Lo scorso 15 giugno il Governatore Vendola unitamente all’assessore regionale alle infrastrutture strategiche Minervini, hanno incontrato i presidenti delle tre autorità portuali pugliesi: Taranto, Brindisi e Bari (che aggrega anche Monopoli e Barletta). Primo atto comune nei piani operativi triennali che le nuove autorità portuali dovranno redigere nei prossimi 90 giorni.
Il 6 luglio, nel porto di Bari, alla presenza dell’Assessore Minervini e dei tre presidenti delle autorità portuali pugliesi si parla del sistema portuale della nostra regione. Due appuntamenti importanti per la pianificazione portuale pugliese intesa ad operare sinergicamente per ottimizzare costi e servizi degli scali marittimi. L’autorità portuale di Manfredonia non è stata invitata a nessuno di questi ed altri incontri. Per la Regione Puglia e per le altre realtà portuali pugliesi il porto di Manfredonia non conta e pertanto non merita di sedere nei tavoli istituzionali di programmazione.
L’accoppiata Vendola-Minervini a Palazzo Chigi il 16 giugno sottoscrivono con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e vari Ministri, un’intesa relativa alle opere strategiche che la regione Puglia ha individuato e su cui c’è l’accordo del Governo. Un lavoro di programmazione regionale chiamato PUGLIA CORSARA con un piano di spesa pari a 800 milioni di euro (programma per lo sviluppo delle infrastrutture strategiche e della Piattaforma logistica della Puglia). Anche in questo programma Manfredonia è stata tagliata fuori. Uno schiaffo col guanto che in tempi passati non sarebbe passato inosservato, ma oggi siamo tutti più “signori”. Mentre i nostri politici per sette lunghi anni litigavano tra di loro per decidere sull’Autorità portuale del Levante piuttosto che di Manfredonia, nonché sulla spartizione degli incarichi politici e tecnici, gli altri porti lavoravano per organizzare, pianificare e sviluppare la propria struttura portuale. I nostri porti invece giacciono in uno stato di quasi totale abbandono innovativo e di obsolescenza. E’ sempre la solita questione. Occorrono professionalità, competenza, esperienza. Basta con l’improvvisazione e con gli uomini prestati dalla politica.
Oggi sul mercato vince chi sa programmare nel lungo periodo e si sa specializzare. Noi non abbiamo fatto nulla di tutto questo. Abbiamo arraffato soldi e realizzato senza nessun criterio strategico. Abbiamo pensato ad un nuovo porto turistico, piuttosto che concentrare le nostre energie sul potenziamento di un porto alto fondali che cade a pezzi nonostante i tanti soldi ad esso destinato di cui fin’ora ne abbiamo sentito solo parlare. Siamo fuori da qualsiasi contesto aggregativo. Non esistiamo sulla carta geografica delle portualità. “L’andamento del traffico a Manfredonia non è dei migliori…” questo il pensiero del Presidente Mariani riguardo al nostro flusso mercantile. Abbiamo chiesto all’Assessore Minervini la ragione per il quale Manfredonia non viene mai coinvolta nella pianificazione sinergica dei porti pugliesi. La sua risposta: “…nei prossimi giorni incontrerò il Sindaco Riccardi…”. E nella mortificante risposta tanto insignificante quanto eloquente della Regione Puglia che chiaramente manifesta di non gradire la presenza dell’attuale commissario dell’Autorità Portuale Nino Falcone ci auguriamo che tutte le forze politiche manfredoniane, una volta per tutte, trovino una comune missione che porti beneficio all’intera collettività e non solo alle loro combriccole politiche.
Abbiamo avuto la sfortuna/fortuna di avere l’Enichem che oltre a tanti veleni ci ha lasciato delle importanti infrastrutture logistiche: una rete ferroviaria che arriva fin sul porto, un porto industriale (che chiede di essere liberato da quei nastri trasportatori mai collaudati), un’area antistante portuale che Bari se la sogna di notte. Insomma avevamo le carte in regola per poter rilanciare la nostra portualità e far diventare Manfredonia il porto della ricca Capitanata. Ma come al solito non siamo stati capaci di valorizzare delle importanti opportunità, treni che passano ed non arrivano in porto. Nel frattempo gli altri fanno e noi stiamo a guardare!.
Fonte: Raffaele di Sabato – manfredonianews.it