7 Giugno 2001 - Si riportano alcuni interventi della giornata conclusiva del progetto “Manfredonia e il Mare” organizzato dalla Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia, dal Centro Giovanile A.R.V e con il Patrocinio del Comune di Manfredonia:
1) Dr. Roberto Murgo - Presidente della Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia “L’augurio è che intorno a queste tematiche possa svilupparsi un confronto ed un movimento di opinione che porti verso la istituzione di un "Museo del Mare" a Manfredonia già da lungo tempo atteso”.
2) Prof. Giovanni Simone, socio della L.N.I e promotore del progetto “L’occasione sembra propizia per rilanciare agli Enti Locali e alle forze produttive del nostro territorio, la proposta di un progetto per l’istituzione di un "Museo del Mare" partendo dal ricco materiale già in nostro possesso (foto, disegni, documenti, attrezzi di lavoro, progetti di imbarcazioni, ecc…) che troverebbero in esso adeguata collocazione ed esposizione al pubblico che potrà arricchirsi nel riscoprire antiche radici di una cultura marinara”.
Il 4 Dicembre 2001, la Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia si fece promotrice di un progetto per Istituire il Museo del Mare; aderirono all’iniziativa alcuni Enti e ben 30 Associazioni.
Il 2 Aprile 2002, il Presidente della L.N.I inviò all’Amministrazione Comunale di Manfredonia un’esplicita richiesta, invitandola a mettere in atto tutte le iniziative necessarie alla realizzazione di un Museo del Mare nella nostra città.
Il 5 Aprile 2002, la Lega Navale Italiana sez. di Manfredonia inviò alle 30 associazioni che aderirono all'iniziativa, una copia della suddetta lettera inviata all'Amministrazione Comunale, ringraziandole per il supporto e assicurandole un costante aggiornamento in merito.
Il 31 Ottobre 2002, il Presidente della L.N.I inviò all’Amministrazione Comunale di Manfredonia una seconda richiesta, rinnovando il precedente invito e consgliando come possibile sede del Museo del Mare i locali dell'ex Mercato Ittico.
N.B. I suddetti stralci fanno riferimento a lettere protocollate dalla LNI sez.di Manfredonia e dall'Amministrazione Comunale.
16 Dicembre 2003
Tanti sono stati i cittadini che hanno voluto dimostrare l'appoggio all'iniziativa del "Museo del Mare" aderendo alla raccolta di firme promossa dal Comitato Cittadino.
Con protocollo del 16 dicembre 2003 sono state consegnate al Sindaco di Manfredonia avv. Paolo Campo ben 2720 firme e successivamente furono raccolte altre 3000.
La realizzazione del Museo, sicuramente potrà rappresentare un fiore all'occhiello per una migliore riqualificazione del "Fronte Mare".
Ringraziamo tutti i sipontini e le associazioni che con grande entusiasmo hanno aderito alla suddetta iniziativa.
Comitato Pro Museo del Mare
Leggi la bozza del progetto allegata alle firme e le seguenti sezioni proposte:
1) Cantieristica Navale
2) Pesca (come era ieri e come è oggi)
3) Malacologia (conchiglie del nostro Golfo e del Gargano)
4) Archeologia Subacquea
5) Modellistica (paranza, trabaccolo, motopeschereccio,ecc…)
6) Documentaristica (fonti storiche, foto, video, ecc…)
7) Strumenti della navigazione
8) Laboratori didattici multimediali
9) Laboratorio musicale (raccolta di canzoni e musiche marinare)
10) Ex voto (dei nostri pescatori)
11) Biblioteca del mare
12) Acquari marini (flora e fauna del nostro golfo)
12 Marzo 2004
Manfredonia non ha purtroppo nulla che possa ricordare ai suoi cittadini quanto antiche siano le sue tradizioni marinare.
“Manfredonia: città di mare, ma non marinara” è stata infatti l’amara riflessione dell’ammiraglio Marciano Stanco della Presidenza Nazionale della Lega Navale Italiana in occasione di un convegno tenutosi nella nostra città.
“Questa frase mi ha colpito e mi ha offeso nell’orgoglio - racconta il professor Giovanni Simone – ma effettivamente è così”.
Durante la manifestazione “Manfredonia e il mare”, conclusasi il 7 giugno 2001, alla presenza del sindaco si parla per la prima volta della possibilità d’istituire in città un museo del mare.
Da allora sono trascorsi quasi tre anni. Quanto è stato fatto per concretizzare questa idea?
“Il 16 dicembre 2003 abbiamo consegnato al sindaco Paolo Campo 2720 firme di cittadini sipontini favorevoli all’istituzione di un museo del mare – racconta Giovanni Simone - Abbiamo inoltre raccolto i pareri favorevoli del vescovo Domenico D’Ambrosio, della Capitaneria di Porto di Manfredonia, della Comunità Montana del Gargano, di varie associazioni culturali ed importanti organi istituzionali”.
