‘‘Ambasciatore del Golfo di Manfredonia’’
6 agosto 2004 – 6 agosto 2024

La presenza del delfino Filippo nelle acque antistanti il Golfo di Manfredonia risale all’anno 1997, anche se alcune testimonianze riferiscono che il cetaceo è stato avvistato in data antecedente. Di certo dalla primavera del 1998 ha scelto come abituale dimora il Porto di Manfredonia e il suo mare come zona dove procurarsi il cibo.

Era solito riposarsi a prua delle imbarcazioni della Guardia di Finanza o della Lega Navale Italiana di Manfredonia, con il corpo interamente sommerso, ma con lo sfiatatoio fuori dall’acqua. Era emozionante ascoltare il suono emesso dal suo respiro con una certa frequenza.

‘‘Filippo’’, il cui nome gli è stato amorevolmente attribuito dalla gente del luogo, era un tursiope maschio adulto (Tursiops truncatus), di circa 25 anni, 3 metri di lunghezza. Staccatosi, per cause a noi sconosciute, dal branco di appartenenza, ha preferito la compagnia degli uomini a quella dei suoi conspecifici instaurando un bellissimo rapporto specialmente con i bambini.

Considerato in Italia l’unico caso di delfino ‘‘solitario e socievole’’ (pochi casi analoghi sono stati presenti nel mondo intero), è stato oggetto di studio da parte di ricercatori che hanno indagato sulle sue abitudini e sul suo comportamento.

L’allora presidente della Lega Navale Italiana di Manfredonia, dr. Roberto Murgo, ha costituito un Comitato per la tutela e la salvaguardia del delfino Filippo, nominando il sottoscritto coordinatore per avviare una vasta campagna di sensibilizzazione finalizzata alla conoscenza dell’ambiente marino e dei suoi abitanti e istituire un centro di riferimento usufruibile da tutti gli interessati al caso Filippo.

Il dr. G. Bearzi, presidente dell’Istituto di Ricerca Tethis di Milano, venuto a conoscenza della presenza del delfino nel Golfo di Manfredonia, consapevole che si trattava di una eccezionale opportunità scientifica, ha avviato un rapporto di collaborazione con il Dipartimento di Biologia Ambientale dell’Università di Siena coinvolgendo per la ricerca una studentessa di Biologia dell’Università di Milano, che, nell’ambito di un progetto di tesi, era interessata all’aspetto comportamentale del cetaceo in superficie.

In seguito alcuni docenti del Dipartimento di Medicina Veterinaria di Bari si sono interessati al caso Filippo: il prof. Nicola Zizzo, anatomo-patologo, ha monitorato lo stato di salute del cetaceo e il prof. Angelo Quaranta, docente di Fisiologia ed Endocrinologia Veterinaria, coadiuvato da alcuni collaboratori e da due laureande, ha intrapreso un particolare studio sulle vocalizzazioni emesse da un delfino libero e solitario, come Filippo, in ambiente naturale, in mare aperto e nel porto di Manfredonia.

La ricerca si è conclusa con la discussione di una tesi di laurea in Fisiologia Veterinaria presentata da Clementina Aloé, relatore Prof. A. Quaranta e correlatore Prof.ssa Daniela S. Pace.

La prof.ssa Daniela S. Pace dell’Università degli Studi di Napoli ‘’Federico II’’, etologa, del Dipartimento di Zoologia, ha supervisionato anche uno studio condotto da due laureande del Corso di Laurea in Scienze Biologiche, Iolanda La Ragione e M. Luigia Iadevito riguardante il comportamento alimentare, le modalità interattive di un individuo solitario di Tursiops truncatus nel Golfo di Manfredonia, relatori Proff.ri G. Ciarcia, P. Bianco, correlatore Prof.ssa. Daniela S. Pace.

Ho avuto l’onore e il piacere di assistere alle discussioni delle interessantissime tesi.

In presenza di tantissime persone, ho provato indescrivibili emozioni perché si è parlato del nostro delfino, del nostro mare e della nostra amata Manfredonia.

Interessante e proficua è stata la collaborazione intrapresa dalle due Università di Bari e Napoli.

Nel 2003 la dr.ssa Claudia Gili, responsabile del settore veterinario dell’Acquario di Genova, ha visitato il delfino Filippo constatandone il godimento di un’ottima salute.

Fondamentale è stata la disponibilità e la presenza del Servizio Veterinario Area C ASL FG/2 che ha incaricato un suo dirigente, il dr. Valerio Iarussi e il dr. D. Bisceglie di vigilare e seguire da vicino il tursiope, in collaborazione con il Comitato per la Tutela del delfino Filippo e con il prezioso contributo della Guardia Costiera di Manfredonia.

Numerosi articoli sono stati pubblicati da siti on-line, quotidiani e frequenti i servizi televisivi trasmessi a cura di emittenti locali, provinciali, regionali, nazionali ed internazionali. Tutto ciò ha suscitato curiosità e un vivo interesse nei confronti del cetaceo tanto da richiamare un numero sempre crescente di turisti e ricercatori.

Da ricordare la lodevole iniziativa del Console del Touring Club Italiano, avv. Vincenzo D’Onofrio, che, nel 2000, ha proposto all’Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Foggia di conferire al delfino Filippo il premio ‘’Fenicottero Rosa’’. La cerimonia si è svolta presso le terme di Margherita di Savoia.

Il premio è stato ritirato da un delegato dell’allora Sindaco di Manfredonia.

Il 6 agosto 2004 il delfino Filippo veniva barbaramente ucciso nel tratto di mare tra il porto Alti fondali e il molo di Levante.

La Capitaneria di Porto di Manfredonia ha segnalato il caso alla Procura della Repubblica di Foggia, non potendo escludere l’ipotesi di reato per maltrattamento di animali, per di più di una specie protetta.

Dopo i dovuti accertamenti della Procura della Repubblica, essendo rimasti ignoti gli autori del reato, è stata disposta l’archiviazione del procedimento penale.

Il prof. Nicola Zizzo veniva autorizzato ad eseguire l’esame autoptico con alcuni collaboratori presso l’ex mercato ittico. Questo è riportato nel referto conclusivo: Le lesioni riscontrate sul delfino Filippo che hanno determinato la morte possono essere considerate conseguenti ad una esplosione subacquea.

Successivamente, il Comitato per la tutela del delfino si è adoperato presso le Autorità competenti di mettere in atto tutti i provvedimenti necessari per consentire il trattamento e il recupero del suo apparato scheletrico.

Grazie all’interessamento dell’allora Amministrazione comunale e anche alla sensibilità e disponibilità del prof. Nicola Zizzo, coadiuvato da un suo collaboratore, si è proceduto a fissare le modalità per il trattamento e la conservazione dei resti del cetaceo.

Era per noi doveroso recuperare qualcosa che nel tempo potesse ricordarci la straordinaria presenza di un delfino che ha donato alla nostra città tanta importanza e popolarità. È stata espressa dal Centro Cultura del Mare la decisione di esporre l’apparato scheletrico di Filippo insieme ai tanti cimeli marinari raccolti in più di 40 anni nell’istituendo Museo del mare.

