Roma – “I pregiudizi, di qualunque genere, non mi sono mai piaciuti. Sono pronto, pertanto, a partecipare al confronto sugli impianti eolici off shore nel golfo di Manfredonia. L’importante è che tale confronto si fondi non sulla demagogia ma su dati tecnici e scientifici certificati ed in cui siano chiari tanto i benefici che i costi per il territorio e l’ambiente. Produrre energia da fonti alternative è un obiettivo condiviso dai diversi livelli istituzionali e dalla comunità locale, ma questo non significa, come tra l’altro e’già stato detto in molte occasioni, che si debbano consentire per forza interventi che potrebbero anche deturpare l’ambiente e il nostro mare. Tra l’altro, ho presentato una proposta di legge a tutela del mar adriatico, avendo a cuore la sua salvaguardia e valorizzazione soprattutto a fini turistici”.
“Mi sono già confrontato in questi giorni con il ministro dell’Ambiente, on. Andrea Orlando, spiegandogli le ragioni dell’opposizione alla concentrazione di un così elevato numero di aerogeneratori nel Golfo di Manfredonia. Non esiste, per quanto mi riguarda, che nel golfo di Manfredonia si possano realizzare più impianti off shore. L’interlocuzione con il governo proseguirà nelle prossime settimane per ottenere che le ragioni delle istituzioni e delle comunità locali siano ascoltate e valutate con grande attenzione. Sono altresì convinto che su una questione così rilevante per il territorio ogni decisione debba essere assunta con il pieno coinvolgimento dei cittadini”.
E’ quanto comunica a Stato l’onorevole del Pd Michele Bordo, Presidente della Commissione per le Politiche Ue, dopo una nostra richiesta via mail.
(Si ringrazia sinceramente l’onorevole Michele Bordo per l’attenzione volta per il nostro giornale e dunque per la cittadinanza di Manfredonia; Giuseppe de Filippo; Direttore Statoquotidiano)
Fonte: Redazione Statoquotidiano