Come ha risposto a questa iniziativa il sindaco?
“Lo scorso 3 marzo – risponde Simone – il sindaco Paolo Campo ha convocato presso il Comune una rappresentanza del Comitato Cittadino per l’Istituzione del Museo del Mare. All’incontro erano presenti anche l’assessore all’Ambiente, Giuseppe Guidone, e l’assessore alla Cultura, Antonio Prencipe. In questa occasione ho consegnato copia di un progetto per il museo, illustrandone le finalità e come potrebbe essere strutturato”.
L’idea del Museo del Mare è di avere un contenitore culturale che valorizzi i molteplici aspetti del rapporto di Manfredonia col mare. Per secoli una delle principali attività dei popoli dauni è stata infatti la pesca, con tutte le attività ad essa legate, come la costruzione di barche e la navigazione. “Attività marinare – spiega Simone – sono raffigurate persino nelle antichissime stele daunie”. Purtroppo tutto ciò è ignorato a Manfredonia.
“Il sindaco si è mostrato favorevole all’iniziativa – ha continuato Simone – Però a causa dell’attuale impossibilità finanziaria delle casse comunali è impossibile poter ubicare il museo, come da noi suggerito, presso il mercato ittico ormai in procinto di essere dismesso” .
L’operazione, infatti, comporterebbe delle spese onerose per la ristrutturazione dello stabile. “Paolo Campo ci ha proposto di poter sfruttare le stanze vuote che ci sono al castello, già sede di un museo nazionale. Ora dobbiamo attendere la risposta della dottoressa Marina Mazzei, direttrice del museo sito nel castello”.
Fonte: Teresa La Scala - Manfredonia.net14 Luglio 2005
MANFREDONIA - Sono tanti i comuni pugliesi e no che hanno già da tempo richiesto, spesso ottenuto finanziamenti e realizzato un Museo del Mare dedicato alle tradizioni storiche che caratterizzano una città che si affaccia sul mare unite alla bellezza naturale che il paesaggio marittimo implica. Da questo punto di vista Manfredonia è stata baciata dalla fortuna perché il patrimonio rappresentato dal nostro golfo non solo in termini di tradizioni tramandate dai pescatori ma anche per la ricchezza di tesori naturali e fonti storiche non ha niente da invidiare ad altri paesi che hanno saputo valorizzare al meglio le proprie risorse. A riprova della volontà dei cittadini a realizzare questo progetto, il Comitato Cittadino per il Museo del Mare ha raccolto e presentato al Comune di Manfredonia, nel Dicembre 2003, ben 2720 firme di sipontini orgogliosi delle tradizioni e pronti a partecipare attivamente con suggerimenti e donazioni di materiale espositivo.
L'Amministrazione comunale - ha chiarito il coordinatore del comitato, Giovanni Simone, durante l'incontro tenutosi il 29 Giugno presso la Lega Navale - ha risposto favorevolmente al nostro progetto, approvato, tra gli altri, anche dal vescovo, dal Presidente del Parco del Gargano e da diversi organi istituzionali e associazioni culturali. Ciò non toglie -continua Simone- che la presenza di alcuni problemi abbia portato ad arrendersi subito di fronte alle difficoltà invece di mobilitarsi per cercare una soluzione. Per questo ora vogliamo una presa di posizione decisa, un si o un no alle nostre richieste".
Il comitato non si è arreso e ha elaborato una serie di soluzioni applicabili ai diversi problemi resi noti dal Comune. Innanzitutto la mancanza di fondi, ostacolo non insuperabile se si considera che i finanziamenti POR, PIT e della Comunità Europea permettono di ovviare alla penuria materiale del Comune.
In secondo luogo l'ubicazione del Museo che trova, nel vecchio mercato ittico che si affaccia sul mare, quel mix perfetto fra centralità della sede e adiacenza al mare che si addice a tale progetto.
Infine, per i problemi legati alla gestione, il Comitato propone un consorzio di associazioni utile e pronto anche a lavorare in tandem con tutta la popolazione per renderla attivamente partecipe.
I presupposti ci sono, il materiale raccolto permette di creare diverse sezioni che spaziano dalle tradizioni marittime all'esposizione delle diverse specie di conchiglie del Golfo e dai laboratori didattici multimediali interattivi alla biblioteca del mare. Il Comitato cittadino ha inoltre chiesto ufficialmente al Sindaco, finora dimostratosi sensibile alle iniziative di tipo culturale, una mostra di reperti e testimonianze sulle attività e tradizioni tipiche della storia marinara sipontina. Nella speranza che questa sia la strada giusta in vista della reificazione del progetto.
La presenza del delfino Filippo nelle acque antistanti il Golfo di Manfredonia risale ufficialmente all'anno 1997 anche se alcune testimonianze riferiscono che il tursiope (Tursiops truncatus) era stato notato già qualche tempo prima della data ufficiale.
