Trabucco Vieste (Archivio, fonte image: info Vieste)

Trabucco Vieste (Archivio, fonte image: info Vieste)

Bari – LA sesta Commissione presieduta Francesco Ognissanti, ha approvato all’unanimità un disegno di legge che contiene “norme per la conoscenza la valorizzazione ed il recupero dei trabucchi”.

Questa iniziativa legislativa illustrata dall’assessore Angela Barbanente ha lo scopo di salvaguardare, tutelare, valorizzare un manufatto storico, caratterizzante, in modo particolare, il paesaggio costiero del basso Adriatico e che costituisce elemento del patrimonio identitario della Regione Puglia. “La valenza storica del trabucco è data dall’essere strumento di una particolare tecnica di pesca, consistente nell’intercettare, con le grandi reti, i flussi di pesci che si spostano lungo gli anfratti della costa, sfruttando favorevolmente le correnti” – ha spiegato l’esponente del Governo.

“L’indubbio valore identitario del trabucco – ha continuato Angela Barbanente – deriva, quindi, dall’essere non solo testimonianza della tradizionale attività di pesca praticata in alcune zone della Puglia, ma anche dalla circostanza che tali strutture fragili, esposte a degrado naturale e bisognose di ripetuti interventi di manutenzione, rappresentano, ormai, una componente stabile del paesaggio costiero”.
L’articolato normativo del disegno di legge risponde, pertanto, allo spirito degli articoli 2 e 12 dello Statuto regionale, in quanto il “trabucco” rappresenta una componente ambientale, paesaggistica, architettonica e storico culturale da tramandare alle “future generazioni”.

Il disegno di legge si propone il perseguimento di tre concrete finalità:
la preservazione del bene “trabucco”, anche attraverso la previsione di una norma sanzionatoria, la cui applicazione viene demandata all’ente comunale sul cui territorio insistono i “trabucchi” e che procederà all’irrogazione della sanzione nei confronti di chi li danneggia, degrada o rimuove anche parzialmente, in assenza delle dovute autorizzazioni;
la dettagliata definizione del bene “trabucco”, nonché il censimento degli stessi, sia quelli ancora esistenti sia quelli scomparsi; la valorizzazione del bene “trabucco” sia con la previsione di linee guida per il recupero o il ripristino, la conservazione e valorizzazione dei trabucchi, indicandone anche le attività compatibili e includendo la valorizzazione e il recupero dei trabucchi fra gli obiettivi e i piani di valorizzazione e gestione compresi negli Strumenti della programmazione regionale.

“È importante evidenziare – ha concluso l’assessore – che il censimento e le linee guida sono essenziali per tutelare e valorizzare un patrimonio storico e paesaggistico di grande valore identitario con interventi di recupero o ripristino, indicando anche le funzioni compatibili, e per evitare il proliferare di costruzioni lignee sul mare che alla tradizione dei trabucchi si richiamano solo genericamente.

 

Fonte: Statoquotidiano