Infatti, l’8 aprile del 2022, è stata inaugurata una mostra di reperti marinari presso i locali ubicati in viale Miramare, destinati al Museo del Mare.

In una sala, in tale occasione, è stata esposta la teca contenente l’apparato scheletrico di Filippo, circondata da foto e informazioni attinenti alla sua vita.

L’iniziativa ha riscosso un notevole successo in ambito sociale e culturale. Circa 8000 visitatori, di cui 1000 alunni appartenenti a Istituti Comprensivi di Manfredonia, e non solo.

Oggi 6 agosto 2024, per questa speciale ricorrenza, a 20 anni dalla scomparsa del delfino, avevamo programmato mostre, convegni, proiezioni di filmati ed altro per non far disperdere nei meandri della memoria la indimenticabile ed emozionante storia di questo cetaceo e per non deludere le aspettative di quanti lo hanno rispettato ed amato. Purtroppo, a causa di lavori di manutenzione straordinaria riguardanti l’intero immobile, i vari reperti marinari e la teca sono stati temporaneamente allocati in altri depositi, per cui, per causa di forza maggiore il Centro di Cultura del Mare è stato costretto a rimandare tali eventi.

L’Associazione e tutti coloro che hanno avuto modo di conoscere la straordinaria e irrepetibile storia del delfino Filippo, in virtù di ciò che ha significato per il nostro territorio, sono convinti che fino ad oggi nessuno è riuscito ad eguagliare la sua popolarità che ha portato in auge la nostra città. Non lo si può dimenticare.

Si auspica che quanto prima esso possa ritornare ad essere visibile per appagare le esigenze dei tanti estimatori che non ancora hanno avuto la gioia di ammirarlo.

La sua storia affascina non solo i bambini e gli adulti ma desta ancora interesse nel mondo della ricerca poiché ‘‘Filippo’’ costituisce una testimonianza di alto valore sia scientifico che storico.

Per il Centro Cultura del Mare A.P.S.
Ente del Terzo Settore /AICS
Il presidente  Giovanni Simone

 

Pubblichiamo due poesie dedicate a Filippo da due alunne diversi anni fa …

Il Delfino                                                                  Il Delfino

Dal mare spumeggiante                                            Mi piacerebbe poterlo salutare

zampilla un delfino danzante.                                 e sulle onde con lui andare.

È l’amico ideale                                                           È bravo e intelligente

per un’amicizia speciale,                                           e con noi uomini molto paziente.

con i bimbi vuol giocare                                            Sembra volesse volare

è un personaggio da ammirare.                               ma è un grande salto

Simpatico e divertente                                               sull’azzurro del mare.

il suo fascino elegantemente ti prende.                                    (Elena)

La sua grazia e bellezza

ci incontra e ci vezzeggia

con estrema tenerezza.

(Anna Maria)

1 2 3 4 4(1) 5 6 7 11

 

 

 

 

Nel corso di questa prima parte di stagione estiva, grazie anche al meteo particolarmente
favorevole, le spiagge e il litorale della Puglia Garganica sono state prese d’assalto da
bagnanti e diportisti.
Per far fronte a tale flusso, imponente è lo sforzo operativo messo in campo dalla
Guardia Costiera di Manfredonia lungo tutto il litorale di competenza da nord a sud (da
Zapponeta a Marina di Chieuti).
Diverse le segnalazioni che quotidianamente arrivano alla sala operativa della
Capitaneria di Porto di Manfredonia e agli Uffici dipendenti sia tramite il numero per le
emergenze 1530 ma anche attraverso il numero unico 112 oramai attivo su tutto il
territorio regionale e che hanno riguardato per lo più diportisti e bagnanti in difficoltà.
Solo nel week end appena trascorso sono stati effettuati numerosi interventi sia a terra
che a mare, e comminate sanzioni amministrative di cui la maggior parte ha riguardato la
navigazione con imbarcazioni da diporto sotto costa ovvero nella zona di mare riservata
alla balneazione.
Si ricorda ai diportisti che con l’ordinanza n° 10 del 17.05.2024 ““Disciplina della
navigazione in prossimità della costa e zone di mare interdette alla navigazione” è stata
fissata in 200 metri dalle spiagge ovvero 100 metri dalle scogliere a picco la fascia di
mare riservata alla balneazione.
Le attività diportistiche, tra cui l’uso di acquascooter, kitesurf e flyboard, che si svolgono
sul litorale di competenza sono state regolamentate dall’ ordinanza 08/2017 e successive
modifiche e integrazioni.
Alcuni consigli per i bagnanti:
• Avvisare sempre la Capitaneria di Porto/Guardia Costiera (direttamente o anche
tramite l’assistente bagnante) di situazioni di pericolo;
• Non entrare mai in acqua da soli (anche il più banale incidente potrebbe avere
gravi conseguenze);
• Evitare un’eccessiva esposizione al sole e proteggersi nelle ore di maggior caldo;
• Se si è stati troppo tempo esposti al sole, entrare in acqua gradatamente;
• Se non si sa nuotare, bagnarsi esclusivamente in acque molto basse e sotto il
controllo diretto del personale addetto alla sicurezza (sui fondali sabbiosi che
degradano lentamente, le onde e le correnti possono creare insidiosissime buche
che si spostano col mutare delle condizioni ambientali, rendendo da un giorno
all’altro pericoloso un tratto di mare che fino al giorno precedente non lo era
affatto);
• Se non si è in grado di nuotare per lunghe distanze, non forzare il tuo fisico;
• Quando si fa il bagno non allontanarsi mai troppo dai compagni, da riva, dal
natante appoggio, dalla visibilità del bagnino;
• Non allontanarsi mai troppo dalla costa usando materassini, ciambelle, piccoli
canotti gonfiabili;
• Non tuffarsi mai se non si è provetti tuffatori e, comunque, non tuffarsi se prima
non si è ispezionato il fondale;
• Non forzare mai le proprie prestazioni anche se si è nuotatori provetti;
Se si è colti da crampi non agitarsi, distendersi sul dorso e chiedere aiuto;
Non fare il bagno:
• se il bagnino di salvataggio in torretta ha esposto la bandiera rossa;
• quando il mare è mosso, se spirano forti venti, se vi sono forti correnti;
• se non si è in perfette condizioni psicofisiche (ricordarsi che non basta la visita
medico-sportiva per garantire da possibili incidenti: ogni volta che si entra in acqua
fare un rapido check-up sulle proprie condizioni in quel preciso momento);
• se l’acqua è molto fredda (o se la temperatura dell’acqua è di molto inferiore alla
temperatura ambiente);
• in acque inquinate o che hanno probabilità di esserlo, nelle zone in cui è vietata la
balneazione, nei porti, nei porti-canali, nei corridoi di entrata/uscita di
imbarcazioni.
Alcuni consigli per i diportisti:
• accertarsi che ci sia carburante sufficiente per affrontare il viaggio che si intende
intraprendere considerando eventuali imprevisti;
• consultare il bollettino meteo, prima della partenza e per il tempo che si intende
trascorrere in mare;
• controllare le dotazioni di sicurezza;
• controllare l’efficienza della propria unità navale;
• non trasportare mai un numero di persone superiore a quello per cui l’imbarcazione
è omologata;
• distribuire bene il carico a bordo;
È sempre possibile consultare sempre le ordinanze di sicurezza emanate dalle locali
Capitanerie di Porto e che le Sale Operative della Capitaneria di Porto di Manfredonia e
di Vieste operano 24h su 24h, 7 giorni su 7, e possono essere contattate telefonicamente
attraverso il “numero per le emergenze in mare” 1530 per le sole emergenze in mare
oppure al numero unico 112.
Manfredonia, 31 luglio 2024

