la nomina dell’Autorità portuale di Manfredonia “onde consentire l’ordinario funzionamento di tale Ente”, costituisce una svolta decisiva nella ormai “lunga” e tormentata vicenda cha ha caratterizzato la nascita di un ente fondamentale per le attività portuali e dunque dello sviluppo di una risorsa storica di Manfredonia e Capitanata.

E’ certamente una iniziativa opportuna e necessaria – rileva il sindaco Angelo Riccardiper gettare alla spalle le tante contraddizioni che hanno per tanti aspetti condizionato l’esistenza di quella Authority e dunque avviarla alla sua piena funzionalità con la dovuta trasparenza degli atti istituzionali che le competono. Sei anni di commissariamento – annota – non hanno certo giovato a gettare le basi per una Autorità portuale autorevole al di là dei commissari stessi e nonostante questa amministrazione comunale abbia dato il suo apporto a determinare situazioni operative favorevoli. Non possiamo più consentirci di trascurare una risorsa come il porto che da solo potrebbe reggere l’intera economia locale. L’auspico è pertanto quello che non si perda altro tempo prezioso per mettere in piedi una struttura efficiente ed operativa così come del resto la normativa vigente prevede. Semplificando: occorre fare presto e bene”.

Costituita nel dicembre 2003, l’Autorità portuale di Manfredonia si è avviata con una gestione commissariale con la nomina di due commissari col compito di verificare le condizioni di sussistenza (o meno) della stessa Authority. Il tempo previsto era di sei mesi. Sono invece trascorsi sei anni durante i quali c’è stato un Decreto di soppressione dell’Autorità portuale di Manfredonia con la nomina di un commissario liquidatore.

Nell’aprile 2003 Comune di Manfredonia, Autorità portuale di Bari e Regione Puglia sottoscrivevano un protocollo per la istituzione dell’Autorità portuale del Levante con l’intento di realizzare sinergie operative fra i porti di Manfredonia e di Bari. All’iniziativa aderiva anche il Comune di Monte Sant’Angelo che precedentemente aveva condiviso il provvedimento di soppressione dell’Autorità portuale di Manfredonia. La “nascita” dell’Autorità del Levante viene ufficializzata dal Ministero dei Trasporti con proprio decreto ministeriale del novembre 2007.

In questo intreccio si insinua anche una fitta azione giudiziaria avviata dai due commissari dell’Autorità di Manfredonia che si è conclusa nel dicembre scorso con la conferma dell’Authority di Manfredonia. Nel dicembre 2010 i comuni di Manfredonia e Monte Sant’Angelo col proposito di dare impulso alla Port Authority stipulano con la stessa un protocollo per l’allargamento delle circoscrizione di competenza dell’Autorità portuale. Il documento è stato sottoscritto anche dalla Regione Puglia.

A questo punto rimane da dare corso al perfezionamento dell’Autorità portuale in tutte le sue parti a cominciare dalla nomina del Presidente e dunque degli organi collegiali di gestione con il coinvolgimento dei vari enti e delle diverse rappresentanze del territorio.

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia (FG)

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L’Associazione “Centro Cultura del Mare” e la “Lega Navale Italiana” sezione di Manfredonia, hanno promosso infatti un tavolo tecnico per la costituzione di un centro di prima accoglienza di Tartarughe Marine a Manfredonia. Giovedì 28 ottobre, alle ore 19.00, presso la sala convegni della “Lega Navale Italiana” sezione di Manfredonia in viale Miramare, si terrà un incontro tra i rappresentanti di WWF, Amministrazione Provinciale di Foggia, Comune di Manfredonia, Capitaneria di Porto di Manfredonia, Autorità Portuale di Manfredonia, Federcoopesca, Lega Pesca, AGCI Pesca, UNCI Pesca di Manfredonia, “Lega Navale Italiana” sezione di Manfredonia e associazione “Centro Cultura del Mare” di Manfredonia. Lo scopo dell’incontro sarà quello di “elaborare e attivare un importante protocollo d’intesa che avrà il mero fine di salvaguardare le tartarughe marine nel Golfo di Manfredonia”.