Il cetaceo, un maschio adulto di circa 30 anni, contravvenendo alle leggi della natura aveva abbandonato il proprio branco e scelto come sua abituale dimora il porto di Manfredonia.
Filippo, definito per il suo comportamento un delfino "solitario e socievole", aveva preferito alle leggi dei suoi simili la compagnia degli uomini instaurando con questi un particolare rapporto di amicizia.
Per il suo modo di interagire con l'uomo il delfino si era proposto come una straordinaria opportunità di studio per i ricercatori di numerose università che hanno cercato di approfondire alcune tematiche, ancora in gran parte sconosciute, riguardanti il mondo di questi meravigliosi ed intelligenti mammiferi.
Numerosi articoli pubblicati da quotidiani nazionali e riviste settimanali nonché servizi televisivi anche di emittenti estere avevano prodotto un vivo interesse nei confronti del cetaceo tanto da richiamare un numero sempre crescente di turisti; una eccellente opportunità per una maggiore conoscenza del nostro territorio ricco di bellezze naturali.
Purtroppo nell'agosto del 2004 il delfino Filippo veniva ucciso nel tratto di mare compreso tra il molo di levante del porto vecchio e il porto alti fondali; un atto di barbarie degno di uomini che non dovrebbero avere dimora tra le persone civili.
La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, essendo rimasti ignoti gli autori del reato, disponeva l'archiviazione del procedimento penale.
L' Amministrazione Comunale di Manfredonia, su richiesta del "Comitato di tutela del delfino Filippo", ha provveduto con grande sensibilità al trattamento conservativo dell'apparato scheletrico del tursiope che è stato eseguito presso la Facoltà di Medicina Veterinaria dell'Università degli Studi di Bari.
I resti di Filippo saranno posti in una teca in legno di ciliegio massello che è stata donata dall' INSIDE.
La teca con il suo contenuto e una ricca documentazione rappresentata da fotografie, filmati e relazioni scientifiche redatte da illustri ricercatori universitari saranno collocate in una sezione dedicata al delfino Filippo nell'istituendo "Museo del Mare"
Una eccellente e dovuta rievocazione per non disperdere nei meandri della memoria la favola dello straordinario amico cetaceo e per non deludere le aspettative di quanti lo hanno rispettato ed amato.
Un Museo del Mare a Manfredonia; un antico sogno che sta per materializzarsi.
Per questo evento di eccezionale portata culturale è di obbligo esprimere una profonda e speciale gratitudine all'Amministrazione Provinciale di Foggia che ha risposto con sollecitudine alla richiesta dell'Associazione "Centro Cultura del Mare" di Manfredonia concedendo alcuni locali dell'edificio sito in viale Miramare-Manfredonia, sede attuale del Liceo Classico "Aldo Moro" con l'intento finalizzato alla creazione del tanto richiesto e agognato "Museo del Mare".
Fonte: Giovanni Simone30 Maggio 2006
Un fitto e articolato programma di interventi per la riqualificazione del Quartiere Nazario Sauro comprendente anche Via Maddalena e relativo waterfront – La proposta elaborata in un progetto preliminare dell’Assessorato alle Opere pubbliche.
Un programma di interventi di largo respiro per la riqualificazione e la ristrutturazione di un’area tra le più suggestive ancorché antiche della città, comprendente il lungomare Nazario Sauro, Via Maddalena e relative traverse di congiungimento, Largo Diomede. Non solo il naturale completamento del percorso a mare che da Siponto con il Lungomare del Sole, arriva, attraverso il Viale Miramare, fino all’Acqua di Cristo, praticamente il periplo del Golfo, ma anche il recupero del popoloso borgo marinaro ove risiede gran parte della storia di Manfredonia. Tra le opere previste il Museo del Mare, un parcheggio seminterrato al Piazzale Diomede, un Centro di socializzazione giovanile.
“L’intervento - spiega l’assessore alle Opere pubbliche, Antonio Prencipe – è previsto all’interno del Piano di recupero del Centro storico cittadino adottato con delibera comunale del novembre 1994. Il progetto approvato dalla Giunta, è stato presentato per l’erogazione di un contributo di poco meno di otto milioni di euro al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell’ambito del completamento del programma “Contratti quartiere II” per il quale vi è una disponibilità di risorse. Gli interventi sono mirati – rileva – al recupero, al potenziamento e alla realizzazione ex novo delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, al miglioramento delle condizioni ambientali e delle dotazioni di servizi pubblici e privati, nonché al recupero, per la fruizione pubblica, di edifici ed aree degradati o suscettivi di degrado”.
