E’ stata presentata dal gruppo di progettisti italo-tedesco-danese alla giunta comunale – Interessa un fronte di circa un chilometro e mezzo da Siponto a Piazza Marconi – Il sindaco Campo: “Una soluzione urbanistica di concezione europea” – L’assessore La Torre: “Il pubblico sarà chiamato ad esprimersi sulla progettazione”.
E’ uno dei “vuoti” più rilevanti del tessuto urbano della città. Andatosi via via evidenziandosi man mano che sono cessate le attività che vi svolgevano al suo interno come quelle del consorzio agrario o della stazione ferroviaria, o si sono sviluppate intorno le costruzioni edilizie e le strutture di servizio come ad esempio il Lungomare del sole per Siponto. Un’area di quattordici ettari di proprietà parte di privati e parte del Consorzio agrario provinciale e della Rete ferroviaria italiana, distribuiti su un fronte di circa un chilometro e mezzo che si estende da Siponto fino a Piazza Marconi alle porte di Corso Manfredi. Un vistoso “deserto”che ha peraltro accentuato la separazione tra la città e il mare sul quale l’area si affaccia. Un cuneo nel fianco del contesto urbano della città, in particolare di una periferia in forte espansione tanto a monte quanto a valle, e protesa verso il litorale sud passando per Siponto.
Nel corso degli anni si è tentato più volte di concepire una progettazione che rispondesse ai requisiti urbanistici che il luogo propone. Ogni ipotesi è però risultata vana. Ora pare che ci siamo. C’è una bozza di Piano urbanistico significativamente etichettato “Fronte mare CB6-CB7”. A redigerlo a seguito di procedura di gara attivata dal Comune di Manfredonia, un prestigioso gruppo di progettazione italo-tedesco-danese composto dallo Studio associato Clemente-Empler di Roma, in raggruppamento con Behnisch Architekten di Stoccarda e Gehl Architects AqS di Copenaghen.
La prima bozza è stata presentata dal referente del gruppo di progettazione architetto Matteo Clemente, al sindaco Paolo Campo, all’assessore all’urbanistica Franco La Torre, ai componenti della giunta comunale, al direttore generale Dario Melillo, alla Commissione comunale opere pubbliche, ai tecnici degli uffici tecnici comunali, ai dirigenti di settore.
Attraverso una serie di slides, Clemente ha evidenziato le caratteristiche di fondo dell’impianto progettuale dell’area rilevando le problematiche della zona in esame in comparazione con quelle del resto della città. In linea di massima è prevista la realizzazione di edifici per abitazioni, per uffici pubblici, di aree a verde attrezzato, servizi come ad esempio teatro, museo e così via.
“Con questa progettazione Manfredonia approda a soluzioni urbanistiche di concezione europea”, ha evidenziato il sindaco Campo che ha tratteggiato le sofferte vicissitudini dell’urbanistica a Manfredonia, dal boom economico e della prima industrializzazione fino alla redazione del PRG del 1998 che ha lasciato tanti vuoti non solo nel tessuto urbano che costituiscono delle gravi remore alla funzionalità della città. “Oggi siamo di fronte – ha quindi osservato – ad una proposta che si inserisce nella pianificazione a carattere strategico di Area Vasta –Capitanata 2020, con interventi infrastrutturali che consentono di rispondere positivamente alle emergenze strutturali del territorio, di ottimizzare le politiche di investimento pubblico e privato e dunque garantire lo sviluppo sostenibile”.
Tra gli i progetti qualificanti l’assessore all’urbanistica e vice sindaco Franco La Torre, ha ricordato quello della trasformazione della tratta ferroviaria Manfredonia-Foggia in “tram-treno” che consentirà di abbattere la barriera che ostacola l’attraversamento di Viale Di Vittorio, di recuperare il tratto ex stazione campagna-Piazza Marconi. Sono previste ben sette fermate tra Siponto e Piazza Marconi fra cui una sulla banchina di ponente del porto con l’imbarco per il Gargano e le Isole Tremiti.
Aspetto fondamentale evidenziato da La Torre è quello della consultazione con il pubblico: cittadini, associazioni culturali, tecnici. “Saranno attivati workshop – ha detto – così come si è fatto per gli altri piani urbanistici Pug e Pirp”.
Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia