Al centro del colloquio il problema delle operazioni, infinite e misteriose, di bonifica del sito ex Enichem di Macchia alle porte di Manfredonia. Il Ministro Orlando si è impegnato ad ordinare gli opportuni interventi.
Si è tenuto ieri a Roma, nella sede del Ministero dell’Ambiente, l’incontro tra il Ministro Andrea Orlando e il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, che avrebbe dovuto tenersi a Manfredonia nel corso di una visita del Ministro poi saltata per improvvisi urgenti obblighi di governo. Si era trattato solo di un rinvio.
L’argomento dell’incontro, vale a dire la bonifica del sito ex Enichem di Macchia alle porte di Manfredonia, affacciato sul mare del golfo, era ed è particolarmente delicato e importante per le implicazioni di vario ordine che richiama, per non avere la massima attenzione anche da parte dell’autorevole rappresentante del Governo.
Un problema che presenta non poche ombre e perplessità sulle quali il Sindaco Riccardi ha posto la sua riflessione, da tempo preoccupato per le possibili ripercussioni sul territorio e sulle popolazioni che il prolungarsi delle operazioni di bonifica possono creare e attivare.
Perplessità e preoccupazioni alimentate da reticenze della società che sta svolgendo le opere di bonifica e dalla mancanza di dati certi e documentati da parte di enti che al contrario dovrebbero monitorare costantemente l’attività di bonifica in quel sito.
Nel corso dell’incontro col Ministro Orlando, col quale era presente il Direttore Generale del Ministero, l’avvocato Maurizio Pernice, il Sindaco Riccardi accompagnato dal consulente legale Peppe Macchione, e alla presenza dell’Onorevole Michele Bordo, ha rinnovato le sue forti preoccupazioni sul modo e sui tempi di svolgimento delle opere di bonifica. A dimostrazione di tanto, Riccardi ha ricordato la “scoperta” di una grande discarica risalente ai primi anni di attività dello stabilimento Anic, poi Enichem, tenuta scientemente celata ed esclusa dai piani di bonifica del sito, e l’esclusione da qualsiasi intervento dell’area del mare antistante lo stabilimento dismesso agli inizi degli anni novanta. Situazioni che fanno emergere gravi responsabilità sulle quali lo stesso Direttore Pernice non ha saputo fornire esaurienti giustificazioni.
“Non è pensabile ritenere che Syndial o la stessa Eni – ha rimarcato Angelo Riccardi – non sapessero di quella discarica, e i vari enti preposti si siano disinteressati del mare nel quale, secondo indagini svolte dall’Istituto ISMAR di Venezia, vi è presenza di sostanze inquinanti”. Il primo cittadino manfredoniano ha pertanto chiesto urgenti interventi per chiarire ogni aspetto di una situazione nebulosa che alimenta giustificate preoccupazioni.
Il Ministro Orlando ha seguito con grande attenzione le problematiche rappresentate e si è riservato di effettuare le opportune verifiche, per poi avviare le azioni necessarie azioni volte a chiarire ogni aspetto della imbarazzante questione e arrivare rapidamente alla conclusione della bonifica.
Fonte: Matteo Fidanza —- Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia (FG)