La riqualificazione di Via Maddalena, la strada più antica della città in grande riconsiderazione da parte dei cittadini, è mirata a rendere accessibili e ottimamente fruibili gli spazi di aggregazione e di percorsi che insistono sul quartiere a ridosso del waterfront cittadino. Rifacimento e ristrutturazione pertanto della sede stradale e dei marciapiedi in una unica soluzione di continuità, una accurata illuminazione, canalizzazione delle acque meteoriche, eliminazione delle barriere architettoniche. Il tutto adottando tecniche e rimedi antichi in armonia con la storia architettonica della città. Il sistema dei sottoservizi, condotte del gas, energia elettrica, delle telecomunicazioni, della pubblica illuminazione, sarà alloggiato in apposito cunicolo predisposto nel sottosuolo.
Per il Lungomare Nazario Sauro che va dal Piazza Marconi a Piazzale Ferri, sarà potenziato l’aspetto turistico. Gli interventi riguardano lo spostamento della recinzione di circa due metri per inserirvi una pista ciclabile, l’adeguamento del marciapiede con superamento delle barriere architettoniche, il rifacimento della pavimentazione antisdrucciolevole, arredo urbano appropriato, creazione di posti auto. Attenzione particolare sarà data al verde in modo tale da raccordarsi nella scelta delle palme e nell’inserimento di aiuole a verde, con la tipologia adottata per il Viale Miramare. L’illuminazione si avvarrà delle nuove tecnologie per la produzione di energia elettrica alternativa, come i pannelli fotovoltaici.
Analoga tecnologia sarà introdotta nell’area del Mercato ittico che diverrà la cittadella ittica. Qui saranno trasferiti i magazzini e i depositi di prodotti ittici ora sparsi sul Lungomare Nazario Sauro. Il progetto prevede la costruzione di una ventina di magazzini in prefabbricato. Oltre al risanamento ambientale, si determinerà un necessario decongestionamento del traffico.
La liberazione dei locali comunali ora adibiti a magazzini del pesce, consentirà di porre mano ai progetti del Museo del mare e del Laboratorio urbano giovanile. Avveniristica ma quanto mai possibile e razionale la soluzione progettata per l’allocazione del Museo del mare: occuperà i 1.200 mq ricavati dallo svuotamento dell’attuale terrapieno della Piazzetta mercato. L’attuale bugnato ottocentesco sarà smontato e rimontato sulla nuova struttura che sarà realizzata.
Il vecchio mercato ittico, opportunamente ristrutturato e restaurato, sarà invece destinato ad accogliere il Laboratorio urbano giovanile: una sorta di interporto della cultura, uno spazio che possa esprimere una idea innovativa e dinamica di luogo per il teatro, le arti, il cinema e gli audiovisivi a servizio dei giovani.
Per Piazzale Diomede si prevede un duplice intervento: nel sottosuolo per realizzare un piano seminterrato adibito a parcheggio per trecento posti auto; il Piazzale sarà realizzato un insieme pavimentato a quota mantenendo la continuità visiva accompagnata da una continuità funzionale in un unico piano sequenza tra la piazzetta e il Lungomare Nazario Sauro. L’intento è quello di recuperare un spazio baricentrico della città conferendogli una coerente destinazione funzionale e caratterizzandola come piazza a mare.
L’illuminazione sarà alimentata da corrente elettrica prodotta da un impianto fotovoltaico. Tra le altre dotazioni tecniche, quella della realizzazione di due vasche di accumulo di acque meteoriche dotate di sistema di filtraggio e pulizia delle acque che attraverso una studiata canalizzazione serviranno le diverse aree per la loro pulizia.
Fonte: garganopress.spazioblog.it20 Novembre 2007
Il 20 novembre 2007 si è costituita a Manfredonia un’Associazione, non lucrativa e apolitica, denominata "Centro Cultura del Mare".
La Stessa persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale e svolge la propria attività nei settori:
- della promozione della Cultura sul Mare
- della tutela e della valorizzazione della natura e dell’ambiente, ed in particolare dell’ambiente marino.
Per il perseguimento delle sue finalità, l’Associazione:
Possono essere associati tutte le persone fisiche aventi cittadinanza italiana e tutti gli enti pubblici e/o privati, con o senza personalità giuridica, aventi sede in Italia che condividano le finalità dell’Associazione e che non abbiano interessi contrari ai fini che la stessa si propone.
23 Marzo 2008
La teca nella quale è custodito lo scheletro del delfino Filippo potrebbe trovare posto nel Museo del mare nella Facoltà universitaria del mare prevista nell’edificio ora occupato dal Liceo classico – Sabato 29 marzo alle ore 18 di Filippo si parlerà con l’etologo Giorgio Celli e lo scrittore Italo Magno autore del libro “Storia segreta del delfino Filippo”
Per quanto si sia indagato e per quanto si possa ancora farlo, non si saprà mai perché Filippo, il delfino al quale l’emotività popolare sipontina ha dato questo nome, abbia scelto di vivere in solitudine nel golfo di Manfredonia. Isolamento almeno rispetto agli altri suoi simili, perché Filippo non ha per nulla disdegnato di socializzare con gli uomini, ragazzi soprattutto, con i quali ha anzi mostrato di essere un gran giocherellone.