Granchi blu sterminati dal caldo africano anche in Puglia ph lagazzettadelmezzogiorno.it

29 Luglio 2024

Il caldo record di questi giorni sta causando la morte non solo dei pesci di laguna, stagni e laghi, ma anche dei granchi blu, come ad Orbetello. Qui, i cosiddetti killer delle vongole non riescono a sopravvivere al mix letale di alte temperature delle acque e scarsa ossigenazione. A Goro, in Emilia Romagna, i granchi blu, non trovando più cibo a sufficienza, hanno fatto razzia delle alghe, contribuendo a tenere pulite le acque. Secondo Fedagripesca-Confcooperative, l’afa di questa estate sta stravolgendo i ritmi anche in acqua, evidenziando le principali criticità per il settore da Nord a Sud.

La situazione è quasi fuori controllo ad Orbetello, in Toscana, dove i pescatori locali stanno affrontando per l’ottava estate consecutiva la moria di orate, anguille e altre specie, soffocate dal caldo eccessivo dell’aria e dell’acqua. Qui, l’obiettivo è mettere in atto tutte le misure possibili per affrontare quella che si preannuncia come una drammatica emergenza ambientale, economica e sociale. I pescatori e l’amministrazione comunale stanno cercando di salvare il salvabile pescando il prodotto prima che muoia e rimuovendo le carcasse dalle acque per smaltirle.

In Sardegna, nelle lagune dell’Oristanese, c’è un alto rischio di una strage di pesci. In Puglia, la situazione è aggravata dalle altissime temperature del mare e dalla mancanza di una filiera di stoccaggio adeguata. Secondo Fedagripesca, l’80% della produzione di cozze a Taranto è in pericolo, poiché non è possibile prelevare il prodotto e metterlo in salvo in attesa delle richieste di vendita.

Nelle acque interne del Veneto e dell’Emilia Romagna, la bassa salinità causata dalla piena del Po, dopo le nevicate invernali e le abbondanti piogge, rappresenta un ulteriore problema. Solo un anno fa, in queste zone, gli allevatori pescavano alghe per salvare le vongole da una proliferazione eccessiva che soffocava le lagune. Intanto, i pescatori in mare a Porto Garibaldi, Emilia Romagna, lamentano di dover consumare più carburante per inseguire i pesci che si spostano più a largo per sfuggire al caldo sotto costa.

«Non possiamo porre rimedio agli eventi climatici – afferma Paolo Tiozzo, vice presidente di Fedagripesca-Confcooperative – ma dobbiamo contenere i danni, preservando laghi, lagune e stagni, con interventi di manutenzione periodici. I pescatori troppo spesso si trovano a dover combattere da soli questa battaglia con gesti quotidiani come ripulire le acque dalle alghe prima di iniziare a pescare, ma questo non può più bastare».

Lo riporta lagazzettadelmezzogiorno.it

Fonte: Statoquotidiano

 

Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario Marittimo e Comandante del Porto di Manfredonia.

VISTA l’istanza n.360RM24 datata 24.07.2024 assunta al prot. n° 16855 in data 25.07.2024 presentata dalla “POLISERVIZI s.r.l.”, con sede legale a ROMA in Via S. Andrea delle Fratte n.24 (P.iva 02864720103), al fine di ottenere l’emissione di una ordinanza di interdizione di specchio acqueo per l’esecuzione di indagini geofisiche e ambientali in merito alla realizzazione di un parco eolico offshore a largo del Gargano nell’ambito del progetto “Nementum” del Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare (CoNISMa);

VISTO il nulla osta dell’Istituto Idrografico della Marina – prot. nr. 7831 in data 26.07.2024;
VISTO il nulla osta dello Stato Maggiore della Marina prot. n. 175/24 in data 26.07.2024;
VISTO il nulla osta del Comando Interregionale Marittimo Sud, assunto al prot. n. 17458 di questa Capitaneria di Porto in data 01.08.2024;
VISTI i documenti di bordo della M/n ARGOS iscritta nei RR.NN.MM. & GG. di Bari al numero BA 4624;
VISTA la propria Ordinanza n° 54/2001 in data 05/10/2001 “Disposizioni in materia di ritrovamento di ordigni bellici”;
VISTA l’Ordinanza n. 10/2024 in data 17/05/2024 di questa Autorità Marittima che disciplina la navigazione in prossimità della costa e zone di mare interdette alla navigazione;

VISTA l’Ordinanza di Sicurezza Balneare n.14/2024 del 24/05/2024 di questa Capitaneria di Porto;
VISTA la COLREG 72 (regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare);
VISTI gli atti d’ufficio;
RAVVISATA la necessità di regolamentare il transito/sosta di unità in genere nelle zone di mareinteressate dai lavori in parola, ai fini della sicurezza della navigazione e dellasalvaguardia della vita umana in mare;

VISTI gli artt. 17, 30, 81, 1174 e 1231 del Codice della Navigazione, nonché l’art.59 del relativo Regolamento di esecuzione (parte marittima);

RENDE NOTO

che il Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare (CoNISMa), per conto della POLISERVIZI S.r.l., dal giorno di pubblicazione della presente ordinanza e fino al 30 settembre 2024, effettuerà indagini ROV nei punti di indagine come da stralcio planimetrico allegato (coordinate datum WGS84), dal litorale di Zapponeta (FG) fino a circa 7 miglia nautiche al traverso.

Le operazioni oggetto dell’intervento saranno eseguite esclusivamente con l’ausilio della M/n “ARGOS” iscritta al n. 4624 dei Registri Navi Minori e Galleggianti della Capitaneria di Porto di Bari (BA 4624).

ORDINA
Ai soli fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare

Articolo 1

Per quanto di competenza, per la parte ricadente nelle acque del Circondario marittimo di Manfredonia, nel periodo di validità del presente provvedimento, è fatto obbligo alle unità navali in genere a mantenersi a distanza di sicurezza non inferiore a metri 500 (cinquecento), con divieto di transito, sosta e ancoraggio, dai punti di coordinate geografiche indicate nello stralcio planimetrico allegato, quando presente ed in attività l’unità navale su citata, e di prestare la massima attenzione alle eventuali segnalazioni provenienti dalle persone e mezzi impegnati nelle attività di cui trattasi. Queste ultime, tuttavia, dovranno immediatamente essere interrotte in ogni caso in cui motivi di sicurezza rendano opportuna tale decisione.

Articolo 2

Fermo l’obbligo di cui all’art.1, le unità in navigazione nei pressi delle zone di mare interessate dall’attività in parola, dovranno procedere a velocità ridotta, adottare un servizio di vedetta, prestare particolare attenzione alle attività in corso e valutare l’eventuale adozione di misure aggiuntive suggerite dalla buona perizia marinaresca al fine di scongiurare situazioni di potenziale pericolo.

