Matteo OrlandoDal Ministero dell’Ambiente arriva l’approvazione al secondo parco eolico offshore nel Golfo di Manfredonia.

Le associazioni sipontine fanno squadra per studiare azioni congiunte

Nonostante l’ammissione del Ministro dell’Ambiente di una mancanza di programmazione energetica nazionale e l’assenza di una mappatura della distribuzione dei parchi eolici off-shore sulle coste italiane, arriva l’approvazione governativa al secondo progetto di parco eolico off-shore nel Golfo di Manfredonia. Lo si apprende da una replica del Ministro dell’Ambiente Orlando in seguito all’interpellanza urgente alla Camera, del 13 settembre scorso, dei deputati pugliesi del Movimento 5 Stelle Francesco Cariello e Giuseppe L’Abbate, in cui palesavano l’inutilità e le conseguenze di tale operazione in un territorio “già martoriato da speculazioni e fallimenti”. Un impianto, ricordiamolo, quello del progetto “Parco Eolico Marino Gargano Sud”, che verrebbe a posizionarsi ad una distanza di 10,5 km dalla costa, in uno specchio d’acqua di circa 77,15 km² e vedrebbe l’istallazione di 85 aerogeneratori alti 90 metri. Un tema, pertanto, di grande interesse per la comunità locale, forse poco attenta o disinformata rispetto agli scenari futuri e alle ricadute sul proprio territorio. Un territorio che “sebbene presenti apprezzabili potenzialità turistiche, presenta al contempo una serie di aree soggette a fenomeni di degrado ed intensa antropizzazione” questo si legge nello Studio di Impatto Ambientale, depositato per la consultazione del pubblico sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Ebbene, una parte della società civile, costituita da un nucleo promotore di associazioni sipontine, non ci sta a questa definizione e, partendo dall’analisi e dal confronto sulle questioni ambientali che negli ultimi anni hanno e stanno minacciando il nostro territorio, si sono date appuntamento, la scorsa settimana, presso la sede del Centro Cultura del Mare di Manfredonia, per un primo incontro informativo, dove l’intervento del cetologo esperto di impatti ambientali Guido Pietroluongo ha fornito maggiori informazioni sulle ricadute ambientali, occupazionali e sociali dell’impianto in questione. Una maggiore informazione, sensibilizzazione e partecipazione dei cittadini sono state, le necessità emerse dal dibattito e per questo, oltre alla necessità di dare vita ad un coordinamento tra le stesse, si è palesata la necessità di allargare il confronto a tutte le espressioni attive del territorio, in un’ottica democratica di partecipazione collettiva. A tal fine quindi, si sta organizzando, per il 27 Settembre prossimo, alle ore 19,00, presso la Lega Navale di Manfredonia sita in viale Miramare n°6, un incontro allargato alle altre associazioni sipontine e della Capitanata, sensibili all’argomento, per discutere degli scenari presenti e futuri e condividere azioni da intraprendere in tutela nel nostro golfo.

Luisa Buonpane

Fonte: manfredonianews.it