Un mistero che aggiunge ulteriore fascino ad una storia che pare più inventata che inverosimile. A cimentarsi a raccontare una versione fantastica delle tante che sono circolate sulla breve esistenza di Filippo, è stato Italo Magno, scrittore “navigato” che sa toccare e far vibrare le corde più segrete e gentili dell’animo umano. Il suo libro “Storia segreta del delfino Filippo” ha suscitato grande interesse e aperto o confermato tanti interrogativi.
Sabato 29 prossimo, presso l’auditorium comunale dei Celestini, con in inizio alle ore 18, il volume sarà ufficialmente presentato nel corso di una manifestazione patrocinata dal Comune di Manfredonia. A parlarne sarà Giorgio Celli, notissimo etologo, appassionato animalista, che ha fatto conoscere i segreti di tante specie animali in moltissime trasmissioni televisive. Una voce autorevole che potrà probabilmente dirci qualcosa di inedito sul comportamento di Filippo. Con l’autore interverranno il sindaco Paolo Campo, l’assessore alla cultura Paolo Cascavilla, e Giovanni Simone del Centro cultura del mare.
Certo è che quel tursiope speciale e un po’ mattacchione ha lasciato un gran vuoto. Di lui non rimane che lo scheletro che sarà custodito in una grande e preziosa teca appositamente costruita. La destinazione è il Centro tartarughe funzionante presso l’Oasi Lago Salso allestito dal Comune di Manfredonia. Una destinazione provvisoria in attesa che si realizzi il Museo del mare.
Una struttura da tempo agognata e che potrebbe avere tempi di attesa contati. Un Museo dedicato al mare è infatti previsto nella sede che accoglierà una facoltà del mare che l’Università degli studi di Foggia e la Provincia di Foggia, hanno progettato di istituire a Manfredonia allocandola nell’edificio che attualmente ospita il liceo classico, adagiato tra il mare e il Viale Miramare. Una scelta eccellente che farebbe giustizia dei tanti problemi insorti intorno a quell’edificio. La realizzazione di quella prestigiosa struttura universitaria oltre a costituire un importante presidio scientifico per i problemi del mare legati alla pesca, aprirebbe prospettive di grande valenza culturale. Non ultima quella appunto di un Museo del mare nel quale potrà trovare degna sistemazione il pregevole patrimonio della memoria storica delle attività di pesca, vale a dire una delle grandi risorse di Manfredonia. E che tra reti, arnesi da pesca, e qualche battello in disarmo si possa sistemare anche quel che è rimasto di Filippo, oltre che saldare un debito verso quel fantastico delfino, costituirebbe una magnifica attrazione.
Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia17 Giugno 2009
Una interrogazione del consigliere Angelillis al presidente della Provincia on. Pepe, riporta alla ribalta il problema della realizzazione del Museo de Mare avviata e poi interrotta inspiegabilmente – Il progetto dell’Università per un Centro di ricerca della filiera ittica – In gioco anche il recupero dell’edificio dell’ex Istituto nautico su Viale Miramare.
Pareva avesse preso la strada giusta per arrivare alla sua realizzazione, i lavori di ristrutturazione dei locali della sede assegnata, l’edificio dell’ex Istituto nautico, eseguiti. Poi tutto si è bloccato. Improvvisamente e inspiegabilmente. Da mesi orami tutto tace. Sul tanto sospirato Museo del Mare è scesa la notte più cupa. Quella struttura avrebbe peraltro fatto da traino, organicamente incorporata, ad un progetto molto ambizioso quanto ritenuto ormai essenziale nel contesto delle politiche del mare sul quale c’è stata una solidale intesa tra Università degli studi di Foggia, Provincia di Foggia e Comune di Manfredonia. Vale a dire la istituzione di una sede distaccata del Centro di ricerca interdipartimentale bioagromed dell’Università di Foggia, dedicata alla filiera ittica studiata con criteri interdisciplinari innovativi. Una prospettiva recentemente ribadita dal rettore dell’Università di Foggia Giuliano Volpe, e suffragata dal rafforzamento della facoltà di economia ambientale di Manfredonia con il corso di laurea in economia dello sviluppo del territorio affiancato da un Centro di ricerca.
Come mai allora questo stop ad un Museo che si propone di raccogliere e valorizzare la memoria storica legata alle attività del mare, riferimenti culturali ed economici fondamentali non solo per Manfredonia?
Un interrogativo formalizzato dal consigliere provinciale e comunale Antonio Angelillis che da assessore allo sviluppo del territorio nella passata amministrazione provinciale ha fortemente sostenuto il progetto, con una interrogazione rivolta al presidente Pepe e all’assessore alla cultura Consiglio.
