Tra le coste pugliesi a rischio erosione c’è anche Manfredonia. L’azione dell’acqua marina, che si infiltra negli spazi lasciati liberi dalle dune, è risultata infatti potente sul litorale sipontino dove in alcuni tratti si è accelerato l’arretramento della spiaggia.
“A questa situazione della costa – ha spiegato l’assessore regionale al demanio marittimo Guglielmo Minervini – cerchiamo di rispondere con il Piano regionale specifico”.
Per l’assessore “siamo a una rivoluzione copernicana. Prima erano i singoli comuni a fornire alla Regione una semplice collazione delle aree concesse, ora è la Regione che dà uno strumento ai comuni per programmare le concessioni”.
In tutta la Puglia sono state individuate le condizioni del territorio costiero, evidenziandone le criticità e sensibilità ambientali, in relazione sia ai fattori naturali che a quelli umani che incidono sull’erosione. Il piano delle coste, come ha assicurato Minervini, non è finalizzato ad una preclusione all’uso del territorio, ma alla gestione corretta di un bene tanto pregiato quanto delicato e vulnerabile.
Lo strumento sarà aggiornato continuamente. Intanto sarà approvato dal consiglio regionale a settembre, poi i Comuni pugliesi avranno 60 giorni di tempo per recepirlo e presentare il piano territoriale. I tratti di costa pugliese a rischio sono molti e tra questi vi è appunto Manfredonia. Per Minervini bisogna intervenire con urgenza, tanto che saranno commissariati i Comuni che non difenderanno il loro territorio. Redatto dal Politecnico di Bari, questo documento obbliga le amministrazioni costiere a mettersi in regola altrimenti non potranno più rilasciare concessioni.
Il Piano abbraccia 63 centri costieri per un totale di 943 chilometri di litorale analizzati palmo a palmo. Dopo che sarà ratificato in giunta e consiglio regionali passerà in mano alle amministrazioni comunali che avranno 4 mesi di tempo per presentare un loro Piano particolareggiato dei propri litorali, redatto secondo i criteri imposti dalla Regione.
Molti sindaci iniziano a preoccuparsi perché potrebbero aversi conseguenze drastiche. Nelle aree dove la costa risulta troppo fragile, infatti, i Comuni non potranno più rilasciare concessioni per l’apertura di nuovi lidi e ristoranti in riva al mare. E se non bastasse, nei casi più gravi, dove gli insediamenti già esistenti danneggiano il litorale, i titolari delle vecchie concessioni potrebbero essere costretti a traslocare altrove. Alla luce di ciò, riuscirà Manfredonia a mettersi finalmente in regola con il piano delle coste?
Fonte: statoquotidiano.it