Articolo 3

Gli obblighi di cui sopra non si applicano ai mezzi della Guardia Costiera, Forze Armate e di Polizia, altre pubbliche amministrazioni, unità di soccorso o emergenza, che in caso di necessità procederanno con la massima cautela segnalando la propria presenza al personale impiegato nei lavori.

Articolo 4

La ditta esecutrice dei lavori è responsabile della vigilanza dei lavori in base alle norme vigenti in materia.
La stessa società dovrà inoltre accertarsi che l’unità navale impiegata sia idonea al servizio ed in possesso, per tutta la durata dei lavori, delle prescritte abilitazioni e certificazioni di sicurezza in corso di validità nonché del rinnovo della polizza assicurativa per i lavori in parola.

Dovrà altresì adottare ogni precauzione atta a garantire la sicurezza del personale impiegato durante le operazioni. Dovrà scupolosamente osservare ogni altra prescrizione indicata nei nulla osta rilasciati da Maristat, Marina Sud e Maridrografico.

Articolo 5

Gli equipaggi delle unità navali impiegate nei lavori dovranno altresì osservare le sottoelencate prescrizioni:

  1. 1.1  assicurarsi che i lavori siano eseguiti in ore diurne;
  2. 1.2  assicurarsi che le condizioni meteo marine siano tali da consentire lo svolgimento insicurezza dei lavori, sospendendo gli stessi qualora il mutamento delle condizioni localirenda consigliabile tale decisione;
  3. 1.3  prendere visione delle locali Ordinanze/Bandi di Pericolosità/Avvisi ai naviganti vigenti econsultare le pubblicazioni nautiche in vigore;
  4. 1.4  assicurare l’ascolto radio continuo e comunicare giornalmente alla Sala Operativa dellaCapitaneria di porto di Manfredonia, l’inizio, il termine o la sospensione dei lavori eposizione delle Unità navali tramite contatto radio (CH 16 del VHF) o al n° 0884/583871;
  5. 1.5  durante l’esecuzione dei lavori deve essere assicurato un continuo servizio di vigilanza ai mezzi ed al personale impiegato al fine di scongiurare potenziali danni a terzi, contattando la Sala Operativa della Capitaneria di Porto di Manfredonia per qualsiasi eventualeemergenza;
  6. 1.6  attivare un efficiente servizio di vedetta, prestando particolare attenzione ad eventuali unitàe/o soggetti estranei alle operazioni che dovessero avvicinarsi alle zone di lavoro provvedendo, se del caso, ad emettere appositi segnali ottico-acustici per attirarne l’attenzione e di invitarle ad allontanarsi;
  7. 1.7  adoperarsi affinché siano inalberati i prescritti segnali diurni previsti dalla COLREG 72 (regolamento internazionale per prevenire gli abbordi in mare), in particolare le unità dovranno considerarsi “navi con manovrabilità limitata” (Regola 27);
  1. 1.8  porre in essere tutte le iniziative per prevenire qualsiasi forma di inquinamento;
  2. 1.9  qualora si ravvisi che l’attività possa intorpidire lo specchio acqueo antistante, il richiedente dovrà posizionare idonee panne galleggianti per confinare tale fenomeno nell’area dicantiere;
  3. 1.10  sia data immediata notizia circa il rilascio, sia pure contingente, diapparecchiature/attrezzature in mare, specificando caratteristiche di segnalamento dellestesse, esatta posizione geografica, eventuale mancato recupero;
  4. 1.11  qualora durante i lavori dovessero aver luogo rinvenimenti di carattere archeologico, aisensi degli artt. 28, 90 e 175 del D.Lgs. 42/04, la ditta responsabile dei lavori è tenuto a sospendere immediatamente gli stessi, dandone contestualmente comunicazione a questa Capitaneria di Porto e alla Soprintendenza per i provvedimenti di competenza;
  5. 1.12  in caso di localizzazione di masse ferrose, potenzialmente riconducibili al rinvenimento di manufatti esplosivi, o in caso di individuazione di presunti reperti o relitti archeologici la ditta deve:
    1. a)  sospendere immediatamente ogni attività lavorativa;
    2. b)  informare immediatamente l’Autorità Marittima e il Comune;
    3. c)  non intervenire in nessun modo nell’area;
    4. d)  delimitare la zona con gavitelli di colore rosso/arancione;
    5. e)  in caso di accertato rilievo di massa ferrosa, indicarne la presenza con gavitelli di colorebianco;
    6. f)  mantenere la sorveglianza continua della zona.Articolo 6

La presente ordinanza, emanata agli esclusivi fini della sicurezza della navigazione e della salvaguardia della vita umana in mare, non esime l’interessato dall’obbligo di munirsi di ogni eventuale ulteriore provvedimento autorizzativo di competenza di organi o enti cui la legge riconosca a vario titolo specifiche attribuzioni nei settori direttamente o indirettamente coinvolti dalle attività poste in essere.

L’Autorità Marittima è manlevata da responsabilità di qualunque titolo per danni che dovessero derivare a persone e/o beni dei soggetti interessati o terzi, dalle attività svolte ed anche qualora il danno non derivi dall’inosservanza delle prescrizioni di cui ai precedenti articoli.

Articolo 7

I contravventori alla presente Ordinanza saranno puniti, salvo che il fatto non integri una fattispecie diversa o di più grave reato e salve le maggiori responsabilità derivanti dall’illecito comportamento:

  1. a)  se alla condotta di un’unità da diporto, ai sensi dell’art.53 del Decreto Legislativo n°171/2005, così come revisionato dal D.lgs 229/2017;
  2. b)  dall’art.1174 del Codice della navigazione;
  3. c)  negli altri casi, autonomamente o in eventuale concorso con altre fattispecie, ai sensi degliart.1231 del Codice della Navigazione.

E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservare e far osservare la presente ordinanza, la cui pubblicità verrà assicurata mediante l’affissione all’albo dell’ufficio, nonché l’inclusione alla pagina “Ordinanze” del sito istituzionale www.guardiacostiera.gov.it/manfredonia.