Dato atto al presidente Pepe e all’assessore alle opere pubbliche Guerrero “dell’entusiasmo mostrato verso il progetto che a quanto possa sapere non ha avuto ripensamenti da parte dell’esecutivo di Palazzo Dogana”, Angellis ricorda che “lo stesso assessore Guerrero, dopo accurati sopralluoghi, aveva proposto di portare a trecento mila euro il contributo della Provincia di Foggia”. Il consigliere Angelillis chiede pertanto di sapere “se e quali motivi si oppongono al proseguimento della realizzazione del Museo del mare sostenuto e atteso da diverse associazioni culturali non solo locali a cominciare dal Centro culturale del mare, ma anche dalle popolazioni della Capitanata”.
Museo del mare che è già esistente sia pure virtualmente, nel senso che vi è già raccolto un ingente e straordinario patrimonio di testimonianze delle varie attività legate al mare. Manca solo il luogo dove ordinare quei materiali e dunque salvarli da sicura rovina.
Il progetto redatto ed offerto dallo stesso Centro culturale del mare, avviato e poi interrotto, prevede il recupero dell’intero edificio cui sarebbe stato dato adeguato e doveroso decoro estetico con il rifacimento delle facciate prospicienti tanto sul Viale Miramare quanto sul mare, e della eliminazione della brutta e pericolante ringhiera che lo cinge. L’intendimento perseguito dal Comune di Manfredonia è quello di armonizzare quell’edificio col rinnovato e ridente contesto del Viale Miramare, proseguendo la passeggiata anche nella parte posteriore dell’edificio a diretto contato col mare.
Ufficio stampa e comunicazione Comune di Manfredonia13 Settembre 2010
Presto a Manfredonia il mare sarà protagonista indiscusso di un museo innovativo e tradizionale allo stesso tempo, dove la città possa depositare le proprie radici, strumenti e leggende di una vita sul mare, da tramandare alle nuove generazioni.
“Un museo che, spero, i miei concittadini percepiscano non come astratta istituzione pubblica, ma come patrimonio che ognuno di noi potrà arricchire, apportando il proprio contributo di ricordi, storie ed esperienze –afferma il sindaco Angelo Riccardi-. Se un popolo conosce le sue radici, può vivere bene il presente e progettare meglio il futuro”.
Ne è passato di mare sotto i pontili, è il caso di dire... Un mare di acqua a lambire un progetto presentato nel 2003 dal ‘Comitato cittadino per la costituzione a Manfredonia di un Museo del Mare’, e un mare di firme a sostegno dell’iniziativa.
Il progetto, tutto in divenire, presentava già l’ossatura del polo museale destinato a custodire le memorie marinare della nostra città, con l’eventuale suddivisione delle sale espositive in sezioni tematiche: cantieristica navale, pesca, malacologia, archeologia subacquea, modellistica, documentaristica e biblioteca multimediale, strumenti di navigazione, laboratori didattici interattivi e acquari.
L’iniziativa trovò il consenso di numerose Autorità e Istituzioni, tra cui il compianto arcivescovo Vincenzo D'Addario, l’Università degli Studi di Foggia nelle figure del rettore Giuliano Volpe e del professor Saverio Russo, la Capitaneria di Porto, il Commissariato di Polizia di Stato, il Parco Nazionale del Gargano, la Federcopesca, le Cooperative di Pescatori, giusto per citarne qualcuna.
Sull’onda dei consensi, nel 2007 l’eredità del Comitato venne raccolta dall’associazione ‘Centro Cultura del Mare’, che si rese immediatamente disponibile a collaborare, a titolo gratuito, all’allestimento del Museo del Mare.
Vennero, quindi, individuati i locali che avrebbero ospitato il polo museale: il lato est dell’ex-Istituto Statale Nautico, su viale Miramare, sembrò subito la sua sede naturale, anche perché l’esistenza di un ingresso indipendente non avrebbe interferito con il regolare svolgimento delle attività nel Liceo Classico ‘A. Moro’, che attualmente utilizza la struttura.
L’Amministrazione Provinciale, che ha in concessione d’uso tali locali, nel maggio 2008 diede inizio alle opere murarie necessarie all’allestimento del Museo.
Oggi, dunque, la Giunta Riccardi sposa il progetto del ‘Centro Cultura del Mare’ e condivide quanto messo in atto dall’Amministrazione Provinciale, avviando con quest’ultima un Accordo di Programma specifico “in grado di stimolare e promuovere la cultura delle arti e delle tradizioni cittadine legate al mare”, come sottolinea l’assessore alla Cultura Cascavilla.
“Il Museo del Mare contribuirà ad allargare ulteriormente l’offerta turistica della città –commenta l’assessore ai Lavori Pubblici Zingariello-, ponendosi come fulcro di attività didattico-culturali e scientifiche che sapranno mobilitare significativi flussi di visitatori anche, e soprattutto, fuori stagione”.
“La nostra Manfredonia, cerniera tra il Gargano e la Riviera sud, tra il mare e la città di Foggia, con questo museo concorrerà a promuovere e valorizzare le origini storiche, le tradizioni e l’economia di tutto il territorio”, conclude il sindaco Riccardi.
