Queste prime settimane da Sindaco sono state caratterizzate da un impegno febbrile su numerose questioni, alcune delle quali hanno richiesto un surplus di impegno dato il peso specifico delle problematiche e l’esigenza pressante di trovare soluzioni condivise in tempi brevi.
Su un tema in particolare abbiamo concentrato in maniera piena le nostre energie. Mi riferisco alla problematica emersa a seguito dell’ordinanza n. 11/2014 della Capitaneria di Porto di Manfredonia la quale, successivamente alla redazione del P.A.I. a cura dell’Autorità di Bacino della Regione Puglia, avallata dalla precedente amministrazione, ha interdetto la navigazione, la sosta e l’ancoraggio di tutte le unità navali in genere, oltre che la pesca professionale e sportiva, la balneazione e qualsiasi attività connessa all’uso del mare.
Una problematica rispetto alla quale avrei legittimamente potuto approcciarmi in maniera pilatesca, scaricando il peso e le responsabilità delle decisioni su altri. Una problematica che invece ho inteso affrontare di petto. L’ho fatto nella consapevolezza per cui la carica che ricopro mi impone di dare, fin dal principio, il segnale forte di una politica responsabile, una politica che ha nella prossimità alle istanze dei cittadini il proprio credo. L’ho fatto nella consapevolezza degli effetti nefasti che quell’Ordinanza avrebbe determinato rispetto all’economia territoriale di un paese che deve ritornare ad avere una vocazione turistica matura ed ambiziosa. L’ho fatto per rispondere al grido di aiuto di tante famiglie per le quali l’attività turistica non rappresenta solo un’opzione lavorativa, ma l’unica fonte di sostentamento.
E dunque fin da subito ho indirizzato pressanti sollecitazioni a tutti gli organi preposti, ho tenuto vari incontri presso la Capitaneria di Porto di Manfredonia, la Prefettura di Foggia, la Regione Puglia, non ho esitato a sottoporre la questione al Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi in risposta alla lettera del 2 Giugno sollecitandone un pronto intervento all’interno del pacchetto di misure c.d. “Sblocca Italia” di prossima approvazione, ho trascinato la mia Amministrazione Comunale, a pochi giorni dal suo insediamento, in un’attività che non esito a giudicare spossante, in un cammino irto di ostacoli che alla fine ha sortito gli effetti sperati.
Si è difatti proceduto alla costituzione di un Tavolo Tecnico a cui hanno preso parte oltre al sottoscritto ed ai componenti della Giunta Comunale, anche il Prof. Antonio Di Santo (Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia), l’ing. Di Lauro Lucia (Dirigente Regione Puglia Uff. Coord. STP. Ba/Fg), Stefano Rotolo (Capo Servizio Operativo Capitaneria di Porto di Manfredonia), i Dottori Geologi Michele Pecorelli, Domenico Impagnatiello e Stefano Biscotti (in rappresentanza dell’Ente Parco Nazionale del Gargano), l’Ing. Domenico Trotta (Responsabile Settore 3 Comune di Mattinata).
A seguito di sopralluoghi condotti presso le zone interessate dall’Ordinanza restrittiva della Capitaneria di Porto di Manfredonia, i componenti del predetto Tavolo Tecnico convenivano quanto segue: “esaminate le pareti delle falese si ritiene necessaria una azione di disgaggio di massi e materiali terrosi in bilico (…). Effettuata questa attività è necessaria la posa in opera di una rete di protezione in grado di evitare il distacco improvviso di altro materiale (…). Viene richiesta una fascia di protezione e di interdizione all’uso del piede delle falesie di almeno 10 metri. Tale ultima prescrizione avrà valore esclusivamente per la presente stagione estiva”.
In termini concreti, cosa cambia? Prima erano interdette la balneazione e tutte le attività connesse all’utilizzo del mare per una distanza pari al doppio dell’altezza della falesia. Ora la fascia di interdizione è di appena 10 metri.
Il risultato raggiunto ha evidentemente una valenza straordinaria perché offre agli operatori turistici la possibilità di affrontare con serenità il prosieguo della stagione estiva, perché permette a tante aziende del settore di pianificare le assunzioni senza la spada di Damocle dell’Ordinanza incombente, perché posticipa le questioni di carattere strutturale alla fine della stagione estiva.
Sento forte il dovere di ringraziare tutti i componenti del Tavolo Tecnico che assieme a me ed ai componenti della mia Giunta hanno concorso a raggiungere questo importante obiettivo. In particolare, mi corre l’obbligo di esprimere parole di sincera riconoscenza e profonda gratitudine nei confronti del Prof. Antonio di Santo, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino della Puglia, il cui senso di responsabilità ed il cui approccio fattivo hanno accelerato i processi decisionali e l’Ente Parco Nazionale del Gargano che sin dall’inizio ha manifestato l’intenzione di addivenire ad una soluzione rapida e concreta nominando uno staff di geologi di supporto all’Ufficio Comunale e contribuendo a finanziare l’acquisto della cartellonistica.
Auspico a questo punto che la Capitaneria di Porto di Manfredonia, sulla scorta dei sopralluoghi effettuati, delle osservazioni emerse e in forza di quanto convenuto nel Tavolo Tecnico, modifichi in tempi rapidi la precedente Ordinanza n. 11/2014.
Il Sindaco di Mattinata
Avv. Michele Prencipe
Fonte: ManfredoniaNews.it