Il Capitano di Fregata (CP) sottoscritto, Capo del Circondario marittimo e Comandante del Porto di
Manfredonia:

VISTO l’esito del bando di gara della Provincia di Foggia – Settore Pianificazione, Servizi, di Trasporto e Mobilità Sostenibile Servizio Mobilità e Trasporti Pubblici Locali “Procedura aperta per l’affidamento del servizio di trasporto pubblico marittimo diretto relativo all’itinerario Manfredonia-Isole Tremiti di cui all’art. 64 della L.R. 37/2023 del 29.12.2022 Misure in materia di cabotaggio marittimo, di carattere sperimentale Delibera di Giunta della Regione Puglia n. 203 del 04/03/202 – CIG : B21EABC9B9 – CUP : F19I24000140002 CUI:S00374200715202300001;

VISTO il verbale di consegna sotto riserva di legge in data 23/07/2024 con cui la Provincia di Foggia provvedeva all’aggiudicazione del servizio in parola alla Società RTI Gargano Metro Marine;

VISTA la richiesta di approdo nonché la tabella relativa agli orari delle corse in programma presentate dalla Società “A. Galli & Figlio S.r.l” in qualità di capogruppo del raggruppamento temporaneo di imprese denominato “Gargano Metrò Marine”, aggiudicatario del bando di gara sopra descritto;
VISTA la nota prot.n.20240025821 in data 26/07/2024 della ADSPMAM con la quale veniva espresso il proprio parere favorevole all’imbarco/sbarco dei passeggeri dal Molo Trapezoidale con successivo stazionamento notturno nei pressi del Molo di Ponente (zona port facility) e la partenza del servizio per il giorno 30 luglio 2024;
VISTA la nota prot.n.15058 in data 25/07/2024 della Capitaneria di Porto di Termoli nella quale si evince che la M/N “ELIA JET” è autorizzata ad ormeggiare alle ore 10.30 e ripartire alle ore 16.30 dalla banchina di San Nicola;
VISTA la Legge n. 84/1994 c.m.i. (Riordino della legislazione in materia portuale), con particolare riferimento all’art.
14 – Competenze dell’Autorità Marittima;
VISTO il Decreto Legislativo n. 81/2008 c.m.i. (Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei
luoghi di lavoro), con particolare riferimento all’art.13, comma 3 – Vigilanza;
VISTA la Direttiva 98/41/CE in data 18.06.1998, così come successivamente modificata dalle Direttiva 2002/84/CE in data 05.11.2002, Regolamento (CE) n.1137/2008 in data 22.102008 e Direttiva (UE) 2017/2019 in data 15.11.2017, relativa alla registrazione delle persone a bordo delle navi passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri della Comunità;
VISTO il Decreto Legislativo n. 38/2020 in data 11/05/2020 relativo alla attuazione della Direttiva (UE) 2017/2019 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 novembre 2017, relativa alla registrazione delle persone a bordo delle navi passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri della Comunità;
VISTO il Decreto Dirigenziale n. 2037/2022 in data 22.12.2021, recante la modifica al Decreto 28 settembre 2022 “registrazione delle persone a bordo delle navi da passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri della Comunità – modalità tecniche e operative di trasmissione dei dati di cui agli articoli 4 e 5 del Decreto Legislativo 11 maggio 2020, n.38”;
VISTO il Decreto Ministeriale 27 aprile 2017 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti relativo agli “adempimenti di arrivo e partenza delle unità addette ai servizi locali, alla pesca professionale, alla
acquacoltura, alla navigazione da diporto o di uso privato o in conto proprio, nonché delle unità adibite a
servizi particolari”, pubblicato sulla G.U. n.107 del 10.05.2017;
VISTO il Decreto Legislativo n. 197/2021 in data 08.11.2021, di recepimento della direttiva UE 2019/883 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 17 aprile 2019, relativa agli impianti portuali di raccolta per il conferimento dei rifiuti delle navi che modifica la direttiva 2010/65/UE e abroga la direttiva 2000/59/CE;m_inf.A0130C2.REG_ORDINANZE.R.0000024.29-07-2024.h.13:05
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VISTA l’Ordinanza n. 12/2003 in data 02.04.2003, così come successivamente modificata ed integrata
dall’ordinanza n. 18/2019 in data 08/07/2019 di questa Capitaneria di Porto (pescaggi del Porto
Commerciale e del Bacino Alti Fondali di Manfredonia);
VISTA l’Ordinanza n. 32/2009 in data 30.06.2009 di questa Capitaneria di Porto (rada del porto di Manfredonia – piano dei punti di fonda);
VISTA l’Ordinanza n. 02/2011 in data 24.01.2011, così come successivamente modificata ed integrata
dall’ordinanza n. 04/2019 in data 14/03/2019 di questa Capitaneria di Porto (disposizioni, divieti e norme di sicurezza relative alle aree portuali del porto industriale e del porto commerciale di Manfredonia);
VISTA l’Ordinanza n. 08/2020 in data 17.06.2020 di questa Capitaneria di Porto (Regolamento per la navigazione, la sosta, e la precedenza agli accosti delle navi e dei galleggianti nella zona portuale di Manfredonia);
VISTA l’Ordinanza n. 05/2022 in data 17.02.2022 di questa Capitaneria di Porto (sistema NMSW-PMIS – National Maritime Single Window – Port Management Information System);
VISTA l’Ordinanza n. 01/2022 in data 21.01.2022, così come successivamente modificata ed integrata
dall’ordinanza n. 07/2022 in data 31/03/2022 dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale a firma congiunta del Comandante della Capitaneria di Porto di Manfredonia (Regolamento per la disciplina dell’accesso, della circolazione e della sosta dei veicoli nel Porto Commerciale di Manfredonia);
VISTA l’Ordinanza n. 21/2008 in data 10.07.2008 “disciplina dell’entrata e uscita delle unità navali e relativo
ormeggio nel porto di Mattinata”;
RITENUTO NECESSARIO regolamentare le generali procedure di imbarco e sbarco dei passeggeri all’interno del porto di Manfredonia per la corrente stagione estiva;
VISTI gli artt. 17, 30, 62, 63, 65, 68, 81, 407, 409 e 1174 del Codice della Navigazione e l’art. 59, 62, 63, 64, 65, 71, 73, 74 e 209 del relativo Regolamento di Esecuzione.
VISTI gli atti d’ufficio;

RENDE NOTO
Nel periodo compreso tra il giorno 30.07.2024 ed il giorno 01.09.2024 (salvo proroga per l’eventuale
recupero delle corse non effettuate) sarà attivato il servizio di linea di trasporto pubblico marittimo diretto
relativo all’itinerario Manfredonia – Isole Tremiti, effettuato con la MN ELIA JET 6MF023.