Teresa La Scala - Ufficio Stampa e Comunicazione Comune di Manfredonia
Leggi la delibera comunale a favore dell'istituzione del museo del mare
11 Luglio 2011
Su proposta degli assessori Stefano Pecorella, Gabriele Mazzone e Billa Consiglio, ha approvato la delibera con la quale, di concerto con il Comune di Manfredonia, si provvede all'istituzione del "Museo del Mare". Attraverso il provvedimento dell'esecutivo di Palazzo Dogana l'Amministrazione provinciale individua quale sede del Museo alcuni locali, con accesso indipendente, nel plesso nel quale è ubicato il Liceo Classico "Aldo Moro", che si impegna a cedere in uso gratuito al Comune di Manfredonia. L'iter di istituzione del "Museo del Mare" sarà perfezionato nelle prossime settimane con la sottoscrizione della convenzione tra Provincia di Foggia, Comune di Manfredonia e l'Autorità Portuale di Manfredonia.
«L'istituzione del "Museo del Mare" è un omaggio al rapporto tra Manfredonia e l'Adriatico – spiega l'assessore provinciale all'Ambiente Stefano Pecorella, che ha seguito da vicino ed in prima persona la fase di costituzione del polo museale – Un'occasione per celebrare e valorizzare il patrimonio della comunità sipontina, la tradizione di pesca della sua gente e il suo spirito autenticamente ambientalista. È un'idea alla quale abbiamo lavorato accogliendo la proposta formulata dal "Comitato cittadino pro museo del mare" di Manfredonia, cui va il merito di aver rappresentato, anche attraverso una raccolta di firme, il comune sentire di un centro della Capitanata che per troppi anni politiche industriali lontane dalla sua vera vocazione hanno mortificato nella sua specificità più vera. La Provincia di Foggia ha dunque scelto di guidare questo percorso, istituendo un contenitore che racchiuderà i molteplici e meravigliosi aspetti del rapporto tra Manfredonia ed il mare, concordando con l'Amministrazione comunale e l'Autorità Portuale formule di collaborazione utili ad una sua intelligente gestione».
Il "Museo del Mare" articolerà i propri spazi in diverse sezioni: dall'area oggettistica (esposizione di attrezzature di pesca e modelli di barche tradizionali), a quella dedicata alle tradizioni religiose e laiche (esposizione di fotografie e proiezione di video); dalla zona scientifica (esposizione dello scheletro dell'amatissimo delfino "filippo") a quella di descrizione dei fondali marini (approfondimenti sulla flora e sulla fauna dei fondali di Manfredonia) sino reparto dedicato alla malacologia, alla linguistica e alla musicologica.
«Vogliamo che questo luogo – aggiunge l'assessore provinciale alla Cultura, Billa Consiglio – sia un punto di riferimento importante per la comunità scolastica di Capitanata. Un polo all'interno del quale poter esaltare uno dei più significativi tratti identitari del nostro territorio e nel contempo sperimentare formule innovative di attività didattico-culturali e scientifiche. Siamo certi che attraverso il "Museo del Mare" sarà possibile potenziare ulteriormente la proposta culturale del sistema della formazione e dell'istruzione della provincia di Foggia e arricchire il patrimonio museale della Capitanata».
«Si tratta di una iniziativa di grande valore politico e culturale – sottolinea l'assessore provinciale Gabriele Mazzone – che dimostra l'attenzione della Provincia di Foggia per i temi della promozione delle eccellenze territoriali e la sua volontà di costruire un'alleanza tra istituzioni e mondo della scuola. Con il "Museo del Mare" la Capitanata potrà fregiarsi di una struttura di significativo rilievo scientifico, che contribuirà a celebrare e a far conoscere la tradizione e la storia della città di Manfredonia e della sua gente».
Fonte: Foggiapress.it7 Settembre 2012
Il Museo del Mare di Manfredonia è una realtà. L’atto costituivo è stato infatti sottoscritto dai tre Enti interessati e che in concorso sono riusciti a varare un progetto dalle prospettive ambiziose, vale a dire la Provincia di Foggia, il Comune di Manfredonia, l’Autorità Portuale di Manfredonia. La convenzione che regola le competenze e gli interventi di ciascuno di essi è stata sottoscritta nel corso di una semplice e protocollare cerimonia svoltasi nella Sala della Ruota di Palazzo Dogana, sede dell’Amministrazione Provinciale di Foggia.
Ad apporre la firma in calce al documento, che entra pertanto nella storia di questo territorio, il Presidente della Provincia Antonio Pepe, il Sindaco di Manfredonia Angelo Riccardi, il Commissario all’Autorità Portuale Gaetano Falcone. Presenti la vice Presidente della Provincia Billa Consiglio, l’Assessore Provinciale alle Risorse Umane Gabriele Mazzone, l’Assessore Comunale alle Attività Produttive Antonio Angelillis, il dirigente del Comune di Manfredonia Simone Lorussi. Ha funto da notaio il direttore generale della Provincia Vincenzo Marzocco.
