estrazione petrolioManfredonia – IN questi giorni si potrebbero eseguire ancora le prospezioni alla ricerca del petrolio nelle acque territoriali della Croazia, giovane repubblica europea. Improvvisamente cadiamo nella disperazione. I ricordi ci trasferiscono a maggio del 2010. Avevamo pensato bene che quanto prima le “lobby del petrolio” non si sarebbero mai arresi al movimento “No-Triv” che aveva animato le vie di Termoli. Il movimento era nato spontaneamente in Abbruzzo, Molise e Puglia contro le trivellazioni petrolifere nel mar Adriatico e quindi a difesa dei nostri gioielli: le isole Tremiti. Nella mente dei partecipanti era vivo e lucido lo scenario dei danni arrecati dall’Exxon all’ambiente marino, alla fauna e all’economia dei marittimi, del turismo e degli esseri che vivono nel golfo del Messico. Il 30 giugno dello stesso anno l’indimenticabile Lucio Dalla, divenuto simbolo della protesta, regalava una bellissima serata di spettacolo, al movimento, ai turisti e al mondo intero.

La Puglia si è da sempre schierata contro le prospezioni e le trivellazioni nel mare Adriatico ma anche nel mare Ionio, finalizzati alla ricerca ed alla estrazione degli idrocarburi e dei gas. Ha manifestato con le Associazioni “No-Triv” a Termoli, a Monopoli e da ultimo il 6 ottobre del 2012 nella nostra Manfredonia. In questi giorni deve impegnarsi e ribadire il no deciso anche per la Croazia. Il convegno di Bari organizzato mercoledì 7 maggio per conto dell’Europa è la giusta occasione politica.

Siamo in campagna elettorale per il Parlamento Europeo. Viviamo un altro magnifico momento di unità di popoli e di pace. L’Europa deve incoraggiare ed aiutare i piccoli paesi membri come la Croazia a difendere il loro bene supremo, l’habitat. La nazione vive soprattutto di turismo ma deve imparare a comprendere e a difendersi dall’assalto dei predatori che si arricchiscono per pochi denari e per un tempo breve di un petrolio che oltretutto è ricco di zolfo e quindi non di buona qualità. I danni che si otterrebbero prima, durante e dopo l’estrazione di petrolio dai fondali territoriali croati saranno ingenti anche per l’Italia.

Gli europei, ad eccezione dell’Albania e della Macedonia per il momento, che vivono lungo le coste del mare Adriatico sono circa 30 milioni. Questo tratto di mare del Mediterraneo sembra in realtà un lago. È noto a tutti che le correnti marine risalgono dal sud vero il nord lungo le coste dell’ex-Jugoslavia e successivamente scendono lungo le coste italiane. Inoltre il mare Adriatico non ha un concreto e continuo rinnovo delle sue acque a differenza degli altri tratti di mare del restante Mediterraneo. Si comprende come da anni si registra nel mare una temperatura più calda. Il traffico marittimo delle merci è intenso. Le navi commerciali dallo stretto di Suez raggiungono i porti italiani per trasferire le merci verso il nord dell’Europa e viceversa. Quindi non dobbiamo dimenticare quanto sia pesante anche l’inquinamento che questi traffici determinano nell’Adriatico e che ad oggi non è monitorato.

Oggi nel mondo in cui viviamo le comunicazioni viaggiano velocissime e sono tantissime. Per davvero il globo pare un borgo o addirittura un condominio grazie ai giornali, a internet e alla tivù. Ma registriamo di pari passo che la memoria di tanti uomini sia diventata cortissima. È colpa delle innumerevoli comunicazioni delle immagini che vediamo e delle tante informazioni che riceviamo o ascoltiamo? Forse. A parer nostro mancano le giuste informazioni, la conoscenza scientifica, la coscienza e la giusta sensibilità dell’uomo nei riguardi dell’ambiente in cui si vive.

L’uomo ha il compito di tutelare con intelligenza e tenacia il mare, l’aria, la terra e quindi la sua vita. Manca in realtà l’educazione che le generazioni più avanti nel tempo non hanno ben trasmesso alle generazioni più giovani che a loro volta dovranno governare i luoghi dei padri e quindi dei loro avi. Essi saranno educatori dei loro discendenti e così via.

I numerosi e diversi popoli, gli animali, le piante, gli esseri microscopici e grandi, l’acqua e l’aria sono elementi che colorano e rendono magnificamente bella la vita su questo pianeta. Forse è unico nell’infinito Universo. Difendiamo il nostro mondo, difendiamo il nostro mare.

A cura di:
Andrea Pacilli(Associazione Arte in Arco – Manfredonia)
Renato Sammarco (Associazione Centro Cultura del Mare – Manfredonia)
Ercole Guerra (Associazione Italia Nostra – Monte S. Angelo)
Giuseppe Quitadamo (Associazione Lavoro&Welfare di Capitanata – Manfredonia)
Valentino Piccolo (Gruppo Archeologico Garganico “Silvio Ferri” – Vico del Gargano)
Antonella Umbriano (libera cittadina – Manfredonia)

Fonte: Statoquotidiano