ORDINA

ARTICOLO 1 (accosti)
Il servizio di linea di cui al rendo noto sarà articolato secondo gli orari e le modalità indicate nel programma allegato che costituisce parte integrante della presente Ordinanza.
Eventuali corse soppresse saranno recuperate nel periodo compreso fra il giorno 01/09/2023 ed il giorno
30/09/2023.
Accosti occasionali diversi da quelli previsti dalla presente Ordinanza dovranno essere preventivamente
autorizzati da questa Autorità Marittima.
Eventuali indisponibilità tecniche del mezzo impiegato e/o motivazioni straordinarie che comportino ritardi nelle partenze dovranno essere immediatamente comunicate, anche tramite VHF in casi urgenti,
all’Autorità Marittima.
In caso di indisponibilità del mezzo nautico, al fine di garantire il servizio, la sostituzione potrà avvenire solo con adeguato mezzo nautico avente analoghe caratteristiche e potrà essere effettuata solo a seguito di formale autorizzazione da parte di questa Autorità Marittima.
ARTICOLO 2 (ormeggi)
Per le operazioni di imbarco/sbarco passeggeri nel porto commerciale di Manfredonia, la motonave ELIA JET potrà ormeggiare alla banchina di ponente, molo trapezoidale, occupando lo spazio prospiciente l’attività commerciale “BAR L’APPRODO”.
Cessate le operazioni di sbarco passeggeri e per ricovero notturno, la motonave ELIA JET dovrà spostarsi
al molo di ponente, zona security, ed ormeggiare a poppa nave servizio idrico con le Tremiti, garantendo
un servizio di guardiania, e immediata reperibilità dell’equipaggio anche per eventuali spostamenti richiesti dalle forze di polizia connessi ad attività istituzionali/emergenza.
ARTICOLO 3
(operazioni di imbarco/sbarco passeggeri)
L’imbarco dei passeggeri dovrà avvenire in sicurezza, con unità assicurata agli ormeggi in banchina,
mediante l’impiego di passerelle/scalandroni con passamano e sempre alla presenza del personale di
bordo pronto a prestare assistenza, in particolar modo alle persone a mobilità ridotta (P.M.R.).
Dovrà essere posizionato nei pressi dei punti di imbarco almeno un salvagente anulare munito di sagola
galleggiante.
Dovrà essere assicurato, presso il punto di imbarco/sbarco, la presenza di personale munito di ausili
adeguati per il conteggio delle persone e di dispositivi idonei di instradamento per il corretto
imbarco/sbarco dei passeggeri.
ARTICOLO 4
(comunicazioni obbligatorie)
Prima della partenza
Il comandante della motonave ELIA JET dovrà contattare la locale Sala Operativa via radio VHF CH16
ovvero al numero 0884 583871 al fine di ottenere l’autorizzazione a lasciare la banchina, e comunicare nel contempo le seguenti informazioni:
a) il numero delle persone presenti a bordo compreso l’equipaggio;
b) il porto di destinazione;
c) l’orario in cui ha mollato gli ormeggi, entro 10 minuti dalla partenza.
Prima della partenza, il comandante della nave accerta che il numero delle persone a bordo non superi la
capacità massima prevista dal certificato delle annotazioni di sicurezza dell’unità.
L’addetto alla registrazione dei passeggeri deve raccogliere e dichiarare entro 15 minuti dalla partenza
della motonave attraverso l’interfaccia unica nazionale, di cui all’ordinanza 05/2022 di questa Capitaneria di Porto, le informazioni riguardo:
a) il numero delle persone a bordo;
b) cognome, nome, genere, nazionalità, data di nascita delle persone a bordo;
c) cure e assistenza speciali che possono essere necessarie in caso di emergenza, se richiesto dal
passeggero;
d) un numero di contatto in caso di emergenza, se richiesto dal passeggero.
Prima dell’arrivo in porto Il comandante della motonave ELIA JET dovrà contattare la locale Sala Operativa, via radio VHF CH16 ovvero al numero 0884 583871, almeno 0,5 miglia prima della relativa imboccatura al fine di ottenere l’autorizzazione a raggiungere la banchina designata, e comunicare nel contempo le seguenti informazioni:
a) il numero delle persone presenti a bordo compreso l’equipaggio;
b) il porto di provenienza.

È tassativamente vietato mollare gli ormeggi ovvero attraversare in ingresso le ostruzioni foranee
del porto senza l’esplicita autorizzazione della Sala Operativa.
In attesa di ricevere suddetta autorizzazione all’ingresso in porto l’unità dovrà mantenere sgombra
l’imboccatura del porto.
Analogo obbligo di comunicazione dei passeggeri imbarcati dovrà essere effettuato alla partenza e al
rientro da parte dei Comandanti delle unità che effettuano il trasporto passeggeri lungo la costa nel
Circondario Marittimo di Manfredonia tramite chiamata VHF su canale VHF CH16 ovvero al numero della sala operativa 0884 583871
ARTICOLO 5
(responsabilità)
Per le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri, la responsabilità di eventuali incidenti o danni a
persone e/o cose è posta in capo al vettore marittimo nei termini, modalità e limiti di cui all’art. 409 Cod.
Nav.
Il vettore sarà ritenuto responsabile della sicurezza di tutti gli altri apprestamenti eventualmente utilizzati per le operazioni di imbarco/sbarco sulla motonave ELIA JET.
A cura del vettore marittimo dovrà essere idoneamente delimitata l’area destinata alle operazioni di
imbarco/sbarco, anche al fine di prevenire l’accidentale caduta di persone in mare.
ARTICOLO 6
(disposizioni finali e sanzioni)
L’efficacia del presente provvedimento può essere sospesa a giudizio di questa Autorità Marittima, qualora si verificassero fatti o situazioni che potrebbero compromettere la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.
Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, i contravventori alla presente Ordinanza saranno
sanzionati, in relazione all’effettiva violazione commessa, ai sensi degli artt. 1174, 1224 e 1231 del Codice
della Navigazione nonchè dall’art.53 del D.lgs 171/2005 e ss.mm.ee.ii se l’infrazione commessa con unità da diporto, oppure ai sensi dell’art.11 del decreto legislativo 11 maggio 2020, n.38.

Il contrammiraglio Guglielmi Vice Comandante dell’Operazione Atalanta

Il Contrammiraglio Domenico GUGLIELMI (Italia) ha assunto la carica di Vice Comandante dell’Operazione ATLANTA dal Contrammiraglio Eric Dousson (Francia).

L’evento si è svolto in Spagna alla base navale militare del porto di Rota, sede operativa dell’operazione, il 12 luglio scorso.

Il comandante dell’operazione Vice Ammiraglio Ignacio Villanueva Serrano, ha accolto calorosamente il contrammiraglio Domenico GUGLIELMI come nuovo vice comandante, evidenziando la sua straordinaria esperienza e le sue eccezionali capacità professionali.

Il contrammiraglio Domenico Guglielmi ha una carriera militare ampia e di successo. Tra gli altri, dai suoi successi sono evidenziati: Ufficiale di rotta della nave “Amerigo Vespucci”, vicecomandante fregata “Zeffiro”, Comandante del pattugliatore “Libra”, della fregata“Euro” e del Cacciatorpediniere “Andrea Doria”. La sua ultima posizione è stata come Vice Capo Reparto Personale nello Stato Maggiore della Difesa.

EU NAVFOR Atalanta è una missione europea diplomatico-militare di sicurezza marittima.

La pirateria nell’area del Corno d’Africa (Golfo di Aden e bacino Somalo), continua a rappresentare una minaccia per la libertà di navigazione del traffico mercantile ed in particolare, per il trasporto degli aiuti umanitari del World  Food  Programme. Con la Council Joint Action 2008/251 del 10 novembre del 2008, l’UE ha istituito di fatto la prima operazione militare a carattere marittimo a guida europea: l’Operazione ATALANTA può contare su Unità navali e velivoli dislocati in area per la sorveglianza ed il riconoscimento di attività sospette riconducibili al fenomeno della pirateria.

Il personale militare coinvolto nell’Operazione può trattenere e trasferire persone sospettate di aver commesso o che ha commesso atti di pirateria o di rapina e sequestrare le imbarcazioni appartenenti ai pirati, nonché le armi e le attrezzature ritrovate a bordo. Le persone sospette di aver commesso atti di pirateria possono essere giudicate presso lo Stato membro EU che le ha catturate, dallo Stato di appartenenza della nave mercantile sequestrata, oppure, in applicazione di specifici accordi con l’Unione Europea siglati dal Kenya e dalle Seychelles, discrezionalmente dalle Autorità di tali paesi.