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Previsti gli interventi di Paolo Casale, Responsabile Nazionale WWF del progetto “Tartarughe Marine”, Pasquale Salvemini Responsabile del “Centro Recupero Tartarughe Marine” -WWF di Molfetta, Antonino Zanghì, Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia, Stefano Pecorella assessore Provinciale all’Ambiente, Antonio Angelillis assessore Comunale alle Attività Produttive con delega alla Pesca, Nunzio Giandolfi Assessore Comunale all’Ambiente, Gaetano Falcone, Commissario Autorità Portuale di Manfredonia, Nunzio Stoppiello, Vicepresidente Nazionale Federcoopesca, Carpano Matteo presidente Lega Pesca, Giovanni Schiavone Presidente AGCI Pesca, Marinaro Luigi, Presidente UNCI Pesca, Lorenzo Di Candia Presidente della “Lega Navale Italiana” sez. di Manfredonia, Renato Sammarco, Presidente dell’Associazione “Centro Cultura del Mare” di Manfredonia”.

Al termine dell’incontro verrà consegnato un attestato di benemerito ai pescatori di Manfredonia che fino ad oggi si sono adoperati con sensibilità alla salvaguardia delle tartarughe marine.Verrà proiettato un piccolo filmato sulla liberazione di alcune tartarughe marine”Caretta caretta”.

LA COOPERAZIONE TRA WWF MOLFETTA CON I PESCATORI DI MANFREDONIA – Tre tartarughe della specie “Caretta caretta” sono state recuperate lo scorso 6 ottobre da pescatori di Manfredonia. Le prime due sono state recuperate dal motopesca Nuovo Vincenzo Antonietta, degli armatori Domenico e Ciro Tattilo (con ausilio dei fratelli pescatori Michele e Ciro Conoscitore), mentre era intento alla pesca a strascico a quattro miglia di distanza dalla costa tra Zapponeta e Margherita di Savoia. Entrambi gli esemplari misurano 72 cm di lunghezza carapace.

Il giorno successivo un’altra tartaruga, una femmina che misura 50 cm di lunghezza per 52 cm di larghezza carapace, è stata catturata sempre nella rete a strascico a cinque miglia di distanza dalla costa tra Zapponeta e Margherita di Savoia. Tutte si presentano in buone condizioni ma saranno comunque sottoposte a controlli clinici presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bari dal prof. Antonio Di Bello.

Continua, dunque, senza sosta l’impegno della marineria di Manfredonia, i cui operatori stanno dimostrando di aver preso a cuore il progetto tartarughe del Wwf. Il responsabile del centro recupero, Pasquale Salvemini, pertanto sta organizzando a breve, proprio a Manfredonia, un incontro con il responsabile nazionale del progetto tartarughe Paolo Casale, i volontari del centro di recupero di Molfetta, l’assessore regionale alla pesca Dario Stefano, l’assessore comunale all’ambiente Nunzio Giandolfi, il responsabile dell’associazione Cultura del Mare Giovanni Simone e la marineria di Manfredonia.

Salgono, intanto, a otto gli esemplari ospitati dal centro ubicato presso la scuola elementare Cozzoli di Molfetta (tra l’altro l’unico presente sulla costa adriatica da Manfredonia a Brindisi) alcuni dei quali verranno liberati nel corso della manifestazione Biodiversa-mente, in programma sabato 23 e domenica 24 ottobre prossimi. “Il Centro di Recupero rappresenta una interessante meta per le visite didattiche – dice Salvemini – sono numerosi gli istituti scolastici della provincia che stanno prenotando visite guidate alla scoperta di questi simpatici animali marini”.Per informazioni e prenotazioni occorre rivolgersi presso la sede del WWF Molfetta in via G. Puccini.

L’impegno del WWF per la salvaguardia di questi animali, ha aggiunto, prosegue a livello internazionale: dal 14 al 20 giugno è stata indetta la settimana mondiale dedicata alle tartarughe marine per conoscere più da vicino le loro abitudini ed i pericoli che le minacciano. Numerose iniziative, rivolte sia agli istituti scolastici sia alla cittadinanza, sono in fase di programmazione anche a Molfetta.

fonte: statoquotidiano.it