Dopo circa dieci anni di gestazione il Museo del Mare ha iniziato la sua esistenza. La fase progettuale e burocratica è stata forse la più delicata e sotto tanti aspetti la più laboriosa. Si doveva infatti inventare di sana pianta una organismo che avesse una serie di prerogative operative da farne un organismo di pregio. La storia ormai cristallizzata dice che il merito dell’abbrivio di una iniziativa configurata sin dall’inizio meritevole di attenzione e collaborazione va ascritto allo specifico Comitato sorto per sostenere il progetto trasformatosi poi in "Centro di Cultura del Mare". Strada facendo la schiera dei sostenitori si è andata via via ingrossando. Tra questi il Sindaco che ha dato un decisivo colpo di reni alla realizzazione del progetto.
Che “entra a buon diritto a far parte, arricchendolo ulteriormente – ha affermato Pepe – nel sistema museale della Capitanata”. “E’ un sogno a lungo coltivato dai sipontini – ha rilevato Riccardi – che trova finalmente riscontro nella realtà e che va a valorizzare un settore oltremodo rappresentativo della cultura di questa nostra terra, nello specifico quella del mare”. “Un contenitore culturale – ha ribadito Falcone – di un settore portante della città della quale costituisce uno straordinario valore aggiunto”.
Ora si passa alla fase di allestimento del Museo allocato in alcuni locali del piano terra dell’edificio sul Viale Miramare in parte occupato dal Liceo Classico. I lavori di riattamento dei locali sono stati peraltro già avviati da tempo. A cura del Comune di Manfredonia si sta procedendo alla riqualificazione dell’edificio. Tra gli altri interventi anche quello della rimozione della ringhiera, divenuta fatiscente, che cinge l’immobile. Oltre a dare una maggiore visibilità e funzionalità alla scuola e dunque al museo, costituirà un ulteriore riferimento di decoro in un’area tra le più rappresentative della città.
Ufficio Stampa e Comunicazione - Comune di Manfredonia12 Aprile 2013
MANFREDONIA. La sottoscrizione del protocollo d'intesa tra il Comune di Manfredonia e il Centro Cultura del Mare, da parte del sindaco Angelo Riccardi e del presidente del sodalizio Renato Sammarco, è stato il momento clou del convegno "Manfredonia e il mare: vita, cultura e tradizioni" svoltosi all'auditorium comunale dei Celestini alla presenza di un folto pubblico che da anni segue le evoluzioni che pian piano ma decisamente hanno reso possibile la realizzazione del Museo del mare di Manfredonia. Un presidio culturale di alto valore - è stato rimarcato nel corso del convegno - che da una parte esalta la tradizione marinaresca dei sipontini, dall'altra costituisce una attrazione turistica di grande rilievo.
Una realizzazione che va ascritta in gran parte alla caparbia iniziativa del Centro Cultura del Mare che ha creduto in questa istituzione. "La firma del Protocollo - ha affermato Sammarco - sarà ricordato come un momento storico non solo per Manfredonia, in quanto sancisce l'efficace sinergia stabilitasi tra le varie istituzioni e in particolare il Comune di Manfredonia, la Provincia di Foggia, l'Autorità portuale. Non meno determinanti sono stati gli apporti e la collaborazione di varie associazioni locali e provinciali non solo legate al mare ma facenti parte del più largo e variegato mondo della cultura".
Non meno soddisfatto il sindaco Riccardi che è riuscito a dare una svolta decisiva alla realizzazione del museo. "E' una realizzazione - ha osservato - che va a colmare una lacuna nella storia della città tanto legata al mare ma poco attenta ai valori culturali, oltre quelli economici, che provengono dalle attività marinare. La promozione, la conservazione e la valorizzazione della memoria della città, sono riferimenti imprescindibili per tutti. Il nascente Museo del mare rappresenta uno scrigno depositario di valori ambientali, scientifici, culturali e turistico-ricreativi da proporre alle future generazioni".
Il protocollo definisce le finalità e le iniziative da sviluppare con il Museo del Mare la cui sede è stata realizzata in un'ala dell'edificio scolastico sito in Viale Miramare. La sua gestione è affidata dal Comune di Manfredonia d'intesa con la Provincia di Foggia, al Centro Cultura del Mare che si impegna ad mettere a disposizione quanto necessario per allestire il Museo; mentre il Comune si impegna ad contribuire alla efficienza del Museo.
Tra le iniziative previste: progetto di allestimento e di arredamento a cura del Centro Cultura del Mare; catalogazione e schedature delle raccolte dei beni; convegni di studio e incontri informativi: formazione di guide/volontari attraverso protocolli con le scuole medie di secondo grado.
Fonte: Michele Apollonio - Gazzetta del Mezzogiorno