La Forza Navale Europea opera in una zona compresa tra il Mar Rosso, il Golfo di Aden e parte dell’Oceano Indiano, Isole Seychelles incluse, che rappresenta una zona di mare che per grandezza è simile a tutto il Mar Mediterraneo.

Scopri gli aggiornamenti sul sito ufficiale di EUNAVFOR Atalanta

Fonte: Sipontino.net

 

“Sos Posidonia” nell’AMP delle Isole Tremiti, dal 21 al 25 luglio cinque giorni per parlare di cultura, educazione ambientale e sostenibilità turistica con scienziati, ricercatori e ambientalisti

E’ conto alla rovescia alle Isole Tremiti per la 3^ edizione del Posidonia Festival in programma dal 21 al 25 luglio 2024. Cultura, educazione e tutela ambientale, natura e sostenibilità turistica i temi dell’evento. Il Festival è rivolto a residenti, turisti, studenti, scienziati e professionisti, agli operatori legati alla ricerca scientifica e al turismo per far conoscere quanto sia importante difendere la Posidonia oceanica pianta capace di mantenere l’equilibrio degli ecosistemi costieri e marini del Mediterraneo e con esso anche quello dell’AMP Isole Tremiti.

Il Festival, organizzato da Marlin Tremiti, Laboratorio del Ma.Re. e Cdp Service, è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Comune Isole Tremiti, Puglia Promozione,
Provincia di Foggia, CNR IRBIM – Istituto per le Risorse Biologiche e le Biotecnologie Marine, CoNISMa – Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare in collaborazione con Marevivo, Wwf Sub, MedReAct, Sea Shepherd, Pro Loco Isole Tremiti e Hotel Eden. Nel programma attività educativo-ambientali in spiaggia, snorkeling con biologi marini, attività subacquee con istruttori e biologi marini, attività di citizen science, escursioni in barca, incontri serali con ospiti del mondo della scienza, della cultura e del giornalismo, proiezioni di video, attività presso il Laboratorio del Ma.Re., attività di pulizia delle cale delle isole di San Domino e Caprara.

Tra gli ospiti della manifestazione Annalisa Lisci, sindaco delle Isole Tremiti; Adelmo Sorci, responsabile scientifico del Laboratorio del Ma.Re, e presidente del Marlin Tremiti; Enrico Miccadei,
geologo dell’Università di Chieti; Veronica Marchesi, Giada Quadrini e Alessio Asunis, biologi marini del Laboratorio del Ma.Re., impegnati nella ricerca scientifica di bioacustica ed eco acustica con il progetto Paesaggio sonoro sommerso dell’AMP Isole Tremiti e nel progetto 3DM I IT per la rigenerazione di ecosistemi marini compromessi dal cambiamento climatico e nel progetto di ricerca sull’impatto fisico dei subacquei sui fondali dell’AMP Isole Tremiti; Mario Berrettoni, chimico dell’Università di Camerino; Mario Di Cola, founder, project manager e CEO di Contralto Audio srl, impegnato con il Laboratorio del Ma.Re. in attività di ricerca scientifica di bioacustica ed eco acustica con il progetto Paesaggio sonoro sommerso dell’AMP Isole Tremiti; Emanuele Coppola, fotografo e documentarista con la sua trentennale attività di studi, osservazioni e filmati sulla Foca Monaca; Francesco Capurso, autore del libro IMMERSIONI, esperto subacqueo e del mare delle Tremiti; Antonio D’Amico, giornalista ed esperto di marketing territoriale; Gaetano Simone, moderatore e giornalista; Vittoria Zuccarini, Paola Cicalese e Giulia Guglielmelli, impegnate in ricerche scientifiche nella conservazione e monitoraggio degli elasmobranchi, sulle fanerogame e in particolare sugli antibiotici rilasciati in mare, la distribuzione delle microplastiche nel mare di Alboran.

Un momento di confronto sul e per il Territorio con tematiche diverse che si fondono nello sviluppo “provocato” dall’eco-sostenibilità con punti di partenza la formazione, l’educazione ambientale e una nuova visione di cultura del mare. «Il Posidonia Festival è innanzitutto ricerca – commenta Adelmo Sorci, direttore del Laboratorio del Ma.Re. – ma anche una ghiotta occasione per capire come difendere habitat importanti come la AMP Isole Tremiti. Ogni giorno, le prateria di Posidonia delle nostre isole sono minacciate da continui attacchi e tutti dimenticano l’importanza di questa pianta marina nell’ecosistema dei nostri fondali». Anche quest’anno le Isole Tremiti si confermano punto di riferimento per ricercatori e scienziati grazie al loro straordinario ecosistema incrociando i dati locali con i report di scienziati e istituti di ricerca che convergeranno a Tremiti. Sarà un importante momento di dibattito in cui l’obiettivo è quello di mettere insieme operatori, residenti e turisti.

Secondo le ricerche del Marlin Tremiti e del Laboratorio del Ma.Re.,e successive valutazioni la Posidonia oceanica sul versante sud dell’Isola di San Domino scomparirà nel giro di pochi anni. Tanti i fattori che hanno provocato una vertiginosa regressione (soprattutto negli ultimi cinque anni) e tra questi anche gli ancoraggi delle imbarcazioni da diporto. Infatti, lo sviluppo del turismo diportistico, “mordi e fuggi”, dalla costa garganica e dalla costa molisana sta condizionando in maniera negativa l’ambiente sottomarino costiero. La mancanza di linee guida sugli ormeggi e ancoraggi, la mancata delimitazione delle aree con Posidioneto, e un minimo di regole per lo smaltimento dei rifiuti organici e alimentari, sta provocando danni incalcolabili e irreversibili. Come Laboratorio del MA.RE. dal 2006 che vengono monitorate costantemente le acque delle Isole Tremiti e i cambiamenti che si sono susseguiti e che si susseguono oggi anche a ritmi vertiginosi, che richiedono un radicale cambio di passo nella gestione dell’AMP Isole Tremiti.

I numeri dell’edizione 2023:
858 presenze totali
688 nelle serate informative
113 nelle attività di educazione ambientale
28 nelle attività per bambini
15 al Convegno
14 Ospiti
15 operatori di staff

Fonte: Manfredonianews

16.07.2024

Secondo il nuovo calendario, la pesca sarà sospesa tra San Benedetto del Tronto e Bari dal 16 agosto al 29 settembre

Manfredonia: fermo biologico dal 16 agosto al 29 settembre

Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, ha firmato il decreto sul Fermo pesca obbligatorio 2024, introducendo alcune modifiche alla gestione della pesca nel mare Adriatico, in particolare nel tratto tra San Benedetto del Tronto e Bari. Il provvedimento prevede un fermo biologico di quasi un mese e mezzo.

Secondo il nuovo calendario, la pesca sarà sospesa tra San Benedetto del Tronto e Bari dal 16 agosto al 29 settembre. Durante questo periodo, le uscite in mare saranno consentite solo per tre giorni, o 72 ore, tra il primo luglio e il 31 ottobre, previa comunicazione. Inoltre, la pesca sarà vietata entro sei miglia marine, con l’eccezione della piccola pesca.

