Questi sono i dati comunicati dall’allora Isosar ora Energas, riguardanti i posti di lavoro durante il periodo di cantierizzazione del deposito di GPL ENERGAS: “Per quanto attiene l’impatto occupazionale dei lavori di costruzione può dirsi […] che la realizzazione del progetto, nella sua interezza, comporterà un impegno di circa 36 mesi durante i quali si prevede una presenza media pari a circa 20 unità lavorative/giorno con punte anche superiori alle 50 unità lavorative/giorno ripartite sulle diverse aree di intervento. A parte alcune tipologie di lavori per i quali necessariamente dovrà farsi ricorso a ditte fiduciarie in ragione dell’elevata specializzazione dei lavori stessi, è intendimento della società, per quanto ragionevolmente possibile, affidare l’esecuzione dei lavori a personale e ditte locali”(Nota non tecnica, pag.20, progetto Isosar).
L’impianto Energas/Q8 riproposto nel 2013 è nella sostanza identico a quello presentato nel 1999, tra l’altro bocciato dai Ministeri competenti.
Quanto affermato di recente dal responsabile della società (aumento alquanto elevato degli addetti alla cantierizzazione) contrasta vistosamente con quanto affermato sopra.
Ovviamente, tutto per fini opportunistici.
Sipontini non lasciamoci prendere in giro.
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Comitato NO Energas
Ing. Matteo Starace