Il Ministro Lollobrigida ha sottolineato che questo decreto rappresenta un cambiamento significativo rispetto ai fermi precedenti. L’obiettivo è offrire maggiore libertà alle imprese di pesca italiane, permettendo loro di decidere autonomamente quando pescare. Ha dichiarato: “Questo decreto segna un cambiamento di paradigma rispetto ai fermi degli anni passati. Vogliamo dare alle imprese di pesca italiane la possibilità di scegliere quando pescare, ribaltando l’approccio degli ultimi anni. L’obiettivo del Governo Meloni è chiaro: superare la contrapposizione tra pesca e ambiente, costruendo un futuro sostenibile per il settore ittico”.

Lollobrigida ha anche evidenziato come questa nuova impostazione rifletta gli sforzi del Governo in Europa per il settore della pesca. Ha aggiunto: “La nuova impostazione del Fermo pesca obbligatorio 2024 rispecchia quanto il Governo ha fatto in Europa per il settore, un primo passo per andare incontro alle esigenze delle imprese di pesca italiane”.

Il Ministro ha espresso la speranza che la nuova Commissione europea possa rivedere le politiche precedenti, che secondo lui hanno danneggiato il settore della pesca in Italia. “Speriamo che la nuova Commissione europea riveda le politiche degli ultimi anni, che hanno danneggiato un settore fondamentale per l’Italia. Il nostro Paese non si è mai tirato indietro. Lo scorso dicembre, al Consiglio Agrifish, abbiamo detto no a ulteriori riduzioni delle possibilità di pesca e continueremo a lavorare in Europa per difendere i nostri pescatori, le nostre marinerie e il nostro modello economico”, ha concluso Lollobrigida.

Fonte: Statoquotidiano

 

Manfredonia. Questa mattina, martedì 25 giugno, il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM), Ugo Patroni Griffi, alla presenza delle massime autorità e della comunità portuale di Manfredonia, nel corso di una breve ma significativa cerimonia, ha inaugurato il nuovo “villaggio pescatori”, realizzato dall’Ente. Si tratta di una vasta area, ricadente nel porto commerciale di Manfredonia, sulla quale sono state realizzate strutture e manufatti utili al miglioramento dei servizi a terra, di sicurezza dei pescatori, delle condizioni di sbarco e di deposito del pescato.

Il progetto ha previsto la realizzazione di tre punti di sbarco, uno sul molo di Levante, uno su quello di Tramontana e l’ultimo sul molo di Ponente. Ogni punto di sbarco è dotato di illuminazione, dissuasori di sicurezza, segnaletica stradale e colonnina per presa acqua.

Sui piazzali retrostanti la banchina Tramontana, inoltre, è stata realizzata l’area più significativa dell’intervento, una piazza di circa 2.575mq ad uso esclusivo dei pescatori, come luogo sicuro e adeguato per tutte le attività. L’area è provvista di depositi e di servizi igienici.

E’ stata prevista, inoltre, una zona coperta di circa 400mq, in struttura portante di calcestruzzo armato-sostenuta da “colonne” tonde-e finiture in pannelli di fibrocemento, destinata alla lavorazione delle reti. La forma della copertura richiama la prua di una nave e su di essa sono stati posizionati pannelli fotovoltaici, con la  possibilità, in futuro di installarne anche altri.

Quasi tutta l’area è stata attrezzata con una pavimentazione in cemento industriale, corredata di pali per l’illuminazione, di impianto di acqua potabile, di smaltimento delle acque reflue prodotte dai bagni e di quello per lo smaltimento delle acque meteoriche.

Nella stessa area sono stati realizzati, anche 20 magazzini di circa 10 mq. I depositi sono stati realizzati in blocchi da 5 e messi a disposizione degli operatori per migliorare le condizioni igieniche dell’area portuale e contestualmente ridurre rischi di furti, delle reti e degli attrezzi di lavoro, atteso che ad oggi i pescatori sono costretti a lasciare i loro strumenti di lavoro incustoditi sulle banchine.

Sono stati realizzati, inoltre, due blocchi per i servizi igienici, di cui uno sulla banchina di Tramontana e uno sul Molo di Levante, ove sono stati realizzati i rimanenti 10 magazzini sempre in blocchi da 5. L’accesso e l’utilizzo dei servizi igienici da parte delle persone diversamente abili è garantito da una rampa di accesso e da una ringhiera metallica di protezione.

Abbiamo immaginato e realizzato un vero e proprio villaggio, ampio, avveniristico, sicuro e accogliente – commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- una macro area all’interno della quale i pescatori possono non solo lavorare ma anche ritrovarsi in un contesto di comunità. La flotta peschereccia di Manfredonia,- continua il Presidente-è la seconda in Italia per numero di imbarcazioni edè la quinta nella classifica di stazza lorda. Non è solo un pilastro economico, quindi, ma un vero e proprio simbolo di tradizione e di dedizione.L’intervento che abbiamo realizzato –conclude Patroni Griffi- vuole non solo essere uno strumento idoneo per le attività quotidiane dei nostri pescatori, ma anche un luogo dove le generazioni future potranno continuare a coltivare questa preziosa eredità”.

Il  costo complessivo dell’opera è di circa 1.150.000 euro

L’intervento è stato finanziato in parte dal Fondo Europeo per la Pesca 2007–2013, nell’ambito della Misura 3.3. “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca“, di cui l’Autorità di Sistema Portuale è titolare del finanziamento da parte della Regione Puglia, per l’importo di oltre 840 mila euro, e in parte con fondi propri dell’Ente.

Fonte: Stato Quotidiano

 

Nella giornata odierna, alle ore 10:00 circa, perveniva alla Sala Operativa di questo Ufficio Circondariale Marittimo, dalla Centrale Operativa della Direzione Marittima di Bari, una richiesta di soccorso dalla nave da crociera MSC SPLENDIDA diretta a Katakolo (Grecia) a circa 14 miglia dal porto di Vieste.

La richiesta di soccorso riguardava l’evacuazione medica di una turista tedesca di 65 anni circa che necessitava di ospedalizzazione urgente per una diagnosi di emorragia digestiva. La Sala Operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Vieste, sotto la direzione operativa di Bari, disponeva intervento della dipendente motovedetta CP 880, unità operativa destinata al servizio di ricerca e soccorso della vita umana in mare, la quale giunta in prossimità della nave da crociera – che nel frattempo era stata dirottata in direzione del porto di Vieste per agevolare le operazioni di soccorso – iniziava le procedure di evacuazione medica dell’infortunata. Oltre alla donna, venivano trasbordati il marito della e personale paramedico per assistenza medica.

Successivamente, giunti in porto, il personale militare, con l’assistenza del personale paramedico imbarcato, provvedeva a sbarcare la donna e ad affidarla al personale medico del 118 per le cure necessarie. Dopo aver stabilizzato la paziente, che appariva provata e dolorante ma in buone condizioni generali, l’ambulanza dirigeva verso l’ospedale “CASA SOLLIEVO DELLA SOFFERENZA” di San Giovanni Rotondo per la necessaria ospedalizzazione.

Vieste, 27 giugno 2024